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Rapporto di lavoro del Medico Competente

Questo argomento ha avuto 17 risposte ed è stato letto 4191 volte.

ex utente da milano

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  • Re: Rapporto di lavoro del Medico Competente
  • (18/12/2006 10:49)

mtrinchi il 16/12/2006 08:53 ha scritto:
(vorrei sapere come hanno fatto ad avere quella risposta dell'Ordine ,poichè era strettamente personale....)

Caro ***, la tua lettera, in forma anonima, é pubblicata sul sito dell'ordine dei medici di milano. E' sufficiente accedere all'area "registrati" e leggere i pareri espressi dall'ufficio legale.

Certo che siete proprio dei bei tipi......ma voi lo fate il sopralluogo 1/2 volte all'anno? fate la riunione una volta all'anno? Perché accettate queste regole e non accettate l'art. 17?
Abbiamo l'art. 17, la nota del ministero, il parere di un ordine professionale; persino l'autorizzazione 1/2005 dell'autorità garante privacy autorizza i medici competenti al trattamento dei dati in qualità di medico libero professionista o di DIPENDENTE di struttura pubblica o privata. Se non vi piace questa regola utilizzate gli strumenti a vostra disposizione per farla cambiare: ricorso per supposta incostituzionalità o tentativo di cambiamento con il testo unico. Sono d'accordo con "mtrinchi" che il fatto che il medico competente sia libero professionista o dipendente non sia garanzia di qualità. Io ho avuto un'unica esperienza con una società di servizi e l'ho avuta come dipendente part-time e mi sono dimesso perché non sopportavo che qualcun altro (un agente commerciale) mi scrivesse i protocolli sanitari. Ma é altrettanto vero che le più grosse "incongruenze" le vediamo dove c'é un intermediario e, al momento, abbiamo questo articolo a difesa e tutela e questo dovremmo sfruttare. Non sono d'accordo con luke70 quando invita al ricorso a denuncie. Credo più ad una discussione tra regione, medici competenti e centri di servizi per trovare una soluzione. La pilatesca indifferenza della regione, l'avversione dei m.c. ed i silenzi dei centri di servizi, a mio avviso, sono l'evidente ed imbarazzante segno di un disinteresse che non ha causa inerziale ma ha causa economica: si rischia di intaccare uno status quo economico che, in alcune regioni, raggiunge fatturati impensabili. E' l'esempio esemplare di come la medicina, asservita unicamente a obiettivi economici, crea meccanismi perversi che deviano dall'obiettivo naturale: la diagnosi, la cura e la prevenzione.
Il fatto che la medicina tenda, come sottolinea Trinchieri, a macrosistemi gestionali e si globalizzi con altre discipline e servizi non significa che questo tuteli gli utenti finali ma piuttosto che allarghi la forbice tra gli interessi economici e l'interesse della diagnosi, della cura e della prevenzione. Molte volte si confonde ciò che etico con ciò che utile!

mtrinchi

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  • Re: Rapporto di lavoro del Medico Competente
  • (19/12/2006 20:17)

Ma, da medico faccio fatica ad equiparare gli essere umani a delle cose...
buon natale ù




luke70 il 17/12/2006 09:45 ha scritto:
I notai sono controllati da più parti perchè ci sono interessi concorrenti affinchè il lavoro venga svolto correttamente. Pensa cosa accadrebbe se a un controllo risultasse che la macchina che hai appena acquistato è in realtà intestata ad un'altra persona, o se la macchina appena da te venduta risulta essere stata usata per commettere un reato. E' ovvio che sia il venditore che l'acquirente hanno interessi concorrenti. Nel nostro caso che vantaggio ha l'azienda a investire del denaro per decenni senza mai incorrere in controlli ed eventualmente in sanzioni? Lo sappiamo benissimo tutti che molte volte ci viene fatta questa osservazione, ovvero che a lunga scadenza è più conveniente economicamente in sanzioni pecuniarie rarissime che spendere tutti gli anni per la sorveglianza sanitaria. Le aziende più "premurose" magari danno comunque l'incarico ad un MC con la premessa di effettuare le visite solo sul 20-30% dei dipendenti. Allora per concludere, rimane o non un problema di controlli o meglio, ma qui sarebbe troppo lungo, di direttive politiche?

