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Protocollo condiviso virus Covid-19 negli ambienti di lavoro

Questo argomento ha avuto 32 risposte ed è stato letto 2011 volte.

p.nacci

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  • Re: Protocollo condiviso virus Covid-19 negli ambienti di lavoro
  • (14/03/2020 22:16)

invito I colleghi dove i dati epidemiologici sono costantemente in crescita per epidemia da COVID 19 a differire le visite periodiche.

incollo parte di documento redatto da Regione Lombardia “Misure di Prevenzione” arrivato ieri da lacune ATS compreso Milano prima dell’Accordo notturno tra Governo, parti sociali senza coinvolgimento dei Medici Competenti.

La sorveglianza sanitaria ex d. lgs 81/08
Le visite mediche periodiche ed esami strumentali potranno essere rimandate a dopo il 3 aprile 2020, anche in caso di superamento della periodicità prevista dal programma di sorveglianza sanitaria, se non potranno essere rigorosamente rispettate le seguenti precauzioni: regolazione dell’accesso all’ambulatorio del medico competente solo dopo contatto telefonico e su appuntamento evitando affollamento in sala d’attesa garantendo almeno 1 metro di distanza tra le persone; Nella sala d’aspetto dell’ambulatorio dovranno essere disponibili mascherine chirurgiche (Vedi linee guida OMS ed indicazioni fornite da DL 02/03/2020 n. 9, art. 34 punto 3) e disinfettante per le mani.

Anna1981

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  • Re: Protocollo condiviso virus Covid-19 negli ambienti di lavoro
  • (15/03/2020 07:17)

Sono d'accordo con te anche se non sempre sono effettuate in studi o ambulatori medici.spesso I lavoratori sono visitati in qualche camera senza neanche la sala d'attesa.Inoltre volevo sottolineare come le indicazioni del protocollo citato dovrebbero essere eseguite a titolo gratuito....oltre alla sorveglianza sanitaria intendo

faggiano.danilo

faggiano.danilo
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  • Re: Protocollo condiviso virus Covid-19 negli ambienti di lavoro
  • (15/03/2020 08:17)

Il problema di fondo è che le visite di medicina del lavoro vengono spesso fatte in condizioni igienico-sanitarie precarie, poichè si è ormai degradata a branca burocrate di compilazione certificati. Di questo ce ne rendiamo conto solo a sprazzi. Nel momento in cui al MC si chiede di fare il Medico con i criteri di tale professione (ambulatorio adeguato, requisiti igienici, ecc.) il sistema si scompensa.
Non ho notizie di altri clinici liberi professionisti (per es. oculisti) che si sentirebbero "abbandonati" da una ipotetica rappresentanza sindacale. Questi Colleghi stanno continuando a lavorare con le dovute accortezze del caso, visto che già lavoravano in condizioni adeguate e decorose.

Riguardo alle uscite, a mio modo fuori luogo, di alcune Regioni che avrebbero legiferato suggerendo un differimento delle visite di sorveglianza sanitaria, ho rappresentato le mie perplessità sulla legittimità di tali "norme" ad un sedicente sindacalista travestito da medico competente (che qui non potrà cancellare il mio post). A questo ho rappresentato che il D.Lgs. 81/08, atto avente forza di legge, non ammette deroghe legislative da parte delle regioni. In questo periodo, dunque, a mio modo di vedere (e non sono certo un giurista) per gerarchia delle fonti, le Regioni non possono dire al proprio territorio di competenza "sospendente/rimandate la sorveglianza sanitaria", "finchè non passa la bufera Coronavirus continuano a valere i giudizi precedentemente espressi", "non effettuate le spirometrie per pericolo di contaminazione degli strumenti" (mi viene da pensare in che condizioni di igiene effettuino le spirometrie nel resto dell'anno, considerando che i boccagli con filtro sono monouso!!).
Tant'è che con il documento di ieri il Governo ha finalmente messo a tacere le diverse interpretazioni variopinte regionali e locali, affermando che la sorveglianza sanitaria va avanti. Così i MC abituati a fare SOLO ciò che la norma consente in modo esplicito, non decidendo per paura di sbagliare lì dove la norma non dà indicazioni, ora possono continuare a lavorare con l'appoggio del legislatore. Però cambiate i boccagli eh! Poi giacchè ci laviamo anche le mani, come dovremmo fare in tutto il resto dell'anno.

