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Unicredit banca fa l'analisi del sangue ai futuri dipendenti.....è legale??

Questo argomento ha avuto 11 risposte ed è stato letto 15830 volte.

kiedis

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  • Unicredit banca fa l'analisi del sangue ai futuri dipendenti.....è legale??
  • (18/12/2007 01:09)

ho superato le selezioni per impiegato in Unicredit Banca. mi hanno detto di andare in ospedale il giorno x dal dott. Tizio per la visita di preassunzione. Devo andare a digiuno perchè mi faranno dei prelievi per delle analisi che hanno definito "standard". Ma cosa vuol dire "standard"????

ho fatto una piccola ricerca:La Cassazione penale , 10 Novembre 1998, n. 1133 sez. III ha condannato i vertici della Michelin perchè imponeva analisi del genere ai futuri dipendenti....è un reato.

infatti: legge 300/70 c.d. "Statuto dei Lavoratori"
art. 5 "Sono vietati accertamenti da parte del datore di lavoro sull'idoneità e sull'infermità per malattia o infortunio del lavoratore dipendente.
Il controllo delle assenze per infermità può essere effettuato soltanto attraverso i servizi ispettivi degli istituti previdenziali competenti, i quali sono tenuti a compierlo quando il datore di lavoro lo richieda.
Il datore di lavoro ha facoltà di far controllare l'idoneità fisica del lavoratore da parte di enti pubblici ed istituti specializzati di diritto pubblico."
art. 38 "Le violazioni degli articoli 2, 4, 5, 6, 8 e 15, primo comma, lettera a ), sono punite, salvo che il fatto non costituisca più grave reato, con l'ammenda da lire 100.000 a lire un milione o con l'arresto da 15 giorni ad un anno."

Sono quindi ammessi solo accertamenti sulla idoneità fisica in relazione alla mansione lavorativa.
Le analisi del sangue nei confronti di futuri impiegati bancari integrano certamente una violazione delle norme dello Statuto dei lavoratori (che si applica anche a chi ha superato le selezioni e non è ancora dipendente)
Inoltre, la legge 165/90 vieta ai datori di lavoro di svolgere indagini sull'infezione HIV dei dipendenti o futuri dipendenti.

Ora, il medico che mi farà queste analisi cosa rischia? e soprattutto come mi devo comportare???
posso chiedere una ricevuta con tutte le analisi che mi fanno?
vi ringrazio

bordini

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  • Re: Unicredit banca fa l'analisi del sangue ai futuri dipendenti.....è legale??
  • (18/12/2007 19:07)

Come riportato in molti post precedenti, capita spesso che insieme alla visita medica siano compresi anche esami del sangue che, pur non essendo correlati direttamente e immediatamente al rischio specifico, consentono al medico competente di effettuare una sorta di completamento, di integrazione alla visita stessa. Nessun videoterminalista (credo sia il tuo caso) verra' mai giudicato non idoneo perche' ha la glicemia o il colesterolo alto, stanne certo. Passami il termine: vivili piu' come un "benefit" aziendale che non come un mezzo di discriminazione o di ingerenza nella vita privata. Per quanto riguarda il discorso su accertamenti piu' delicati come l'HIV, che indubbiamente sarebbero eccessivi anche per un inquadramento "generale", puoi sempre rifiutarti di eseguirlo. COpia degli accertamenti potra' essere richiesta in qualsiasi momento, ma il piu' delle volte e' lo stesso servizio sanitario aziendale che te ne fornisce copia direttamente. Francamente non ne farei un caso di principio.

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nofertiri9

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  • Re: Unicredit banca fa l'analisi del sangue ai futuri dipendenti.....è legale??
  • (21/12/2007 13:43)

