forse ho frainteso ma sinceramente vorrei che riumanessero distinte le funzioni del mc da quelle di colui che stende la valutazione del rischio e ne resta responsabile (datore di lavoro e/o RSPP); la legge attuale parla di collaborazione del medico, ovvero di attività di iniziativa del RSPP /DL alla quale il medico concorre nell' ambito dele sue competenze; è possibile e opportuno che resti traccia di tale attività in documento ad hoc da allegarsi alla VDR oppure all' interno del programma di sorveglianza sanitaria ; in tali documenti dovranno essere chiare le proposte di approfondimento del medico eventualmente rigettate dal RSPP o DL
Dr. A. Gennai Specialista in medicina del lavoro, specialista in medicina legale-- drgennai1@libero.it
drgennai1 il 10/08/2007 11:51 ha scritto:
forse ho frainteso ma sinceramente vorrei che riumanessero distinte le funzioni del mc da quelle di colui che stende la valutazione del rischio e ne resta responsabile (datore di lavoro e/o RSPP); la legge attuale parla di collaborazione del medico, ovvero di attività di iniziativa del RSPP /DL alla quale il medico concorre nell' ambito dele sue competenze; è possibile e opportuno che resti traccia di tale attività in documento ad hoc da allegarsi alla VDR oppure all' interno del programma di sorveglianza sanitaria ; in tali documenti dovranno essere chiare le proposte di approfondimento del medico eventualmente rigettate dal RSPP o DL
La responsabilità legalmente resta del Datore di Lavoro ( non vi può essere dubbio perché prevista dalla 626) ma la collaborazione non può essere "aggiuntiva" con un foglio aggiunto ma il Responsabile del Servizio per la prevenzione e sicurezza (R.serv.Prev e Prot
carlpam il 10/08/2007 03:12 ha scritto:
La responsabilità legalmente resta del Datore di Lavoro ( non vi può essere dubbio perché prevista dalla 626) ma la collaborazione non può essere "aggiuntiva" con un foglio aggiunto ma il Responsabile del Servizio per la prevenzione e sicurezza (R.serv.Prev e Prot
(riprendo causa errore) "collabora" cosi come il medico competente con il DdL al DVR ma anche i compiti previsti dalla 626 art16 cioè di organizzare e dirigere il servizio interno di prevenzione e protezione
e quindi il RsPP esterno è in plateale rischio di omissione su cui la magistratura ( specie con tutti questi ultimi incidenti mortali) ben dovrebbe indagare.
con tanta attenzione ed umiltà vado sempre a rileggermi la 626, ma quanti lo fanno veramente?
rileggiamo gente, rileggiamo!
carlpam il 10/08/2007 03:25 ha scritto:
con tanta attenzione ed umiltà vado sempre a rileggermi la 626, ma quanti lo fanno veramente?
rileggiamo gente, rileggiamo!
guarda, non so quanti siamo, ma so che siamo quelli che vivono questa professione come tale e non per la pagnotta. Anzi, a volte la ns. pagnotta è più piccina e più vuota di quella degli altri, se proprio vogliamo stare a sottilizzare.
DVR... che dire. Io non pretendo che gli unici che ritengo fatti bene siano i miei, anche perchè non è vero, ma so che sono ormai 11 anni (97 compreso...)che vedo spacciare per DVR delle check list, da cui qualche informatico digiuno della materia ha tirato fuori degli algoritmi (madonninasanta, quanto schifo gli algoritmi!) in base ai quali solo un assoluto idiota può sottoscrivere che in una fabbrica di materassi di lana, lattice e cascami tessili c'è rischio grave per la salute a causa dei gas di scarico dei muletti; specie se i muletti sono elettrici... E sono cose che ho letto con i miei occhi.
Personalmente, per matrice culturale e di studio, me la cavo certo meglio con i rischi per la salute che non per tutti quelli, e non son pochi,sulla sicurezza. E infatti quando mi trovo davanti problematiche specifiche e non comuni, del tipo ATEX o peggio l'antincendio, mi avvalgo di altri appositi specialisti; mi guarderei bene dal mettermi a smanacciare su un programma specialistico di cui non sono in grado di capire il funzionamento perchè conosco poco la materia, solo per "tirar fuori" dei numeri.
