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Telemedicina

Questo argomento ha avuto 23 risposte ed è stato letto 1970 volte.

Giannini

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  • Re: Telemedicina
  • (01/05/2020 21:18)

..qualcuno che si muove e descrive le cose come effettivamente stanno.
Da divulgare mi pare...

https://www.sanitainformazione.it...-sicurezza-tamponi-troppi-rischi/

"Felicius curari a medico popularem gentem quam nobiles et principes viros."

mantello

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  • Re: Telemedicina
  • (02/05/2020 10:19)

Il post del Conte mette in evidenza la necessità di meglio articolare il discorso. Come MC chiamati (per legge, e per professionalità) a procedere alla valutazione dei rischi, dovremmo in primo luogo avere consapevolezza che il rischio (anche per noi) di contrarre infezione da coronavirus è differente per chi opera in strutture ospedaliere/sanitarie e chi opera in ambito industriale. Non vi è dubbio che in ambito ospedaliero il rischio di contagio per il MC sia particolarmente elevato. Pur non essendo più “sul campo” ho notizie di colleghi contagiati, ammalati, ricoverati. Anche in questo contesto però mi suscita perplessità l’idea di valutare “in remoto” l’idoneità degli OS a lavorare in condizioni e modalità che sono, per tutti, diverse da quelle abituali. Per chi opera in ambito industriale il rischio, credo, sia radicalmente minore. Mi pare improprio anche il paragone con i MMG che hanno certamente maggiore probabilità di entrare in contatto con soggetti malati. Inoltre i MC sono (per legge e per professionalità) esperti nella scelta e nell'uso delle misure e dei presidi di prevenzione. Sempre come MC dovremmo, credo, avere sempre presente il principio che nessuno dovrebbe essere fatto idoneo a lavorare in condizioni di rischio non controllato. Non mi pare bello fare idoneità “da lontano” perché gli ambienti di lavoro non ci paiono sicuri. Infine un mio vecchio pallino. Se avessimo chiamato il rischio da agenti biologici con il suo nome corretto, invece di adagiarci nel nebuloso “rischio biologico” forse avremmo qualche strumento professionale ed emotivo in più per affrontarlo.

lanfraz

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  • Re: Telemedicina
  • (02/05/2020 11:22)

mantello il 02/05/2020 10:19 ha scritto:
Il post del Conte mette in evidenza la necessità di meglio articolare il discorso. Come MC chiamati (per legge, e per professionalità) a procedere alla valutazione dei rischi, dovremmo in primo luogo avere consapevolezza che il rischio (anche per noi) di contrarre infezione da coronavirus è differente per chi opera in strutture ospedaliere/sanitarie e chi opera in ambito industriale. Non vi è dubbio che in ambito ospedaliero il rischio di contagio per il MC sia particolarmente elevato. Pur non essendo più “sul campo” ho notizie di colleghi contagiati, ammalati, ricoverati. Anche in questo contesto però mi suscita perplessità l’idea di valutare “in remoto” l’idoneità degli OS a lavorare in condizioni e modalità che sono, per tutti, diverse da quelle abituali. Per chi opera in ambito industriale il rischio, credo, sia radicalmente minore. Mi pare improprio anche il paragone con i MMG che hanno certamente maggiore probabilità di entrare in contatto con soggetti malati. Inoltre i MC sono (per legge e per professionalità) esperti nella scelta e nell'uso delle misure e dei presidi di prevenzione. Sempre come MC dovremmo, credo, avere sempre presente il principio che nessuno dovrebbe essere fatto idoneo a lavorare in condizioni di rischio non controllato. Non mi pare bello fare idoneità “da lontano” perché gli ambienti di lavoro non ci paiono sicuri. Infine un mio vecchio pallino. Se avessimo chiamato il rischio da agenti biologici con il suo nome corretto, invece di adagiarci nel nebuloso “rischio biologico” forse avremmo qualche strumento professionale ed emotivo in più per affrontarlo.

Anche in questo caso condivido l'opinione di Mantello. Forse l'opportunità di posticipare la sorveglianza sanitaria periodica potrebbe essere considerata dai MC che operano in entrambi i contesti (ospedaliero e industriale), fermo restando che noi per primi dovremmo effettuare in sicurezza le visite. Tuttavia ho forti dubbi che nei cantieri che riapriranno a breve, ad esempio, "si chiuderà un occhio" in caso di idoneità scadute, anzi. Aggiungo che in alcune aziende i locali dove si effettuano le visite sono anche più ampi rispetto al classico studio medico e l'organizzazione è più semplice, perché, nell'attesa, lavorano. Se non sono presenti locali idonei (ma questo valeva anche prima), i lavoratori verrano convocati in ambulatorio, rispettando tutte le misure previste.

Conte_Vlad_III

Conte_Vlad_III
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  • Re: Telemedicina
  • (02/05/2020 11:42)

La sorveglianza sanitaria negli ospedali della Lombardia è stata sicuramente rimodulata ma mai interrotta. Non vedo perchè farlo ora quando esistono condizioni per lavorare ben diverse da quelle di marzo. Capisco, avendoci lavorato, che sul territorio le condizioni non siano sempre tali da garantire condizioni sicure per visitare. Forse questo è il momento per "voltare pagina ma tutti insieme (MC, ATS, Ispettorato etc...): non si può visitare come diceva la collega nei camper, nelle sale riunioni, in un cavedio o simili.

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