mtrinchi

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  • Re: Rapporto di lavoro del Medico Competente
  • (20/12/2006 20:55)

Per favore togli almeno il punto 3 ed il punto 4
io ho giò scritto una nota di pprotesta all'Ordine dei Medici
per adesso non ho avuto risposta
Ho scritto una e:mail ed ho avuto un colloquio con un'avvocato
non ho dato alcuna autorizzazione a pubblicare questo parere

grazie
MT


cristiano.ravalli il 28/11/2006 06:42 ha scritto:
Così é caro Dario73!
Anche l'ordine dei medici di milano ha espresso analogo parere e anche il gruppo di lavoro medici del lavoro competenti simlii nel suo documento, al punto 3, ha sottolineato che il rapporto libero professionale con una società di servizi non ha ragione d'essere.
Qui trovi il documento del gruppo di lavoro simlii
http://www.medicocompetente.it/fi...ti/428-Documento-del-GdL-MeLC.doc

e qui trovi un articolo sull'argomento con la nota dell'ordine di milano
http://guide.dada.net/medicina_de...o/interventi/2006/04/250734.shtml

mtrinchi

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  • Re: Rapporto di lavoro del Medico Competente
  • (20/12/2006 21:26)

I controlli= io feci il medico presso una USL , e feci anche dei controlli. I controlli avengono per denuncia o esposto alla USL da parte di OOSS oppure anche di singoli lavoratori ( vengono sempre vagliate perchè alle volte potrebbero essere pretestuose, in quanto s'inseriscono in vertenze sindacali di tipo economico ) oppure dopo denunzia di malattia professionale o infortunio, su segnalazione dell'INAIL o dell'Ispettorato provinciale del lavoro.
Ho vissuto abbastanza per fare anche questa esperienza e , da studente, anche per viviere altre epserienze assai migliori , quelle dei diservizi di medicina del lavoro che un tempo , prima del passaggio delle funzioni ispettive alle USl , facevano comapagne di precenzione per settori industriali, con la collaborazione dellle OOSS e dei datori di lavoro. Ho fatto anche il medico del lavoro ai sensi del 303/56 , in collaborazione con le USL .
Credo che l'esperinza migliore fu quella della prevenzione . Quando alle asl furono delegati i poteri ispettivi del defunto ispettorato del lavoro , le cose cambiare in peggio , e tutto diventò molto burocratico .Mentre la trama iniziale , quella del 303 e dell'ispettorato del lavoro di fatto rimaneva inalterata. Anche il 626 ha fatto ritornare indietro , dal mio punto di vista ,le cose, verso un controllo centralizzato , e spesso corrotto come quelle del "fu" ispettorato del lavoro, che sembra oggi debba risuscitare sotto altre spoglie.
Un'analisi del periodo del 303/56 dovrebbe essere fatta , e qualcuno l'ha fatta ( cito per esempio il libro "la morte colorata" ).
L'unica differenza era che i medici competenti negli ani 60-80 non avevano resposabilità penali immediatamente perseguibili se non dopo lunghi processi.
E' quindi necesario avere un ricnoscimento da parte dello stato di queste responsabilità, creando un Albo di Medici Compententi, e chiudendo al privato, soprattutto per quanto concerene le piccole e medie imprese , che in Italia sono la maggioranza.
Come ho già scritto, le grandi aziende devono essere controllate dalle asl ed hanno in genere dei servizi di buon livello di medicina aziendale.
Se non si fa un Albo , allora è meglio essere inseriti in aziende che , almeno dal punto di vista economico non cedano a ricatti .
Un'latra possibilità invece sarebbe quella di depenalizzare i medici competenti ( in effetti con la depenalizzazione , ovvero la possibillità di ridurre ad 1/4 la pena , per chi viaggia su grandi numeri lo spauracchio del controllo è irrirorio)