Spesso, come consulente esterno al SPP, mi sono trovata davanti interlocutori poco preparati, dai DdL sino ai MC, ovviamente passando per parecchi RSPP specie esterni che invece pensano che un programmino informatizzato ti risolva tutto. un paio di anni fa, ad un convegno a Bologna, ebbi modo in una mia relazione di portare l'esempio, reale e da me vissuto in prima persona, di 2 aziende (carpenterie) con produzione analoga, macchinari analoghi (alcuni addirittura uguali), superficie analoga, grosso modo stesso numero di addetti, insomma sulla carta 2 fabbriche gemelle. La differenza era nei rispettivi lay -out, che in una mi faceva saltare fuori prevalentemente il rischio rumore e nell'altra invece c'erano problemi discreti di polveri e gas di saldatura.
quando faccio lezione ai futuri RSPP, porto sempre l'esempio di un appartamento, che prescindendo dagli arredi fissi (finestre, pavimenti, porte, servizi) già con i soli arredi mobili, a parità di oggetti, può essere più o meno gradevole, più o meno funzionale, più o meno comodo da pulire, più o meno abitabile. Dunque, secondo me, non esiste la "valutazione-tipo" per tipologia aziendale. Esistono rischi potenziali assimilabili pesenti in lavorazioni omologhe, ma non è un algoritmo a doverli quali-quantificare, bensì uno specialista di questo mestiere. E non è solo il 626, da leggere e rileggere, fosse altro perchè ogni tanto ci fanno qualche aggiunta o modifica, ma bisogna usare il sale in zucca di andarsi a riguardare anche il 547/55, la parte sempre valida e vigente del 303/56, la parte del 277/91 che NON è stata abrogata, per non parlare, relativamente ai MC, anche dei c.d. rischi in nesso causale: una piattaforma o una passerella senza parapetto devono essere non solo risistemate, ma assolutamente interdette ai soggetti con problemi personali di equilibrio. E ancora in una fonderia di seconda fusione di piombo, guardate che gli allegati del 277 che impediscono l'esposizione a piombo per talassemici minor e per deficit di G6PD non sono stati abrogati, e per di più nel frattempo il Pb ha conseguito anche l'etichettatura di mutageno, quindi niente femmine in età fertile...E se il RSPP e/o i consulenti esterni "non sanno" che la MMC va valutata NON per la singola operazione bensì per l'intera movimentazione nell'arco della giornata in funzione di peso, spostamento, angolazione, numero di atti etc. etc, è bene che sia il MC a ricordarglielo, e a pretendere una valutazione corretta. Se non vi si danno gli estremi di valutazione, non potete voi stessi giudicare se un certo acciacco è o meno "work-related" (adesso, si porta assai questa espressione...), se un tizio può o meno essere esposto a una cosa o a un'altra, da sostanze allegizzanti R42 fino all'uso di pistoline ad aria compressa.
So che mi ripeto, ma so anche che non mi stancherò mai di ripeterlo, almeno sino a che non mi dò per vinta e vado ad aprire un ristorante napoletano nelle antille olandesi: ciascuno deve fare il proprio mestiere, e deve avere la coscienza professionale di rimettersi in discussione tutti i giorni, anche riguardando ciò che ha già fatto, e possibilmente correggendo i propri stessi errori. Visto che, come diceva la mia nonna, solo chi non fa mai niente non sbaglia mai.
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
Tanto di cappello a nofertiri!!!!!!
nofertiri9 il 10/08/2007 07:40 ha scritto:
guarda, non so quanti siamo, ma so che siamo quelli che vivono questa professione come tale e non per la pagnotta. Anzi, a volte la ns. pagnotta è più piccina e più vuota di quella degli altri, se proprio vogliamo stare a sottilizzare.
DVR... che dire. Io non pretendo che gli unici che ritengo fatti bene siano i miei, anche perchè non è vero, ma so che sono ormai 11 anni (97 compreso...)che vedo spacciare per DVR delle check list, da cui qualche informatico digiuno della materia ha tirato fuori degli algoritmi (madonninasanta, quanto schifo gli algoritmi!) in base ai quali solo un assoluto idiota può sottoscrivere che in una fabbrica di materassi di lana, lattice e cascami tessili c'è rischio grave per la salute a causa dei gas di scarico dei muletti; specie se i muletti sono elettrici... E sono cose che ho letto con i miei occhi.
