lobuonofp il 22/11/2007 01:42 ha scritto:
Caro sun-rise,
la visita oculistica ai sensi della 626 è prevista in casi ben specifici: ad esempio uso di vdt continuativo (con i limiti minimi previsti dalla legge per definire l'uso del vdt un fattore di rischio), saldatori (radiazioni) e ben pochi altri casi. Come vedi la legge intende tutelare il lavoratore da fattori di rischio presenti sul posto di lavoro che possono far insorgere o aggravare una patologia al lavoratore. Torno a ripeterti quale il rischio presente nell'ambiente di lavoro dell'autista che aggrava il suo glaucoma? Anche un ipotetico operatore socio sanitario ospedaliero affetto da glaucoma che deve giungere necessariamente al lavoro con il proprio mezzo (non essendoci mezzi pubblici, o le altre condizioni previste dall'Inail per riconoscere l'infortunio in itinere) dovrebbe essere sottoposto a visita oculistica?.
Attendo risposta
Ciao francesco
Caro Lobuonofp, scusa se ti rispondo con un certo ritardo; è chiaro che un operatore socio-sanitario affetto da glaucoma non è esposto a rischi potenzialmente aggravanti la sua patologia oculare. Però, anche se la 626 non lo prevede espressamente, non pensi che, per esempio, in occasione di visita preventiva ad un lavoratore, con problemi di discromatopsia, che dovrà svolgere mansioni di elettricista, un controllo della vista sarebbe opportuno proprio per la tutela della sua salute? Te lo domando perchè è un'eventualità che si potrebbe presentare, e in tal caso, bè, io non lo esluderei a priori solo perchè "la 626 non lo prevede"
Saluti e buon lavoro
lobuonofp il 22/11/2007 01:42 ha scritto:
Caro sun-rise,
la visita oculistica ai sensi della 626 è prevista in casi ben specifici: ad esempio uso di vdt continuativo (con i limiti minimi previsti dalla legge per definire l'uso del vdt un fattore di rischio), saldatori (radiazioni) e ben pochi altri casi. Come vedi la legge intende tutelare il lavoratore da fattori di rischio presenti sul posto di lavoro che possono far insorgere o aggravare una patologia al lavoratore. Torno a ripeterti quale il rischio presente nell'ambiente di lavoro dell'autista che aggrava il suo glaucoma? Anche un ipotetico operatore socio sanitario ospedaliero affetto da glaucoma che deve giungere necessariamente al lavoro con il proprio mezzo (non essendoci mezzi pubblici, o le altre condizioni previste dall'Inail per riconoscere l'infortunio in itinere) dovrebbe essere sottoposto a visita oculistica?.
Attendo risposta
Ciao francesco
Caro Lobuonofp, scusa se ti rispondo con un certo ritardo; è chiaro che un operatore socio-sanitario affetto da glaucoma non è esposto a rischi potenzialmente aggravanti la sua patologia oculare. Però, anche se la 626 non lo prevede espressamente, non pensi che, per esempio, in occasione di visita preventiva ad un lavoratore, con problemi di discromatopsia, che dovrà svolgere mansioni di elettricista, un controllo della vista sarebbe opportuno proprio per la tutela della sua salute? Te lo domando perchè è un'eventualità che si potrebbe presentare, e in tal caso, bè, io non lo esluderei a priori solo perchè "la 626 non lo prevede"
Saluti e buon lavoro
Caro Francesco la fortuna non c'entra niente con la scienza !
Il lavoratore non è un'autista di una ditta di trasporti ma un addetto che guida anche i camion a seconda di cosa deve trasportare, cioè ha un mansionario così ampio che mi ha permesso di fare una prescrizione oppure una parziale non idoneità, chiamala come vuoi, a eseguire il 20% del suo contenuto di lavoro, cioè guidare i camion pesanti, sono in attesa di risposte chiare da chi di competenza.
Nel frattempo lui fa tutto il resto e non rischia nessun licenziamento.
Era una caso interessante da portare a discussione ma per me la situazione e sotto controllo, ho fatto quello che ho ritenuto meglio ed avevo bisogno di una conferma da uno specialista in oculistica....la legge prevvede gli approfondimenti...
La sua pratica per revisione patente sta andando avanti parallelamente.Ci dobbiamo vedere a fine mese per aggiornamenti.
Vi ringrazio tutti per la partecipazione.... Buona giornata!
DR. AMY
"Un giorno senza sorriso è un giorno perso".
Charlie Chaplin
lobuonofp il 21/11/2007 02:44 ha scritto:
Scusa paco, ma la tua affermazione, a mio parere, lascia adito a qualche dubbio di interpretazione. Partiamo dall'inizio e cioè Amy ha attivato la sorveglianza sanitaria per il dipendente in questione o per WBV o per MMC o anche per lavoro notturno (o qualsiasi altro rischio). Ritengo a mio giudizio che la visita oculistica nel protocollo sanitario (basato sui fattori di rischio ricordiamocelo sempre) non dovrebbe esserci in quanto non è compito del medico competente verificare l'abilitazione visiva alla guida degli automezzi (di qualsiasi genere). Peraltro qual'è il rischio a cui il dipendente è esposto che impone la visita oculistica? Se il dipendente non avesse denunciato alla Amy la patologia oculare la stessa non avrebbe mai provveduto a fare un campo visivo o affini. La controindicazione all'uso di automezzi non la può stabilire il medico competente in quanto tale poichè non esiste un rischio di comparsa o aggravamento del glaucoma per via della mansione di autista. Il problema si pone in termini di salute pubblica in quanto lui, non avendo un campo visivo ottimale, può essere di nocumento al prossimo. Peraltro l'occasione del lavoro (o l'esclusività del lavoro in merito alla guida di automezzi pesanti) qui c'entra ben poco. Finito di lavorare lui può ammazzare chiunque con la sua macchina (patente B). In qualità di persona informata sui fatti Amy, secondo me, doveva provvedere a fare semplicemente ed immediatamente una comunicazione alla commissione medico-legale della ASL la quale poi doveve provvedere a richiamare il lavoratore (non in quanto lavoratore ma in quanto persona alla guida di automezzi dotata di patente) per la revisione. Cosidera anche un altro aspetto. Se il lavoratore non va di sua spontanea volontà dalla commissione ed uccide qualcuno con un automezzo (durante o al di fuori del lavoro) Amy,secondo te, sarebbe passibile di denuncia in quanto a conoscenza della patologia se non inoltra la comunicazione? Ti pongo queste riflessioni poichè questa problematica non riguarda solo questo caso ma tutte quelle situazioni che investono la salute pubblica ma non rischi specifici e, a tutt'oggi, sono anche io afflitto da una marea di dubbi.
