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• Re: Sindacati
• (10/12/2007 10:16)

[cite]nofertiri9 il 09/12/2007 04:54 ha scritto:
Ci vorrei aggiungere del mio...
Di solito, nelle supermegaziende ipergalattiche, quando un sig. ASL (di solito, sono in 2, uno legge e l'altro scrive, notoriamente) si presenta alla porta, accorre immediatamente il RSPP o il Preposto più alto in grado presente, talvolta qualcuno della Direzione ma è raro, vengono chiamati di corsa gli RLS (con esattamente le caratteristiche descritte da nonnogab) e in genere si inizia con un buon caffè (non so a torino, ma qua sì)nella Sala Riunioni.
E da lì si inizia ad esaminare la Documentazione... In genere, arriva ora di pausapranzo, e tutti insieme di solito vanno a rifocillarsi, rigorosamente nella Mensa per i Capi, e così se ne vanno un altro paio di ore, che di sempre di solito si concludono con un buon caffè.
Verso le 15, si riapproda in Sala Riunioni, dove si incomincia a decidere cosa mettere a verbale e come....

Buongiorno! Sono un sig. A.S.L. e, premettendo che ogni volta che succede un infortunio sul lavoro, a qualsiai latitudine esso accada, mi sento una nullità, vorrei precisare un paio di cosine.
1) gli ispettori delle ASL vanno generalmente in due a fare le ispezioni non perchè uno sia capace solo a scrivere e l'altro solo a leggere (!) ma perchè è proprio la Magistratura a consigliare ad operare in tandem per motivi
2)Io peronalmente eseguo sopralluoghi fondamentalmente per indagini di MP, ricorsi ex art. 17 ed art. 48, rarissimamente in seguito ad infortuni e comunque preferisco uscire sempre con un tecnico in quanto, avendo egli questa qualifica, forse mi può aiutare a "vedere" cose che come medico non sempre vedo(idoneità dell’impianto elettrico, del metano, dell’aria compressa ai sensi della legge 46/90....che anche se non di nostra specifica competenza è bene che gli si dia un'occhiata, conformità delle macchine e non la semplice protezione dei trapani ecc..)
3) Quando vado in un'azienda spesso mi presento alla reception e chiedo di chiamare l'RLS e l'RSPP e considerando che spessissimo la signorina della reception è addestrata a farmi aspettare almeno il tempo che i dipendenti indossino i DPI, che scompaiono prodotti strani e/o lavoratori in nero (visto che la maggior parte delle ditte non conosce la differenza di competenze fra ASL ed ispettorato del Lavoro) e quant'altro, personalmente, con educazione ma con molta, molta determinazione, ENTRO, nei reparti produttivi. PUNTO....
A volte, se riesco, sempre con educazione, entro dalle porte di emergenza lasciate aperte o da qualche altro pertugio, direttamente nei reparti produttivi.
4) Durante il sopralluogo si ascoltano i lavoratori (spesso mentre un'ispettore "distrae" l'onnipresete segugio del DL, l'atro parla con i dipendenti...altro motivo per cui si va in due) e successivamente, solo se c'è bisogno di verificare il cartaceo, si approda alla sala riunione e qui, se è il caso, posso accettare un caffè.
In genere non perdiamo tempo a disporre la ritinteggiatura delle pareti del bagno, in quanto ci sono BEN altre cose da verbalizzare, e comunque, sarà che dalle mie parti le aziende con le mense non ce ne sono tante, ritorniamo nel nostro ufficietto a scrivere le prescrizioni/disposizioni e a dare, come per legge, i tempi per le ottemperanze (...."ci vediamo tra un mese")
5)Relativamente alle competenze dei tecnici, pur non amando dare giudizi su aspetti che non conosco bene e non conoscerò mai abbastanza, bisogna ricordare che accanto ai tecnici VERAMENTE LAUREATI e veramente bravi, che hanno cioè frequentato un corso universitario serio di tre anni, ci sono tutti quelli che, grazie anche alla "benevolenza" dei nostri professoroni universitari, hanno preso la laurea !!! con i "punti", cioè facendo per qualche mese delle presenze in qualche corso, prontamente allestito dall'Università più astuta, e "superando" dei quiz (pietosi) a risposta multipla.... per cui chi era entrato in ASL a fare le fotocopie, ora è coordinatore o ha una posizione organizzativa!!!
Dunque a questo punto potrei puntare anche io il dito contro i DL, i sindacati, gli RSPP, i nostri politici, l'univeristà, i MC assoldati dai DL, i miei colleghi ecc... ecc... ma c'è chi, soprattutto questi giorni, lo sta facendo, argomentendo anche meglio di me...forse perdendo tempo e allora, concludo dicendo che se ognuno di noi facesse ONESTAMENTE quello per cui viene pagato, forse il fallimento tecnico-sociale del lavoro sarebbe meno vergognoso e, soprattutto, e mi rivolgo ai colleghi delle ASL, ricordiamoci che veniamo pagati con i soldi delle tasse degli italiani anche di quelli che sono morti a Torino qualche giorno fà.