Personalmente, per matrice culturale e di studio, me la cavo certo meglio con i rischi per la salute che non per tutti quelli, e non son pochi,sulla sicurezza. E infatti quando mi trovo davanti problematiche specifiche e non comuni, del tipo ATEX o peggio l'antincendio, mi avvalgo di altri appositi specialisti; mi guarderei bene dal mettermi a smanacciare su un programma specialistico di cui non sono in grado di capire il funzionamento perchè conosco poco la materia, solo per "tirar fuori" dei numeri.
Spesso, come consulente esterno al SPP, mi sono trovata davanti interlocutori poco preparati, dai DdL sino ai MC, ovviamente passando per parecchi RSPP specie esterni che invece pensano che un programmino informatizzato ti risolva tutto. un paio di anni fa, ad un convegno a Bologna, ebbi modo in una mia relazione di portare l'esempio, reale e da me vissuto in prima persona, di 2 aziende (carpenterie) con produzione analoga, macchinari analoghi (alcuni addirittura uguali), superficie analoga, grosso modo stesso numero di addetti, insomma sulla carta 2 fabbriche gemelle. La differenza era nei rispettivi lay -out, che in una mi faceva saltare fuori prevalentemente il rischio rumore e nell'altra invece c'erano problemi discreti di polveri e gas di saldatura.
quando faccio lezione ai futuri RSPP, porto sempre l'esempio di un appartamento, che prescindendo dagli arredi fissi (finestre, pavimenti, porte, servizi) già con i soli arredi mobili, a parità di oggetti, può essere più o meno gradevole, più o meno funzionale, più o meno comodo da pulire, più o meno abitabile. Dunque, secondo me, non esiste la "valutazione-tipo" per tipologia aziendale. Esistono rischi potenziali assimilabili pesenti in lavorazioni omologhe, ma non è un algoritmo a doverli quali-quantificare, bensì uno specialista di questo mestiere. E non è solo il 626, da leggere e rileggere, fosse altro perchè ogni tanto ci fanno qualche aggiunta o modifica, ma bisogna usare il sale in zucca di andarsi a riguardare anche il 547/55, la parte sempre valida e vigente del 303/56, la parte del 277/91 che NON è stata abrogata, per non parlare, relativamente ai MC, anche dei c.d. rischi in nesso causale: una piattaforma o una passerella senza parapetto devono essere non solo risistemate, ma assolutamente interdette ai soggetti con problemi personali di equilibrio. E ancora in una fonderia di seconda fusione di piombo, guardate che gli allegati del 277 che impediscono l'esposizione a piombo per talassemici minor e per deficit di G6PD non sono stati abrogati, e per di più nel frattempo il Pb ha conseguito anche l'etichettatura di mutageno, quindi niente femmine in età fertile...E se il RSPP e/o i consulenti esterni "non sanno" che la MMC va valutata NON per la singola operazione bensì per l'intera movimentazione nell'arco della giornata in funzione di peso, spostamento, angolazione, numero di atti etc. etc, è bene che sia il MC a ricordarglielo, e a pretendere una valutazione corretta. Se non vi si danno gli estremi di valutazione, non potete voi stessi giudicare se un certo acciacco è o meno "work-related" (adesso, si porta assai questa espressione...), se un tizio può o meno essere esposto a una cosa o a un'altra, da sostanze allegizzanti R42 fino all'uso di pistoline ad aria compressa.
So che mi ripeto, ma so anche che non mi stancherò mai di ripeterlo, almeno sino a che non mi dò per vinta e vado ad aprire un ristorante napoletano nelle antille olandesi: ciascuno deve fare il proprio mestiere, e deve avere la coscienza professionale di rimettersi in discussione tutti i giorni, anche riguardando ciò che ha già fatto, e possibilmente correggendo i propri stessi errori. Visto che, come diceva la mia nonna, solo chi non fa mai niente non sbaglia mai.