Gentile Kiedis, perdonami se magari sto fraintentendo, ma credimi se ti dico che come aspirante "lavoratore-dipendente" parti male.
Tanto per cominciare, come giustamente sottolineato da Bordini, un briciolo di check analitico è in genere indispenabile al Medico Competente per esprimere un giudizio di idoneità ma non solo: non dimenticare che i Medici Competenti prima di tutti sono medici. E un medico, oggi, se può avere delle indicazioni cliniche su cose che "non si vedono con la visita" è certamente più tranquillo sul come seguire il soggetto affidato alle sue cure. Ti faccio altri esempi, oltre quelli già citati da bordini: potresti essere un portatore di beta-talassemia, e non saperlo: è il caso di conoscere queste realtà, specie in età in cui magari può venire in mente di sposarsi. Potresti essere un diabetico silente, ed anche questo primo lo si sa e meglio è, anche se non ci azzecca per nulla con lo stare ad una cassa oppure ad elaborare conteggi al PC.
Come dice la mia figliola medico "mamma, scusa, ma il problema -vero e reale -della tutela della salute dei lavoratori secondo me viene dopo, ma dopo assai, della tutela del lavoro in sè", ed io non posso che concordare. Tu, stai per essere, speriamo tutti, assunto presso un Datore di Lavoro che in teoria ti garantirà il mantenimento a vita. Non iniziare da prima a pensare che ti si voglia male, o ti si voglia fregare da qualche parte. Un Datore di Lavoro, a maggior ragione quando megagalattico e dunque impersonale ben più che il titolare di uno studio o di una piccola fabbrica, tutto ciò che chiede a un dipendente è che lavori bene e che sia corretto. Nessun Datore di Lavoro licenzierà mai un buon lavoratore, credimi. E nessun imprenditore serio va per campi a preferire uno piuttosto che un altro.
Se ancor prima di essere assunto tu già pensi a far causa per di più senza nemmeno sapere in base a cosa, mi sa che sei il classico tipo che appena ha mal di testa non va a lavoro, che se è femmina dal 3° giorno di gravidanza se ne resta a casa a sbafo e a spese degli altri colleghi che devono fare anche il suo lavoro, che se non gli danno le ferie quando gli torna comodo poi quegli stessi giorni seli chiama di malattia e così via.
E ti assicuro che non è proprio il momento storico-economico di fare i dispettucci agli imprenditori. Oggi, licenziare per riduzione di personale è facilissimo, credimi: non c'è mica bisogno di trovarsi le scuse sanitarie, sai.

Nofer
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kiedis

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  • Re: Unicredit banca fa l'analisi del sangue ai futuri dipendenti.....è legale??
  • (22/12/2007 17:37)

nofertiri9 il 21/12/2007 01:43 ha scritto:
Gentile Kiedis, perdonami se magari sto fraintentendo, ma credimi se ti dico che come aspirante "lavoratore-dipendente" parti male.
Tanto per cominciare, come giustamente sottolineato da Bordini, un briciolo di check analitico è in genere indispenabile al Medico Competente per esprimere un giudizio di idoneità ma non solo: non dimenticare che i Medici Competenti prima di tutti sono medici. E un medico, oggi, se può avere delle indicazioni cliniche su cose che "non si vedono con la visita" è certamente più tranquillo sul come seguire il soggetto affidato alle sue cure. Ti faccio altri esempi, oltre quelli già citati da bordini: potresti essere un portatore di beta-talassemia, e non saperlo: è il caso di conoscere queste realtà, specie in età in cui magari può venire in mente di sposarsi. Potresti essere un diabetico silente, ed anche questo primo lo si sa e meglio è, anche se non ci azzecca per nulla con lo stare ad una cassa oppure ad elaborare conteggi al PC.
Come dice la mia figliola medico "mamma, scusa, ma il problema -vero e reale -della tutela della salute dei lavoratori secondo me viene dopo, ma dopo assai, della tutela del lavoro in sè", ed io non posso che concordare. Tu, stai per essere, speriamo tutti, assunto presso un Datore di Lavoro che in teoria ti garantirà il mantenimento a vita. Non iniziare da prima a pensare che ti si voglia male, o ti si voglia fregare da qualche parte. Un Datore di Lavoro, a maggior ragione quando megagalattico e dunque impersonale ben più che il titolare di uno studio o di una piccola fabbrica, tutto ciò che chiede a un dipendente è che lavori bene e che sia corretto. Nessun Datore di Lavoro licenzierà mai un buon lavoratore, credimi. E nessun imprenditore serio va per campi a preferire uno piuttosto che un altro.
Se ancor prima di essere assunto tu già pensi a far causa per di più senza nemmeno sapere in base a cosa, mi sa che sei il classico tipo che appena ha mal di testa non va a lavoro, che se è femmina dal 3° giorno di gravidanza se ne resta a casa a sbafo e a spese degli altri colleghi che devono fare anche il suo lavoro, che se non gli danno le ferie quando gli torna comodo poi quegli stessi giorni seli chiama di malattia e così via.
E ti assicuro che non è proprio il momento storico-economico di fare i dispettucci agli imprenditori. Oggi, licenziare per riduzione di personale è facilissimo, credimi: non c'è mica bisogno di trovarsi le scuse sanitarie, sai.

le aziende che fanno accertamenti sanitari non strettamente legati all'idoneità del dipendente rispetto alla mansione lavorativa commettono un reato....violare lo statuto dei lavoratori vuol dire, come recita la legge, ledere le "NORME SULLA TUTELA DELLA LIBERTA' E DIGNITA' DEI LAVORATORI".
di seguito una sentenza che ha condannato i vertici della Michelin
Cassazione penale, SEZIONE III, 10 novembre 1998, n. 1133

