Mi dispiace, sarò un inguaribile sognatore, ma io spero ancora che un giorno qualcuno con un minimo di senno rimuova quel mostro legale che rappresenta la Legge in questione. E non sono certo che un master potrebbe ovviare ad una cultura specialistica non posseduta dall'Igienista di turno. L'unica cosa certa è che il controllo esclusivo della nostra professione rimarrebbe nelle mani dei Cattedratici, che sarebbero fra i primi ad avere dei cospicui benefici, economici e non, da un Master in MdL. E questo credo sia il primo e maggiore ostacolo ad una revisone profonda della Legge. Certo non sarà questo mio grido d'allarme a cambiare il corso degli eventi ma credo che almeno sia opportuno, da parte mia e degli "uomini di buona volontà", opporsi ad un'ingiustizia inaudita ed inaccettabile. Approvare la creazione di un master sarebbe come ammettere inevitabili gli Igienisti MC e se permettete io non mi arrendo (per non dire NON CI STO di Scalfariana memoria...). So che ormai gli Igienisti hanno invaso la nostra Specializzazione ma almeno io confido nella loro ignoranza e negli organi di controllo affinchè facciano un pò di pulizia. Credete che sia una posizione autarchica? E allora insieme al master approvino anche unam Legge ed un master che ci permettano di avere gli stessi incarichi degli Igienisti: sarebbe troppo chiedere un trattamento paritario?
Cari colleghi, non vorrei innescare inutili polemiche ma mi piacerebbe sapere come mai i colleghi MdL non si sono mai opposti all'affinità che ci consente di partecipare agli stessi concorsi pubblici da molto tempo prima del famoso art. 1bis. Sono d'accordo che l'affinità andrebbe integrata attraverso percorsi formativi comuni ma francamente non sono d'accordo sulla totale "incompetenza" nell'ambito della tutela della salute dei lavoratori anche perchè non avrebbero mai considerato le specializzazioni affini. Non ci si può improvvisare medici competenti così come non ci si può improvvisare docenti di Corsi di PS aziendale e non aver mai frequentato un corso di 118 o una specializzazione affine o aver affrontato realmente un'emergenza durante l'attività. Allora perche non cerchiamo strade comuni per risolvere definitivamente questo problema tenendo presente che molti colleghi si sono iscritti alle scuole in igiene e med legale pensando di poter poi esercitare l'attività di MC? Il Master potrebbe essere una soluzione magari per chi non ha ancora esercitato l'attività di MC. Vorrei inoltre rispondere al collega che ovviamente l'affinità consente ai MdL di accedere agli stessi incarichi e concorsi previsti per le branche affini come indicato nel relativo DM. Grazie
Medico Autorizzato
Avevo dimenticato inoltre che molti tra noi hanno sostenuto l'esame di abilitazione per Medico Autorizzato e penso che abrogare definitivamente l'art. 1 bis sarebbe realmenete un problema...forse il Master resta l'unica soluzione tra l'altro sostenuta da molti cattedratici di MdL.
Medico Autorizzato
ex utente da milano
A mio avviso due sono le strade perseguibili. La prima é quella di imporre, a livello legislativo, l'obbligo di frequenza al master per coloro i quali non sono in possesso della specializzazione in medicina del lavoro ed intendono svolgere ruolo di medico competente.