MT

mtrinchi

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  • Re: Rapporto di lavoro del Medico Competente
  • (20/12/2006 21:44)

Brusadelli.luigi il 19/12/2006 06:38 ha scritto:

UN ALTRO SCANDALO NELLA COMUNITA' SCIENTIFICA

UNO SCIENZIATO, SIR RICHARD DOLL , MINIMIZZÒ I RISCHI DI CANCRO DA
ESPOSIZIONE LAVORATIVA

E' venuto alla luce il fatto che il famoso scienziato Sir Richard
Doll aveva un contratto di consulenza con una industria chimica per più
di 20 anni mentre svolgeva ricerche sul rischio di cancro
nell'industria .

Sir Richard Doll , un famoso epidemiologo che aveva stabilito la
relazione causale tra il fumo e il cancro ai polmoni , deceduto lo scorso
anno, avrebbe ricevuto a metà degli anni '80 un onorario di 1500 $ per
giornata lavorativa dalla multinazionale Monsanto .

Le rivelazioni sono apparse la settimana scorsa in una articolo del
Guardian e sono basate su documenti scoperti da Injurywatch e dalla
Rivista Hazard, del Sindacato Inglese, in un archivio di un tribunale degli
Usa e in altre sedi .

Mentre veniva pagato da Monsanto , sir Richard scrisse alla Commissione
Australiana che investigava sul rischio cancerogeno dell'agente Orange,
prodotto da Monsanto e usato come defoliante a fini militari in
VietNam, che non vi era evidenza che questo prodotto fosse causa di tumori
.

La documentazione rivela altresì che Sir Richard venne pagato £ 15.000
dalla Chemical Manufacturers Association e altre due major companies,
Dow Chemicals and ICI, per una "assoluzione" della sostanza vinyl
chloride, usata nella produzione di plastiche rispetto alla insorgenza di
tumori al fegato, una conclusione dalla quale l'Agenzia per la Ricerca
sul cancro si era dissociata .

Doll aveva ricevuto pagamenti dalla industria chimica anche quando fu
coautore dell'importante rapporto ove attribuì una percentuale
bassissima al contributo, come causa, della esposizione professionale rispetto
al totale dei tumori . Una valutazione che viene assunta tuttora come
la migliore da Enti governativi e assicurativi come HSE britannico.


fonti >> HAZARD

* Injurywatch. The Guardian including sidebars on Doll and on Doll
and Agent Orange and VCM. BBC News Online. The Telegraph. Sunday
Mirror. The Independent. The Australian. The Age.
* Hazards occupational cancer and work and health webpages. HSE
occupational cancer estimates.

Per vedere tutti i link vai a

http://www.diario-prevenzione.it/...content&task=view&id=422&Itemid=2

mtrinchi

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  • Re: Rapporto di lavoro del Medico Competente
  • (21/12/2006 20:12)

Tuttavia è necesaario registrarsi , essere medico e quindi, implicitamente avere anche dei doveri di privacy verso i colleghi.
vedremo cosa dice l'ordine

cristiano.ravalli il 18/12/2006 10:49 ha scritto:

Caro ***, la tua lettera, in forma anonima, é pubblicata sul sito dell'ordine dei medici di milano. E' sufficiente accedere all'area "registrati" e leggere i pareri espressi dall'ufficio legale.

