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mdf e idoneità lavorativa

Questo argomento ha avuto 23 risposte ed è stato letto 6344 volte.

carlpam

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  • Re: mdf e idoneità lavorativa
  • (17/12/2006 12:45)

[cite]Picpus il 09/12/2006 07:00 ha scritto:
....1) le prestazioni richieste dal MeLC sono sempre a carico dell'Azienda (presso cui presta servizio il lavoratore); per questioni border-line il MeLC può al più suggerire al Mdf alcuni accertamenti, ma sarà quest'ultimo che prescrive e decide. Io di solito invio al Mdf per gli accertamenti del caso, dopo averlo eventualmente informato su quanto da me riscontrato.
COMMENTO : CONCORDO, anzi ritengo comunque opportuno informare il lavoratore che gli accertamenti fatti nella sorveglianza sanitaria siano resi noti al MMG (tramite copia della cartella)
ramiste il 08/12/2006 11:33 ha scritto:
Partiamo da un presupposto: “Le misure relative alla sicurezza, all'igiene e alla salute durante il lavoro non devono in nessun caso comportare oneri finanziari per i lavoratori” (comma 2 art. 3 DL 626/94). Allo stesso modo, le prestazioni sanitarie erogate dal SSA non hanno alcuna attinenza con le visite specialistiche, gli esami strumentali e/o di laboratorio necessari per lo svolgimento delle attività di sorveglianza sanitaria, nel rispetto della normativa vigente.
Peraltro, è esperienza comune (per la verità forse più marcata nel recente passato, adesso un po’ meno) quella di riversare sul SSA alcune prestazioni legate alla sorveglianza sanitaria; in parte per far risparmiare qualcosa al datore di lavoro, talvolta anche per motivi di comodità da parte del medico competente, che magari non è in grado di attendere direttamente alle prestazioni necessarie.

COMMENTO 2) talvolta invece il Medico Competente è al tempo stesso Medico di Medicina Generale e "prescrive " accertementi strumentali e da
per effettuate le visite essendo sia MC che MdF del lavoratore. Mentre vi sono MMC ( che sono anche MC legittimamente )l'attribuire esami a SSN è invece reato ai danni dello stesso. certo che se ne veniamo comunque a conoscenza in via indiretta risulta imbarazzante segnalare il caso, anche solo all'Ordine e tanto più al Magistrato (esponendosi alla querela per calunnia in assenza di prove o testimini certi)

mantello

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  • Re: mdf e idoneità lavorativa
  • (17/12/2006 18:44)

Non sono sicuro che un medico possa svolgere contemporaneamente il ruolo di medico di fiducia e di medico competente per lo stesso lavoratore

rudyfoddis

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  • Re: mdf e idoneità lavorativa
  • (18/12/2006 10:08)

Ovviamente mi associo ai commenti dei colleghi MdLC. Immagino che il MdF che ha iniziato questo tread abbia avuto modo di ricevere la richiesta solo da uno o da una parte dei dipendenti di quello "sciagurato DL". Probabilmente detto DL avrà usato gli stessi consigli per tutti gli altri lavoratori coinvolgendo quindi altri MdF.
Chiedo pertanto a "uskcoc", di verificare se può contattare il Medico Competente di tale ditta per far sì che egli provveda, per così dire, ad "ammonire" il DL.
A me è capitata una cosa simile, e messo al corrente da un collega MdF, ho potuto "smascherare" le furbate di un DL, pur informato dal sottoscritto sulla illegittimità di quanto da lui consigliato. Una volta fatta la figuretta non ci ha più provato. Forse può servire.

maxmd

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  • Re: mdf e idoneità lavorativa
  • (18/12/2006 18:20)

ramistella ha centrato perfettamente il problema...
è chiaro che gli accertamenti previsti dal MC devono essere pagati dal datore di lavoro e non da tutti noi (SSN)e che il collega uskoc ha fatto benissimo a sollevare il problema...
sarebbe auspicabile che anche altri medici di MG portassero il loro contributo in modo che ci si possa rendere conto delle dimensioni del fenomeno...anche questa è collaborazione..
cordialità

carlpam

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  • Re: mdf e idoneità lavorativa
  • (19/12/2006 14:41)

mantello il 17/12/2006 06:44 ha scritto:
Non sono sicuro che un medico possa svolgere contemporaneamente il ruolo di medico di fiducia e di medico competente per lo stesso lavoratore

tonyporro

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  • Re: mdf e idoneità lavorativa
  • (20/12/2006 21:40)