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE


Composta dagli Ill.mi Sigg.: Udienza pubblica
Dott. Avitabile Davide Presidente del 10/11/98
1. Dott. Raoimondi Raffaele Consigliere SENTENZA
2. " Onorato P. Luigi " N. 3389
3. " Salvago Salvatore " REGISTRO GENERALE
4. " Novarese Francesco " N. 18754/98
ha pronunciato la seguente



SENTENZA
Sul ricorso proposto da I) Daubree Emmanuel, n. a Chamalieres (F) il 19/I/26;
2) Mossetti Cesare, n. a Torino il 20/5/37;
3) Ballario Mario n. a Torino il 26/5/38
avverso la sentenza della Corte di Appello di Torino del 19/I/98 Visti gli atti, la sentenza denunziata ed il ricorso, Udita in pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere Raimondi Udito il Pubblico Ministero in persona del P.G. dr. Bruno Ranieri che ha concluso per l'annullamento con rinvio - per i lavoratori ancora non assunti e senza rinvio per quelli dipendenti Udit i difensor e degli imputati Prof. Avv. Tullio Padovani del Foro di Pisa. che ha concluso per l'accoglimento dei ricorsi. 1) DAUBREE EMMANUEL n. Chamalieres (F) il 19-1-26 ivi residente Rue des Galoubies 13, con dom. eletto c/o studio AVV. C.U.Minni - TO;
2) MOSSETTI CESARE n.Torino il 20-5-37 ivi residente C/so M.D'Azeglio 60, com dom. eletto c/o studio AVV. C.U. Minni - TO;
3) BALLARIO MARIO n. Torino il 26-5-38 ivi residente P.za Rivoli n.3, con dom. eletto c/o studio AVV. V.Nizza - TO
ERANO IMPUTATI IN PRIMO GRADO
Per i seguenti reati commessi nella rispettiva qualità di amministratore delegato e presidente della s.p.a. Michelin Italiana il Daubree; direttore dello stabilimento Torino Dora della s.p.a. Michelin Italiana il Mossetti; capo del personale del predetto stabilimento Torino Dora il Ballario;
A) del reato p. e p. dagli artt. 81 2^ co. c.p., 5 e 38 legge 20.5.1970 n. 300, per avere, in esecuzione del medesimo disegno criminoso, disposto, consentito, omesso; di impedire l'effettuazione sistematica - tramite laboratorio di medicina preventiva operante presso lo stabilimento Torino Dora della s.p.a. Michelin Italiana sito in Torino, via Livorno n. 57 - del test di gravidanza sulle lavoratrici in sede di assunzione, e in particolare, nel periodo dal 20 novembre 1991 al 14 giugno 1994, delle seguenti lavoratrici:
Valente Elena, Salzano Sabrina, Smilovich Barbara, Busca Monica, Hertel Cristina, Smilovich Cristina, Vincent Anna, Ingrosso Anna, D'Elia Giovanna, Mastroianni Rosaria, Bampini Alessandra, Cameran Barbara, Sodano Marilena, Iacca Rosina, Lancellotti Simona, Iacca Annunziata, Governali Patrizia; ipotesì grave, per la particolare insidiosità dell'attentato alla libertà e di dignità delle lavoratrici interessate, e per la sistematicità di tali attentato;
B) del reato p.e p. dagli artt. 81, 2^ co. c.p., 1 e 16 legge 19.12.1977 n. 903, per avere, in esecuzione del medesimo disegno criminoso, disposto, consentito, omesso di impedire l'attuazione sistematica - con condotta descritta nel capo A) - di discriminazione fondata sul sesso per quanto riguarda l'accesso al lavoro delle lavoratrici di cui al capo A) con riferimento allo stato di gravidanza
Commessi in Torino tra il 20-11.1991 e il 14.6.1994.
C) del reato p. e p. dagli artt. 81, 2^ co. c.p., 5 e 38 legge 20.5.1970 n.300, per aver, in esecuzione del medesimo disegno criminoso, disposto, consentito, omesso di impedire, l'effettuazione sistematica - tramite il laboratorio di medicina preventiva operante presso lo stabilimento di Torino Dora della s.p.a. Michelin Italiana s.p.a. sito in Torino, via Livorno n. 57 - dell'esame per la ricerca degli oppiacei nelle urine sui lavoratori in sede di assunzione e, in particolare nel periodo dal 15 ottobre 1991 al 14 giugno 1994, sui seguenti lavoratori: Valente Elena, Salzano Sabrina, Smilovich Barbara, Busca Monica, Hertel Cnistina, Smilovich Cristina, Vincent Anna, Ingrosso Anna, D'Ella Giovanna, Mastroianni Rosaria, Bampimi Alessandra, Cameran Barbara, Sodano Marilena, Iacca Rosina, Lancellotti Simona, Iacca Annunziata, Governali Patrizia, Ferraro Francesco, Di Santo Francesco, Hertel Andrea, Moretto Alessandro, Mango Domenico, Passerella Giuseppe, Caboni Fabrizio, Beneitone Cristiano, Sansica Salvatore, Capobianco Donato, Talia Liberto, Vario Michele, Daubree Axel, Massari Giulia, Gambino Luciano, Casu Giorgio, Campanella Antonio, Baglio Giampaolo, Di Salvo Massimiliano, Verregia Antonio, Magnetti Giorgio, Marzola Andrea, Nicchia Francesco, La Scala Massimo, Peddoni Patrizio, Casella Roberto, Sansica Alfio, Roselly Franck, Biondi Ignazio, Rosso Lorenzo, Costantino Fabrizio, Capurso Francesco, Marchese Pietro, Sette Franco; ipotesi grave, per la particolare insidiosità dell'attentato alla libertà e dignità dei lavoratori interessati, e per la sistematicità di tale attentato.
