Lunedì 8 luglio, presso l’Auditorium Biagio d’Alba del Ministero della Salute all'EUR (Via Giorgio Ribotta, 5) ha preso avvio la manifestazione "Maratona Patto per la Salute" promossa dallo stesso Ministero. Presente la delegazione Co.Si.P.S. rappresentata dal dott. Ernesto Ramistella e dal dott. Giuseppe Di Loreto.
Pur nell’elevatissimo numero di società scientifiche, associazioni sindacali e professionali, la delegazione Co.Si.P.S. è stata l’unica a presentare il punto di vista dei Medici Competenti, le difficoltà e le criticità riscontrate nell’attività quotidiana e proposte, anche di modifica normativa, per le possibili soluzioni.
Altre informazioni e i testi dell'intervento e dei documenti presentati al seguente link: https://cosips.it/?wysija-page=1&...wysijap=subscriptions&user_id=980
Dall'intervento al Ministero: "[il MC è] una categoria professionale specialistica peculiare ed esterna al SSN nonostante l’oggetto della sua attività, la tutela della Salute dei lavoratori, abbia interesse costituzionale e coinvolga la pressoché totalità della popolazione in età lavorativa. Esistono, però, difficoltà per lo svolgimento della sua attività a causa di adempimenti normativi che rappresentano appesantimento burocratico e la stessa terzietà tra lavoratori e datore di lavoro è messa a rischio da una concezione economicistica che ritiene che il medico competente, poiché retribuito dal datore di lavoro, debba svolgere il proprio lavoro nell’interesse esclusivo dell’azienda e con tariffe ribassate. Il nodo cruciale consiste nel fatto che il medico competente svolge un ruolo pubblicistico con modalità contrattuali di tipo privatistico, condizione che configura un bizzarro e inedito ibrido giuridico.
Si impone, quindi, una revisione del sistema:
- svincolare il Medico Competente da un mercato senza regole per inserirlo in un Albo nazionale che sostituisca l’attuale elenco presso il Ministero della Salute;
- un sistema contrattuale e retributivo definito per garantire reale autonomia ed effettiva cooperazione pubblico/privato;
- il ripristino di regole tariffarie ordinistiche per mantenere le prestazioni a un livello professionale qualitativamente adeguato;
- una modifica normativa che sottragga nomina e revoca del medico competente all’arbitrio del datore di lavoro affidandola a strutture di garanzia neutrali quali consorzi di aziende con gli Enti bilaterali o una Agenzia Nazionale di Medici Competenti pubblica, che assicurino il rapporto con il SSN e ne confermino il ruolo pubblicistico ..."
SU QUESTO DELICATISSIMO ho dubbi :
- una modifica normativa che sottragga nomina e revoca del medico competente all’arbitrio del datore di lavoro affidandola a strutture di garanzia neutrali quali consorzi di aziende con gli Enti bilaterali o una Agenzia Nazionale di Medici Competenti pubblica, che assicurino il rapporto con il SSN e ne confermino il ruolo pubblicistico ..."[/cite]1) il buon rapporto con il DdL è importante e la nomina deve essere mantenuta e stipulata nel contratto per almeno (minimo) un biennio , mentre la revoca dovrebbe essere disincentivata con pagamento di indennità pari al valore del contratto
Una Agenzia Nazionale di Medici Competenti COMPOSTA DA MC ANCHE SINDACALE ( può essere una soluzione se indipendente dallo Stato (e dal SSN) sempre che NON POSSA ESERCITARE LA SCIELTA E L'AFFIDAMENTO DELL'INCARICO MA SOLO SULLA REVOCA
Resta da definire il rapporto con i consulenti ( variamente denominati ) e in particolare gli RSPP ESTERNI ALL'AZIENDA (escludendo un loro apporto al DVR e alla FORMAZIONE) con la possibilità del MC di indicare collaborazioni
COSIPS MC il 12/07/2019 09:59 ha scritto:
Dall'intervento al Ministero: "[il MC è] una categoria professionale specialistica peculiare ed esterna al SSN nonostante l’oggetto della sua attività, la tutela della Salute dei lavoratori, abbia interesse costituzionale e coinvolga la pressoché totalità della popolazione in età lavorativa. Esistono, però, difficoltà per lo svolgimento della sua attività a causa di adempimenti normativi che rappresentano appesantimento burocratico e la stessa terzietà tra lavoratori e datore di lavoro è messa a rischio da una concezione economicistica che ritiene che il medico competente, poiché retribuito dal datore di lavoro, debba svolgere il proprio lavoro nell’interesse esclusivo dell’azienda e con tariffe ribassate. Il nodo cruciale consiste nel fatto che il medico competente svolge un ruolo pubblicistico con modalità contrattuali di tipo privatistico, condizione che configura un bizzarro e inedito ibrido giuridico.
