mi viene un dubbio: cosa facciamo per un chirurgo con il morbo di Parkinson? lo facciamo idoneo, perchè la 626 ci vieta di tutelare la salute di terzi?!.... ed un autista che non ci vede bene lo facciamo idoneo? noi non dobbiamo rispondere al quesito circa il mantenimento dei requisiti previsti per la patente, ma solo se il dipendente è idoneo alla mansione.....e se non ci vede tanto bene, forse può far del male a sè oltre che agli altri.....e quanto ci deve vedere per essere ragionevolmente rassicurati che l'eventuale deficit visivo non comporti danno per sè (e perchè no, anche per gli altri)? i requisiti visivi previsti dalla legge per il rinnovo della sua patente possono allora essere una sorta di standard di riferimento......ecco perchè, secondo me, vanno indagati gli organi ed apparati connessi con una buona performance di guida...... e, oltre alla vista, anche l'apparato cardiovascolare, il diabete insulino-dipendente, l'epilessia etc, tutte quelle patologie che giustamente la legge prende in considerazione per tutti gli autisti.... d'altra parte, per terminare con un altro quesito: cosa fareste per un autista che non so, ha perso una gamba anzichè un pò di campo visivo?
protomedico il 22/11/2007 01:49 ha scritto:
mi viene un dubbio: cosa facciamo per un chirurgo con il morbo di Parkinson? lo facciamo idoneo, perchè la 626 ci vieta di tutelare la salute di terzi?!.... ed un autista che non ci vede bene lo facciamo idoneo? noi non dobbiamo rispondere al quesito circa il mantenimento dei requisiti previsti per la patente, ma solo se il dipendente è idoneo alla mansione.....e se non ci vede tanto bene, forse può far del male a sè oltre che agli altri.....e quanto ci deve vedere per essere ragionevolmente rassicurati che l'eventuale deficit visivo non comporti danno per sè (e perchè no, anche per gli altri)? i requisiti visivi previsti dalla legge per il rinnovo della sua patente possono allora essere una sorta di standard di riferimento......ecco perchè, secondo me, vanno indagati gli organi ed apparati connessi con una buona performance di guida...... e, oltre alla vista, anche l'apparato cardiovascolare, il diabete insulino-dipendente, l'epilessia etc, tutte quelle patologie che giustamente la legge prende in considerazione per tutti gli autisti.... d'altra parte, per terminare con un altro quesito: cosa fareste per un autista che non so, ha perso una gamba anzichè un pò di campo visivo?
Una cosa è la deontologia,..... tutta un'altra è ciò che la legge ci PERMETTE di fare!!. Torno a ripetere che mi trovate d'accordo su tutta la linea... ma solo se analizziamo il problema da un punto di vista di .... coscienza. Putroppo la legge non ammette deroghe alla nostra scrupolosità... I confini del medico competente sono purtoppo molto ristretti da alcune definizioni della 626. Noi veniamo nominati solo nei casi in cui esista un rischio. E possiamo agire solo ed esclusivamente in quell'ambito. Teoricamente il DDL di quell'azienda poteva dire a AMY "Cara mia, o mi dimostri il rischio presente sul posto di lavoro che può danneggiare il mio lavoratore o la campimetria te la paghi tu". Il chirurgo affetto da PArkinson è purtroppo un grave problema. Sinceramente non saprei trovare il modo di farlo (ai sensi della 626) non idoneo. Io personalmente ricorrerei alla commissione medica della ASL in quanto in grado (per legge) di valutare la capacità lavorativa generica. Altre risposte non saprei dartele. I colleghi sottovalutano molto l'aspetto della violazione della privacy e spesso effettuano esami che vanno al di là delle loro competenze non mirati al rischio (per le quali sono chiamati ad operare e cioè solo in funzione dei rischi emersi dal DVR!!!). Io spero solo di non incontrare mai sulla mia strada uno di quegli avvocati appostati fuori l'obitorio di un ospedale pronti a citare in causa i medici. Cerco di essere razionale e pormi,a malicuore, nei panni di chi ci osserva (in questo caso la giustizia che analizza solo la legge) senza tenere conto della deontologia. Altrimenti, torno a ripeterti, c'era bisogno di una legge apposita per permetterci l'esecuzione di esami specifici sui tossicodipendenti e/o etilisti? Così purtroppo ragiona lo stato. Ed analizza il problema anche da un altro aspetto. Quanti medici facevano eseguire (e forse ancora lo fanno) test di gravidanza alle donne prima di farle assumere a loro insaputa?)
