Nell’ambito dell’aggiornamento delle malattie professionali avvenuto con il DPR 336/94, a proposito della patologia bronchiale si utilizza il termine specifico “bronchite cronica ostruttiva” invece del più generico “broncopneumopatie” includendo un numero minore di professioni considerate a rischio.
Gli AA. si sono posti il problema se le recenti modifiche introdotte nella legislazione italiana possono essere la conseguenza di un aumentato controllo dell’esposizione professionale a irritanti respiratori, oppure riflettere il fatto che una diagnosi di bronchite cronica occupazionale è estremamente difficile da fare, e che una causa “occupazionale” per la BPCO è spesso contestata perchè la bronchite cronica è frequente nei fumatori.
Un altro importante contributo sulla prevalenza di patologie da guanti in ambito sanitario e sull'efficacia degli interventi preventivi utilizzabili dai madici competenti che agiscono nel settore. Un dato importante e preoccupante è il rilievo di presenza di proteine del lattice in un guanto sintetico non sterile in nitrile.
Editoriale pubblicato sul British Medical Journal che ancora una volta ci mette di fronte al problema del futuro picco di casi di mesotelioma. Seppur in riferimento alla realtà inglese che oggi conta circa 1800 casi l’anno, gli autori estendono l’analisi anche al resto dell’Europa. E’ interessante notare come in Inghilterra l’uso dell’amianto abbia avuto il suo massimo fulgore nel periodo 1955-1980, mentre la regolamentazione dell’utilizzo sia del 1983 e nel 1988 il definitivo divieto (In Italia il divieto è del 1992). Il picco dei casi di mesotelioma è previsto dal 2015 al 2020 quando i casi mortali dai 1800 attuali passeranno a circa 2000.
In questo articolo sono riportati i risultati di uno studio condotto in doppio cieco sugli effetti della installazione di lampade ultraviolette ad azione germicida (UVGI) negli impianti di ventilazione degli uffici.
L’utilizzo di tali lampade porta alla riduzione al 99% della concentrazione microbica e di endotossine sia disperse nell’ambiente che depositate sulle superfici. Da un punto di vista della sintomatologia riferita dai dipendenti (vd. Sick-building syndrome) con l’impianto in azione, più basso era il numero di coloro che lamentavano sintomi in generale, respiratori e a carico delle mucose oculari e delle prime vie aeree in particolare.
Il riscontro di mesotelioma in addetti all’industria tessile ha fatto sorgere dubbi circa il reale nesso causale con l’attività lavorativa dal momento che in questo settore l’amianto non veniva utilizzato come materia prima. Tuttavia nei primi tre anni di attività il Registro Mesoteliomi Lombardia (2000-2002) ha raccolto numerosi casi (n°75) di soggetti che avevano operato in tutte le fasi produttive in questo settore. Infatti le particolari tecniche produttive, caratterizzate da molte lavorazioni a caldo e a umido, da macchinari particolarmente rumorosi traevano notevole vantaggio dall’impiego di un materiale dotato di poteri adsorbenti per i liquidi, coibente, fonoassorbente ed inoltre resistente all’attrito e non ultimo al fuoco.
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