Si impone, quindi, una revisione del sistema:
- svincolare il Medico Competente da un mercato senza regole per inserirlo in un Albo nazionale che sostituisca l’attuale elenco presso il Ministero della Salute;
- un sistema contrattuale e retributivo definito per garantire reale autonomia ed effettiva cooperazione pubblico/privato;
- il ripristino di regole tariffarie ordinistiche per mantenere le prestazioni a un livello professionale qualitativamente adeguato;
- una modifica normativa che sottragga nomina e revoca del medico competente all’arbitrio del datore di lavoro affidandola a strutture di garanzia neutrali quali consorzi di aziende con gli Enti bilaterali o una Agenzia Nazionale di Medici Competenti pubblica, che assicurino il rapporto con il SSN e ne confermino il ruolo pubblicistico ..."
Insomma... una sorta di statalizzazione del Medico Competente.
Personalmente sono fortemente contrario, anche perchè ritengo che il tariffario sia il minore dei problemi attualmente sussistenti per il MC.
Nessuno dei MC di mia conoscenza si lamenta del proprio fatturato. Chi guadagna poco e lavora sottopagato in fondo se la va a cercare, basterebbe dire di no visto che ce lo possiamo permettere e le alternative ci sono.
Queste proposte non fanno altro che rafforzare le mie ataviche considerazioni circa l'utilità del sindacato e dei sindacalisti.
E come verrebbero individuati i componenti di questa Agenzia Nazionale "neutrale"? E i parametri per l'affidamento degli incarichi quali sarebbero?
Credo sia necessario riflettere sulle conseguenze che avrebbe la trasformazione del ruolo del MC in parastatatale e paravigilante
lanfraz il 02/09/2019 12:51 ha scritto:
E come verrebbero individuati i componenti di questa Agenzia Nazionale "neutrale"? E i parametri per l'affidamento degli incarichi quali sarebbero?
temo che al solito ci sarà il politicante di turno a far girare il mestolo dando minestra a chi gli garba !
mantello il 02/09/2019 09:48 ha scritto:
Credo sia necessario riflettere sulle conseguenze che avrebbe la trasformazione del ruolo del MC in parastatatale e paravigilante
la trasformazione in parastatali da libero professionale è simile a quel, - graduale ma pur vero - trasformazione del Medico di Medicina Generale in parastatale (ridotto a piccolo burocrate di campagna che però si paga le spese d'ambulatorio di segreteria ecc.) Perchè tutto ciò ? per far ridurci a impiegati che firmano le Idoneità ( su referto dello specialista orl, oculista, ortopedico, psicologo ... via specializzazione per specializzazione CHE MAI HANNO VISTO O SANNO DI UNA FABBRICA )
L'assalto alla diligenza ( con la richiesta di fare solo l'idoneità da parte di aziende e intermadiari) c'è già ( fin che paga l'azienda !)
Vi sollecito a vedere cosa dice il tariffario (OMCEO) e le voci che sono indicate per la medicina del lavoro ed igiene ( e quante professionalità diverse sono scese in campo in ambito che l'OM considera attività medica !!!
Interessanti, come sempre, le osservazioni e le critiche.
Qualcuno, oltre a Carlo, ha da fare anche qualche proposta?
milvio.piras il 08/09/2019 07:39 ha scritto:
Interessanti, come sempre, le osservazioni e le critiche.
Qualcuno, oltre a Carlo, ha da fare anche qualche proposta?
Aggiungo caro MILVIO che può esservi un sistema misto ( anche collegato con le ASL ( paradipendenza ) Ma collegato non significa SUBORDINATO con l'ulteriore vantaggio di far meglio conoscere la realtà esterna ai servizi spisal (che fanno ... i vigili e poco i medici )
resto dell'idea che l'attività libero professionale deve essere mantenuta ( sviluppando strade nuove e non conformiste! ad esempio nella FORMAZIONE !)
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