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• COVID19 e protocollo sanitario
• (02/04/2020 12:20)

Ci sono vari documenti che fanno riferimento ad una ridefinizione dei protocolli sanitari in funzione del rischio COVID anche in ambito NON sanitario. Indipendentemente dal rischio di infezione in una determinata mansione, non capisco quali potrebbero essere le modifiche al protocollo sanitario. Capisco che si potrebbe rivedere, in certi casi, la periodicità delle visite e magari inserire test sierologici NON ANCORA VALIDATI, ma quali altri aggiornamenti del protocollo sanitario si potrebbero prevedere ??
Forse l'indicazione ad aggiornare il protocollo sanitario è finalizzata a richiamare i lavoratori in visita , considerato che è stato inserito un nuovo rischio nel DVR??? Cari colleghi, Voi come vi regolate ?

arierre

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• Re: COVID19 e protocollo sanitario
• (03/04/2020 19:21)

L'infezione da Covid è un rischio lavorativo SOLO di tutto il personale sanitario e necroforo.... Quindi non va inserito, normalmente , nel DVR e non vanno ridefiniti i Piani Sanitari, ma si faranno slittare le visite periodiche non svolte.
Per quanto riguarda i test sierologici anticorpali dobbiamo aspettare innanzitutto che vengano validati e di sapere quanto duri la protezione immunitaria. Poi che le Autorità Preposte ci dicano quando , con che test, con che età, che genere etc potranno i singoli lavoratori . riprendere la tale attività lavorativa.
Tali indicazioni governative potranno eventualmente ed in seguito, essere ( o meno) inserite in un Piano Sanitario. Secondo me solo se non saranno transitorie( come spero), ma dovranno essere mantenute d per alcuni anni....

EtaBeta

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• Re: COVID19 e protocollo sanitario
• (04/04/2020 00:18)

C' e' una pubblicazione dell OSHA che classifica il rischio sulla base della tipologia e frequenza di contatti con gli altri. Una volta stabilito il rischio, il medico potrebbe inserirlo nel protocollo sanitario. Ma oltre a questo, come andrebbe potrebbe venir aggiornato il protocollo san ??

mantello

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• Re: COVID19 e protocollo sanitario
• (06/04/2020 16:45)

Credo che un rischio viene definito occupazionale se è maggiore di quello della popolazione generale. Poi esistono livelli diversi di rischio che sono definiti non solo dalla entità "fisica" dell' agente ma anche dalle misure organizzative, protettive e formative ci cui dispone il lavoratore. Un criterio che viceversa non credo condivisibile è quello di negare il rischio perchè sono tanti gli esposti

arierre

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• Re: COVID19 e protocollo sanitario
• (07/04/2020 20:12)

mantello il 06/04/2020 04:45 ha scritto:
Credo che un rischio viene definito occupazionale se è maggiore di quello della popolazione generale. Poi esistono livelli diversi di rischio che sono definiti non solo dalla entità "fisica" dell' agente ma anche dalle misure organizzative, protettive e formative ci cui dispone il lavoratore. Un criterio che viceversa non credo condivisibile è quello di negare il rischio perchè sono tanti gli esposti

E' un rischio biologico, come l'influenza,e che non ha relazione DIRETTA con il lavoro, tranne, appunto, per sanitari e necrofori.
Per cui, se fai un Piano Sanitario a chi è al di fuori di queste tipologie, (dove è un vero rischio biologico, come l'epatite, l'HIV....)dovresti aggiungere, come rischio biologico, al Covid, anche l'influenza, le sd parainfluenzali, le riniti, le faringiti, le tracheiti e altre malattie infettive comuni e per che no l'aria inquinata, l'acqua non pura.
Credo che mettere tutto come Rischio, significa non mettere alcun rischio, mentre credo che dobbiamo focalizzarci sui rischi veri, gravi e correlati.
Continuo a dire che non ha senso, ma se la pensi diversamente, non ci posso fare niente.
tuo Maurizio