Dario73 il 08/03/2008 10:07 ha scritto:
Si, ci rendiamo conto...significa un'altra fettina di torta del potere per baroni accademici e consorziati ed affiliati vari, mentre invece le difficoltà ed il marcio in cui opera la maggior parte dei medici del lavoro sul campo (le richieste della base, come diceva il collega maxmd) permangono.
Basta! Questo testo unico è una farsa, così come lo pseudogoverno che l'ha trascinato avanti. Che tristezza.
Dott.Andrea Capri
Specialista in Medicina del Lavoro
Dario73 il 08/03/2008 10:07 ha scritto:
Dario 73 sole alcune cose:
1) Mi puoi indicare chi sono gli affiliati o peggio i consorziati, consorziati in cosa?, dei baroni degli accademici e quant'altro tu affermi con disprezzo?
2) Io faccio il MC da anni sono, come dici te, un componente della "base" della nostra categoria, e provo francamente amarezza per frasi e parole dette e scritte con toni da tribuno;
3) Che vuol dire "il TU è una farsa" fa tutto schifo, pietà, lo stracciamo pubblicamente, o preferisci un bel rogo?
4) Anzichè usare la parola marcio usa la parola dibattito e proposta, leggiamo questo TU insieme, ed apriamo un dibattito sul forum.
Soprattutto smettiamola di piangerci addosso.
Si, ci rendiamo conto...significa un'altra fettina di torta del potere per baroni accademici, come diceva il collega maxmd) permangono.
Basta! Questo testo unico è una farsa, così come lo pseudogoverno che l'ha trascinato avanti. Che tristezza.
e consorziati ed affiliati vari, mentre invece le difficoltà ed il marcio in cui opera la maggior parte dei medici del lavoro sul campo (le richieste della base
Dott.Andrea Capri
Specialista in Medicina del Lavoro
[cite]acapri il 09/03/2008 06:15 ha scritto:
Dott.Andrea Capri
Specialista in Medicina del Lavoro
Dario 73 sole alcune cose:
1) Mi puoi indicare chi sono gli affiliati o peggio i consorziati, consorziati in cosa?, dei baroni degli accademici e quant'altro tu affermi con disprezzo?
2) Io faccio il MC da anni sono, come dici te, un componente della "base" della nostra categoria, e provo francamente amarezza per frasi e parole dette e scritte con toni da tribuno;
3) Che vuol dire "il TU è una farsa" fa tutto schifo, pietà, lo stracciamo pubblicamente, o preferisci un bel rogo?
4) Anzichè usare la parola marcio usa la parola dibattito e proposta, leggiamo questo TU insieme, ed apriamo un dibattito sul forum.
Soprattutto smettiamola di piangerci addosso.
Dott.Andrea Capri
Specialista in Medicina del Lavoro
Proponiamo una discussione articolata su alcuni punti del decreto aprendo i relativi thread. Come sapete ilnostro sito è letto da parlamentari, sindacalisti, giudici ecc e pertanto il nostro contributo alla discussione può arrivare anche nelle stanze ove si deciderà la versione definitiva del decreto. La discussione è utile anche per meglio chiarirci i contenuti del decreto.
Naturalmente ciascuno è libero di continuare a discutere in generale su questo.
Gli argomenti proposti sono i seguenti (ma chiunque può aggiungerne altri):
TU: MC e valutazione dei rischi
TU: Flussi informativi con ASL e Ispesl, RLS, lavoratori e DDL. Tenuta della cartella sanitaria
TU: periodicità del sopralluogo del MC
TU: Titoli e requisiti del MC
TU: Svolgimento dell'attivtà di MC
TU: Sorveglianza sanitaria
La redazione di MedicoCompetente.it
Dalle ultime notizie (fonte: Adnkronos) sembra che già il prossimo mercoledì 12 Marzo sarà convocata una seduta straordinaria della Conferenza Stato-Regioni per esprimere il parere sullo schema del nuovo TU sulla Sicurezza e Salute negli ambienti di Lavoro approvato giovedì scorso dal consiglio dei ministri.
