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La tragedia di Torino

Questo argomento ha avuto 39 risposte ed è stato letto 2498 volte.

nofertiri9

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  • Re: La tragedia di Torino
  • (13/12/2007 12:52)

valentif il 13/12/2007 10:45 ha scritto:
... perché il ministro non ha parlato delle responsabilità dei Servizi di Prevenzione e Protezione Aziendali? Perché il ministro non ha chiamato in causa le responsabilità dei consulenti esterni che stilano dei documenti di valutazione dei rischi risibili? Quali sono gli interessi economici che si vogliono tutelare?

...e vedi un po' tu...
E' fin troppo evidente che il ns. ministro del Lavoro (quello di adesso uguale a quelli di prima) non ha la più pallida idea di cosa si sia scatenato intorno alla presunta tutela della sicurezza dei lavoratori con il 626 e seguenti e affini. E se per caso lo sa, è ancora peggio, perchè ...
uffa

...e mi sono stufata di ripetere sempre le stesse cose!

Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.

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  • Re: La tragedia di Torino
  • (15/12/2007 19:17)

valentif il 13/12/2007 10:45 ha scritto:
Oggi nel giorno dei funerali dei 4 lavoratori torinesi caduti sul lavoro si dovrebbe rispettare un doveroso silenzio ma per fare in modo che ancora una volta queste morti non siano state inutili dovremmo capire quale logica e quali risvolti siano coperti dalla demagogica proposta del ministro Ferrero che indica tra le misure per arginare le morti sul lavoro quella di impedire ai medici che lavorano nei Servizi di Medicina del Lavoro l'attività di Medico Competente anche al di fuori della ASL di appartenenza. Credo che a tutti sia chiaro che nei Servizi siano presenti figure mediche con la qualifica di UPG e figure mediche senza la qualifica di UPG, ma al di là dell'essere più o meno titolari di questa qualifica è evidente che le prerogative legate all'attività di vigilanza hanno termine ai confini del territorio della ASL di competenza. Mi domando poi come i Medici Competenti possano incidere sulla sicurezza in azienda se si possono limitare solamente a dare dei consigli in ambito di igiene del lavoro, perché il ministro non ha parlato delle responsabilità dei Servizi di Prevenzione e Protezione Aziendali? Perché il ministro non ha chiamato in causa le responsabilità dei consulenti esterni che stilano dei documenti di valutazione dei rischi risibili? Quali sono gli interessi economici che si vogliono tutelare?

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  • Re: La tragedia di Torino
  • (15/12/2007 19:17)

valentif il 13/12/2007 10:45 ha scritto:
Oggi nel giorno dei funerali dei 4 lavoratori torinesi caduti sul lavoro si dovrebbe rispettare un doveroso silenzio ma per fare in modo che ancora una volta queste morti non siano state inutili dovremmo capire quale logica e quali risvolti siano coperti dalla demagogica proposta del ministro Ferrero che indica tra le misure per arginare le morti sul lavoro quella di impedire ai medici che lavorano nei Servizi di Medicina del Lavoro l'attività di Medico Competente anche al di fuori della ASL di appartenenza. Credo che a tutti sia chiaro che nei Servizi siano presenti figure mediche con la qualifica di UPG e figure mediche senza la qualifica di UPG, ma al di là dell'essere più o meno titolari di questa qualifica è evidente che le prerogative legate all'attività di vigilanza hanno termine ai confini del territorio della ASL di competenza. Mi domando poi come i Medici Competenti possano incidere sulla sicurezza in azienda se si possono limitare solamente a dare dei consigli in ambito di igiene del lavoro, perché il ministro non ha parlato delle responsabilità dei Servizi di Prevenzione e Protezione Aziendali? Perché il ministro non ha chiamato in causa le responsabilità dei consulenti esterni che stilano dei documenti di valutazione dei rischi risibili? Quali sono gli interessi economici che si vogliono tutelare?