Vedo che mi sono perso qualcosa in questo periodo, e l'argomento è sicuramente di quelli interessanti e centrali per il nostro lavoro... c'è veramente poco da aggiungere, i colleghi che mi hanno preceduto hanno detto già tutto, ed in particolare mi trovo in sintonia (tanto per cambiare) con l'intervento di nofer. Vorrei solo raccontarvi un aneddoto, piccolo ma significativo. Qualche mese fa parlavo con un tecnico che si occupa di sicurezza, persona apparentemente seria e preparata, al quale chiesi come faceva a collaborare con il tal collega medico competente, la cui superficialità ed ignoranza della materia MDL è universalmente nota e riconosciuta. Ebbene, il tecnico, con il quale non ho mai avuto il piacere di lavorare ma che passa per essere uno di quelli bravi, mi ha candidamente risposto che a lui del medico non gliene fregava niente, e che anzi meno ne sapeva e meglio era.... meditate gente, meditate.
Ps. cara nofer, quando decidi di aprire il risorante napoletano nelle antille se ti serve un cameriere chiamami.
SALUTI
Sergio Truppe
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"Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiero in gran tempesta, non donna di provincia, ma bordello"
GANDALF IL GRIGIO il 07/09/2007 12:02 ha scritto:
Ps. cara nofer, quando decidi di aprire il risorante napoletano nelle antille se ti serve un cameriere chiamami.
SALUTI
....perchè, non sai cucinare??? una mano in cucina, fa sempre comodo: tritare il prezzemolo, sgusciare l'aglio, cubettare le cipolle, pelare i pomodori freschi, mondare le verdure... Poi, magari, t'insegno: e, pensa la comodità, l'HACCP me lo posso anche fare da sola, riduciamo le spese per 'sti consulenti!
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
billi
posso fare l'assaggiatore ufficiale?
nofertiri9 il 08/09/2007 01:42 ha scritto:
....perchè, non sai cucinare??? una mano in cucina, fa sempre comodo: tritare il prezzemolo, sgusciare l'aglio, cubettare le cipolle, pelare i pomodori freschi, mondare le verdure... Poi, magari, t'insegno: e, pensa la comodità, l'HACCP me lo posso anche fare da sola, riduciamo le spese per 'sti consulenti!
Dato che riduci i costi dei consulenti...e quindi in automatico noi avremmo più tempo libero; potrei considerare l'idea di dare una mano anche io in cucina....così unisco l'utile al dilettelvole e colgo l'occasione di esercitarmi in cucina ed apprendere nozioni importanti da un punto di vista professionale! ...sono sicura che uno staff così preparato sarà lieto di esternare e coinvolgere chi ne sa meno...!
sara.formazione il 10/09/2007 04:59 ha scritto:
Dato che riduci i costi dei consulenti...e quindi in automatico noi avremmo più tempo libero; potrei considerare l'idea di dare una mano anche io in cucina....così unisco l'utile al dilettelvole e colgo l'occasione di esercitarmi in cucina ed apprendere nozioni importanti da un punto di vista professionale! ...sono sicura che uno staff così preparato sarà lieto di esternare e coinvolgere chi ne sa meno...!
...e non fate così, che già ogni giorno che passa mi chiedo perchè mai , accidentaccio a me, io amo così tanto questo lavoro che per il più mi dà rogne e coliche di bile...
... e però, ci pensate??? Faticoso, il lavoro di ristorante lo è. Ma io vorrei aprire solo per la cena (la mattina, rigorosamente a mare subito dopo la spesa!), e poi, con dei collaboratori così qualificati magari non è nemmeno faticoso come mandare avanti un lab... soprattutto, a ristorante quelli non se ne vanno se non pagano, mica come le fabbriche che stai mesi e talvolta anni a aspettare; e poi, gli effetti dell'aver fatto bene il tuo lavoro li vedi subito, che se ne vanno tutti gongolanti con le mani sulla panza, mica come nelle fabbriche, quando dopo anni di sfrozi per risistemare qualcosina magari ti senti dire " Dottore', e ma le dobbiamo fare per forza 'ste misure ( o, peggio, 'ste visite), che escono sempre bene???"
su, da bravi, non mi tentate...
Nofer
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