Scusate ragazzi,vorrei provare a mettere un po'di ordine a questa discussione.Come già scritto in un mio post qualche giorno fa, ci troviamo di fronte,ovviamente secondo me,ad un caso di idoneità difficile perchè il lavoratore è idoneo rispetto ai rischi specifici per cui è stato sottoposto a sorveglianza sanitaria (WBV,MMS,lavoro notturno)ma probabilmente a causa del deficit campimetrico non ha i requisiti per il possesso della patente di guida C o D, che gli permette di svolgere la mansione di autista di mezzi pesanti.Detto questo, poichè il medico competente non puo' attivare la procedura della revisione della patente ( previa comunicazione alla Prefettura del nominativo del soggetto che potrebbe non possedere piu' i reqisiti fisici per il possesso di patente di giuda C o D) ritengo che la soluzione di buon senso,a tutela del lavoratore,di terzi,del datore di lavoro e ,ultimo ma non l'ultimo,del medico competente sarebbe quella di sospendere il giudizio di idoneità e di farlo sotttoporre a visita ex art.5
Scusate ragazzi,vorrei provare a mettere un po'di ordine a questa discussione.Come già scritto in un mio post qualche giorno fa, ci troviamo di fronte,ovviamente secondo me,ad un caso di idoneità difficile perchè il lavoratore è idoneo rispetto ai rischi specifici per cui è stato sottoposto a sorveglianza sanitaria (WBV,MMS,lavoro notturno)ma probabilmente a causa del deficit campimetrico non ha i requisiti per il possesso della patente di guida C o D, che gli permette di svolgere la mansione di autista di mezzi pesanti.Detto questo, poichè il medico competente non puo' attivare la procedura della revisione della patente ( previa comunicazione alla Prefettura del nominativo del soggetto che potrebbe non possedere piu' i reqisiti fisici per il possesso di patente di giuda C o D) ritengo che la soluzione di buon senso,a tutela del lavoratore,di terzi,del datore di lavoro e ,ultimo ma non l'ultimo,del medico competente sarebbe quella di sospendere il giudizio di idoneità e di farlo sotttoporre a visita ex art.5
clamagio2@tin.it il 22/11/2007 03:15 ha scritto:
Scusate ragazzi,vorrei provare a mettere un po'di ordine a questa discussione.Come già scritto in un mio post qualche giorno fa, ci troviamo di fronte,ovviamente secondo me,ad un caso di idoneità difficile perchè il lavoratore è idoneo rispetto ai rischi specifici per cui è stato sottoposto a sorveglianza sanitaria (WBV,MMS,lavoro notturno)ma probabilmente a causa del deficit campimetrico non ha i requisiti per il possesso della patente di guida C o D, che gli permette di svolgere la mansione di autista di mezzi pesanti.Detto questo, poichè il medico competente non puo' attivare la procedura della revisione della patente ( previa comunicazione alla Prefettura del nominativo del soggetto che potrebbe non possedere piu' i reqisiti fisici per il possesso di patente di giuda C o D) ritengo che la soluzione di buon senso,a tutela del lavoratore,di terzi,del datore di lavoro e ,ultimo ma non l'ultimo,del medico competente sarebbe quella di sospendere il giudizio di idoneità e di farlo sotttoporre a visita ex art.5
ed è quello che sto cercando di dire io con diversi post. ottima capacità di sintesi. Convieni pertanto con me che Amy non può fare un giudizio di idoneità con prescrizione
lobuonofp il 21/11/2007 02:44 ha scritto:
