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Dipendenti interinali e visite mediche

Questo argomento ha avuto 32 risposte ed è stato letto 26068 volte.

ramses

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  • Re: Dipendenti interinali e visite mediche
  • (21/09/2007 16:27)

D'accordo con Quadrini e Cristaudo, ma invito a considerare un aspetto solo apparentemente marginale. Se una azienda fa ricorso ad un interinale, lo fa per utilizzarlo in una attività nota; ora, è vero che possono esservi specificità particolari di quella azienda per quel suo particolare lavoro, ma è anche vero che deve essere inviato un lavoratore "idoneo" (in senso lato) a tale lavoro. Se richiedo un saldatore, non è possibile che mi mandino uno pneumopatico, oppure un fattorino senza gambe !
Allora al MC arriva una bella documentazione clinica del soggetto, fatta dal Collega che segue l'agenzia interinale e che intanto si piglia la maggior parte delle eventuali grane se il lavoratore non è fisicamente idoneo, e poi il MC può fare una ulteriore valutazione specifica questa volta sulla base della realtà aziendale che lui ben conosce.
Nella pratica non funziona così, e non può funzionare perchè i "caporali" guadagnano mandando a lavorare più gente possibile, e ne avrebbero meno disponibilità se dovessero valutarli. E allora ?
"All'italiana", io ho stabilito con le "mie" aziende che non voglio nemmeno sapere che prendono degli interinali, per me i lavoratori sono tutti uguali, e tutti "dipendenti" a tutti gli effetti.

Se i Giusti non si oppongono sono già colpevoli ("Gracchus" Babeuf)

dr.alesiani

dr.alesiani
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  • Re: Dipendenti interinali e visite mediche
  • (21/09/2007 20:18)

ramses il 21/09/2007 04:27 ha scritto:
D'accordo con Quadrini e Cristaudo, ma invito a considerare un aspetto solo apparentemente marginale. Se una azienda fa ricorso ad un interinale, lo fa per utilizzarlo in una attività nota; ora, è vero che possono esservi specificità particolari di quella azienda per quel suo particolare lavoro, ma è anche vero che deve essere inviato un lavoratore "idoneo" (in senso lato) a tale lavoro. Se richiedo un saldatore, non è possibile che mi mandino uno pneumopatico, oppure un fattorino senza gambe !
Allora al MC arriva una bella documentazione clinica del soggetto, fatta dal Collega che segue l'agenzia interinale e che intanto si piglia la maggior parte delle eventuali grane se il lavoratore non è fisicamente idoneo, e poi il MC può fare una ulteriore valutazione specifica questa volta sulla base della realtà aziendale che lui ben conosce.
Nella pratica non funziona così, e non può funzionare perchè i "caporali" guadagnano mandando a lavorare più gente possibile, e ne avrebbero meno disponibilità se dovessero valutarli. E allora ?
"All'italiana", io ho stabilito con le "mie" aziende che non voglio nemmeno sapere che prendono degli interinali, per me i lavoratori sono tutti uguali, e tutti "dipendenti" a tutti gli effetti.