Posto che l'istituzione di tariffe minime aggiornate appare allo stato attuale improponibile in quanto l'autorità garante della concorrenza e del mercato ha già sanzionato fnomceo e 37 ordini dei medici per aver costituito un "cartello" di regole e tariffe mediche (provvedimento n. 8720 del 27/9/2000) ed ha equiparato il medico ad impresa e gli ordini ad associazioni di impresa, occorre perseguire altre vie per la tutela della dignità del medico competente. L'unica via che vedo percorribile é quella della formazione dei non specialisti. Ssarebbe opportuno che simlii e siti si accordassero per istituire dei corsi di formazione per igienisti che svolgono attività di medico competente. Lo dico con rammarico ma credo che il medico del lavoro, vista la situazione attuale, debba, obtorto collo, garantire la "cultura di medicina del lavoro" anche alle altre figure autorizzate per legge al fine di ottenere una dignità culturale e professionale e tecnica del medico competente. Affiancare all'accreditamento di eccellenza che peraltro io non condivido nelle finalità in quanto é una sorta di specializzazione post specializzazione, una forma di "accreditamento di garanzia" per coloro che specialisti non sono ma che vogliono esercitare il ruolo di medico competente, in attesa di riuscire a riconoscere un master per legge. Dall'altro canto bisogna chiarire agli ordini dei medici che se accettiamo il concetto del medico equiparato ad impresa dobbiamo anche accettare i benefici che questa equiparazione dovrebbe garantire: uno fra tutti il diritto alla pubblicità o meglio, come preferisco definire, alla "visibilità" che é il grosso impedimento del libero professionista singolo a vantaggio di società di servizi che hanno maggiore visibilità.
OK per il Master, ma per tutti coloro che hanno già esercitato l'attività di MC come si può giustificare una loro improvvisa "non competenza"? Non sarebbe più opportuno rendere il master obbligatorio solo per coloro che non hanno mai esercitato l'attività di MC e "sanare" quelli che esercitano tale attività da un periodo pari almeno alla durata del Master in maniera simile a quanto accadde per il D. Lgs. 277/91 quando furono considerati competenti i medici che avevano esercitato per almeno 4 anni tale attività anche se non erano in possesso di alcuna specializzazione?
Medico Autorizzato
Tanto in Italia si sana tutto...condoni...deroghe....l'importante e' fare il "pastrocchio"...tanto poi si sistema tutto con una bella sanatoria. Non aggiungo altro per rispetto alla categoria dei medici del lavoro.
"L’oro non è tutto. Ci sono anche i diamanti". (Paperon De’ Paperoni)
Carissimi Colleghi, ho letto con attenzione gli interventi che si sono succeduti su questo argomento, e mi sembra di percepire una sorta di “rassegnata accettazione” dello stato di fatto: gli igienisti ed i ml sono autorizzati dalla legge a fare i medici competenti, e pertanto la cosa migliore che possiamo fare è fargli fare il master…. Personalmente la cosa non mi piace, e vi spiego anche il perché. Se passa ‘sta cosa del master, la nostra specializzazione non vale più un fico secco, e noi ci troveremmo a dover subire l’ulteriore umiliazione di aver fatto sacrifici inutili, rinchiusi giornate intere dentro ai vari Istituti Universitari a raccogliere anamnesi ed a fare vari altri lavoretti, non sempre di competenza strettamente medica, magari gratis (come è capitato a me, che sono di quegli specializzandi di serie B, quelli che non prendevano i soldini…pochi o tanti che fossero), il tutto finalizzato ad apprendere i segreti di una professione che “..per essere degnamente svolta richiede una grossa preparazione clinica..” (o almeno così ci avevano fatto credere). Se passa il master significa che tutto questo è stato inutile, che questo lavoro lo può fare uno qualsiasi, purchè sia in possesso di una laurea in medicina e di una specializzazione, e lo dico con tutto il rispetto che meritano i ml e gli igienisti, che hanno sicuramente grosse competenze nei loro campi specifici. Ma allora dico io perché non sanare anche gli specialisti in medicina interna? O i cardiologi? O i medici dello sport? Sono tutti specialisti con grosse competenze cliniche, o no? Se si, allora basta un master anche per loro, et voilà, abbiamo un medico competente internista, cardiologo, e chi più ne ha più ne metta. Posso farvi una domanda provocatoria? Allo stato attuale dei fatti, quanti di Voi si iscriverebbero di nuovo ad una scuola di specializzazione in mdl? IO, ONESTAMENTE, NO! Mi iscriverei ad igiene, così potrei fare tante altre cose, dal medico competente al manager di una ASL o di un’ospedale, e non starei a mercanteggiare il costo della mia prestazione professionale con un’imprenditore magari semianalfabeta.