Il citato sindacalista travestito da MC ha risposto alla mia mail dicendo che era legittimo che la sorveglianza sanitaria fosse differita, vista la situazione emergenziale e che "tanto le limitazioni espresse nelle visite precedenti di solito vengono confermate in quelle successive". Quasi a dire che tanto tra una visita periodica e l'altra non cambia quasi mai nulla e quindi tanto vale differire. Vabbè, lasciamo stare!

La cosa bellissima e curiosa è che questo tizio ora plaude a questa decisione del Governo come se il contenuto sia stato da lui proposto. Quindi, mi sembra di capire che nel privato (nella mail di risposta a me) riteneva giusto rinviare la SS, mentre nelle "proposta" al Governo avrebbe detto di non interromperla. Spettacolo!

A pensar male si fa peccato ma ci s'azzecca!

lanfraz

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  • Re: Protocollo condiviso virus Covid-19 negli ambienti di lavoro
  • (15/03/2020 09:24)

faggiano.danilo il 15/03/2020 08:17 ha scritto:
Il problema di fondo è che le visite di medicina del lavoro vengono spesso fatte in condizioni igienico-sanitarie precarie, poichè si è ormai degradata a branca burocrate di compilazione certificati. Di questo ce ne rendiamo conto solo a sprazzi. Nel momento in cui al MC si chiede di fare il Medico con i criteri di tale professione (ambulatorio adeguato, requisiti igienici, ecc.) il sistema si scompensa.
Non ho notizie di altri clinici liberi professionisti (per es. oculisti) che si sentirebbero "abbandonati" da una ipotetica rappresentanza sindacale. Questi Colleghi stanno continuando a lavorare con le dovute accortezze del caso, visto che già lavoravano in condizioni adeguate e decorose.

Riguardo alle uscite, a mio modo fuori luogo, di alcune Regioni che avrebbero legiferato suggerendo un differimento delle visite di sorveglianza sanitaria, ho rappresentato le mie perplessità sulla legittimità di tali "norme" ad un sedicente sindacalista travestito da medico competente (che qui non potrà cancellare il mio post). A questo ho rappresentato che il D.Lgs. 81/08, atto avente forza di legge, non ammette deroghe legislative da parte delle regioni. In questo periodo, dunque, a mio modo di vedere (e non sono certo un giurista) per gerarchia delle fonti, le Regioni non possono dire al proprio territorio di competenza "sospendente/rimandate la sorveglianza sanitaria", "finchè non passa la bufera Coronavirus continuano a valere i giudizi precedentemente espressi", "non effettuate le spirometrie per pericolo di contaminazione degli strumenti" (mi viene da pensare in che condizioni di igiene effettuino le spirometrie nel resto dell'anno, considerando che i boccagli con filtro sono monouso!!).
Tant'è che con il documento di ieri il Governo ha finalmente messo a tacere le diverse interpretazioni variopinte regionali e locali, affermando che la sorveglianza sanitaria va avanti. Così i MC abituati a fare SOLO ciò che la norma consente in modo esplicito, non decidendo per paura di sbagliare lì dove la norma non dà indicazioni, ora possono continuare a lavorare con l'appoggio del legislatore. Però cambiate i boccagli eh! Poi giacchè ci laviamo anche le mani, come dovremmo fare in tutto il resto dell'anno.

Il citato sindacalista travestito da MC ha risposto alla mia mail dicendo che era legittimo che la sorveglianza sanitaria fosse differita, vista la situazione emergenziale e che "tanto le limitazioni espresse nelle visite precedenti di solito vengono confermate in quelle successive". Quasi a dire che tanto tra una visita periodica e l'altra non cambia quasi mai nulla e quindi tanto vale differire. Vabbè, lasciamo stare!

La cosa bellissima e curiosa è che questo tizio ora plaude a questa decisione del Governo come se il contenuto sia stato da lui proposto. Quindi, mi sembra di capire che nel privato (nella mail di risposta a me) riteneva giusto rinviare la SS, mentre nelle "proposta" al Governo avrebbe detto di non interromperla. Spettacolo!

