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Telemedicina

Questo argomento ha avuto 23 risposte ed è stato letto 1965 volte.

Anna1981

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  • Telemedicina
  • (23/04/2020 13:56)

Qualcuno di voi ha gia' attivato visite mediche a distanza?

mantello

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  • Re: Telemedicina
  • (23/04/2020 21:13)

Confesso di essere legato a concetti obsoleti ma nei miei schemi mentali la "visita medica" comporta anamnesi ed esame obiettivo. Mi risulta quindi difficile capire come possa essere eseguita da remoto. Con questo apprezzo sinceramente le possibilità offerte dalla telemedicina come strumento di allerta e di monitoraggio. Credo però improponibile associare la telemedicina con la visita medica.

zuppida

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  • Re: Telemedicina
  • (24/04/2020 12:04)

mantello il 23/04/2020 09:13 ha scritto:
Confesso di essere legato a concetti obsoleti ma nei miei schemi mentali la "visita medica" comporta anamnesi ed esame obiettivo. Mi risulta quindi difficile capire come possa essere eseguita da remoto. Con questo apprezzo sinceramente le possibilità offerte dalla telemedicina come strumento di allerta e di monitoraggio. Credo però improponibile associare la telemedicina con la visita medica.

Concordo. Siamo all'assurdo.

milvio.piras

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601
  • Re: Telemedicina
  • (24/04/2020 17:03)

Vi chiedo la gentilezza di spiegare perché considerate assurda una soluzione temporanea come la telemedicina (in videochiamata) in un periodo eccezionale come questo, che non ha precedenti, né tantomeno regole appropriate già stabilite e che tengano conto delle criticità indiscutibili per la garanzia dei livelli di sicurezza adeguati ad evitare il contagio del medico e dei lavoratori.

mantello

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  • Re: Telemedicina
  • (24/04/2020 20:44)

Nulla assolutamente contro la telemedicina: trasmissione di ECG, acquisizione di parametri vari, mail, telefonate, videochiamate e quant'altro. Quello che trovo improponibile è definire "vista medica" una attività svolta senza avere di fronte il Paziente. In emergenza penso si possano e si debbano adeguare le modalità operative, non certo cambiare il nome alle cose. Una videochiamata, per quanto utile e necessaria è sempre una videochiamata e non una visita medica. Incidentalmente segnalo che, alla fine di aprile, sarebbe ora di smetterla di di fare qualsiasi cosa riparandosi dietro lo schermo dell'emergenza. Sarebbe ora di avere pensieri ed opere certamente diversi dal tran tran passato ma altrettanto certamente non più puramente emergenziali. Debordando dal tema mi chiedo anche se non sia necessario rifletter sul fatto che il MC sia vissuto (e ancor più grave si viva e si rivendichi ) come burocratico esecutore di visite periodiche Seguendo il sito mi pare che non sia molto diffuso il sospetto che il ruolo del MC consista nell'essere consulente e punto di riferimento a 360° del datore di lavoro.

milvio.piras

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  • Re: Telemedicina
  • (25/04/2020 02:44)

mantello il 24/04/2020 08:44 ha scritto:
Nulla assolutamente contro la telemedicina: trasmissione di ECG, acquisizione di parametri vari, mail, telefonate, vide
ochiamate e quant'altro. Quello che trovo improponibile è definire "vista medica" una attività svolta senza avere di fronte il Paziente. In emergenza penso si possano e si debbano adeguare le modalità operative, non certo cambiare il nome alle cose. Una videochiamata, per quanto utile e necessaria è sempre una videochiamata e non una visita medica. Incidentalmente segnalo che, alla fine di aprile, sarebbe ora di smetterla di di fare qualsiasi cosa riparandosi dietro lo schermo dell'emergenza. Sarebbe ora di avere pensieri ed opere certamente diversi dal tran tran passato ma altrettanto certamente non più puramente emergenziali. Debordando dal tema mi chiedo anche se non sia necessario rifletter sul fatto che il MC sia vissuto (e ancor più grave si viva e si rivendichi ) come burocratico esecutore di visite periodiche Seguendo il sito mi pare che non sia molto diffuso il sospetto che il ruolo del MC consista nell'essere consulente e punto di riferimento a 360° del datore di lavoro.