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• Re: Sindacati
• (10/12/2007 11:09)

sì, Piro, hai ragione.....è che per disgusto dell'esistente poi finisce che si fa di tutt'un'erba un fascio! lo sappiamo che ci sono tanti che fanno il loro mestiere sicuramente con coscienza e con tutta la scienza di cui dispongono - ed è altrettanto vero che noi siamo medici e all'Università nessuno ti ha insegnato a riconoscere un parapetto di sicurezza, ma al massimo a rianimare quello che senza il parapetto è caduto.....
il problema è la rabbia!!!! la rabbia per questo sistema che non ne vuol sapere di funzionare, in cui la preparazione tecnica, l'esperienza, la volontà di fare al meglio il proprio lavoro non sono mai premianti!!!!! è allora noi, medici del lavoro, igienisti del lavoro ci sentiamo sempre più sprofondare... e la morte di quelle povere persone è il fallimento di tutti...

nofertiri9

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• Re: Sindacati
• (10/12/2007 12:17)

Accolgo e comprendo piro e la sua giustamente "calda" reazione: mi creda, anche io conosco sigg. ASL che fanno così, e che girano in 2 anche per evitare che a certi DdL -avvezzi al criterio che per il resto c'è mastercard- passi per il cervello di rifilargli qualche banconota di quelle gialle sotto la tazzina del caffè, cosa che li costringerebbe a chiamare i corsa i CC o la PS e farli prendere lì sui due piedi.
Conosco, e mi vanto anche di esserne storicamente amica, sigg. ASL che si sono trovati la propria macchina con tutte e 4 le ruote tagliate, uscendo da certe aziende, o che hanno dovuto cambiare casa ed intestare tutte le utenze alla suocera. Li conosco, li stimo e per quanto mi è possibile cerco anche di supportarli.
Ma io ho premesso: parlavo di supermegaziende ipergalattiche.
E non si sa perchè, ma dai tempi dell'ex ENPI, fresco transitato nelle USL e nei c.d. "presidi Multizonali", la superfabbrica X è "del Dott Y" e quella W è "del tecnico Z". Almeno qui. E non si vede la via di risolvere questo problema.
A una mia carissima collega, vera specialista su un argomento assai delicato, che lavora presso una certa ASL, hanno fatto fare dentro e fuori dal servizio ispettivo per circa 4 anni: ora dai impiccio, ti trasferiamo per 4 mesi all'altro ufficio, ora ci servi di nuovo torni qua per 6 mesi, ora dai impiccio un'altra volta e quindi altro settore per 3 mesi, poi servi di nuovo, torna qua per 8 mesi, etc. Lei, alla fine, si è ampiamente rotta le scatole e ha rifiutato di tornare "precaria", ha fatto una bella lettera al megasignorASL e gli ha detto chiaro e tondo "ciccio, o io faccio parte della vigilanza sempre ed in autonomia di scelta ispettiva, visto il grado raggiunto, oppure 'ste cacchie di ispezioni te le fai tu e i tuoi accoliti!".
Attualmente, da circa un anno e mezzo è assegnata all'epidemiologia...
Non tutte le erbe è giusto stiano nello stesso fascio, ne sono più che cosiente; e anche io penso che alla fine il marcio non sia che una sporca minoranza: ma talmente sporca da insozzare tutto.

Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.

GANDALF IL GRIGIO

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• Re: Sindacati
• (12/12/2007 01:14)