Comunque la domanda fatidica attende oneste e sincere risposte, magari anche da parte di qualche Accademico; sarei molto soddisfatto se qualcuno lenisse la mia quotidiana sensazione, sempre più forte, di avere sbagliato specializzazione…aspetto solo un pretesto per riaccendere il mio entusiasmo nei confronti di questo lavoro….. se qualcuno può, lo faccia…. mi faccia capire che ho scritto un mucchio di cazzate….
Saluti
Sergio Truppe
Sergio Truppe
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"Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiero in gran tempesta, non donna di provincia, ma bordello"
Caro Sergio condivido in pieno le tue riflessioni. Non so se sia lecito sperare (temo inutilmente) che con il nuovo Governo qualcosa si ridimensioni...ma dubito...mi sembra che la protesta si sia lentamente spenta dopo neanche una lunga agonia. Ormai tutte le nostre associazioni sembrano avere sotterrato l'ascia di guerra.
"L’oro non è tutto. Ci sono anche i diamanti". (Paperon De’ Paperoni)
Per aumentare gli elementi di discussione ricordo che la nuova forma della Scuola di Specializzazione prevede un tronco comune di 3 anni con gli igienisti e poi 2 anni di parte specifica.
Il Prof. Franchini, con estrema difficoltà, è riuscito a non far fondere completamente le specializzazioni e a preservare le specificità della nostra bellissima disciplina e di questo dovremmo essergli molto grati.
Quando saranno discussi i contenuti del Corso di Specializzazione la SIMLII si impegnerà affinché la parte professionalizzante di formazione del medico competente sia svolta nei 2 anni specifici della medicina del lavoro.
Se non avremo la forza di cancellare l'art. 1 bis (che rimane l'obbiettivo principale di tutte le nostre iniziative) la proposta di un biennio di formazione aggiuntiva per gli igienisti (master o altro dopo i 5 anni di specializzazione) non sembra proprio scandalosa.
Per quanto riguarda la battaglia per la cancellazione dell'art. 1Bis mi sembra che le nostre forze in campo siano scarse. Gli attori in questo caso sono i sindacati, le organizzazioni datoriali, le associazioni scientifiche e professionali e, specialmente, i politici.
Continueremo nell' opera di sensibilizzazione di questi soggetti (sono stati prodotti chili di documenti e svolti decine di incontri). Consideriamo però che la più importante richiesta di modifica al Testo Unico presentata da una serie di associazioni, anche con la CIP (con sindacati, magistrati e operatori della prevenzione) conteneva (grazie ancora all'ANMA!) la proposta di un Albo di Medici Occupazionali a cui far accedere Medici del Lavoro e Igienisti senza alcuna ulteriore formazione. Questo, purtroppo, è lo stato di fatto e da qui dobbiamo ripartire.......
Ricordo che un sottogruppo di lavoro del GdL Medici del Lavoro Competenti SIMLII lavorerà esclusivamente su questo aspetto (oltre naturalmente a tutto il Direttivo e la Presidenza SIMLII).
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Il dubbio non è piacevole, ma la certezza è ridicola. Solo gli imbecilli sono sicuri di ciò che dicono. (Voltaire)
Scusate... e per coloro i quali (igienisti o medici legali) svolgano da due, tre o quattro anni la professione di medico competente? come si farà? non penso che i "privilegi" anche se immeritamenteacquisiti possano essere tolti, pertanto il master o oltre proposte simili potrebbero essere indicate solo per gli specializzandi....
voi cosa ne dite?
in attesa di un gentile riscontro porgo a tutti cordiali saluti
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