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  • Re: La tragedia di Torino
  • (15/12/2007 19:17)

valentif il 13/12/2007 10:45 ha scritto:
Oggi nel giorno dei funerali dei 4 lavoratori torinesi caduti sul lavoro si dovrebbe rispettare un doveroso silenzio ma per fare in modo che ancora una volta queste morti non siano state inutili dovremmo capire quale logica e quali risvolti siano coperti dalla demagogica proposta del ministro Ferrero che indica tra le misure per arginare le morti sul lavoro quella di impedire ai medici che lavorano nei Servizi di Medicina del Lavoro l'attività di Medico Competente anche al di fuori della ASL di appartenenza. Credo che a tutti sia chiaro che nei Servizi siano presenti figure mediche con la qualifica di UPG e figure mediche senza la qualifica di UPG, ma al di là dell'essere più o meno titolari di questa qualifica è evidente che le prerogative legate all'attività di vigilanza hanno termine ai confini del territorio della ASL di competenza. Mi domando poi come i Medici Competenti possano incidere sulla sicurezza in azienda se si possono limitare solamente a dare dei consigli in ambito di igiene del lavoro, perché il ministro non ha parlato delle responsabilità dei Servizi di Prevenzione e Protezione Aziendali? Perché il ministro non ha chiamato in causa le responsabilità dei consulenti esterni che stilano dei documenti di valutazione dei rischi risibili? Quali sono gli interessi economici che si vogliono tutelare?

dr.alesiani

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  • Re: La tragedia di Torino
  • (15/12/2007 21:45)

Quadrini il 11/12/2007 10:25 ha scritto:
Anch'io Voglio esprimere il mio cordoglio per la morte dei lavoratori torinesi ma nello stesso tempo fare alcune riflessioni in merito a quanto accaduto.
Si parla tanto di sicurezza sui luoghi di lavoro, spesso a vanvera, e quando succedono tragedie di questa portata ecco il solito scarica barile.In queste occasioni bisogna che tutti gli operatori della sicurezza e tutela della salute nei luoghi di lavoro abbiano il coraggio e l'umiltà di farsi un bel esame di coscenza e rispondere ad una semplice domanda:ho fatto tutto quello che era nelle mie possibilità per prevenire infortuni e malattie professionali nell'ambiente di lavoro in cui sono chiamato ad operare.
Io sono convinto che il mancato rispetto delle normative in materia di sicurezza e tutela della salute nei luoghi di lavoro sono da causate dal non rispetto delle leggi in vigore da parte di tutti gli operatori:
MEDICI COMPETENTI - DATORI DI LAVORO - CONSULENTI DEL LAVORO - ORGANIZZAZIONI SINDACALI - ORGANIZZAZIONI INDUSTRIALI - LAVORATORI.

E' scaturito dal più profondo del mio animo il cordoglio per le vittime ed anche la tristezza per il tipo di vita che potranno condurre le altre due creature , se si salveranno....! Lo voglia Dio.
Però non posso non fare una riflessione sul nostro lavoro.
" La legge ci dice che almeno due volte l'anno dobbiamo visitare i luoghi di lavoro.... per conto mio penso di far bene andandoci due volte al mese....
Per quale motivo e a quale scopo dobbiamo andare fisicamente sul luogo ove si svolge la mansione; ed una volta andati cosa dobbiamo fare; con chi ci dobbiamo andare; a chi dobbiamo riferire; cosa scriviamo nella relazione per la riunione di fine anno..........

Dio non voglia che al collega della Tyssen, qualcuno di queste povere vittime, abbia mai chiesto, come a me a volte è capitato, - Dotto'.. qua la cosa nun pò esse, vedi de mettece 'na parola tu che forse te ascoltano!-

Un abbraccio ai ragazzi e mogli e genitori di questi poveri lavoratori
un sincero augurio a tutti loro ...

Un caloroso saluto ed augurio natalizio a tutti i colleghi del forum..
ciao Carlo!

Mario

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ramses

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  • Re: La tragedia di Torino
  • (16/12/2007 13:12)