Visto che la polemica non mi spaventa, permettetemi di far sentire anche la mia voce in questo dibattito. Premetto che non sarò né breve né conciso….Credo che tutti, chi più chi meno, abbiano detto una parte di verità, e probabilmente tutti chi più chi meno stanno dalla parte della ragione: i Colleghi che lamentano la scarsa professionalità di alcuni operatori dei servizi di vigilanza, piro (che conosco personalmente e su cui metto la mano sul fuoco) che difende l’onestà di coloro che fanno bene il loro lavoro, Gabriele che non nasconde il proprio disgusto per quanto detto dai vari politici e loro accoliti. Probabilmente ha ragione nofer quando dice che il marcio è una minoranza, ma il problema è che questo marcio sta ai vertici…ma del resto, cara nofer, dalle tue (ed anche mie…) parti mi pare che si dica che il pesce puzza sempre dalla testa….Possiamo lamentarci quanto ci pare, ma ricordiamoci che ogni popolo ha i politici (e quindi il governo, e di conseguenza tutto il resto) che si merita…evidentemente noi italiani questo ci meritiamo. Per carità non voglio fare il Beppe Grillo della situazione, ma credo che in fondo quello che ci capita ce lo meritiamo, anche perché non facciamo niente per cambiare le cose. Un piccolo esempio? Rimaniamo nel nostro piccolo universo virtuale del sito del MC. Quanti sono gli iscritti a questo sito (aiuto Redazione!)…diciamo più di 4000? E quanti contatti ci sono al giorno…..più di 3000? e quanti siamo a parlare liberamente….20/25 cristiani, non di più!!! Non dico di metterci la faccia come faccio io e pochi altri o essere comunque riconoscibili come fanno altri colleghi che segnalano i propri dati nel profilo, ma almeno esprimere delle idee, una presa di posizione….anonimamente…ma per Giove, date dei segni di vita!!!! Come pretendiamo di cambiare le cose se non abbiamo il coraggio di dire ciò che pensiamo perché magari poi si offende il Professore o il Direttore o quel-tizio-importante che mi ha promesso che mi da la ditta di quell’altro che è l’amico di sempronio…..che tristezza! Alla fine ci troviamo a vivere in questa martoriata penisola, dove la gente MUORE per andare a guadagnare un salario di poco al di sopra della soglia di povertà, dove un operaio se vuole far studiare i propri figli o farsi un buco di casa è costretto a fare turni di 12 ore consecutive, dove poi arrivano tutti (politici, sindacalisti, preti, opinionisti, ed altre bestie del circo) a piangere con la immancabile vedova e gli immancabili orfani, a dire quanto gli dispiace, che ci impegneremo, che faremo la commissione tal dei tali, che ci vogliono le leggi severe, anzi che le leggi ci sono ma non sono applicate, etc, etc……MA NON LO CAPITE CHE CI STANNO PRENDENDO PER I FONDELLI, E CHE DI QUEI MORTI NON GLIENE FREGA NIENTE A NESSUNO? Quei poveracci morti in modo orribile per un tozzo di pane sono solo la scusa che il sindacalista o il politico o il professore universitario di turno usano per farsi pubblicità in TV. Ma vi rendete conto che i sindacati sono almeno 20 anni che non stanno più dalla parte dei lavoratori? E quando Bertinotti, addoloratissimo nei suoi maglioncini di cachemire che costano due stipendi di un operaio, chiede maggiore potere per le rappresentanze sindacali in termini di sicurezza nelle aziende non sentite una sensazione di nausea montarvi dentro? E quando Prodi o Napoletano strillano chiedendo maggiore rigore, non vi viene da ridere (o da piangere)? Per non parlare di quelli dell’altro versante politico…patetici, tutti. E noi, alla fine, frustrati da tale ignobile recita, andiamo a cercare dove sta il marcio, senza considerare che il marcio siamo tutti noi, nel momento in cui accettiamo i sindacalisti che non fanno i sindacalisti, i governi che non governano, i Sig ASL che vanno a prendere il caffè, i RSPP che nuotano nella ignoranza, i MC che fanno finta di visitare la gente, e molto altro ancora..

Sapete come sono morti quei poveracci a Torino e gli altri 1000 che li hanno preceduti…li abbiamo uccisi noi, tutte le volte che chiudiamo gli occhi per non vedere il marcio che ci circonda.

Se son d’umore nero allora scrivo, frugando dentro le nostre miserie (F. Guccini)

…e scusate lo sfogo.

Sergio Truppe
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• Re: Sindacati
• (12/12/2007 11:33)

Sergio, che dire? I tuoi pernsieri e sentimenti sono anche i miei. Aggiungo anche un senso di impotenza: di fronte al grande marcio nazionale, e di fronte al piccolo marcio della mia azienda ospedaliera, dove le posizioni di vertice sono perlopiù occupate da persone incapaci e incompetenti, e se l'ospedale tutti i giorni continua a funzionare, non è per la capacità e il merito di chi lo governa, ma è per la coscienza professionale dei singoli lavoratori (per fortuna c'è ancora gente appassionata al proprio lavoro). Allora, per non scoraggiarmi troppo, mi dico che per cominciare devo fare anch'io bene la mia parte.