Sempre per la cronaca, il testo del documento approvato si trova in rete su diversi siti, già segnalati nelle News. Per chi volesse anche consultare gli allegati, ben ordinati e in formato .doc, segnalo il sito del Sole24ore (link: http://www.ilsole24ore.com/art/So...00000e25108c&DocRulesView=Libero# ), ricordando che si tratta pur sempre di copie “non ufficiali” del provvedimento. Da parte del Governo, sino a ora, il testo ufficiale non è stato ancora diffuso su nessun sito istituzionale.
acapri il 09/03/2008 06:20 ha scritto:
Dario 73 sole alcune cose:
1) Mi puoi indicare chi sono gli affiliati o peggio i consorziati, consorziati in cosa?, dei baroni degli accademici e quant'altro tu affermi con disprezzo?
2) Io faccio il MC da anni sono, come dici te, un componente della "base" della nostra categoria, e provo francamente amarezza per frasi e parole dette e scritte con toni da tribuno;
3) Che vuol dire "il TU è una farsa" fa tutto schifo, pietà, lo stracciamo pubblicamente, o preferisci un bel rogo?
4) Anzichè usare la parola marcio usa la parola dibattito e proposta, leggiamo questo TU insieme, ed apriamo un dibattito sul forum.
Soprattutto smettiamola di piangerci addosso.
L'ora è tarda, ho appena concluso di rileggere attentamente il TU.
Posto una risposta al collega acapri, senza alcuna vena polemica, lungi da me l'atteggiarmi a tribuno.
1)Gli affiliati e consorziati sono quegli individui, delle più varie e svariate provenienze, che permettono ai baroni accademici ma anche ad esimi colleghi delle asl di mettere in piedi e mandare avanti pseudo-fatidici centri di servizio (che approfittando del precariato di molti giovani colleghi, utilizzano le loro partite iva dietro lo stemma di una finta consulenza, pagandoli indecorosamente con prezzi da fame, e quindi creando un circolo vizioso in cui la prestazione diventa mera formalità di livello bassissimo, cosa questa che è stata concausa della promulgazione della leggina pro-igienisti e medici legali. Gli affiliati e consorziati possono agire nei modi più disparati, dalla semplice funzione di procacciatori di clienti e manovalanza medica sino alla ben più grave funzione di prestanome per i suddetti pseudocentri).
2)Sulla tua amarezza non posso farci nulla...a te dolgono i miei toni da tribuno (??) a me duole la precarietà in cui verso giorno per giorno, dopo anni di studio serio e di sacrifici inverosimili della mia famiglia operaia monoreddito per mantenermi agli studi. Vedere calpestare la dignità professionale di una categoria intera, vedere che la maggior parte delle decisioni vengono direzionate dall'interesse del lucro e dall'intrallazzo più basso e spudorato, senza vergogna, mi mette una tristezza apatica, che riesco ad esprimere solo con parole ferme (quelle che definisci toni da tribuno).
3)Non ho usato tutti quei termini che tu posti per commentare il TU, ma semplicemente il termine "farsa". E' una farsa perchè, come detto da qualche altro, non risolve un bel nulla, ma doveva essere per forza varato per dare una lucidatina (inutile a mio avviso) al defunto ed imbelle governo Prodi. La questione dell'usurpazione della nostra competenza specialistica dettata da interessi e giochi di lobby viene confermata (la stupidaggine del corso formativo rappresenta per me, come detto, un modo di dare il contentino ai baroni accademici che gestiranno i suddetti corsi). E' una vera infamità! Esisteva una specializzazione in medicina del lavoro, esistevano gli specialisti, PER QUALE MOTIVO, SE NON LA LOBBY E L'INTERESSE DI TOMASSINI E SEGUACI, IL GOVERNO BERLUSCONI HA SUBDOLAMENTE FATTO APPROVARE LA LEGGINA INFAME???? Questo governo avrebbe dovuto ripristinare la situazione ante leggina 2001: chi vuole fare il medico del lavoro si specializzi in medicina del lavoro!!! Ma non è stato fatto...Che vergogna!