Commesso in Torino tra il 15.10.1991 e il 14.6.1994.
APPELLANTE DAUBREE COL P.M. per tutti
Avverso la Sentenza della. Pretura di Torino del 20-2-97 la quale, Visto l'art.530, 2^ co, c.p.p.,
assolveva Mossetti Cesare e Ballario Mario dai reati loro ascritti per non aver commesso il fatto;
Visti gli artt.533 e 535 c.p.p.,
dichiarava Daubree Emmanuel colpevole dei reati lui ascritti, unificati dal vincolo della continuazione, e concesse le attenuanti generiche, equivalenti all'ipotesi grave, lo condannava alla pena di mesi quattro di arresto, oltre al pagamento delle spese processuali;
concedeva i benefici della sospensione condizionale e della non menzione della condanna; .......
Visto l'art.35 bis c.p.,
sospendeva Daubree Emmanuel dall'esercizio degli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese per mesi quattro. Con sentenza del 19/I/98 LA CORTE DI APP. di Torino così decise:
visti gli artt.593 e 605 c.p.p.;
in parziale riforma dell'appellata sentenza;
dichiara non doversi procedere nei confronti di Daubree Emmanuel, Mossetti Cesare e Ballario Mario in ordine al reato sub B) per essere il reato, estinto per prescrizione.
Dichiara Mossetti Cesare e Ballario Mario colpevoli dei reati di cui ai capi A) e C), ritenute per entrambi le attenuanti generiche equivalenti alle aggravanti contestate.
Ridetermina per il Daubree la pena in lire tre milioni di ammenda e condanna alla stessa pena i coimputati Mossetti e Ballario. Applica a Mossetti e Ballario la pena accessoria della sospensione dagli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese per giorni 40; riduce a giorni 40 la durata della stessa pena accessoria per il Daubree. Concede a Mossetti e Ballario i doppi benefici di legge. Conferma nel resto.
MOTIVAZIONE
1 - Avverso tale sentenza gli imputati hanno proposto ricorso per cassazione.
La difesa nei quattro motivi a sostegno denuncia che
a) era stato violato il principio di tassatività che non consentiva di estendere la portata dell'art. 5 dello statuto dei lavoratori a quanti dipendenti dell'azienda non erano ancora, ma aspiravano a diventarlo.
b) era stato fatto carico agli imputati dei fatti a titolo di colpa laddove essi erano stati chiamati a risponderne a titolo di dolo, sicché v'era stata un'immutazione dell'imputazione con conseguente violazione del diritto di difesa.
c) il Daubree era stato ritenuto responsabile malgrado la delega ad altri, sul presupposto che egli aveva riattivato la sua posizione di garanzia attraverso un'attività d'ingerenza nella funzione delegata. E ciò sol perché egli si recava nel laboratorio e quindi per il solo fatto che era presente in tale luogo.
d) la Corte di merito aveva ritenuto il Mossetti e il Bellario responsabili senza prendersi cura di motivare in ordine alle circostanze per cui il Pretore li aveva invece assolti. 2- Prima ancora, va detto che il presente processo ha origine dalle indagini svolte, nel 1996 e 1997, dal Servizio Igiene e Sicurezza dell'USL presso gli stabilimenti Michelin Dora e Stura di Torino. Fu così accertato che presso il servizio di medicina preventiva dello stabilimento di Torino-Dora le lavoratrici aspiranti all'assunzione venivano sistematicamente sottoposte, a loro insaputa, a test per la rilevazione di eventuale stato di gravidanza. Tale prassi era iniziata intorno agli anni 1979-80 ed era perdurata ininterrottamente sino alla chiusura del laboratorio, avvenuta a fine 1994.
Fino alla stessa data, inoltre, e a decorrere dal 1990, tutto il personale aspirante all'assunzione veniva sottoposto a test per la ricerca di oppiacei nelle urine.
