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Gennaro

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• Re: Cartella Sanitaria e di Rischio
• (24/11/2007 12:30)

Caro Fabio volevo scriverti in privato, perchè adesso dalla mia risposta sembra un caso personale. Sappiamo tutti è due che tra noi non c'è ruggine per questo scrivo ti ripondo su medico competente. Naturalemte ad un tua controrisposta ti riscriverò una mail, penso che medico compedente serve per crescere professionalmente non per litigare o offenndersi a vicenda. Ho lavorato per la società di servizi dove tu adesso operi. Chiedi a chi tu sai come operavo. Caro fabio non sai quante volte ho mandato all'aria i suoi piani, ho fatto saltare gli appuntamenti, perchè prima di procedere facevo un buon sopralluogo (non la passeggiatina per farmi vedere), scrivevo e mi confrontavo con chi aveva fatto la valutazione dei rischi. Questo portava via del tempo facendo saltare la scaletta degli appuntamenti. Ho sempre fatto il mio dovere anche con i giudizi di idoneità. Ho lottato ma alla fine ho sempre fatto come volevo io. Sono andato via da qul centro per andare a lavorare in un altra società di servizio che pensavo fosse migliore. Con il nuovo centro avendo avuto più tempo ho applicato quanto ho scritto in precedente nel mio post. Nel frattempo caro Fabio, non dormivo, sono riuscito a prendere delle aziende senza società fornitrici di visitificio che mi assicuravano in un mese quello che tu guadagni in una settimana. Pur guadagando di meno avevo e lottando un pò i datori di lavoro mi seguivano.
Caro Fabio non sono andato nell'ASL per scappare dal privato, già pensavo di lavorare in una struttura pubblica dai tempi della specializzazione, quando tutti voi mi dicevate che ero pazzo, perchè facendo la libera professione avrei guadagnato di più.
Adesso le stesse persone COMPRESO TE vogliono entrare nell'ASL.
Caro Fabio, tu pensi che il lavoro di Dirigente ASL sia facile?...
Sai anche io rischio giorno per giorno (politici, minaccie E procura). Ogni lavoro ha dei lati positivi E negativi.
Caro Fabio capisco il tuo sfogo ma non condivido la tua risposta, se la medicina del lavoro ti fà soffrire ci sono altre alternative, non serve lamentarsi, serve agire, servono le p...e !
Buon Week end

Gennaro Bilancio

maalox

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• Re: Cartella Sanitaria e di Rischio
• (25/11/2007 07:24)

Gennaro il 24/11/2007 12:33 ha scritto:
HO L'ABITUDINE DI SCRIVERE VELOCE E DI NON LEGEGRE, RICHIEDO SCUSA PER GLI ORRORI.
COME SI FA' A CORREGGERE IL TESTO DOPO PUBBLICATO?
GRAZIE

cambiare abitudine e rileggere non è possibile vero?
comunque un pò di autocritica delle volte farebbe bene a tutti.
diamoci almeno l'obbiettivo di descrivere bene (anamnesi, rischi, patologie, accertamenti .... ecc.) almeno i casi di idoneità limitata o non limitata.
a volte si vedono articoli 5, 17, malattie professionali o quant'altro con cartelle sanitarie dove a malapena si capiscono i problemi di salute che ha il lavoratore o il lavoro che questi svolge.

fbruz

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• Re: Cartella Sanitaria e di Rischio
• (25/11/2007 10:38)