Certo che siete proprio dei bei tipi......ma voi lo fate il sopralluogo 1/2 volte all'anno? fate la riunione una volta all'anno? Perché accettate queste regole e non accettate l'art. 17?
Abbiamo l'art. 17, la nota del ministero, il parere di un ordine professionale; persino l'autorizzazione 1/2005 dell'autorità garante privacy autorizza i medici competenti al trattamento dei dati in qualità di medico libero professionista o di DIPENDENTE di struttura pubblica o privata. Se non vi piace questa regola utilizzate gli strumenti a vostra disposizione per farla cambiare: ricorso per supposta incostituzionalità o tentativo di cambiamento con il testo unico. Sono d'accordo con Trinchieri che il fatto che il medico competente sia libero professionista o dipendente non sia garanzia di qualità. Io ho avuto un'unica esperienza con una società di servizi e l'ho avuta come dipendente part-time e mi sono dimesso perché non sopportavo che qualcun altro (un agente commerciale) mi scrivesse i protocolli sanitari. Ma é altrettanto vero che le più grosse "incongruenze" le vediamo dove c'é un intermediario e, al momento, abbiamo questo articolo a difesa e tutela e questo dovremmo sfruttare. Non sono d'accordo con luke70 quando invita al ricorso a denuncie. Credo più ad una discussione tra regione, medici competenti e centri di servizi per trovare una soluzione. La pilatesca indifferenza della regione, l'avversione dei m.c. ed i silenzi dei centri di servizi, a mio avviso, sono l'evidente ed imbarazzante segno di un disinteresse che non ha causa inerziale ma ha causa economica: si rischia di intaccare uno status quo economico che, in alcune regioni, raggiunge fatturati impensabili. E' l'esempio esemplare di come la medicina, asservita unicamente a obiettivi economici, crea meccanismi perversi che deviano dall'obiettivo naturale: la diagnosi, la cura e la prevenzione.
Il fatto che la medicina tenda, come sottolinea Trinchieri, a macrosistemi gestionali e si globalizzi con altre discipline e servizi non significa che questo tuteli gli utenti finali ma piuttosto che allarghi la forbice tra gli interessi economici e l'interesse della diagnosi, della cura e della prevenzione. Molte volte si confonde ciò che etico con ciò che utile!

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  • Re: Rapporto di lavoro del Medico Competente
  • (22/12/2006 12:28)

Caro ***, guarda che hai fatto tutto da solo. Io ho riportato nel forum la notizia del parere legale dell'ordine dei medici che peraltro é contenuto anche nel documento ufficiale del gruppo di lavoro medici del lavoro competente simlii ed é pubblicato, senza riferimento al tuo nominativo, sul sito dell'ordine (sebbene in un area registrata con il sistema medikey). Sei tu che proprio sulle pagine di questo forum, con un coupe de theatre, hai rivelato l'autore della richiesta del parere che, a quanto pare, ti é poco gradito. Non vedo pertanto come il forum, l'ordine dei medici, il gruppo di lavoro simlii o io abbiamo potuto violare la tua privacy citando una fonte ufficiale. Per quanto riguarda la tua richiesta di togliere dal documento del gruppo di lavoro il punto 3 e 4: ti devi rivolgere direttamente al gruppo anche se non capisco il motivo addotto di tutela della privacy. Se ritieni ugualmente che qualcuno abbia violato la tua privacy é lecito che tu ti rivolga a chi credi. Però, per favore, non chiedere di nascondere notizie o informazioni la cui diffusione é di interesse generale. Però ripeto.... tu hai richiesto il parere all'ordine, tu hai comunicato, coram populo, di esserne l'autore....che colpa ne abbiamo noi?

mtrinchi

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  • Re: Rapporto di lavoro del Medico Competente
  • (23/12/2006 20:11)

In genere quelli che dicono che "uno ha fatto tutto da solo" non mi stanno simpatici .
Comunque ti faccio vedere cosa il carteggio con l'ordine.
In pratico loro sostengono che la risposta non ha valore personale
però di fatto non si esprimonom con un atto pubblico .
salve
e non citarmi più per cognome, perchè sei stato tu a citarmi per cognome e non io
MT