Per garantire la segretezza delle indagini, i risultati degli esami di gravidanza venivano annotati in apposito registro mediante una semplice sigla, al fine di contraddistinguerli da quelli eventualmente effettuati su richiesta di lavoratrici già assunte. 3 - Così riassunta nei suoi termini essenziali la vicenda che ha condotto alla condanna dei ricorrenti e ritornando ai motivi a sostegno del loro ricorso, va ricordato che la difesa, come prima cosa, si è appellata al principio di tassatività. Al riguardo ha evidenziato che "all'espressione "lavoratori" si fa sempre ricorso come sinonimo di "lavoratori dipendenti", salvo diversa espressa disposizione. Sicché l'adozione del termine generico "lavoratore" nel terzo comma dell'art. 5 della legge n. 300/1970, dopo che il primo comma aveva fatto esplicito riferimento al datore di lavoro e al lavoratore dipendente
- "Sono vietati accertamenti da parte del datore di lavoro sulla idoneità e sulla infermità per malattia o infortunio del lavoratore dipendente" - poteva solo riferirsi ad un lavoratore che avesse già un rapporto in atto. Per cui ingiustificatamente il termine era stato inteso dai giudici di merito come comprensivo anche di quanti a un rapporto di lavoro aspirassero, come appunto i soggetti sottoposti a test.
4 - La tesi non è fondata. E il richiamo al principio di
tassatività non è pertinente. Men che mai è pertinente il richiamo alla dizione della legge. Perché proprio il dettato della norma, con la l'espressione generica di "lavoratore", in contrapposizione a quella di "lavoratore dipendente", impiegata nel primo comma dell'art. 5, e per giunta con riguardo alla "idoneità fisica del lavoratore ", che è requisito proprio di chi aspira al lavoro, rendeva manifesto che la disposizione del terzo comma, anche per quanti aspirassero all'assunzione, demandava il controllo alle apposite strutture pubbliche, le sole deputate agli "accertamenti sanitari". Poiché questa è anche la titolazione dell'art. 5, era altrettanto manifesta la ragione per cui la norma, lungi dall'esser subalterna ai due precedenti commi, avesse una sua autonomia e una sua: idonea collocazione nell'articolo di legge che, per l'argomento trattato, più era appropriato alla norma stessa.
Diciamo pure che l'interpretazione della difesa, che vorrebbe la portata del terzo comma dell'art. 5 limitata ai soli lavoratori occupati, oltreché in contrasto con la dizione della norma e, come ora meglio si vedrà, con la ratio legis, appare, prima ancora, fuorviata da un dato spurio: l'accettazione da parte delle forze politiche e sociali, nell'attuale periodo storico, di un elevato tasso di disoccupazione, specie giovanile. Tale dato, proprio perché metagiuridico, non può indurre a ritenere la tutela dell'art. 5, 3^ comma, riservata ai soli lavoratori dipendenti e a ribaltare la propensione della nostra legislazione ad assicurare eguale protezione giuridica a quanti il lavoro non ce l'hanno e vi aspirino. E ciò in aderenza al non sempre ricordato art. 4 della Costituzione, che "riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto". Senza che si pratichino discriminazioni, come suggerisce il più noto art. 3 della Carta costituzionale.
5 - Non è dunque esatto che l'espressione "lavoratori" sia sinonimo di "lavoratori dipendenti" e che postuli cioè un rapporto di lavoro già costituito. È vero esattamente il contrario. Con tale termine, infatti, si fa riferimento anche a quanti all'occupazione aspirino. Come si desume intanto dalla stessa titolazione della legge n. 300/1970, "Statuto dei lavoratori", che dedica un intero titolo, il titolo V, al "collocamento", in cui il termine "lavoratori" ricorre più volte con riguardo a quanti devono essere avviati al lavoro. Per giunta in correlazione all'espressione "datori di lavoro": "Ai datori di lavoro che non assumono i lavoratori, per il tramite degli uffici di collocamento, sono applicate le sanzioni previste dall'art. 38 (art. 33, penult. Comma). Correlazione, che ricorre anche nell'art. 8. "È fatto divieto al datore di lavoro, ai fini dell'assunzione (...)" Per cui deve escludersi che l'impiego del termine "datore di lavoro" nel terzo comma dell'art. 5, in correlazione con l'espressione generica "lavoratore", limiti la portata ai soli lavoratori dipendenti. Ciò vuol dire, più in generale, che, prescindendo appunto da tale correlazione, il termine "lavoratori" conserva tutta la sua ampiezza di significato a meno che non sia limitata dall'espresso riferimento a un rapporto in atto. 6 - Ampio significato del termine, che è prima ancora della Costituzione, di cui lo Statuto dei lavoratori vuol essere un'attuazione: dall'art. 2 della Costituzione, che demanda alla Repubblica il compito di rimuovere gli ostacoli che impediscono "l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione economica e sociale del Paese"; all'art. 35 che impone "la formazione dei lavoratori" e all'art. 37, che "ai lavoratori" vuole siano "assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita (...) in caso di disoccupazione involontaria ".