Certamente il cordoglio, certamente le riflessioni, ma fra una settimana (e mi tengo largo !) nessuno ne parlerà più.
Nessuno si ricorderà che se i controlli fossero stati fatti (e non dico fatti bene, ma almeno "fatti") forse ci sarebbero degli orfani e delle vedove in meno. Se tutti gli attori della vita delle aziende si occupassero di sicurezza con un minimo di serietà e il faro a cui tendere non fosse il profitto ma un lecito guadagno senza mettere a rischio la pelle della gente...
Tutti hanno di che sentirsi in colpa, da molti lavoratori che agiscono senza il minimo criterio, a chi dovrebbe impedire che si creino le condizioni per gli infortuni, a chi dovrebbe tutelare anche la sicurezza oltre al salario, a chi dovrebbe fare i controlli. E anche noi, ultima ruota del carro nella possibilità di imporre qualcosa, ma che qualche volta possiamo farci sentire in azienda, quando facciamo i sopralluoghi o nelle riunioni, ma sopratutto parlando con i lavoratori, anche se spesso ci guardano come il grillo di Pinocchio, perchè " .. è solo per un minutino, sa, dottore ..".
E poi, chiaritemi una perplessità: se facciamo riferimento a norme di Legge della Repubblica, perchè solo alcune figure devono verificarne il rispetto e non lo fanno (PRIMA DEI DISASTRI) tutte le autorità ?
E ancora: perchè anche ove vi sia una dimostrata responsabilità delle aziende in fatti gravi nessuno alla fine paga se non in modo simbolico (quattro soldi, al massimo qualche mese di "condizionale")?
Se in realtà non importa nulla a nessuno (salvo alle vittime), diciamolo, e facciamola finita una buona volta! Altrimenti, basta discorsi, basta leggi nuove per sciacquarsi la coscienza: pretendiamo l'applicazione delle leggi vigenti, e questo farà bene anche alle aziende serie, che ci sono ma sono spesso in difficoltà in questa situazione perchè economicamente meno competitive.

Se i Giusti non si oppongono sono già colpevoli ("Gracchus" Babeuf)

Gabriele Campurra

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  • Re: La tragedia di Torino
  • (19/12/2007 13:51)

E' deceduto anche il sesto operaio, Rosario Rodinò aveva 26 anni.
Un pensiero profondo e una preghiera.

"Studia prima la scienza, e poi seguita la pratica, nata da essa scienza. Quelli che s'innamoran di pratica senza scienza son come 'l nocchier ch'entra in navilio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada"
LEONARDO DA VINCI

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  • Re: La tragedia di Torino
  • (19/12/2007 14:27)

....già anche il sesto, il problema è che solo ieri ne sono morti altri 5 in altrettante tragedie spalmate equamente in tutta Italia. Ma quando finirà, ma quando finiranno di prenderci per i fondelli a fingere cordoglio. Ieri il Colosseo è stato illuminato in segno di cordoglio...spero che il riverbero illumini le italiche teste pensanti.

Sergio Truppe
................................................................

"Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiero in gran tempesta, non donna di provincia, ma bordello"

maxmd

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  • Re: La tragedia di Torino
  • (19/12/2007 18:52)

una riflessione spontanea.
io vedo in giro tanto menefreghismo e tanta demagogia...da parte di tutti, politici, datori di lavoro, sindacati, associazioni...
e vedo anche tanta superficialità e pressapochismo...
e vedo anche che tutto quello che importa davvero è che le formalità burocratiche siano a posto, che i verbali siano firmati e che le nomine siano ben in vista...
e vedo anche che il medico del lavoro deve fare le visite velocemente e possibilmente non in concomitanza con le scadenza di pagamenti o consegne ("...perchè sa, sono cose importanti...")
quello che non vedo è margine di miglioramento, lo dico con sincera convizione (e tanta tristezza).
spero davvero di essere smentito.
cordialità

Gabriele Campurra

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  • Re: La tragedia di Torino
  • (20/12/2007 08:47)

maxmd il 19/12/2007 06:52 ha scritto:
una riflessione spontanea.
io vedo in giro tanto menefreghismo e tanta demagogia...da parte di tutti, politici, datori di lavoro, sindacati, associazioni...
e vedo anche tanta superficialità e pressapochismo...
e vedo anche che tutto quello che importa davvero è che le formalità burocratiche siano a posto, che i verbali siano firmati e che le nomine siano ben in vista...
e vedo anche che il medico del lavoro deve fare le visite velocemente e possibilmente non in concomitanza con le scadenza di pagamenti o consegne ("...perchè sa, sono cose importanti...")
quello che non vedo è margine di miglioramento, lo dico con sincera convizione (e tanta tristezza).
spero davvero di essere smentito.
cordialità

Credo che sarà IMPOSSIBILE SMENTIRTI!
Ciao, Nonnogab

"Studia prima la scienza, e poi seguita la pratica, nata da essa scienza. Quelli che s'innamoran di pratica senza scienza son come 'l nocchier ch'entra in navilio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada"
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