Mi stupisco vivamente di questa risposta.
1) al risposta datami era di interesse personale e non mi avete chiesto alcun parere di esporla NEL VOSTRO SITO WEB . DANDOGLI TRA L'ALTRO UNA VALENZA GENERALE
2) la risposta al mio quesito è stata data da un vostro legale e mi è servita per risolvere un caso personale
3) è stata pubblicata tramite un link su di un altro sito web (il medico competente .it):dato che ne avevo parlato con colleghi e datore di lavoro , pur essendo "anonima" di fatto diventa
non anonima poichè sono facilmente identificabile dalla persona a cui l'ho personalmente riferita-
4) la risposta è un parere di un Vostro legale , e non è un risposta dell'Ordine
5) la risposta NON PUO' ESSERE USATA DA ALTRI COLLEGHI IN UN FORUM PUBBLICO COME RISPOSTA DELL'ORDINE PROVINCIALE DI MILANO SUL QUESITO POSTO
6) SE VOLETE, PIUTTOSTO CHE METTERE IN MEZZO ME , PRENDETE POSIZIONE UFFICIALE SULL'ARGOMENTO CON UNA NOTA FORMALE , E RESA PUBBLICA TRAMITE IL BOLLETTINO

DISTINTI SALUTI

Lettera firmata


Prot. n. 20936/rossj

Milano, 22 Dicembre 2006





Gent. Dott. ***,

in riferimento alla Sua mail, non riusciamo a comprendere compiutamente il senso di quanto contenuto nella stessa.

Ella richiese un parere che Le è stato fornito via mail e, rivestendo il quesito questioni di interesse generale, l’Ordine ha ritenuto di fornirlo a mezzo di proprio professionista pubblicando la risposta anche sul sito dell’Ordine, nella parte riservata agli iscritti senza ovviamente fare riferimento a Lei, proprio in considerazione dell’interesse generale sulla nota ministeriale per definizione pubblica.

Non riusciamo pertanto a comprendere perchè Ella ipotizzi violazione della legge sulla privacy.

Confidando di avere chiarito definitivamente il problema distintamente la salutiamo.

La Segreteria OMCeO Milano






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Inviato: lunedì 18 dicembre 2006 16.35
A: info@omceomi.it
Oggetto: Re: quesito circa la Nota del 22 dicembre 2005 - Prot. 3148 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali



Buongiorno

ho letto su un sito Web ( https://www.ilmedicocompetente.it) che il parere

datomi il 29 maggio c.a. che è stato pubblicato.

La cosa mi lascia perplesso: è vero che il parere viene citato anonimamente, però tale parere era stato fornito al direttore di una mia azienda cliente, solo che erano state tolte le ultime due risposte.

Vi chiedo quindi formalmente come questo sia potuto accadere .Vi chiedo anche se siano state violate le Leggi sulla Privacy .

Chiedo inoltre se tale parere è valido poichè non ho ricevuto alcuna comunicazione via posta ( raccomndata rr ).

Lettera firmata








cristiano.ravalli il 22/12/2006 12:28 ha scritto:
Caro ***, guarda che hai fatto tutto da solo. Io ho riportato nel forum la notizia del parere legale dell'ordine dei medici che peraltro é contenuto anche nel documento ufficiale del gruppo di lavoro medici del lavoro competente simlii ed é pubblicato, senza riferimento al tuo nominativo, sul sito dell'ordine (sebbene in un area registrata con il sistema medikey). Sei tu che proprio sulle pagine di questo forum, con un coupe de theatre, hai rivelato l'autore della richiesta del parere che, a quanto pare, ti é poco gradito. Non vedo pertanto come il forum, l'ordine dei medici, il gruppo di lavoro simlii o io abbiamo potuto violare la tua privacy citando una fonte ufficiale. Per quanto riguarda la tua richiesta di togliere dal documento del gruppo di lavoro il punto 3 e 4: ti devi rivolgere direttamente al gruppo anche se non capisco il motivo addotto di tutela della privacy. Se ritieni ugualmente che qualcuno abbia violato la tua privacy é lecito che tu ti rivolga a chi credi. Però, per favore, non chiedere di nascondere notizie o informazioni la cui diffusione é di interesse generale. Però ripeto.... tu hai richiesto il parere all'ordine, tu hai comunicato, coram populo, di esserne l'autore....che colpa ne abbiamo noi?

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