Buongiorno.
Vorrei sapere quale è la prassi per richiedere una visita straordinaria al medico competente.
Il dipendente DEVE compilare l'apposito format di domanda in tal senso?
O può in ipotesi anche chiederla informalmente telefonando all'ufficio del personale, oppure delegando a voce un suo superiore perché ne faccia richiesta in sua vece, o simili?
Il medico competente come fa a sapere per certo che la visita è su istanza del lavoratore, se non ha agli atti una sua istanza che la richieda?
E l'ufficio del personale quando fa richiesta di tale visita, non necessita di un atto SCRITTO che ne dia l'input?
Grazie mille.
Difficile dare una risposta valida per "tutte le stagioni" in quanto ogni realtà può organizzarsi come meglio crede per gestire questi aspetti.
Diciamo che è buona norma (nel senso generale del termine) fare richiesta scritta della visita indirizzandola (e qui dipende dall'organizzazione) al datore di lavoro, al proprio responsabile, alle risorse umane. Loro poi avranno la responsabilità di dare seguito alla richiesta informando (per iscritto) il medico competente. Di solito in questo esistono moduli o procedure codificate che aiutano il lavoratore e semplificano i passaggi. A "voce" non si fa mai nulla, per il motivo che è facile intuire. Ho sintetizzato in poche righe un percorso che non è detto che sia quello attivo in tutte le realtà. La base di partenza è comunque che la richiesta deve essere fatta in modo formale, non a voce.
Grazie molte, Dottore.
Carla
la tentazione di mettere tutto per iscritto ( magari con apposito format) segnala solo la burocratizzazione del ns lavoro che viene indotto in modo specioso e subdolo dal dlgs 81. basterà nel caso farne menzione giudizio di indoneità (es richiesta del 00.00.00 di XX.XXX)
Spesso burocrazia siamo noi !!!
La visita straordinaria è una procedura che si conclude con un atto scritto che può incidere in maniera significativa sul rapporto di lavoro e che può essere oggetto di verifiche e valutazioni in ambito di Vigilanza e giudiziario. Credo quindi opportuno che inizi con un atto scritto (formalmente semplice) che attesti data ed autore della richiesta di visita (a futura eventuale memoria:scripta manent)
carlpam il 01/01/2020 05:01 ha scritto:
la tentazione di mettere tutto per iscritto ( magari con apposito format) segnala solo la burocratizzazione del ns lavoro che viene indotto in modo specioso e subdolo dal dlgs 81. basterà nel caso farne menzione giudizio di indoneità (es richiesta del 00.00.00 di XX.XXX)
Spesso burocrazia siamo noi !!!
Ogni realtà può declinare come meglio crede la gestione delle visite a richiesta l'importante che poi il "sistema" funzioni e "regga l'urto" in caso di problemi.
Non capisco che "c'azzecca" la "burocrazia siamo noi"?
Caro Vlad
quante regole e regolette ci siamo inventati ? che poi non ci sono sul coso 81 ( come diceva qualcuna )
secondo me è abbastanza sintomatico che si discuta su questo forum di questioni organizzative e gestionali se non del tutto formali e ben poco di realtà cliniche e ambienti di lavoro
Sono anche convinto che molte delle difficoltà che incontriamo nel nostro lavoro sia legato ad un formalismo indotto dal d81 che vuole il medico solo occupato a visitare ( magari sotto pseudo tecnici ) ignorando ambiente di lavoro, rischi , e prevenzione ( definita non a caso "sicurezza" )
Aurea regola nel servizio militare (40 anni fa) era "rendere difficili le cose facili attraverso le inutili".La minuziosa casistica (bizantina ?) evita la realtà dei fatti concentrandosi sulla forma.
Nel caso, se un lavoratore chiede la visita ( e sul GdI si cita la rischiesta del medesimo in data) giudizio poi sottoscritto CHE DIFFERENZA FA ?(entia non sunt moltiplicanda... Occam)
la mia critica è verso il formalismo che ci fa scordare la complessità del lavoro trascurando gli aspetti ambientali di prevnzione della malattie professionali e degli infortuni ( non materia nostra? )
carlpam il 02/01/2020 01:35 ha scritto:
Caro Vlad
quante regole e regolette ci siamo inventati ? che poi non ci sono sul coso 81 ( come diceva qualcuna )
secondo me è abbastanza sintomatico che si discuta su questo forum di questioni organizzative e gestionali se non del tutto formali e ben poco di realtà cliniche e ambienti di lavoro
Sono anche convinto che molte delle difficoltà che incontriamo nel nostro lavoro sia legato ad un formalismo indotto dal d81 che vuole il medico solo occupato a visitare ( magari sotto pseudo tecnici ) ignorando ambiente di lavoro, rischi , e prevenzione ( definita non a caso "sicurezza" )
Aurea regola nel servizio militare (40 anni fa) era "rendere difficili le cose facili attraverso le inutili".La minuziosa casistica (bizantina ?) evita la realtà dei fatti concentrandosi sulla forma.
Nel caso, se un lavoratore chiede la visita ( e sul GdI si cita la rischiesta del medesimo in data) giudizio poi sottoscritto CHE DIFFERENZA FA ?(entia non sunt moltiplicanda... Occam)
la mia critica è verso il formalismo che ci fa scordare la complessità del lavoro trascurando gli aspetti ambientali di prevnzione della malattie professionali e degli infortuni ( non materia nostra? )
Buona regola è non usare caratteri "urlati". Grazie.
Nessuno ha messo in dubbio nei post precedenti la bontà della soluzione che proponi: se funziona ben venga. Il resto mi sembra un po' un minestrone tanto per dire qualcosa.
Massima libertà di pensiero. Credo però che affermare che l'81 vuole il MC dedito solo alle visite tralasciando valutazione rischi et similia sia oggettivamente falso. La prima delle funzioni citate a proposito di MC è la partecipazione alla valutazione dei rischi. La sorveglianza sanitaria viene dopo. Se poi la realtà non rispecchia questa scala di priorità non è certo colpa dell' '81
La questione - e forse non mi sono spiegata bene io - non voleva essere un approfondimento sulla burocrazia prevista, ma è che il lavoratore NON ha fatto richiesta di visita straordinaria (persona molto ingenua, spaventata, sprovveduta, facilmente soggiogabile ed impressionabile, totalmente incapace di difendersi e fare il proprio interesse: neanche sapeva che esiste questa opportunità/possibilità).
Il medico competente è stato allertato dall'ufficio del personale cui il DATORE DI LAVORO si era rivolto per sottoporre il dipendente a visita straordinaria dopo che il medesimo (dipendente) gli aveva informalmente confidato di fare uso di sostanze psicotrope.
Inciso: il certificato che il capoufficio aveva fatto produrre inizialmente al dipendente (intimandogli 24 ore di tempo da quella chiacchierata "amichevole" nel suo ufficio, per procurarselo....) è passato prima dalle mani del capoufficio stesso e del suo vice, poi in quelle di tutti gli impiegati dell'ufficio del personale (e tutti hanno espresso un parere circa la congruità del documento in questione), per poi essere presentato dal dipendente al MC.
La visita si è poi svolta "regolarmente".
Mi domandavo: questa situazione (che, a mio modestissimo parere, ravvisa un conclamato abuso) si può impugnare, dato che poi, di fatto, il dipendente ha firmato gli esiti della visita di cui si parla?
O la sua firma "sana tutto" e presuppone che la visita la abbia richiesta lui (evidentemente a voce, dato che non c'è traccia di istanze scritte)?
Grazie ancora molte per la vostra pazienza e competenza.
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