In realtà è possibile che un MdF svolga anche la funzione di MC per un lavoratore. La convenzione di medicina generale vieta infatti che un MdF acquisisca nuove scelte dei dipendenti delle aziende per le quali già opera come MC o dei loro familiari anagraficamente conviventi (art. 17 comma 3 della convenzione)ma è possibile che un MdF abbia già tra i propri assistiti dipendenti di un'azienda con la quale instaura successivamente un rapporto di MC.
A riguardo del problema di far eseguire accertamenti (per esempio esami di laboratorio)presso strutture del SSN, mi capita talvolta, in piccoli paesi dove non esistono laboratori di analisi privati e lontani da città più grandi, che il metodo più comodo è che gli esami vengano prescritti dal MdF ma il datore di lavoro si incarichi di pagare il ticket in modo tale che gli accertamenti non siano a carico dei lavoratori. Mi rendo conto che tale procedura non è proprio ortodossa, ma in questi casi l'alternativa è sempliecemnete non far eseguire gli accertamenti.

Tony Porro

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  • Re: mdf e idoneità lavorativa
  • (22/12/2006 08:28)

In realtà siamo, a mio parere, di fronte a una delle tante discussioni sul sesso degli angeli cui le due categorie MdL e MMG (appartengo ad entrambe) sono particolarmente portate.
In pratica il costo degli esami solitamente richiesti per la sorveglianza sanitaria (ecg, spiro, audio, routine-base di laboratorio), hanno un costo per ricetta inferiore a 35 euro e, pertanto, sono di fatto a totale carico dell'assistito.Viene quindi a mancare il presupposto della truffa a carico del SSN da parte dei DDL per i quali pagare totalmente gli esami o rimborsare il ticket ai lavoratori che li eseguono in proprio, ha lo stesso costo.
Sulla base della mia esperienza posso dire che i DdL onesti sono ben felici di saldare un conto unico di una fattura direttamente intestata alla loro azienda. I disonesti magari provano a lasciare in carico al lavoratore la spesa sostenuta ma sono gli stessi che allegeriscono la busta paga e, quindi, al di fuori del nostro ragionamento.
L'esigenza della prescrizione sulla "ricetta rossa" è, invece, determinata in alcune realtà periferiche, come quelle in cui lavoro, non da interessi economici, ma dalla impossibilità di far comprendere a qualche solerte sportellista dell'Ausl supportato magari da un dirigente ancora più "elastico", la semplice prassi di una prenotazione multipla da parte di una azienda con saldo cumulativo della spesa e conseguente fatturazione unica intestata all'azienda stessa. Vi giuro è un'impresa titanica a cui spesso si rinucia per defatigamento.
Rimane la questione di eventuali esami integrativi ben più costosi (es.: ECG dinamico, da sforzo, RMN ed altri). In tal caso ho sempre preferito coinvolgere nelle scelte diagnostiche il MMG del lavoratore che in tal modo ha preso in carico l'iter diagnostico-terapeutico del proprio assistito. Ho scoperto con piacere, nel corso di un convegno tenutosi di recente ad Altamura (Ba), che tale prassi viene utilizzata da colleghi ben più esperti operanti in aree molto ricche (Bergamo), dove anche le aziende piccolissime hanno spalle ben più larghe del muratore con un paio di apprendisti con cui noi spesso ci confrontiamo.
Per quanto riguarda, poi, eventuali esami per il monitoraggio biologico, mi pare che essi non siano ricompresi tra quelli a carico del SSN.

bordini

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  • Re: mdf e idoneità lavorativa
  • (22/12/2006 19:58)