Scusa paco, ma la tua affermazione, a mio parere, lascia adito a qualche dubbio di interpretazione. Partiamo dall'inizio e cioè Amy ha attivato la sorveglianza sanitaria per il dipendente in questione o per WBV o per MMC o anche per lavoro notturno (o qualsiasi altro rischio). Ritengo a mio giudizio che la visita oculistica nel protocollo sanitario (basato sui fattori di rischio ricordiamocelo sempre) non dovrebbe esserci in quanto non è compito del medico competente verificare l'abilitazione visiva alla guida degli automezzi (di qualsiasi genere). Peraltro qual'è il rischio a cui il dipendente è esposto che impone la visita oculistica? Se il dipendente non avesse denunciato alla Amy la patologia oculare la stessa non avrebbe mai provveduto a fare un campo visivo o affini. La controindicazione all'uso di automezzi non la può stabilire il medico competente in quanto tale poichè non esiste un rischio di comparsa o aggravamento del glaucoma per via della mansione di autista. Il problema si pone in termini di salute pubblica in quanto lui, non avendo un campo visivo ottimale, può essere di nocumento al prossimo. Peraltro l'occasione del lavoro (o l'esclusività del lavoro in merito alla guida di automezzi pesanti) qui c'entra ben poco. Finito di lavorare lui può ammazzare chiunque con la sua macchina (patente B). In qualità di persona informata sui fatti Amy, secondo me, doveva provvedere a fare semplicemente ed immediatamente una comunicazione alla commissione medico-legale della ASL la quale poi doveve provvedere a richiamare il lavoratore (non in quanto lavoratore ma in quanto persona alla guida di automezzi dotata di patente) per la revisione. Cosidera anche un altro aspetto. Se il lavoratore non va di sua spontanea volontà dalla commissione ed uccide qualcuno con un automezzo (durante o al di fuori del lavoro) Amy,secondo te, sarebbe passibile di denuncia in quanto a conoscenza della patologia se non inoltra la comunicazione? Ti pongo queste riflessioni poichè questa problematica non riguarda solo questo caso ma tutte quelle situazioni che investono la salute pubblica ma non rischi specifici e, a tutt'oggi, sono anche io afflitto da una marea di dubbi.
Ciao francesco
Ciao
paco
mi dispiace aver sollevato un polverone ma purtroppo quotidianamente mi occupo di queste cose come medico del lavoro, medico legale e membro di commissione provinciale patenti.
Partiamo dalla giusta eccezione del collega Lobuono.
Non esiste una direttiva di legge o meglio ancora una Legge che disciplina questi casi molto particolari, pertanto nella precedente risposta ho usato un pizzico di buon senso, un pò di esperienza e spero un pò di intelligenza.
Veniamo al punto:
1. La 626 prevede visite periodiche e preventive inerenti ad un determinato rischio! La guida di mezzi pesanti prevederebbe rischiosità quali vibrazioni , microclima, posture incongrue etc etc.
2. La idoneità alla guida di autoveicoli prevede una serie di parametri sanitari da rispettare non ultimo il requisito visivo ( 14/10 complessivi anche con correzione e almeno 5/10 dall'occhio peggiore)e assenza di aptologie quali tra l'altro il glaucoma.
Per quel che attiene il punto 2, di solito la revisione avviene in quanto la ASL ha ricevuto richiesta di Invalidità dall'interessato e pertanto si pone il quesito inerente alla idoneità alla guida!!!
Non esiste nessun riferimento legislativo su chi e come si deve far carico il sanitario che decide di inviare il soggetto in Commissione ( se qualcuno sa qualcosa di diverso, lo prego di contattarmi!!!).
Pertanto quando mi capita che un datore di lavoro mi comunica rischi specifici rispondo su determinati nrischi ma se vengo a sapere indirettamente su patologie che possano implicare rischi per la guida di solito indirizzo le persone presso la ASL.