Ciao francesco
Ciao
DR. AMY
"Un giorno senza sorriso è un giorno perso".
Charlie Chaplin
No, fermo....non essere esterefatto.... e tantomeno tre volte esterefatto.....
Il cosa c'entra la 626...? Era un titolo per rispondere ad un tuo post di qualche giorno fa, rivolto a Paco, aspetta che incollo:
....Scusa paco, ma la tua affermazione, a mio parere, lascia adito a qualche dubbio di interpretazione. Partiamo dall'inizio e cioè Amy ha attivato la sorveglianza sanitaria per il dipendente in questione o per WBV o per MMC o anche per lavoro notturno (o qualsiasi altro rischio). Ritengo a mio giudizio che la visita oculistica nel protocollo sanitario (basato sui fattori di rischio ricordiamocelo sempre) non dovrebbe esserci in quanto non è compito del medico competente verificare l'abilitazione visiva alla guida degli automezzi (di qualsiasi genere). Peraltro qual'è il rischio a cui il dipendente è esposto che impone la visita oculistica? Se il dipendente non avesse denunciato alla Amy la patologia oculare la stessa non avrebbe mai provveduto a fare un campo visivo o affini. La controindicazione all'uso di automezzi non la può stabilire il medico competente in quanto tale poichè non esiste un rischio di comparsa o aggravamento del glaucoma per via della mansione di autista. Il problema si pone in termini di salute pubblica in quanto lui, non avendo un campo visivo ottimale, può essere di nocumento al prossimo. Peraltro l'occasione del lavoro (o l'esclusività del lavoro in merito alla guida di automezzi pesanti) qui c'entra ben poco. Finito di lavorare lui può ammazzare chiunque con la sua macchina (patente B). In qualità di persona informata sui fatti Amy, secondo me, doveva provvedere a fare semplicemente ed immediatamente una comunicazione alla commissione medico-legale della ASL la quale poi doveve provvedere a richiamare il lavoratore (non in quanto lavoratore ma in quanto persona alla guida di automezzi dotata di patente) per la revisione. Cosidera anche un altro aspetto. Se il lavoratore non va di sua spontanea volontà dalla commissione ed uccide qualcuno con un automezzo (durante o al di fuori del lavoro) Amy,secondo te, sarebbe passibile di denuncia in quanto a conoscenza della patologia se non inoltra la comunicazione? Ti pongo queste riflessioni poichè questa problematica non riguarda solo questo caso ma tutte quelle situazioni che investono la salute pubblica ma non rischi specifici e, a tutt'oggi, sono anche io afflitto da una marea di dubbi.
Ciao francesco
mi sono spiegata? Non era una domanda ma un titolo.....
Ne approfitto per chiarirti che il lavoratore non è un autista , è un attrezzista quindi rischi come oli minerali, carburante (rifornimento), MMC, lavoro notturno, lavoro in turno...ecc Ecco ilperchè della sorveglianza saniataria..... la Visita Oculistica non c'è nel suo protocollo, l'ho richiesta io quando lui mi ha poresentato la sua documentazione sul glaucoma, non sapendo valutare la gravità mi sono rivolta allo specialista con un quesito mirato. Nel frattempo sono andata a sentire la ASL, la commisione patenti speciali, ecc, ecc....
Forsi ci sono stati diversi malintesi...
Sorry....
Buona giornata
DR. AMY
"Un giorno senza sorriso è un giorno perso".
Charlie Chaplin
sun-rise il 27/11/2007 10:37 ha scritto:
Caro Lobuonofp, scusa se ti rispondo con un certo ritardo; è chiaro che un operatore socio-sanitario affetto da glaucoma non è esposto a rischi potenzialmente aggravanti la sua patologia oculare. Però, anche se la 626 non lo prevede espressamente, non pensi che, per esempio, in occasione di visita preventiva ad un lavoratore, con problemi di discromatopsia, che dovrà svolgere mansioni di elettricista, un controllo della vista sarebbe opportuno proprio per la tutela della sua salute? Te lo domando perchè è un'eventualità che si potrebbe presentare, e in tal caso, bè, io non lo esluderei a priori solo perchè "la 626 non lo prevede"
Saluti e buon lavoro
....scusate, ma a che pagina del decreto è riportato l'elenco dei casi in cui prescrivere la visita oculistica e a chi? mi è proprio sfuggito.....avevo capito che la sorveglianza sanitaria consistesse nel praticare accertamenti intesi a constatare l'assenza di controindicazioni al lavoro e per controllare periodicamente lo stato di salute (ovviamente mirati ai rischi professionali) RITENUTI NECESSARI dal Medico Competente. come disse il Papa: "si sbaglio, mi corrigerete..."
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