Tengo a precisare che il termine "abbandonati" non era riferito alla rappresentanza sindacale, di cui peraltro hai illustrato tu l'atteggiamento, almeno fino a prova contraria, ma a coloro che, ad esempio, scrivono nero su bianco che "il MC potrà valutare l'opportunità di modificare il proprio protocollo di sorveglianza sanitaria...ove non ci sia una periodicità inderogabile imposta dalla Legge (?)..dopo aver valutato che IL RISCHIO DI EFFETTUARE LA SORVEGLIANZA SANITARIA NELLE AREE SOGGETTE A LIMITAZIONI, ANCHE PER I LAVORATORI, E' MAGGIORE RISPETTO AD UNA BREVE E TEMPORANEA DILAZIONE" (mi scuso per il maiuscolo, ma volevo sottolineare questo passaggio).
Se a voi sembra normale che ci venga richiesto di fare questo tipo di valutazione...

Rcorda

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  • Re: Protocollo condiviso virus Covid-19 negli ambienti di lavoro
  • (15/03/2020 09:59)

Rispondo al collega Faggiano.
Secondo il mio modesto pare questo non è il momento di fare recriminazioni e elucubrazioni normative, ma solo di usare il buon senso.
Faccio un esempio pratico: quasi tutti i parrucchieri operano in condizioni di normalità in modo igienica ante sicuro, ma questa non è una condizione di normalità per cui sono stati chiusi, non potendo garantire la distanza di un metro.
Normalmente chi va in Puglia dalla Lombardia nel mese di agosto non si deve mettere in quaratene, ma ora c'è una disposizione regionale che te lo impone.....
Perché per i mc non si può usare il buon senso?
Io oggi mando la mail, ognuno poi è libero di fare e pensare ciò che vuole.
P. S. No, normalmente non visito con mascherina, camice idrorepellente monouso e visiera.

faggiano.danilo

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  • Re: Protocollo condiviso virus Covid-19 negli ambienti di lavoro
  • (15/03/2020 11:59)

Scusate bene, senza polemica ma solo per confronto intellettuale.
Una idoneità ha una scadenza stabilita per legge. Il buon senso, seppur condivisibile, non è menzionato nella norma, quindi non è ammesso.
Se ho la patente scaduta, non posso guidare. Se ho l'assicurazione scaduta, non posso usare la macchina (tant'è che le assicurazioni possono restare aperte, ma questo è un inciso inutile). Se ho la visita scaduta, non posso lavorare.

Sono tutti casi in cui, se manca una norma titolata a modificare lo stato delle cose, nessuno può andare in deroga. Ripeto, anche se il buon senso potrebbe essere condivisibile.
Il Governo ha messo per iscritto una cosa ovvia, ma che evidentemente doveva essere esplicitata: devi stare ad un metro di distanza, se non lo puoi rispettare, ti metti la mascherina.
E' lo stesso ragionamento che si fa per altri rischi: se ti devi esporre al rumore, visto che non puoi evitarlo perchè devi lavorare, ti metti le cuffie.

A pensar male si fa peccato ma ci s'azzecca!

Rcorda

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  • Re: Protocollo condiviso virus Covid-19 negli ambienti di lavoro
  • (15/03/2020 13:21)

Ho notizia che alcune assicurazioni stanno prorogando la scadenza di copertura, i fogli rosa per esami guida sono prorogati, etc...... Con buon senso, in emergenza non c'è tempo per modificare tutto

p.nacci

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  • Re: Protocollo condiviso virus Covid-19 negli ambienti di lavoro
  • (15/03/2020 13:35)

I casi per provincia con l’aggiornamento rispetto agli ultimi giorni

BG 2.864/2.368/2.136/1.815/1.472/1.245/997/761/623/537

BS 2.122/1.784/1.598/1.351/790/739/501/413/182/155

CO 154/118/98/77/46/40/27/23/11/11

CR 1.565/1.344/1.302/1.061/957/916/665/562/452/406

LC 287/237/199/113/89/66/53/35/11/8

LO 1.276/1.133/1.123/1.035/963/928/853/811/739/658

MB 224/143/130/85/65/64/59/61/20/19

MI 1.551/1.307/1.146/925/592/506/406/361

MN 261/187/169/137/119/102/56/46/32/26

PV 622/482/468/403/324/296/243/221/180/151

SO 45/23/23/13/7/7/6/6/4/4

VA 158/125/98/75/50/44/32/27/23/17

e 556 in corso di verifica.