Paco
paco
lobuonofp il 22/11/2007 02:13 ha scritto:
Una cosa è la deontologia,..... tutta un'altra è ciò che la legge ci PERMETTE di fare!!. Torno a ripetere che mi trovate d'accordo su tutta la linea... ma solo se analizziamo il problema da un punto di vista di .... coscienza. Putroppo la legge non ammette deroghe alla nostra scrupolosità... I confini del medico competente sono purtoppo molto ristretti da alcune definizioni della 626. Noi veniamo nominati solo nei casi in cui esista un rischio. E possiamo agire solo ed esclusivamente in quell'ambito. Teoricamente il DDL di quell'azienda poteva dire a AMY "Cara mia, o mi dimostri il rischio presente sul posto di lavoro che può danneggiare il mio lavoratore o la campimetria te la paghi tu". Il chirurgo affetto da PArkinson è purtroppo un grave problema. Sinceramente non saprei trovare il modo di farlo (ai sensi della 626) non idoneo. Io personalmente ricorrerei alla commissione medica della ASL in quanto in grado (per legge) di valutare la capacità lavorativa generica. Altre risposte non saprei dartele. I colleghi sottovalutano molto l'aspetto della violazione della privacy e spesso effettuano esami che vanno al di là delle loro competenze non mirati al rischio (per le quali sono chiamati ad operare e cioè solo in funzione dei rischi emersi dal DVR!!!). Io spero solo di non incontrare mai sulla mia strada uno di quegli avvocati appostati fuori l'obitorio di un ospedale pronti a citare in causa i medici. Cerco di essere razionale e pormi,a malicuore, nei panni di chi ci osserva (in questo caso la giustizia che analizza solo la legge) senza tenere conto della deontologia. Altrimenti, torno a ripeterti, c'era bisogno di una legge apposita per permetterci l'esecuzione di esami specifici sui tossicodipendenti e/o etilisti? Così purtroppo ragiona lo stato. Ed analizza il problema anche da un altro aspetto. Quanti medici facevano eseguire (e forse ancora lo fanno) test di gravidanza alle donne prima di farle assumere a loro insaputa?)
lobuonofp il 22/11/2007 02:13 ha scritto:
Una cosa è la deontologia,..... tutta un'altra è ciò che la legge ci PERMETTE di fare!!. Torno a ripetere che mi trovate d'accordo su tutta la linea... ma solo se analizziamo il problema da un punto di vista di .... coscienza. Putroppo la legge non ammette deroghe alla nostra scrupolosità... I confini del medico competente sono purtoppo molto ristretti da alcune definizioni della 626. Noi veniamo nominati solo nei casi in cui esista un rischio. E possiamo agire solo ed esclusivamente in quell'ambito. Teoricamente il DDL di quell'azienda poteva dire a AMY "Cara mia, o mi dimostri il rischio presente sul posto di lavoro che può danneggiare il mio lavoratore o la campimetria te la paghi tu". Il chirurgo affetto da PArkinson è purtroppo un grave problema. Sinceramente non saprei trovare il modo di farlo (ai sensi della 626) non idoneo. Io personalmente ricorrerei alla commissione medica della ASL in quanto in grado (per legge) di valutare la capacità lavorativa generica. Altre risposte non saprei dartele. I colleghi sottovalutano molto l'aspetto della violazione della privacy e spesso effettuano esami che vanno al di là delle loro competenze non mirati al rischio (per le quali sono chiamati ad operare e cioè solo in funzione dei rischi emersi dal DVR!!!). Io spero solo di non incontrare mai sulla mia strada uno di quegli avvocati appostati fuori l'obitorio di un ospedale pronti a citare in causa i medici. Cerco di essere razionale e pormi,a malicuore, nei panni di chi ci osserva (in questo caso la giustizia che analizza solo la legge) senza tenere conto della deontologia. Altrimenti, torno a ripeterti, c'era bisogno di una legge apposita per permetterci l'esecuzione di esami specifici sui tossicodipendenti e/o etilisti? Così purtroppo ragiona lo stato. Ed analizza il problema anche da un altro aspetto. Quanti medici facevano eseguire (e forse ancora lo fanno) test di gravidanza alle donne prima di farle assumere a loro insaputa?)