Gennaro il 24/11/2007 12:30 ha scritto:
Caro Fabio volevo scriverti in privato, perchè adesso dalla mia risposta sembra un caso personale. Sappiamo tutti è due che tra noi non c'è ruggine per questo scrivo ti ripondo su medico competente. Naturalemte ad un tua controrisposta ti riscriverò una mail, penso che medico compedente serve per crescere professionalmente non per litigare o offenndersi a vicenda. Ho lavorato per la società di servizi dove tu adesso operi. Chiedi a chi tu sai come operavo. Caro fabio non sai quante volte ho mandato all'aria i suoi piani, ho fatto saltare gli appuntamenti, perchè prima di procedere facevo un buon sopralluogo (non la passeggiatina per farmi vedere), scrivevo e mi confrontavo con chi aveva fatto la valutazione dei rischi. Questo portava via del tempo facendo saltare la scaletta degli appuntamenti. Ho sempre fatto il mio dovere anche con i giudizi di idoneità. Ho lottato ma alla fine ho sempre fatto come volevo io. Sono andato via da qul centro per andare a lavorare in un altra società di servizio che pensavo fosse migliore. Con il nuovo centro avendo avuto più tempo ho applicato quanto ho scritto in precedente nel mio post. Nel frattempo caro Fabio, non dormivo, sono riuscito a prendere delle aziende senza società fornitrici di visitificio che mi assicuravano in un mese quello che tu guadagni in una settimana. Pur guadagando di meno avevo e lottando un pò i datori di lavoro mi seguivano.
Caro Fabio non sono andato nell'ASL per scappare dal privato, già pensavo di lavorare in una struttura pubblica dai tempi della specializzazione, quando tutti voi mi dicevate che ero pazzo, perchè facendo la libera professione avrei guadagnato di più.
Adesso le stesse persone COMPRESO TE vogliono entrare nell'ASL.
Caro Fabio, tu pensi che il lavoro di Dirigente ASL sia facile?...
Sai anche io rischio giorno per giorno (politici, minaccie E procura). Ogni lavoro ha dei lati positivi E negativi.
Caro Fabio capisco il tuo sfogo ma non condivido la tua risposta, se la medicina del lavoro ti fà soffrire ci sono altre alternative, non serve lamentarsi, serve agire, servono le p...e !
Buon Week end

Caro Gennaro,
faccio alcune considerazioni:
1.come tu hai riferito nel precedente intervento, non c'è mai stato alcun attrito tradi noi, anzi un rapporto sereno e "simpatico"; sottolineo quindi che il mio non è un attacco diretto alla persona (e non ne avrei motivo).
2.chi ti ha mai detto che "saresti stato un pazzo a svolgere l'attività nel pubblico perchè avresti guadagnato poco"?? Forse ti confondi con un altro collega!!.
3. MA CHI VUOLE ENTRARE ALL'ASL!!?? Ho scelto l'attività sul territorio di M.C. perchè mi sento MEDICO, e non ho intenzione di chiudermi in un "ufficio" tra carte e timbri. Poi da quando ho capito come funzionano i concorsi per la struttura pubblica ho deciso di non inoltrare più alcuna domanda nemmeno per "provare"; quindi non ambisco più (da qualche anno) a quello che tu dici.
4.caro Gennaro le p....e ce le mettiamo tutti, e la realtà non è proprio sempre (forse quasi mai come la dipingi tu). Ciò nonostante, ogni momento della mia professione è accompagnato (almeno ce la metto tutta) da etica e coscienza professionale, e per perseguire questi valori ogni fatica e sacrificio sono leciti.
5.non credo debba essere tu a ricordarmi che ci sono altre strade, forse "lo capisco da solo vero"?? Ed il mio non è uno sterile "urlo di protesta" ma è una considerazione su un macrosistema ben strutturato che come risultato finale ha quello che abbiamo tutti sotto gli occhi: BASSO LIVELLO QUALITATIVO DELL'INTERVENTO SANITARIO IN AZIENDA E SCREDITAMENTO PROGRESSIVO DELLA FIGURA DI MEDICO DEL LAVORO.
Forse l'atteggiamento generalmente "ispettivo" e non partecipativo dei "colleghi della struttura pubblica" non giova molto ... Perchè non instaurare un rapporto basato sul rispetto delle proprie competenze ed improntato alla reciproca collaborazione (cosa che qualche volta mi è capitata di vivere professionalmente)?
Non pensi che per raggiungere l'obiettivo finale valga la pena di attivarsi insieme sul territorio??
Con la simpatia di sempre,
Fabio.
Post Scriptum:mi scuso con i colleghi per questo scambio che forse ha assunto un carattere "un pò privato", ma il dialogo mi sembrava opportuno proseguisse con la partecipazione di tutti.

fai bene e scorda, e se fai male ... pensaci ...