Il TU è una farsa, perchè ufficializza formalmente la posizione di sfruttamento di migliaia di giovani medici competenti usati ed umiliati dai centri di servizio, dando ufficialmente il via ad una forma di lavoro (sempre praticata) indegna e vergognosa, dove si permette che loschi personaggi, sfruttando i loro giri clientelari, intaschino del denaro senza colpo ferire, rubandolo dalle tasche di giovani colleghi. NON CI PUO' ESSERE QUALITA' SE QUESTA NON VIENE ADEGUATAMENTE RETRIBUITA. FINCHE' LA SICUREZZA RAPPRESENTERA' UN BUSINESS E NON UNA PROFESSIONE, dove esperti, tecnici e medici guadagnano una fame e devono lavorare su grossi numeri e riducendo all'osso l'impegno temporale ed intellettuale nella sicurezza (perchè c'è qualcuno più furbo che deve mangiarci sopra senza muovere un dito)NON RISOLVEREMO NULLA. E vedrete che i morti continueranno come prima.
Come possiamo pretendere di migliorare la situazione se partiamo bacati, permettendo a medici specialisti in altre branche di occuparsi della sicurezza sul lavoro??? Che assurdità! Il fatto è che non interessa niente a nessuno.
4)Che dibattito?? Che vuoi proporre?? Si è dibattuto fino alla noia, e le proposte sono state fatte. MARCIO. E' questo il termine giusto. E' marcio chi lavora nelle asl e pilota le aziende verso il proprio centro di servizi (ufficialmente, ovviamente, del prestanome). E' marcio il cattedratico che usa gli specializzandi per farsi fare le visite. E' marcio il centro di servizi che paga il medico 15-20 euro a visita (per visita si intende visita spirometria ecg audiometria e tutto ciò che può essere inserito in protocollo). E' marcio questo circolo vizioso, che sfrutta e calpesta persone umane, dai medici ai lavoratori. E' marcio pretendere che un professionista effettui prestazioni che non vengono pagate, come i sopralluoghi, le riunioni, gli incontri formativi, solo perchè previste per legge dalla firma della nomina (non retribuita ovviamente nemmeno questa). E' marcio chi sapendo, permette che tutto questo avvenga.E' marcio, se esiste una specializzazione in medicina del lavoro ed una pletora di giovani specialisti bravi ed affamati, permettere che igienisti e medici legali abbiano un'altra polpetta nel loro piatto, permettendogli di fare un lavoro che non sanno fare, giusto per arrotondare, alla faccia del lavoratore.
CARO ACAPRI,QUI C'E' TANTA PUZZA DI MARCIO.
Buonanotte.
La Redazione il 09/03/2008 10:41 ha scritto:
Proponiamo una discussione articolata su alcuni punti del decreto aprendo i relativi thread. Come sapete ilnostro sito è letto da parlamentari, sindacalisti, giudici ecc e pertanto il nostro contributo alla discussione può arrivare anche nelle stanze ove si deciderà la versione definitiva del decreto. La discussione è utile anche per meglio chiarirci i contenuti del decreto.
Naturalmente ciascuno è libero di continuare a discutere in generale su questo.
Gli argomenti proposti sono i seguenti (ma chiunque può aggiungerne altri):
TU: MC e valutazione dei rischi
TU: Flussi informativi con ASL e Ispesl, RLS, lavoratori e DDL. Tenuta della cartella sanitaria
TU: periodicità del sopralluogo del MC
TU: Titoli e requisiti del MC
TU: Svolgimento dell'attivtà di MC
TU: Sorveglianza sanitaria
Ottima idea aprire dei thread sui singoli aspetti dell'attività del mc. Se posso permettermi, perchè non aprirne uno anche sulle sanzioni a carico del MC?
