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vdt e prescrizioni

Questo argomento ha avuto 36 risposte ed è stato letto 10881 volte.

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  • Re: vdt e prescrizioni
  • (17/01/2007 17:10)

Caro ,LEON49
Non capisco cosa tu voglia dire.
Affermi
Brevemente:
I comuni occhiali da vista sono ,comunque , dei dispositivi di correzione di una patologia del lavoratore .
Non dispositivi di protezione !! dai rischi lavorativi. APPUNTO!!!!
In tutti questi casi ( miopia, astigmatismo etc) l'idoneità è condizionata dall'uso di questi dispositivi e questi dispositivi di correzione devono essere adeguati all'evolvere della patologia stessa . OVVIO!!!
Altrimenti insorgerebbero fenomeni astenopici (cronici?)n o veri e propri aggravamenti (quali?), attribuibili all'uso del VDT. (COME SI FA A DIRE SE LA "PATOLOGIA" E' EVOLUTA E DOVUTA A.....?)
Quindi,come sappiamo, un'idoneità condizionata è sempre un'idoneità con prescrizioni! ANCHE QUERSTO OVVIO.
Ci sarà pure una differenza fra chi ha un deficit visivo e chi ha occhi perfetti! CHI HA DETTO IL CONTRARIO ANCH'IO PORTO GLI OCCHIALI MA NON MI MSEMTO MENOMATO A "PRESCINEDRE)
COMUNQUE SENZA FARE POLEMICA E SE L'HO FATTA CHIEDO SCUSA QUALI SONO QUESTI DISPOSITIVI SPECIALI DI CORREZIONE?
GRAZIE

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Leo49

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9
  • Re: vdt e prescrizioni
  • (17/01/2007 21:06)

Caro collega ,
sono d'accordo con te sul fatto che non sia possibile dire con certezza se la patologia sia evoluta per l'esposizione a VDT , ma la possibilità e la ...tentazione c'è sempre. Non c'è neppure una menomazione ,a prescindere, ma c'è un condizionamento a prescindere:
e cioè l'uso, non di dispositivi speciali di correzione, ma l'uso dei comuni dispositivi di correzione che tu,per esempio, porti normalmente. Questo fatto ,secondo me , dovrebbe essere ufficializzato tramite il rilascio di una idoneità condizionata .
Le linee guida a cui mi riferisco nel mio primo intervento sono esplicite e così recitano :
Saranno considerati idonei con prescrizioni i soggetti:
Che necessitano per lo svolgimento del proprio lavoro dell'uso di correzione ottica , anche non a permanenza
Che necessitino di terapie etc.etc
Che necessitino di cicli di rieducazione
Ripeto che questo non deve portare automaticamente alla periodicità biennale , la quale invece andrà determinata considerando la situazione oftalmologica ed ostearticolare del soggetto insieme alle caratteristiche ed alla durata dell'esposizione sia attuale che pregressa. La mia esperienza è comunque che i " veri" videoterminalisti ,se portano gli occhiali, hanno maggiori problemi dei loro colleghi .
Cordilai saluti

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  • Re: vdt e prescrizioni
  • (17/01/2007 23:39)

Concordo al 100% con te che i soggetti che portano “normalmente” gli occhiali devo essere dichiarati “idonei con prescrizione” e ci mancherebbe…ma queste viene fatto, mi auguro, da tutti i medici competenti sin dal 1996…posso anche concordare, è la tua esperienza, che chi porta gli occhiali può avere più problemi se l’esperienza è relativa ai veri “videoterminalisti”, nella mia esperienza ormai decennale con esposti a VdT (attivita impiegatizia NON data entry o simili) non ho avuto detto riscontro forse perché non sono veri esposti..…ma il problema, che peraltro ho posto ad altri forum, non ha avuto risposta…quali sono questi “dispositivi speciali di correzione” citati dalla norma…ho chiesto anche a specialisti oculisti con cui lavoro ma….. non mi hanno saputo rispondere e vedo che anche in questo forum non viene risposta. La legge e la circolare poi Non dicono assolutamente nulla di concreto ma semplicemente che sono quelli non in “uso”, ma che servono e sono obbligatori all'uso davanti al VdT.
Comunque grazie

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acapri

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  • Re: vdt e prescrizioni
  • (18/01/2007 10:48)

Se ti può essere utile Leggi La CIRCOLARE n.30/98 del 5 marzo 1998 del Ministero del Lavoro che definisce la locuzione "dispositivi speciali di correzione. (Ultima pagina della Circolare).

Dott.Andrea Capri
Specialista in Medicina del Lavoro

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  • Re: vdt e prescrizioni
  • (18/01/2007 11:56)

La circolare è nota - l'ho citata nel primo intervento - NON dice assolutamenmte nulla su cosa sono i dispositivi specilai di correzione ...è SUPERATA, dal punto di vista applicativo dalla Legge 14. del 2003, emessa dopo la condanna della CE.....ma anch'essa non dice nulla.

