Caro nonnogab hai centrato: nel D.Lgs 626/94 (allegati, integrazioni e modificazioni) c'è tutto. Un piccolo problemino però ... FOSSE UN PO' SCOMODO PER TUTTI APPLICARLO!? Comunque con il Testo Unico almeno salviamo la faccia; ci mettiamo un pò di trucco, ed anche stavolta l'Italia se l'è cavata!
A parte gli scherzi, colmate le mie lacune: CERCO COLLEGHI CHE MI INDICHINO LE "RIVOLUZIONI" APPORTATE DAL TESTO UNICOOOOO!
Un saluto a voi tutti.
fai bene e scorda, e se fai male ... pensaci ...
Gabriele Campurra il 03/01/2008 10:05 ha scritto:
Hai perfettamente ragione fibruz, è il solito demagogico bla bla che servirà a convincere il popolo pecorone che i nostri governanti (qualunque colore!) si sono impegnati per la tutela dei lavoratori! Ma perché, applicando il "vecchio" 626 non si potrebbero evitare tanti morti?
Come non concordare? Io l'ho scritto qualche giorno orsono; applicando bene il 626 e spendendo cifre "oneste", si può fare una seria politica della PREVENZIONE, e non la conta dei morti!
L'emanazione del TESTO UNICO trova giustificazione proprio nel signficato letterale di TESTO UNICO (in materia di prevenzione dei rischi per la salute e sicurezza dei luoghi di lavoro): cioè riunire e coordinare (finalmente!) in un unica legge la miriade di disposizioni sparpagliate in norme vecchie e nuove, alcune anche in contrasto tra loro. Se ne parla da anni perchè se ne sente da anni la necessità, e io sono solo contenta di essere arrivata finalmente al punto. Ogni volta che in Italia viene emanato un decreto che mi riguarda come MdL, mi viene il mal di pancia: cosa dirà di nuovo? come si "incastrerà" tra le norme attualmente vigenti? mi faciliterà il lavoro o creerà solo ulteriore confusione?
Ma purtroppo i nostri governanti sono abili demagoghi, e cavalcano questo Testo Unico per far credere all'Italia che stanno prontamente risolvendo la piaga delle morti sul lavoro...
Silgen, mi trovi perfettamente concorde, però la paura è che, anche se UNICO, sia comunque "incasinato" e peggiori la situazione che è già un guazzabuglio di regole e controregole. E probabilmente sarà così, perché dopo anni di inerzia (di destra e di sinistra) ora corrono sotto la spinta mediatica dei morti di Torino e si sa che la fretta è cattiva consigliera. Se vi ricordate di TU si parla dai tempi del Sen. Smuraglia .......
Comunque non risolverà alcuni grossi problemi quali quelli dei lavoratori esposti a R.I. e contemporaneamente a rischi "convenzionali": in pratica, se leggete bene le le norme di riferimento, anche se il medico è lo stesso per i due rischi, dobbiamo compilare due documenti separati (DOSP e Cartella Sanitaria). Questa, tra l'altro è anche l'indicazione dell'ISPESL (condivisibile) bene espressa dalla Dr.ssa Persechino nell'ultimo Congresso SIMLII. Né potrà essere diversamente perché il TU non può riguardare le R.I.
Quindi ..... non capisco, ma mi adeguo ....
Buona giornata, Nonnogab
"Studia prima la scienza, e poi seguita la pratica, nata da essa scienza. Quelli che s'innamoran di pratica senza scienza son come 'l nocchier ch'entra in navilio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada"
LEONARDO DA VINCI
Gabriele Campurra il 03/01/2008 10:05 ha scritto:
Hai perfettamente ragione fibruz, è il solito demagogico bla bla che servirà a convincere il popolo pecorone che i nostri governanti (qualunque colore!) si sono impegnati per la tutela dei lavoratori! Ma perché, applicando il "vecchio" 626 non si potrebbero evitare tanti morti?