Se poi oltre al "senso fatto palese dal significato proprio delle parole", giusta il canone dell'art. 12 delle disp. sulla legge in generale, si guardi anche all'intenzione del legislatore, non c'è il benché minimo dubbio che oggetto della tutela sia la libertà e dignità del lavoratore, come denuncia il titolo I dello Statuto dei lavoratori, in cui si colloca l'art. 5 e titolato appunto Della libertà e dignità dei lavoratori, con evidente riferimento all'art. 41 della Costituzione.
7 - In tal senso del resto si è espressa, proprio con riguardo agli accertamenti sanitari, anche la giurisprudenza di legittimità, evidenziando che l'art. 5 dello Statuto dei lavoratori, tutela la libertà e la dignità del lavoratore, in modo da impedire che gli imprenditori possano ricorrere ad accertamenti sanitari diretti, per mezzo di medici di loro fiducia, per soddisfare interessi estranei alla verifica dell'idoneità fisica dei lavoratori, con conseguente offesa appunto alla dignità e libertà di costoro (Cass. pen. Sez. III, 30/5/80, ric. Dal Negro). Interessi tanto estranei, nel caso in esame, che vi si corrispondeva con test di gravidanza o di presenza di oppiacei praticati all'insaputa degli interessati. 8 - L'affidamento del controllo dell'idoneità fisica a strutture pubbliche denota dunque la preoccupazione del legislatore di evitare che surrettiziamente, attraverso gli accertamenti sanitari, si pongano in atto le discriminazioni espressamente vietate dal successivo art. 8. Discriminazioni, alle quali questa norma intende rimediare con una tutela che si estende anche ai lavoratori ancora da assumere, qualunque sia la natura giuridica della loro posizione, pure più volte indicata dalla giurisprudenza di legittimità, anche penale, come di diritto soggettivo all'assunzione (Cass. Pen., Sez. III, 14/4/76, ric. Cantelli).
9 - Egualmente non fondato è il secondo motivo di ricorso, che lamenta una condanna per colpa a fronte di un'accusa per dolo, perché, come risulta dalle imputazioni riportate in premessa, in queste si e fatto carico agli imputati anche delle omissioni - evidentemente colpose - dei loro compiti di istituto. 10 - Ne ha maggior fondamento il terzo motivo di ricorso, con cui si vuole che la Corte di merito avesse ritenuto avere il Daubree riassunto l'attività da lui in precedenza delegata per il solo fatto che era presente nel luogo in cui codesta attività vi era svolta. Laddove è invece decisivo il rilievo corretto e plausibile e, come tale, non più censurabile in sede di legittimità - con cui si imputa al ricorrente di avere avallato con colpevole omissione una prassi così istituzionalizzata da coinvolgere finanche il nipote sottoposto anche lui a test in sede di assunzione.
11 - Anche l'ultimo motivo e privo di fondamento. Non occorreva passare in rassegna le ragioni che avevano indotto il Pretore ad assolvere il Mossetti e il Bellario. Alla Corte di Appello, per dar conto esaustivamente del proprio convincimento. Era sufficiente infatti esporre le argomentazioni che facevano ritenere superate le ragioni opposte dal giudice di prima istanza, siccome con quelle incompatibili.
Nè è esatto che i due ricorrenti siano stati condannati unicamente per le rispettive vesti di direttore dello stabilimento e direttore del personale. Perché è vero invece che la sentenza impugnata dà conto dei rispettivi circostanziati contesti e delle attività che vi avrebbero dovuto svolgere e che non avevano svolto.
P.Q.M.
letti gli artt. 615 ss. c.p.p.
la Corte di cassazione rigetta i ricorsi e condanna i ricorrenti al pagamento in solido delle spese processuali.
Così deciso in Roma, nella pubblica udienza, il 10 novembre 1998. Depositato in Cancelleria il 27 gennaio 1999

