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Rapporto medico competente e specialista
- Re: Rapporto medico competente e specialista
- (27/12/2006 20:21)
Lo specialista deve rispondere solo con una diagnosi (certo "solo numeri...", come dice il collega, non mi sembra una diagnosi). Ogni decisione sulla idoneità spetta al Medico del Lavoro che è l'unico specialista in possesso delle conoscenze relative (ambiente di lavoro, formazione specifica)al rapporto stato di salute-lavoro.
Anche un bravissimo specialista (nello specifico un oculista)che abbia profonda passione per i rischi presenti negli ambienti di lavoro (!!)potrebbe dare esclusivamente una indicazione accademica sul tipo di lavoro ma non sul lavoro specifico svolto con tutti i possibili risvolti.
Teniamo presente, inoltre, che gli altri specialisti a volte si avvalgono della consulenza del Medico del Lavoro per risolvere alcuni dei loro quesiti: pensiamo a quello che accade in alcuni Ospedali o Strutture Universitarie dove anche i Medici del Lavoro svolgono il ruolo di consulenti.
- Re: Rapporto medico competente e specialista
- (27/12/2006 21:07)
Caro collega su un fatto hai ragione e cioè che molti specialisti (radiologi, fisiatri ecc) usano descrivere ciò che hanno visto e spesso dimenticano di formulare una ipotesi diagnostica o una diagnosi. Il giudizio di idoneità spetta unicamente al medico competente e non può essere demandato ad altri ( non chiederemo mai se un cardiopatico può essere adibito alla mansione di muratore ma una valutazione specialistica in relazione alla patologia si).
Auguro a tutti un felice anno 2007
- Re: Rapporto medico competente e specialista
- (28/12/2006 15:09)
una provocazione, come mai numerosi centri di servizi si avvalgono di oculisti dipendenti ospedalieri per effettuare visite periodiche a VDTerminalisti , codificando pure (de jure condendo -(?)... ) che TUTTE LE VISITE vanno fatte da oculisti e che il medico competente passa poi a firmare: taluna asl del padovano lo faceva come malcostume , codificandolo poi in delibera. ovviamente l'oculista viene sostituito dall'otorino ove sia necessaria una valutazionedel danno da rumore.
NESSUN MAGISTRATO è ALL'ASCOLTO?
- Re: Rapporto medico competente e specialista
- (02/01/2007 10:34)
Il rapporto con lo specialista deve essere, a mio avviso, un semplice rapporto di consulenza per patologie specialistiche che non possono essere di nostra competenza. Non ci penso neanche un momento a fare una diagnosi cardiologica o neurologica o psichiatrica (anche se potrei avere la preparazione per farla), perchè ritengo che uno specialista cardiologo o neurologo o quello che è, se è veramente tale, ne deve sapere per forza più di me. Se devo veramente tutelare la salute del lavoratore devo per forza rivolgermi allo spcialista. Sul fatto poi che IL GIUDIZIO DI IDONEITA' SPETTI ESCLUSIVAMENTE AL MC, credo che non ci siano dubbi nè legali nè deontologici. In merito al malcostume di alcuni specialisti(non solo oculisti) che si esprimono con numeri ed altre forme di linguaggio sconosciuto a noi comuni mortali, il problema si risolve alzando il telefono e parlando francamente con il collega, anche perchè una diagnosi specialistica ha un suo valore medico legale ed il collega specialista lo sa certamente. In questo caso devo spezzare una lancia in favore delle tanto deprecate società di servizi;nella mia esperienza personale, almeno in quelle che hanno una struttura poliambulatoriale con anche altri specialisti, il rapporto tra mc e specialista è diretto ed assolutamente privo di equivoci: se mi serve un accertamento con una diagnosi esplicita ci parlo prima, ed il problema non esiste. Non vedo cosa ci sia di strano, ferma restando la mia indipendenza di giudizio, nel confrontarsi su di un caso clinico difficile.
Sergio Truppe
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"Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiero in gran tempesta, non donna di provincia, ma bordello"
- Re: Rapporto medico competente e specialista
- (03/01/2007 00:27)
Cari amici medici competenti, un saluto a tutti!
Per la verità è un po che mancavo nel forum, ma credo di poter dire la mia sull'argomento in questione.
Da oculista che collabora molto spesso con diversi medici competenti, posso sicuramente affermare quanto segue:
1) E' verissimo che spesso i nostri referti sono abbastanza incomprensibili, pieni solo di numeri, simboli e altro e che risultano spesso abbastanza indecifrabili( del resto, se mi sottoponete una delle vostre spirometrie, senza una dicitura di spiegazione, ammetto di avere seri problemi di comprensione...)!
2) Non è assolutamente pensabile che lo specialista, oculista o di altro tipo, emetta dei giudizi di idoneità, in quanto di vostra competenza; io, per esempio nei miei certificati che consegno ai medici competenti, oltre la serie di numeri tipici da oculista, aggiungo una dicitura esplicativa finale, del tipo" non sono al momento evidenti controindicazioni oculari all'uso del VDT-Si consiglia l'uso di occhiali etc etc...."
3) Come consiglio mi sento di darvi questo: se avete un vostro oculista di riferimento, concordate con lui come meglio redigere i suoi referti, se vi affidate alle asl, cercate di scrivere due righe esplicative all'oculista di turno.....oddio, capisco che anche voi siete incasinati di brutto, ma magari meglio due righe prima che 5 telefonate dopo...
Ciao amici e alla prossima
Marco
- Re: Rapporto medico competente e specialista
- (26/01/2007 19:46)
Caro Collega scrivi "... per esempio nei miei certificati che consegno ai medici competenti, oltre la serie di numeri tipici da oculista, aggiungo una dicitura esplicativa finale, del tipo non sono al momento evidenti controindicazioni oculari all'uso del VDT-Si consiglia l'uso di occhiali etc etc...." mi fai qualche esempio di occhilai che hai consigliato per VdT,hai mai consigliato "dipositivi speciali di correzioneeE e se si quali?
Grazie in aticipo per la risposta
Indipendente