Caro Giacobbe non vedo proprio un problema di sesso...tantomeno degli angeli! E non si pone neanche il problema su di chi debba sopportare gli oneri degli esami effettuati in sorveglianza sanitaria: sono a totale carico del DDL. Affidarsi al ragionamento sul ticket vorrebbe dire venir meno al principio dei LEA (Livelli essenziali di assistenza), vale a dire le prestazioni e i servizi che il Servizio sanitario nazionale è tenuto a fornire a tutti i cittadini, gratuitamente o dietro pagamento di una quota di partecipazione, con le risorse pubbliche raccolte attraverso la fiscalità generale. E non sarebbe poi cosi' scontato che si finirebbe pagando di meno: per es. una PFR con DLCO costa di piu' del semplice costo del ticket. In sorveglianza nessun esame va su "ricetta rossa" nemmeno se gli sportellisti dell'ASL non sanno che pesci prendere. Anche perche'..perdonami...esisteranno anche realtà meno "avvezze" alla 626...ma l'Italia non è la Tanzania (non me ne vogliano...ho scelto un paese a caso che magari e' piu' avanti di noi!!). E non concordo nemmeno sul disxcorso degli esami piu' costosi in cui coinvolgi il medico di base: se servono al medico del lavoro per formulare il giudizio di idoneita' perche' devono essere a carico del SSN, anche solo in compartecipazione?? Mi spiace ma non concordo nel modo più assoluto e se qualcuno fornisce modelli di comportamento non corretti non credo sia il caso di andargli dietro.

"L’oro non è tutto. Ci sono anche i diamanti". (Paperon De’ Paperoni)

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  • Re: mdf e idoneità lavorativa
  • (22/12/2006 23:18)

bordini il 22/12/2006 07:58 ha scritto:
Caro Giacobbe non vedo proprio un problema di sesso...tantomeno degli angeli! E non si pone neanche il problema su di chi debba sopportare gli oneri degli esami effettuati in sorveglianza sanitaria: sono a totale carico del DDL. Affidarsi al ragionamento sul ticket vorrebbe dire venir meno al principio dei LEA (Livelli essenziali di assistenza), vale a dire le prestazioni e i servizi che il Servizio sanitario nazionale è tenuto a fornire a tutti i cittadini, gratuitamente o dietro pagamento di una quota di partecipazione, con le risorse pubbliche raccolte attraverso la fiscalità generale. E non sarebbe poi cosi' scontato che si finirebbe pagando di meno: per es. una PFR con DLCO costa di piu' del semplice costo del ticket. In sorveglianza nessun esame va su "ricetta rossa" nemmeno se gli sportellisti dell'ASL non sanno che pesci prendere. Anche perche'..perdonami...esisteranno anche realtà meno "avvezze" alla 626...ma l'Italia non è la Tanzania (non me ne vogliano...ho scelto un paese a caso che magari e' piu' avanti di noi!!). E non concordo nemmeno sul disxcorso degli esami piu' costosi in cui coinvolgi il medico di base: se servono al medico del lavoro per formulare il giudizio di idoneita' perche' devono essere a carico del SSN, anche solo in compartecipazione?? Mi spiace ma non concordo nel modo più assoluto e se qualcuno fornisce modelli di comportamento non corretti non credo sia il caso di andargli dietro.

Giacobbe.Cosentino@libero.it

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  • Re: mdf e idoneità lavorativa
  • (23/12/2006 00:40)

Caro Bordini,
Riconosco la giustezza del tuo richiamo al rispetto delle leggi che pongono a carico del datore di lavoro tutti gli oneri per gli accertamenti integrativi indispensabili alla definizione del giudizio di idoneità.
Ma provo a chiarire meglio il mio pensiero con un esempio concreto.
Nel corso di una visita di idoneità alla mansione di operaio edile viene fuori un sospetto di cardiopatia ischemica e, allora, a meno di non voler concludere con un affrettato giudizio di non idoneità, può innescarsi un iter diagnostico che, partendo da una semplice consulenza cardiologica con esecuzione di un ecg da sforzo, può concludersi, dopo vari step non dirimenti, solo con l'esecuzione di una coronarografia.
Ti chiedo se ritieni che anche in tal caso tutti gli esami, compreso il ricovero per l'esecuzione dell'esame coronarografico, debbano essere pagati dal DDL o se non sia legittimo porre a carico del SSN quello che è, più in generale, un problema di tutela della salute di un cittadino.
Ne approfitto per fare gli auguri di buone feste.

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