nofertiri9

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  • Re: Unicredit banca fa l'analisi del sangue ai futuri dipendenti.....è legale??
  • (22/12/2007 21:07)

gentile kiedis, a costo di sembrare monotona e ripetitiva, ti copioincollo quanto già scritto nella precedente risposta:
"Tanto per cominciare, come giustamente sottolineato da Bordini, un briciolo di check analitico è in genere indispenabile al Medico Competente per esprimere un giudizio di idoneità ma non solo: non dimenticare che i Medici Competenti prima di tutti sono medici. E un medico, oggi, se può avere delle indicazioni cliniche su cose che "non si vedono con la visita" è certamente più tranquillo sul come seguire il soggetto affidato alle sue cure. Ti faccio altri esempi, oltre quelli già citati da bordini: potresti essere un portatore di beta-talassemia, e non saperlo: è il caso di conoscere queste realtà, specie in età in cui magari può venire in mente di sposarsi. Potresti essere un diabetico silente, ed anche questo primo lo si sa e meglio è, anche se non ci azzecca per nulla con lo stare ad una cassa oppure ad elaborare conteggi al PC."

Come vedi, non se ne parla proprio nè di ricerca di oppiacei nè tanto meno di test di gravidanza. Il secondo è tutt'ora proibito, per i primi dovresti sapere che ci sono delle recentissime leggi che ne autorizzano la ricerca, ma sempre a giudizio del MC, per gli assumendi destinati a particolari mansioni, tra cui la conduzione di veicoli vari. Ne troverai ampia discussione nel forum generale.

Quando si parla di accertamenti clinici, si intende sempre e comunque nel rispetto della Legge. I casi arrivati in cassazione, secondo me dovevano essere condannati e basta già in primo grado, in quanto si trattava di analisi mirate a discriminare alcuni lavoratori, e non di analisi mirate, come è invece tutto sommato più che giusto, a dare al Medico Competente un quadro complessivo della salute del soggetto. E non dimenticare che i dati sanitari sono strettamente legati al segreto professionale, per il medico così come per l'analista, e questo assai prima che uscisse la normativa sulla privacy.

Dunque, confermo integralmente quanto già scritto.

Nofer
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bordini

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  • Re: Unicredit banca fa l'analisi del sangue ai futuri dipendenti.....è legale??
  • (22/12/2007 21:20)

Ma tu kiedis vuoi un parere (e mi sembra che ti sia stato dato) oppure vuoi solo fare un po' di polemica? Scusa la franchezza.....ma mi sembra che le risposte siano state chiare.

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  • Re: Unicredit banca fa l'analisi del sangue ai futuri dipendenti.....è legale??
  • (29/12/2007 14:57)

ciao a tutti ,
sono nuovo...da tutta la discussione fatta in questo topic non sono riuscito alla fine a capire la cosa principale che mi interessa e spero che qualcuno possa darmi delucidazioni al mio quesito.....
io ho fatto delle visite e analisi del sangue per verificare l'idoneità lavorativa in unicredit a roma, ma forse è lo stesso in tutta Italia, e vorrei sapere da chi ha già fatto visite e analisi o ha risposte concrete senza ipotesi quali sono i valori che controllano nelle analisi del sangue....controllano anche il test HIV?.....io ho dato consensi vari e ho firmato vari consensi all'uso dei dati personali ma nn so se questo include anche il test HIV....qualcuno che è stato assunto o ha cmq fatto le analisi e visto i risultati mi sa dire se controllano anche l'HIV nelle analisi?io lo spero ma sono giorni che nn vivo più in attesa dei risultati..vi auguro a tutti buon anno.....

bordini

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  • Re: Unicredit banca fa l'analisi del sangue ai futuri dipendenti.....è legale??
  • (30/12/2007 16:51)

Scusate ma la ripetitività con cui si vengono posti questi quesiti pone una domanda anche da parte di chi sta dall'altra parte della barricata: ma voi quando fate la visita con il medico competente gli fate queste domande oppure no? O solamente firmate consensi di cui nemmeno leggete il contenuto e solo dopo vi sorgono dubbi? L'utlimo utente scrive "..quali sono i valori che controllano nelle analisi del sangue....controllano anche il test HIV?.....io ho dato consensi vari e ho firmato vari consensi all'uso dei dati personali ma nn so se questo include anche il test HIV". Caro Anto-testa...certo che il medico competente della tua (futura?) azienda controlla i risultati ma non sara' certo per valori alterati degli esami che non ti giudichera' ideoneo alla mansione di impiegato (o simile). Ribadisco quanto gia' detto in precedenza: gli esami del sangue servono al medico competente (che pure lui e' un medico) ad avere un inquadramento generale sul tuo stato di salute e non a piegarsi al sogno dei datori di lavoro di avere tutti dipendenti sani e perfetti.
Per quanto riguarda i consensi solo tu puoi sapere per cosa ha firmato.