Lo so, sono monotona.
scusate, ma cos'aveva il 303/56 che non andava??? Io, quando devo "docere" di rischio chimico, sempre da là parto,
sarebbe bastato aggiungere, tra i doveri dei lavoratori, quello che oggi è il comma 1 dell'art. 5 del 626 (dove si dice finalmente che i lavoratori devono avere in prima persona della sicurezza propria e altrui), aggiungere l'obbligo di Valutazione dei rischi ai doveri del DdL, specificare all'art. 33 che il medico deve essere non semplicemente "esperto" ma "competente" come già descritto nel 277, e aggiornare con VDT e MMC le tabelle. OK, eliminando la periodicità tabellare delle visite, e sancendo che il rischio non è legato solo alla mansione ma all'ambiente di lavoro e connessa esposizione, come emergente dalla DVR.
Ma credetemi, era più applicabile e più tecnico il 303, che comunque prevedeva in generale tutti i fattori di rischio e non legava la valutazione a quello che dice il produttore di un prodotto/sostanza come invece succede ora.
ammine aromatiche? Ok, cancerogene per principio, prescindendo dal nome.
vanadio? neurotossico per principio, qualunque cosa se ne dica in giro.
Varechina? è un composto del cloro? ok, e allora sicuro fa male alla pelle. Punto e basta.
Solventi Organici Aromatici? benzene= leucemia, e agli altri attenzione che scassano fegato e reni.
Nel 303 si parla chiaramente di "altri agenti cancerogeni", andava bene nel 1956 e andrebbe benissimo anche oggi, che si aggancerebbe tranquillo alle classificiazioni IARC.
NO, era troppo facile...
Ma ci avete mai pensato che per quanto riguarda Porto Marghera, bastava dire che gli addetti al reparto del Cloruro di Vinile non avevano fatto le visite trimestrali previste dal DPR 303 alla voce 38 - derivati alogenati degli idrocarburi alifatici - e si finiva con una condanna già in primo grado???
nonnogab, io sono nostalgica, sì: ma della Siberia!!!
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
Dai nofer, non dici mica sul serio, non credo possa essere utile tornare alla preistoria, anche se qualche strumento "dell'epoca" potrebbe ancora essere valido!!
Penso che la normativa vigente (che ingloba anche il 303, in forma però del tutto stravolta come fai giustamente notare), se solo applicata con buon senso ed onestà possa essere più che sufficiente, o perlomeno sufficiente!
Il passaggio dalla "presunzione" alla "valutazione" del rischio penso sia un fatto importante; ma sono d'accordo con te su quanto sia nebbioso, arbitrario e quindi non sempre usato per "fini nobili" il concetto di "rischio moderato o non".
nofertiri9 il 04/01/2008 08:24 ha scritto:
Lo so, sono monotona.
scusate, ma cos'aveva il 303/56 che non andava??? Io, quando devo "docere" di rischio chimico, sempre da là parto,
sarebbe bastato aggiungere, tra i doveri dei lavoratori, quello che oggi è il comma 1 dell'art. 5 del 626 (dove si dice finalmente che i lavoratori devono avere in prima persona della sicurezza propria e altrui), aggiungere l'obbligo di Valutazione dei rischi ai doveri del DdL, specificare all'art. 33 che il medico deve essere non semplicemente "esperto" ma "competente" come già descritto nel 277, e aggiornare con VDT e MMC le tabelle. OK, eliminando la periodicità tabellare delle visite, e sancendo che il rischio non è legato solo alla mansione ma all'ambiente di lavoro e connessa esposizione, come emergente dalla DVR.
Ma credetemi, era più applicabile e più tecnico il 303, che comunque prevedeva in generale tutti i fattori di rischio e non legava la valutazione a quello che dice il produttore di un prodotto/sostanza come invece succede ora.
ammine aromatiche? Ok, cancerogene per principio, prescindendo dal nome.
vanadio? neurotossico per principio, qualunque cosa se ne dica in giro.
Varechina? è un composto del cloro? ok, e allora sicuro fa male alla pelle. Punto e basta.
Solventi Organici Aromatici? benzene= leucemia, e agli altri attenzione che scassano fegato e reni.
Nel 303 si parla chiaramente di "altri agenti cancerogeni", andava bene nel 1956 e andrebbe benissimo anche oggi, che si aggancerebbe tranquillo alle classificiazioni IARC.
NO, era troppo facile...
Ma ci avete mai pensato che per quanto riguarda Porto Marghera, bastava dire che gli addetti al reparto del Cloruro di Vinile non avevano fatto le visite trimestrali previste dal DPR 303 alla voce 38 - derivati alogenati degli idrocarburi alifatici - e si finiva con una condanna già in primo grado???
nonnogab, io sono nostalgica, sì: ma della Siberia!!!
fai bene e scorda, e se fai male ... pensaci ...