Ok. Smettiamo di chiamarle "visite mediche". Resta il fatto che, in carenza cronica di DPI e di condizioni igieniche adeguate, con un flusso di decine di potenziali portatori del virus al giorno o alla settimana, la telemedicina e i colloqui in videochiamata restano l'unico mezzo per acquisire sufficienti elementi per sbilanciarsi su una sorta di giudizio di idoneità della durata di pochi mesi e, al contempo, evitare di essere contagiati e di contagiare a nostra volta.
Anche a me, in condizioni normali, hanno sempre fatto ... alterare certi modi di fare la sorveglianza sanitaria (e il discorso è rimasto in sospeso a causa degli sconvolgimenti causati dall'emergenza).
Ma se qualche contagio si è potuto evitare e se qualche vita è stata risparmiata è anche grazie all'adozione di questa misura, certamente poco ortodossa, ma decisamente opportuna viste le circostanze eccezionali.

Anna1981

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  • Re: Telemedicina
  • (25/04/2020 08:10)

Si assolutamente sono d'accordo con milvio.piras

mantello

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  • Re: Telemedicina
  • (26/04/2020 15:55)

Invio nuovamente un post misteriosamente disperso.
Nessun riferimento personale ma solo un tentativo di riflessione di carattere generale. Se un lavoratore ha il problema (e verosimilmente l’ansia) di poter essere contagiante o contagiato, anche in ragione di una possibile fragilità, credo vorrebbe entrare in contatto con un Competente che è pur sempre medico e gli dimostra, con il suo comportamento prima che con le parole, che l’ansia può essere controllata adottando le misure necessarie. Mi suscita inoltre perplessità la formulazione di un giudizio di idoneità a rientrare in un ambiente di lavoro se chi giudica evita di metterci il piede. Infine credo si possa associare la credibilità di un DdL nel valutare e controllare il rischio di contagio anche dalla sua capacità di fornire al MC condizioni e strumenti di lavoro sicuri. Concretamente ritengo che se pure parecchie attività possono essere svolte in remoto, la presenza fisica è essenziale non solo per definire “visita medica” un atto medico, ma anche, in molti casi, per occuparsi, da medico, dello stato di salute del lavoratore. Sono consapevole che la teoria deve necessariamente fare i conti con la cruda realtà. Non vorrei tuttavia che la cruda realtà sia elevata al rango di teoria.

lanfraz

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  • Re: Telemedicina
  • (26/04/2020 22:11)

mantello il 26/04/2020 03:55 ha scritto:
Invio nuovamente un post misteriosamente disperso.
Nessun riferimento personale ma solo un tentativo di riflessione di carattere generale. Se un lavoratore ha il problema (e verosimilmente l’ansia) di poter essere contagiante o contagiato, anche in ragione di una possibile fragilità, credo vorrebbe entrare in contatto con un Competente che è pur sempre medico e gli dimostra, con il suo comportamento prima che con le parole, che l’ansia può essere controllata adottando le misure necessarie. Mi suscita inoltre perplessità la formulazione di un giudizio di idoneità a rientrare in un ambiente di lavoro se chi giudica evita di metterci il piede. Infine credo si possa associare la credibilità di un DdL nel valutare e controllare il rischio di contagio anche dalla sua capacità di fornire al MC condizioni e strumenti di lavoro sicuri. Concretamente ritengo che se pure parecchie attività possono essere svolte in remoto, la presenza fisica è essenziale non solo per definire “visita medica” un atto medico, ma anche, in molti casi, per occuparsi, da medico, dello stato di salute del lavoratore. Sono consapevole che la teoria deve necessariamente fare i conti con la cruda realtà. Non vorrei tuttavia che la cruda realtà sia elevata al rango di teoria.

Ineccepibile.

Sonnambulo

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  • Re: Telemedicina
  • (27/04/2020 15:56)

Concordo anch'io con Mantello. In questo frangente ho pensato di ricorrere alla telemedicina per sbrogliare alcune visite al rientro da assenza (non per la paura di essere contagiato ma piuttosto per evitare di sobbarcarmi un sacco di Km per effettuare una visita). L'idea poteva essere buona considerato pure il fatto che adesso ci obbligheranno alle visite per rientro da assenza anche inferiore a 60 giorni per i Covid + e sarà molto difficile gestirle. Il buon proposito, però, è subito naufragato quando dall'altra parte mi sono trovato di fronte persone che lamentavano ancora problematiche di salute irrisolte (e quindi sottintendevano la necessità di beneficiare di limitazioni al rientro); a questo punto come potrei formulare un giudizio di idoneità con limitazioni oppure di inidoneità senza nemmeno visitare il lavoratore?

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