Appoggio l'idea proposta da raspanti, non fosse altro per chiarire quali sono in modo certo le responsabilità sanzionabili per il MC anche alla luce delle norme più generali (p.es. il Codice penale), responsabilità che secondo la mia esperienza sono a volte interpretate in modo errato ed illogico
Se i Giusti non si oppongono sono già colpevoli ("Gracchus" Babeuf)
Riporto di seguito un documento elaborato in relazione al nuovo Testo Unico, invitando tutti i colleghi a darne la massima diffusione.
Il recente provvedimento approvato dal Governo in tema di Sicurezza e Salute negli ambienti di lavoro in adempimento della Legge Delega del 3 Agosto 2008 n. 123, definito nuovo “Testo Unico”, costituisce una prima e importante risposta alle attese dell’opinione pubblica e del mondo politico di fronte al riproporsi delle tragedie quotidiane - molte delle quali evitabili e che certo non è possibile definire tragiche fatalità – che funestano quotidianamente il mondo del lavoro nel nostro paese.
E’ stato certamente apprezzabile l’intento di raccogliere e riorganizzare la complessa normativa in materia, armonizzando le disposizioni vigenti in un provvedimento unitario e coerente. Il serrato confronto con le parti sociali, inoltre, specie nell’ultima fase, ha permesso di ottenere la più ampia condivisione sui vari titoli previsti dalla legge, anche se sull’apparato sanzionatorio permangono ancora alcune obiezioni, dalla parte datoriale, per il generale inasprimento delle sanzioni e per le modalità di applicazione delle stesse. Encomiabile, infine, data la grande importanza sul piano sociale, il voler perseguire l’approvazione del testo anche a legislatura scaduta, tenuto conto della convinta adesione di tutte le forze politiche, di maggioranza e di opposizione, nonché in linea generale da parte delle Regioni.
Il giudizio complessivo dei Medici del Lavoro Competenti nei confronti del testo a oggi reso disponibile dai media, tuttavia, non è del tutto positivo.
A fronte di novità importanti e condivisibili (come, ad esempio, l’ampliamento del campo di applicazione, esteso a tutti i lavoratori a prescindere del tipo di rapporto di lavoro; il coordinamento delle attività di vigilanza sul territorio nazionale; l’obbligo di formazione continua per tutte le figure della prevenzione, compreso datore di lavoro, RSPP e MC etc.), nel testo persistono alcune aree di incertezza, meritevoli di ulteriori miglioramenti. Nel tentativo di creare un corpus unitario in grado di raccogliere tutta la normativa che si è stratificata nel tempo, sin dagli anni ’50, sono state riportate norme e dizioni datate (cito ad esempio la cosiddetta camera di medicazione) che sarebbe stato meglio modificare alla luce delle attuali condizioni di vita e di lavoro in Italia. Probabilmente ciò è dipeso in larga parte dal fatto che nella stesura del testo, costituiti più di 15 gruppi di lavoro ministeriali cui hanno partecipato tecnici ed esperti di varia estrazione (ministero del lavoro, ministero della sanità, INAIL, ISPESL, Regioni, ASL, docenti universitari), non sono state coinvolte appieno le professionalità specifiche che concretamente operano nel settore. Da parte di singoli tecnici e società scientifiche, nel tempo trascorso tra la pubblicazione della legge delega n. 123/07 e l’approvazione definitiva del testo proposto da parte del Consiglio dei Ministri, sono state elaborate numerose iniziative e formulate proposte per la compilazione del provvedimento, alcune delle quali prese in considerazione nella sua stesura ma molte altre escluse, a fronte di pareri tecnici provenienti dagli esperti governativi. Questo metodo ha, nei fatti, precluso il contributo fattivo di larga parte dei diretti interessati; per una corretta azione di governo, invece, non si può fare a meno di tali validi supporti tecnici e operativi.