c'era bisogno di una legge per permetterci l'esecuzione di esami specifici su tossicodipendenti e/o etilisti in quanto c'era una legge precedente che ce lo vietava espressamente. cioè, perdonate il bisticcio di parole, ma quello che volevo dire è che il legislatore si è accorto che esisteva un conflitto tra il diritto alla privacy (garantito dalla norma che impediva di fare accertamenti su tossicodipendenze e alcoolismo - ma anche sull'HIV - senza il consenso dell'esaminando) e il dovere di garantire la sicurezza di terzi innocenti eventuali vittime dei sopraddetti tossici nell'esercizio libero e indisturbato delle loro mansioni. A questo punto il legislatore a chi da l'incombenza di fare detti accertamenti? non al medico della commissione patenti, non al medico della commissione ASL, non al medico dell'art5, non al medico di famiglia etc etc, bensì -udite, udite!- al medico competente che li effettuerà nel corso della sorveglianza sanitaria. e, come dice Gandalf in un thread parallelo che si sta svolgendo, su un autotrasportatore con esiti di cardiopatia ischemica, perchè un tossico o un alcoolista sono da sorvegliare per la 626 e un cardiopatico no? forse ci sono errori di interpretazione dello spirito della legge quando ci si attiene troppo scrupolosamente alla lettera della legge..... errori che si possono amaramente pagare quando poi succede l'inghippo!!!! se in scienza e coscienza decido di sorvegliare la salute di un lavoratore dovrò tenere conto di tutte quelle patologie che possono essere aggravate dai rischi lavorativi, ma anche quelle che, una volta intervenute, controindicano la prosecuzione di una mansione perchè possono essere causa di nocumento al lavoratore e anche agli altri che possono diventarne vittime innocenti.....vorreste mai essere quelli che si trovano in autostrada davanti a un TIR allo sbando, perchè l'autista ha avuto una recidiva di infarto e/o era fatto e/o non ci vedeva bene per un glaucoma etc etc? io non vorrei essere neppure nei panni di quel medico competente che ponziopilatescamente, si è lavato le mani del problema.....se poi la firma sotto il giudizio di idoneità con limitazioni o di non idoneità la deve mettere il medico della ASL o chi per lui, io non lo so e francamente non mi interessa molto. certamente la comincio a mettere io. se detto autista è un mio sorvegliato, io provvederò con tutta la mia scienza e coscienza a tutelare la sua salute e sicurezza (che se finisce contro un palo, non coinvolge terzi, ma sicuramente sè stesso). Mi preoccuperei delle implicazioni circa il "mi spetta" "non mi spetta" solo nel caso in cui la mia preoccupazione non fosse volta a nobili fini (cioè la tutela della salute e sicurezza di chicchessia) ma, come ho già scritto altrove, se il mio agire fosse surrettiziamente volto a favorire i licenziator cortesi o a discriminare (ad esempio con test di gravidanza)assumendi. I giudici queste cose le vedono e le sanno giudicare.....loro conoscono e applicano le leggi, noi come medici abbiamo qualcosa che nessun altro ha: la POTESTA' DI CURARE. e non dimentichiamolo. per ripetere uno slogan arcinoto, prevenire è meglio che curare. Fino a che faccio vera prevenzione, vera medicina del lavoro, non temerò alcun male.
Una piccolissima aggiunta: il comma 2 al punto a) dell'art. 16 del D. Lgs. 626/94 dice che la sorveglianza sanitaria comprende gli accertamenti intesi a constatare l'assenza di controindicazioni al lavoro cui i lavoratori sono destinati, ai fini della loro idoneità alla mansione specifica. Questa affermazione non suggerisce forse di escludere tutte le cause di non idoneità alla mansione? Per uscire fuori dall'esempio, un pazzoide alla guida di una pala meccanica o di qualunque altro lavoro a rischio della propria incolumità lo fareste idoneo?
"La cosa più incomprensibile dell'universo è il fatto che l'universo sia comprensibile" A. Einstein
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