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acapri

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  • Re: vdt e prescrizioni
  • (18/01/2007 21:35)

La circolare non dice nulla, gli altri interventi non dicono nulla, Le consiglierei a questo punto di rivolgersi direttamente alla persona/e che hanno legiferato tutto ciò; nel frattempo però utilizzi il buon senso nelle prescrizioni agli addetti a vdt: se mi invia una mail posso senz'altro confrontarmi con Lei più dettagliatamente sull'argomento.
Cordialità

Dott.Andrea Capri
Specialista in Medicina del Lavoro

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  • Re: vdt e prescrizioni
  • (18/01/2007 23:12)

Caro amico Andrea perchè afferma "Se mi invia una mail posso senz'altro confrontarmi con Lei più dettagliatamente sull'argomento.", a me interessa una cosa molto semplice la risposta alla domanda: "Quali sono i dispositivi speciali di correzione?", non vedo cose ci può essere di più dettagliato se non c'è risposta a questo "SEMPLICE" quesito?
In quali dettagli si può entrare se non c'è alcuna chiarezza nenache sul concetto base?
A me basta questa risposta con il buon sesnoso dove vado a parare?
Grazie

Indipendente

acapri

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  • Re: vdt e prescrizioni
  • (19/01/2007 07:57)

La mia risposta era volta a rendermi pienamente disponibile nei Suoi confronti, come solitamente faccio con qualsiasi Collega.
Dopo questa precisazione, per me doverosa, nel ringraziarLa per aver trovato il tempo per la risposta, per quanto ho potuto negli anni riscontrare nei siti specializzati ma soprattutto rileggendo la norma Europea e la interpretazione giurisprudenziale e degli addetti ai lavori compresi i Colleghi degli S.pre.s.a.l., e soprattutto la Letteratura, per dispositivi speciali di coorrezione si intendono quegli occhiali aventi lenti correttive prescritte e da utilizzare unicamente durante la lavorazione con vdt, da quei soggetti che normalmente utilizzano una coorezione con lenti (occhiali) anche nella vita quotidiana.
Pertanto si può verificare il caso che le lenti normalmente utilizzate non siano idonee al lavoro al vdt, e debbano essere "integrate" da lenti unicamente idonee per vdt, quindi speciali, da qui dispositivi speciali di correzione, i quali sono a totale carico del ddl, ovviamente, e prescritti dal medico del lavoro, sentito il parere dello specialista oculista.
Riassumo: disp. spec. correzione: lenti ed occhiali da utilizzarsi unicamente dal lavoratore durante l'uso del vdt:
lenti correttive quelle che il lavoratore, portatore di patologia oculare, es. difetto di refrazione, astenopia, ipovisione ecc., utilizza normalmente nel quotidiano.
Spero di essere stato chiaro ed allo stesso modo sono disponibile sempre.
La mia mail è sempre a disposizione.

Dott.Andrea Capri
Specialista in Medicina del Lavoro

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  • Re: vdt e prescrizioni
  • (19/01/2007 09:14)

Caro Andrea ti ringrazio della pazienza dimostrata illustrando i “dispositivi speciali di correzione” ma quanto dici non è altro che ripetere, sicuramente in forma più estensiva e dialettica, cosa dice espressamente la norma in maniera più concisa ma, francamente, nulla aggiunge in concreto.
E’ vero che non è possibile dare una risposta univoca elencando tutti gli eventuali dispositivi speciali necessari nelle diverse situazioni che possono essere, teoricamente infiniti per n situazioni, ma mi domando un solo esempio concreto è possibile?
Ho sottoposto, anzi ho fatto sottoporre a visita oculistica, negli anni centinaia e centinaia di lavoratori, con o senza occhiali e non mi è capitato mai di prescrivere alcuno….. a te ed a voi che leggete?

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  • Re: vdt e prescrizioni
  • (19/01/2007 09:42)

Ho avuto l' incarico di CTP, in due contenziosi con due gestori di telefonia mobile, proprio per chiarire in sede medico-legale il comportamento del ddl nei confronti dei due lavoratori, di cui per l'appunto mi era stata chiesta una CTP, da me accettata.
Anche se i due casi, addetti a call-center, presso questi due gestori di telefonia mobile, potevano sembrare simili, non lo erano affatto perchè manifestatisi in anni diversi (diverse normative), i posti di lavoro erano diversi e le modalità lavorative anche.
Ho fatto sottoporre a visita specialistica oculistica i due lavoratori da due noti oculisti romani.
In un caso il MC aziendale ha prescritto, ma solo dopo anni, il dispositivo di correzione speciale, come ho descritto sopra, sebbene siano state le Aziende di telefonia a risarcire i danni subiti dai lavoratori, a causa del peggioramento della vista, ed in un caso particolare, anche per altre patologie insorte. (osteoarticolari, affaticamento mentale ed altre che non ricordo con precisione) ma che sono citate nelle relazioni mediche da me depositate presso il Tribunale del Lavoro di Roma.
Per l'aspetto prescrittivo utilizzo la metodologia prima citata, avvalendomi di Colleghi oculisti esperti: a Roma chiedo la possibilità al ddl, di far svolgere visita oculistica dal Collega specialista di cui conosco professionalità ed alta qualificazione nella Clinica oculistica.
Di solito il ddl, proprio per maggior tutela e per i pochi casi che richiedono tale livello di approfondimento specialistico, come previsto dalla normativa, dopo aver accettato il mio parere-consulenza, esprime l'ok per la visita presso quel determinato specialista.
Dimenticavo: per quanto riguarda sia l'approccio che le classificazioni nosologiche mi sono state di aiuto le linee guida SIMLII.

Dott.Andrea Capri
Specialista in Medicina del Lavoro

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