Riconoscendosi nei contenuti già espressi nei documenti ufficiali della SOCIETÀ ITALIANA DI MEDICINA DEL LAVORO E IGIENE INDUSTRIALE [SIMLII], il GdL MeLC intende sottolineare, per quanto riguarda lo specifico settore di pertinenza relativo al ruolo e alla funzione del medico competente nell’ambito del Testo Unico, le parti principali che necessitano di maggiore attenzione e modifica (molte delle quali sono già state oggetto di proposte di modifica o integrazione da parte della stessa SIMLII):
1) reinserire la nomina del Medico Competente tra gli obblighi del datore di lavoro non delegabili, di cui all’art. 17 del provvedimento;
2) definire il contributo determinante del Medico Competente, sin dall’inizio, alla valutazione del rischio in azienda, al fine di espletare quanto di sua competenza (valutazione dei rischi per la salute dei prestatori d'opera e anche per la loro sicurezza), eliminando dall’art. 29 il riferimento per cui tale collaborazione è prevista solo nei casi in cui è obbligatoria la sorveglianza sanitaria;
3) stabilire la necessità di effettuare la sorveglianza sanitaria anche qualora siano emersi rischi per la salute dal processo di valutazione del rischio, inserendo un apposito richiamo al comma 1 dell’art. 41;
4) per quanto riguarda i requisiti del Medico Competente di cui all’articolo 38, ferma restando la necessità del percorso formativo universitario per le specializzazioni diverse dalla Medicina del Lavoro e materie strettamente affini, limitare a un solo anno l’attività pratica che determina la possibilità di svolgere l’attività di medico competente appare insufficiente e di efficacia irrilevante. Opportuno introdurre un intervallo di tempo congruo, paragonabile a quanto già stabilito nel 1991 con il D.Lgs. n. 277, al quale ci si può rifare anche per la definizione delle procedure autorizzative (in analogia a quanto previsto dall’art. 55 del citato decreto);
5) chiarire l’esclusività del rapporto di dipendenza tra Medico Competente e società di servizi, eliminando la dizione di “collaboratore” inserita alla lettera a) del comma 2 dell’art. 39 comma;
6) consentire al Medico Competente di effettuare le visite preventive anche in fase pre-assuntiva, ai fini di determinare la idoneità alla mansione specifica che il soggetto dovrà svolgere, eliminando la lettera a) del comma 3 dell’art. 41 (indispensabile che tale accertamento venga effettuato dal MC, unico soggetto che conosce la peculiarità dell’ambiente di lavoro e della mansione specifica cui il lavoratore sarà chiamato ad attendere);
7) limitare le numerose attività di carattere puramente formale e burocratico, poste a carico del Medico Competente, a quelle realmente necessarie ai fini del raggiungimento degli obiettivi posti dal decreto prevedendo, a questo proposito, il contributo degli stessi professionisti (a mo’di esempio: rivedere l’art. 40 e le modalità di invio dei libretti sanitari e di rischio all’ISPESL);
8) eliminare la definizione di “rischio chimico moderato”, inopinatamente riproposta al comma 2 dell’articolo 224 del TU (sebbene variamente criticata e contestata negli anni scorsi), sostituendola con quella di “rischio chimico irrilevante” analogamente a come, peraltro, già indicato all’articolo 35 del DPR 303/56.
Invitiamo quindi i Ministri direttamente interessati e il Governo tutto, le competenti Commissioni parlamentari, la Conferenza Unificata Stato-Regioni a prendere in considerazione le osservazioni e le modifiche proposte ai fini di realizzare un Testo Unico il più possibile adeguato alle reali esigenze della nazione e dei lavoratori.
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