Ah, sul discorso della Siberia, secondo me facciamo solo in.....re nonnogab!!
Saluti.
fai bene e scorda, e se fai male ... pensaci ...
Ho letto la Bozza del TU durante le Festività Natalizie per avere una predisposizione di animo più serena e controllata, ma onestamente il panettone mi è andato di traverso. Concordo con chi ha scritto che si tratta di una 626 lavata ed asciugata…non c’è niente di sostanzialmente rivoluzionario, anche perché, come facevano notare nonnogab e fbruz, nella 626 c’è già tutto. Basterebbe applicarla.
Comunque direi che l’idea del MC dipendente di una ASL (pur non essendo io uno statalista, tutt’altro) non sarebbe male: il MC potrebbe essere veramente super partes senza rischiare niente.
Piuttosto mi piacerebbe che venissero istituite per le attività più a rischio delle “squadre di controllo” trasversali ai vari organi di vigilanza, costituite da un medico, un igienista industriale, un ingegnere (sic!), e magari un carabiniere (magari dei Nuclei Operativi Ecologici), che rispondano direttamente ad un magistrato specializzato in materia. Credo che le decisioni e le eventuali sanzioni potrebbero essere realmente efficaci. Certo il sogno sarebbe quello di avere UN organo di vigilanza che racchiuda in se tutte le competenze, ma credo sia proprio un sogno….
Altra cosa secondo me importante. Visto che esistono, e che il TU sembra avvallarne l’esistenza, credo che sia il caso di creare un albo o registro o chiamatelo come vi pare delle società di servizi abilitate a fornire prestazioni alle aziende; i requisiti minimi che mi vengono in mente sono: 1)Disponibilità di un laboratorio per analisi sia cliniche che ambientali certificato, 2) Un direttore sanitario che sia uno specialista in medicina del lavoro o altro soggetto previsto dalla legge con almeno 5 anni di esperienza lavorativa documentata 3) la presenza al suo interno di personale tecnico qualificato tra cui almeno un igienista industriale 4) certificazione di qualità della struttura 5) obbligo di attenersi ad un tariffario minimo stabilito per legge. Credo che così si farebbe un po’ di pulizia.
Poi avrei un altro paio di ideuzze allo stato embrionale che non riesco a partorire: se mi vengono bene ve le propongo...
Sergio Truppe
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"Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiero in gran tempesta, non donna di provincia, ma bordello"
fbruz il 04/01/2008 10:19 ha scritto:
Ah, sul discorso della Siberia, secondo me facciamo solo in.....re nonnogab!!
Saluti.
Ti sbagli fbruz, sono un ammiratore della siberia, mandandoci però chi dico io...... (ad esempio un primo ministro amante dello sci, gli permetterei anche il caschetto da ciclista .....)
Per quanto riguarda il MC dipendente sono ovviamente contrario alla scelta obbligata. Basterebbero, come dice giustamente Gandalf, delle regole ben precise per le Società di servizi e dei controlli seri e trasversali (per evitare connivenze).
Non faccio nomi (non li conosco davvero) ma dove io vivo (e non ci lavorerei mai!) esistono tantissime "ceramiche", un MC, tanti "schiavetti" e un 626 che fa ridere (o piangere): mai che io abbia sentito di un'ispezione seria!
E poi fbruz, sei proprio convinto che il "pubblico" sia la soluzione di tutti i problemi? Un magistrato (non credo il solito Guariniello) ha affermato che alla ThyssenKrupp gli ispettori erano diventati "consulenti" .....
Buon WE, Nonnogab
"Studia prima la scienza, e poi seguita la pratica, nata da essa scienza. Quelli che s'innamoran di pratica senza scienza son come 'l nocchier ch'entra in navilio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada"
LEONARDO DA VINCI
Be questa è un'altra incongruenza legislativa, perchè il Dirigente Medico che effettua la vigilanza non può (giustamente) effettuare la Sorveglianza Sanitaria, mentre Le figure Tecniche dei Servizi di Prevenzione e Sigurezza (sempre Vigilanza) possono effettuare le verifiche degli impianti presenti nelle aziende di cui loro sono territorialmente competenti?
Ba!..misteri Italiani
Gennaro Bilancio
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