Cari colleghi, sono veramente sorpreso di tutto questo infervoramento ma rammento a tutti voi che è da moltissimo tempo (anni) che sollevo queste problematiche e mai , dico mai , qualche "elemento" che abbia potere per interpellare gli OOMM,la magistratura,le ASL, le associazioni sindacali etc etc, hanno preso parte alla discussione.
Ho provato a mandare cartelle sanitarie "in giro" ma...nessun riscontro!
E allora non le mando più! A che serve in questa giungla selvaggia.
A me il dott. Guariniello (che reputo persona integerrima) non può dirmi che tale è la legge e quindi cosi si deve fare ( mi riallaccio ad una risposta di un collega di qualche giorno fa).
Chi ha potere per "castgarci" deve avere ancge il dovere di dichiarare una legge inapplicabile almeno in qualche sua parte e fare la sua parte di strada per renderci la vita lavorativa meno frustrante.
Non ci possono essere mezze parole e mezze misure e bando a tante chiacchiere e fiumi di inchiostro.
La legge funzionerà solo se le soc. interinali saranno obbligate ad avere il loro MC che sia anche di raccordo con noi MC delle varie aziende.
Sono o non sono "il datore di lavoro" e quindi la legge parla di compiti e doveri del "datore di lavoro" e non di figure datrici di lavoro con resp. dimezzate o alternate con altri.
Il MC aziendale DEVE 1- visitare gli interinali alla scadenza del protocollo sanitario vigente nell'azienda , alla stregua dei dipendenti diretti e riportare il tutto su una cartella di "proprietà" della soc.interinale, che viaggia con il lavoratore in affitto e nel contempo deve aggiornare le cartelle di "proprietà" della azienda in cui è consulente per quanto riguarda i diretti.
( Anzi io proporrei che tale la doc. sanitaria di ogni interinale "risieda" in busta chiusa, s'intende, presso l'ufficio del personale in modo che non ci sia bisogno nemmeno del MC per riconsegnare tutto al lavoratore interinale , quando finisce il contratto; la doc. dei lavoratori diretti invece sia gestita dal MC, per conto del datore di lavoro, come dice la legge.)
2- il MC deve, se del caso, valutare il certificato di idoneità precedente, con il quale il lavoratore in affitto DEVE arrivare in azienda e promuovere ulteriore intervento solo se in azienda ci sono situazioni di rischio particolari.
Facciamoci a capire... un operaio magazziniere nel 99% dei casi fa lo stesso lavoro in tutte le aziende con le medesime caratteristiche di rischio e cioè "stacca" sacchi e scatole e spinge carrelli.
E' ridicolo che io mi trovi in una situazione che vi descrivo: in una az. farmaceutica visito un lavoratore in affitto magazziniere e viste gli esami, le visite precedenti...tutto l'armamentario e lo rendo idoneo alla mansione e rivedibile a due anni(se non cambiano le condizioni)..dopo due mesi in un'altra az. farmaceutica in cui sono MC mi ritrovo lo stesso lavoratore e , siccome nulla è variato, per quale "perverso" motivo devo rivisitarlo e magari rifarlo idoneo sempre per due anni.
Se ho cinque farmaceutiche e questo fa tre mesi in ognuna, alla fine sarà lui stesso a dirmi: AH DOTTO' MO ME SO ROTTO LE..!!
Lo stesso vale se a visitarlo non fossi stato sempre io ma colleghi diversi....l'idoneità è l'idoneità.. se le condizioni sono consimili , noi supinamente percorrendo questi iter ci prendiamo in giro da soli e prendiamo in giro i lavoratori e i datori di lavoro!
Signori.. e termino, queste sono le problematiche della professione vissuta e non il politichese che "vari addetti" alle cose di medicina del lavoro ci vogliono imporre.
Mi meraviglio sempre di certe risposte anche di colleghi che azzarderei a dire provengano dalla Medicina Legale (forma mentis) in quanto parlano e citano leggi,circolari,cavilli, sentenze e mai raccontano esperienze di clinica medica e salute dei lavoratori....
a chi tocca non si "ingrugni"!
Ciao e buona domenica a tutti voi

Mario

nofertiri9

nofertiri9
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  • Re: Dipendenti interinali e visite mediche
  • (22/09/2007 15:13)

Quadrini il 21/09/2007 03:09 ha scritto:
Io credo che le motivazioni addotte affinchè i datori di lavoro siano obbligati a tenere in azienda le cartelle sanitarie dei lavoratori licenziati siano alquanto farraginose se non inutili.

Non posso che concordare con quadrini! A mio avviso, se la norma ci parla di "cartella sanitaria di rischio", e ci giuro che c'è scritto proprio così, a me sembra ovvio che detta cartella non possa essere se non "personale" del lavoratore. Che l'azienda ne conservi copia integrale, beninteso a cura del MC o comunque nel rispetto del segreto professionale e ditutela dei dati densibili riguardanti la salute, è un discorso accettabile per i casi in cui un Azienda si trovi a dover dimostrare documentalmente non solo di aver fatto eseguire Sorveglianza Sanitaria (cosa per cui basterebbe il giudizio di idoneità emesso)ma anche che tale sorveglianza fosse conforme per lo meno al protocollo sanitario redatto dal MC per quel lavoratore.
Ma se quando vai in un ospedale diverso per la stessa cosa per la quale prima sei stato in un'altra struttura danitaria ti chiedono sempre la "cartella clinica", non riesco proprio a capire per quale motivo una cartella sanitaria di rischio non possa seguire il lavoratore, visto che è di lui che stiamo parlando. Magari,si eviterebbe anche che il lavoratore da poco transistato d'azienda taccia dei precedenti diagnostici clinicamente non rilevabili alla visita medica, cosa che a volte accade per il timore del lavoratore di andar "fuori" di nuovo...
Può succedere infatti che un soggetto "non idoneo" alla mansione x presso la ditta T, tacendo la magagna, possa sembrare idoneo alla stessa mansione presso la ditta U.
Faccio esempio, sempre preso da vita vissuta: saldatore con cataratta iniziale, perde posto di lavoro, non si opera, e ricomincia... Se il medico non lo sa e gli viene taciuto, e per puro caso quello non è l'anno del controllo del F.O., che si fa?

Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.

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