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Gabriele Campurra

Gabriele Campurra
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  • Re: Unicredit banca fa l'analisi del sangue ai futuri dipendenti.....è legale??
  • (30/12/2007 18:32)

Egr. Sig. Kiedis, innanzitutto mi rivolgo con il "lei" perché il "tu" lo riservo ai colleghi e poi perché, come sanno tutti i frequentatori di questo sito, sono estremamente contrario all'anonimato o comunque all'impossibilità di essere riconosciuti; ricordo sempre che non siamo in una "chat per cuori solitari" e quindi, esternando delle opinioni professionali, è giusto sottoscriverle.
Concordo in pieno, come sempre, con Nofer (tranquillo, nonostante il nick è conosciutissima!!!); aggiungo solo alcune osservazioni.
Riguardo alla visita preassuntiva, io sono contrario al 100%; però in questo caso ritengo che si tratti di idoneità generica (tipo il "sana e robusta" degli enti pubblici), tant'è che la fanno eseguire da una struttura pubblica con buona pace dell'art. 5 della L. 300/70. Lei avrà sicuramente copia degli accertamenti (eseguiti a spese del datore di lavoro) e avrà effettuato un'utile accertamento di medicina preventiva.
Un commento personale: se io fossi il "Signor Unicredit" mi guarderei bene dall'assumere un dipendente come lei (capisco l'anonimato!); vedo già la sua futura carriera: rapida iscrizione al sindacato, possibilmente altrettanto rapida conquista di qualche incarico all'interno dello stesso, per poi finalmente (forte delle sue competenze giuridiche o, quanto meno, della sua abilità nel trovare leggi e sentenze su internet e successivo copia/incolla) elezione quale RLS. Dopodiché carriera più rapida, salvo poi disinteressarsi dei lavoratori (quelli veri) come è avvenuto da parte degli RLS della ThyssenKrupp di Torino.
Scusi lo sfogo, ma nel momento attuale di recessione (grazie anche a Mortadella e TPS), penso che bisognerebbe solo ringraziare di aver trovato un lavoro sicuro presso una solida azienda, senza peraltro veder violati i propri sacrosanti diritti, soprattutto in materia di igiene e sicurezza (quella vera) sul lavoro.
Saluti non anonimi, Nonnogab

"Studia prima la scienza, e poi seguita la pratica, nata da essa scienza. Quelli che s'innamoran di pratica senza scienza son come 'l nocchier ch'entra in navilio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada"
LEONARDO DA VINCI

anto_testa

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  • Re: Unicredit banca fa l'analisi del sangue ai futuri dipendenti.....è legale??
  • (31/12/2007 15:06)

allora caro bordini ti ringrazio di avermi risposto ma volevo puntualizzare che io ho chiesto ai medici quali valori controllano ma nn me lo hanno voluto dire ....mi hanno solo detto che quando saranno disponibili posso andare a ritirare le analisi ma prima nn posso sapere nulla....loro nn lo sapevano.....poi quando ho firmato le autorizzazioni dicevano tutte la stessa cosa....e cioè consenso al trattamento dei dati personali....ne ho firmati 5 o 6 di queste autorizzazioni tutte così diciamo....avrò sbagliato a firmare ma mi fidavo e nn avevo esperienza in materia...io il mio errore l'avrò fatto è vero ma ho chiesto cmq prima......e anzi io volevo che mi facessero questo test se me lo hanno fatto.....quindi nn è che scendo dalle nuvole e speravo nel forum x togliermi i dubbi....le ho già chieste queste cose e nn c'era certo bisogno che me lo dicessi tu di chiederle.....e poi se sai davvero tutto allora vuol dire che saprai quali sono i valori che controllano in unicredit e daresti delle risposte concrete piuttosto che rispondere acidamente agli altri forumisti...o vai a ipotesi anche tu e dai delle risposte che già sappiamo tutti?se siamo qui in questo forum è per poter avere un aiuto ulteriore a capire magari avendo informazioni da chi ha già svolto queste visite con risultati concreti e confrontarci prima che ci facciano sapere visto che con queste feste in mezzo si è tutto rimandato....se nn sai niente allora forse sarebbe meglio nn rispondere e far finta di nulla piuttosto che fare i saccenti.....tra l'altro io nn volevo sapere se assumono lo stesso se hai l'HIV....volevo solo sapere se il test te lo fanno o meno.....quindi impara anche tu a leggere bene cosa si scrive prima di venire a criticare chiunque in questo forum grazie....

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