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Secondo quesito: IMA e lavor notturno

Questo argomento ha avuto 16 risposte ed è stato letto 4557 volte.

maki

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  • Re: Secondo quesito: IMA e lavor notturno
  • (04/06/2007 13:24)

cara cristina, io penso che già la mmc da sola sia un motivo sufficiente per sentire il parere dello specialista. il lavoro notturno inoltre richiede comunque un impegno maggiore, stress, rilascio di catecolamine etc etc. sarei molto cauto. ciao

bordini

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  • Re: Secondo quesito: IMA e lavor notturno
  • (04/06/2007 17:46)

CRISTINA.GIAMBI il 04/06/2007 11:13 ha scritto:
si, due postazioni diverse, perchè?

Basta saperlo...;-) Altrimenti uno crede di parlare con 2 persone differenti...

"L’oro non è tutto. Ci sono anche i diamanti". (Paperon De’ Paperoni)

maxmd

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  • Re: Secondo quesito: IMA e lavor notturno
  • (05/06/2007 18:37)

detto molto francamente, penso che la mansione di autotrasportatore sia a tutt'oggi sicuramente poco tutelata dalla normativa sulla sicurezza e prevenzione sul lavoro.
il lavoro notturno indubbiamente esiste, cosiccome esiste la movimentazione manuale dei carichi. esistono anche le vibrazioni. esiste anche un problema di microclima. esiste anche un problema di stress dovuto alla guida.
ora, che la VDR non specifichi in molto preciso questi rischi non esime il medico del lavoro coscienzioso dal considerarli. sennò si torna alla questione "il rischio chimico è venuto moderato e io me ne frego"...senza chiedresi PERCHE? sia venuto moderato, visto che sempre più spesso mi capita di vedere delle vdr firmate "per presa visione" (sigh1) dal MC...
quindi fa bene la collega a preoccuparsi dei suoi autotrasposrtatori.
concordo con dudi e opterei anch'io per una visita specialistica, evemtuale test da sforzo e (a massima tutela) eventuae scinti miocardica.
cordialità

CRISTINA.GIAMBI

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  • Re: Secondo quesito: IMA e lavor notturno
  • (05/06/2007 21:59)

Oggi mi ha chiamato il lavoratore in questione che ha preparato tutta la documentazione, domani pomeriggio me la consegnerà.
Inatnto la valuterò insieme ad un cardiologo.
Vi terrò informati.
Grazie ancora.

alborghettifranca

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  • Re: Secondo quesito: IMA e lavor notturno
  • (08/06/2007 16:12)

MA GLI AUTOTRASPORTATORI NON RIENTRANO NELLA NORMATIVA DEL LAVORO NOTTURNO
All'Art.1 del Dlgs 532 del 26.11.1999 :Campo di applicazione si dice........ad eccezione di quelli (lavoratori) operanti nel settore del trasporto aereo,ferroviario,stradario....
Conoscete altra normativa?
La sorveglianza viene fatta per altri rischi?

CRISTINA.GIAMBI

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  • Re: Secondo quesito: IMA e lavor notturno
  • (09/06/2007 03:26)

Siamo d'accordo che non rientrano nel decreto che citi, ma indipendentemente dalla normativa, mi tovo davanti ad un lavoratore con pregresso IMa che svolge un lavoro che lo sottopone a stress e con alterazione del ritmo circadiano (autista di lunghe tratte di notte) e con MMC (poichè è adibito anche allo scarico delle merci che trasporta).

Ho valutato con un cardiologo la documentazione, che risale al 2005. IL test da sforzo, sebbene in assenza di sintomi, evidenziava sotto e sopraslivellamenti del tratto ST durante lo sforzo.
Ho chiesto visita cardiologica attuale con ripetizione del test da sforzo.

CRISTINA.GIAMBI

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  • Re: Secondo quesito: IMA e lavor notturno
  • (09/06/2007 10:29)

dudi il 01/06/2007 11:19 ha scritto:
immagino tu conosca i criteri del Prof.Costa in merito all'idoneità al lavoro notturno: per considerare la non idoneità lui parla di infarto miocardico con funzione cardiaca alterata. Mi sembra quindi corretta la tua richiesta di una consulenza cardiologica aggiornata allo stato attuale (eventuali esiti) con particolare attenzione alla sintomatologia e test da sforzo al cicloergometro. Ho dedotto inoltre che il lavoratore non effettua MMC, in caso contrario introdurrei una limitazione a questa attività.

in effetti non conoscevo i criteri del prof. Costa. Su tuo consiglio ho ordinato le linee guida SIMLII relative ai lavori atipici e ai lavori a turni. Il testo contiene un capitolo relativo al lavoro notturno del prof.Costa, molto esaustivo su alcuni aspetti.
Il prof. pone tra le possibili controindicazioni la cardiopatia ischemica e propone come ulteriori accertamenti il test da sforzo per valutare la capacità funzionale cardiaca.
Non sono però menzionati in modo specifico i criteri di cui parli tu. Poichè credo possano aiutarmi ad inquadrare correttamente almeno questo aspetto (poi c'è l'aspetto della MMC),potresti darmi qualche referenza più specifica o aiutarmi a reperire questo materiale?
Te ne sarei molto grata.
Nel frattempo, come scritto nel precedente intervento, ho valutato la doc relativa al 2005 (nulla di più recente) ed ho richiesto visita più ECG da sforzo per valutare la capacità funzionale cardiaca attuale (e soprattutto per la salute del paziente, che il cardiologo considera candidato alla coronarografia).
buona domenica a tutti.

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