Sopra i dati di ieri della Regione più colpita Lombardia.

Corretto che in assenza di deroga Il D .Lgs 81/08 rimane totalmente in vigore. Il protocollo siglato in accordo tra Governo, sindacati (assenti USB sigla forte tra i metalmeccanici) e industriali..assenti SIML, ANMA, ecc chiarisce la distanza di un metro per protezione dei lavoratori ma non analizza le situazioni locali Le fabbriche non essenziali di Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi andavano chiuse 15 giorni fa per contenere e sollevare gli impegni dei nostri colleghi ospedalieri.

Il Governo con parti sociali ha fatto un accordo valido e chiaro, senza dpi e distanziamento di un metro non si lavora.

Pensare di avere MC che domattina vanno nelle infermierie delle fabbriche bresciane e bergamasche prive di finestre con spazio in cui ci sta un lettino e pure sprovvisti di protezioni individuali è quanto di più contrario agli insegnamenti di 4 anni di specializzazione di Medicina del Lavoro...si chiama prevenzione primaria !!!

PS: stesso discorso vale in altre regioni dove i dati aumentano costanmente vd. Emilia Romagna, Marche,Piemonte, ecc

Rcorda

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  • Re: Protocollo condiviso virus Covid-19 negli ambienti di lavoro
  • (15/03/2020 14:00)

https://www.ilmessaggero.it/itali...siva_ospedali_ultime-5111702.html

arierre

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  • Re: Protocollo condiviso virus Covid-19 negli ambienti di lavoro
  • (15/03/2020 15:20)

p.nacci il 15/03/2020 01:35 ha scritto:
I casi per provincia con l’aggiornamento rispetto agli ultimi giorni

BG 2.864/2.368/2.136/1.815/1.472/1.245/997/761/623/537

BS 2.122/1.784/1.598/1.351/790/739/501/413/182/155

CO 154/118/98/77/46/40/27/23/11/11

CR 1.565/1.344/1.302/1.061/957/916/665/562/452/406

LC 287/237/199/113/89/66/53/35/11/8

LO 1.276/1.133/1.123/1.035/963/928/853/811/739/658

MB 224/143/130/85/65/64/59/61/20/19

MI 1.551/1.307/1.146/925/592/506/406/361

MN 261/187/169/137/119/102/56/46/32/26

PV 622/482/468/403/324/296/243/221/180/151

SO 45/23/23/13/7/7/6/6/4/4

VA 158/125/98/75/50/44/32/27/23/17

e 556 in corso di verifica.

Sopra i dati di ieri della Regione più colpita Lombardia.

Corretto che in assenza di deroga Il D .Lgs 81/08 rimane totalmente in vigore. Il protocollo siglato in accordo tra Governo, sindacati (assenti USB sigla forte tra i metalmeccanici) e industriali..assenti SIML, ANMA, ecc chiarisce la distanza di un metro per protezione dei lavoratori ma non analizza le situazioni locali Le fabbriche non essenziali di Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi andavano chiuse 15 giorni fa per contenere e sollevare gli impegni dei nostri colleghi ospedalieri.

Il Governo con parti sociali ha fatto un accordo valido e chiaro, senza dpi e distanziamento di un metro non si lavora.

Pensare di avere MC che domattina vanno nelle infermierie delle fabbriche bresciane e bergamasche prive di finestre con spazio in cui ci sta un lettino e pure sprovvisti di protezioni individuali è quanto di più contrario agli insegnamenti di 4 anni di specializzazione di Medicina del Lavoro...si chiama prevenzione primaria !!!

PS: stesso discorso vale in altre regioni dove i dati aumentano costanmente vd. Emilia Romagna, Marche,Piemonte, ecc

Sono d'accordo conte ! Evitiamo la Sorveglianza Sanitaria,
Mi rivolgo soprattutto agli over 65 e a tutti i colleghi che operano in ambienti promiscui e ad igiene "variabile"

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