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Consiglio su prescrizioni ASL

Questo argomento ha avuto 34 risposte ed è stato letto 2722 volte.

Gabriele Campurra

Gabriele Campurra
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  • Re: Consiglio su prescrizioni ASL
  • (12/01/2008 06:13)

Hai ragione Mario, concordo con l'anteprima, anche "perche" la finestra di "diggitazzione" "e" piccola e se si scrive un "po" di "piu", dopo lo scrolling "e" noioso.
Dopo capita che "tera, guera e fero se scrivono co' du' ere se no è erore".
Un abbraccio a tutti, Nonnogab

"Studia prima la scienza, e poi seguita la pratica, nata da essa scienza. Quelli che s'innamoran di pratica senza scienza son come 'l nocchier ch'entra in navilio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada"
LEONARDO DA VINCI

sermed

sermed
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  • Re: Consiglio su prescrizioni ASL
  • (12/01/2008 14:33)

baro il 27/12/2007 04:45 ha scritto:
Vi chiedo consiglio su questa situazione che mi è capitata. Ho effettuato d'urgenza delle visite per un'azienda edile prescritta per mancanza di sorveglianza sanitaria. Visitato operaio edile di 37 anni che alla spirometria presentava un quadro ostruttivo moderato. Paziente rumeno non sintomatico, non assume farmaci, non riferisce nessuna patologia. L'unica cosa riferita era un probabile intervento al polmone all'età di 7 mesi ma non aveva nessuna cartella o certificato medico da portare in visione. Decido di chiudere l'idoneità, in considerazione anche dell'urgenza e del fatto che il dipendente non aveva sintomi e l'esame obiettivo era negativo , con una idoneità con prescrizione: uso di DPI per le vie respiratorie con periodicità annuale. Allego una lettera al medico curante per effettuare visita pneumologica di controllo e avverto il lavoratore di contattarmi nel caso in cui la sua situazione clinica si modificasse. La Asl ha visionato in una ispezione su cantiere la mia cartella e mi ha sanzionato secondo l'art. 17 c.1 lett. B del D.lgs 626/94, perché non ho effettuato gli approfondimenti diagnostici specialistici necessari fornendo di conseguenza al Datore di lavoro inidcazioni inadeguate circa le misure di protezioni da adottare. Mi è stato consigliato di fare ricorso in quanto U.P.G. non può sindacare su quelle che sono le decisioni cliniche del medico competente e in quanto è il m.c. che si avvale della facoltà di decidere di avvalersi o meno di medici specialisti per esprimere il GIudizio di Idoneità . VI chiedo consiglio e cosa mi conviene fare. Grazie

Se hai ragione, e mi pare questo il caso, fatti valere. Il discorso di mantenere i buoni rapporti non regge: in passato, per quieto vivere, ho accettato di pagare una sanzione indebita per un sopralluogo non fatto (seconto l'ASL) in una Ditta in cui facevo addirittura le visite in sede, e dove era pure presente il mio verbale. Le mie proteste hanno però urtato la suscettibilità dell'ispettore, che a distanza di anni mi ha ridenunciato per altre amenità (finite in nulla), allegando copia del vecchio verbale...
Cercare di lavorare bene, essendo coscienti dei propri limiti, ma senza subire supinamente le altrui prepotenze. Buon lavoro.

dr.alesiani

dr.alesiani
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  • Re: Consiglio su prescrizioni ASL
  • (12/01/2008 19:29)

sermed il 12/01/2008 02:33 ha scritto:


Se hai ragione, e mi pare questo il caso, fatti valere. Il discorso di mantenere i buoni rapporti non regge: in passato, per quieto vivere, ho accettato di pagare una sanzione indebita per un sopralluogo non fatto (seconto l'ASL) in una Ditta in cui facevo addirittura le visite in sede, e dove era pure presente il mio verbale. Le mie proteste hanno però urtato la suscettibilità dell'ispettore, che a distanza di anni mi ha ridenunciato per altre amenità (finite in nulla), allegando copia del vecchio verbale...
Cercare di lavorare bene, essendo coscienti dei propri limiti, ma senza subire supinamente le altrui prepotenze. Buon lavoro.

Sermed ( ma per quale motivo, cari colleghi tutti, non ci chiamiamo con nome e cognome...?) ...ma tu questo non lo hai mai incontrato da solo?...non so se mi sono spiegato
" Quanno ce vò..ce vò!!!)
ciao e non ti rodere il fegato
Mario

Mario

massimobonacina

massimobonacina
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  • Re: Consiglio su prescrizioni ASL
  • (13/01/2008 15:58)

Buongiorno a tutti mi preme cogliendo l'occasione del collega che ormai credo abbia preso la sua decisione, di chiedervi certezza sulla possibilità o meno che UPG "non medici", possano esaminare la cartella sanitaria del dipendente, venedo meno quindi violando segrteo professionale prima, inquanto sono tecnici, e secondo ma non irrilevante la privacy.
La quaestione leggendo anche gli interventi fatti dai colleghi mi pare complessa e discussa, se ci fosse qualcuno che ha chierezza sull'argomento e quindi potesse darmi qualche riferimento leggislativo sarebbe gradito.
Grazie a tutti,

Max.B

annuscor

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  • Re: Consiglio su prescrizioni ASL
  • (13/01/2008 19:24)

L'esperienza riferita da "Baro" mi invita a riflettere su un errore che noi MC commettiamo di frequente; anch'io spesso formulo "consigli sanitari" o comunicazioni al medico di Medicina Generale invece di adottare quanto previsto dall'art. 17 comma 2 D.Lgs. 626/94 "Il medico competente può avvalersi, per motivate ragioni, della collaborazione di medici specialisti scelti dal datore di lavoro che ne sopporta gli oneri". Nel caso specifico, se si sottopone a sorveglianza sanitaria un lavoratore edile (anche) per un documentato rischio respiratorio, (polveri) e il lavoratore necessita di approfondimenti clinici attinenti una patologia respiratoria, non si può delegare altro medico di continuare l'iter diagnostico ma il MC deve richiedere al Datore di Lavoro le indagini da effettuare per tre ragioni:
1) Valutazione dello stato di salute del lavoratore al fine della formulazione del giudizio di idoneità;
2) Approfondimenti di una patologia respiratoria che potrebbe essere correlata al lavoro (potrebbe emergere un malattia professionale o comunque una malattia da denunciare alla ASL ex Decreto 27 aprile 2004 Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali);
3) Espressione compiuta del giudizio di idoneità al lavoro con eventuali prescrizioni/limitazioni.

Il tutto ha una sola obiezione: il convincimento, da parte del MC, di trovarsi di fronte a patologia non lavorativa, non correlata al rischio e ininfluente ai fini della idoneità al lavoro (es. il rilievo di una micosi).
In tal caso credo che convenga mettere una nota in cartella in cui tale valutazione venga esplicitamente formulata: il MC se ne assume la responsabilità in quanto medico ed eventualmente ne risponde di persona se viene documentato il contrario.

In sintesi credo che i comportamenti si possano così schematizzare:
1) Rilievo di patologia non correlata al lavoro, ininfluente sulla idoneità alla mansione -> Lettera al medico curante per gli accertamenti e le cure del caso;
2) Rilievo di patologia correlata al rischio o da cui potrebbero emergere indicazioni per la idoneità lavorativa/prescrizioni/uso di DPI -> Lettera al Datore di Lavoro con indicazione precisa delle indagini da effettuare e sospensione del giudizio.

Mi rendo conto che la linea di confine è molto sottile, ma anche alla luce di alcune sentenze, è meglio essere prudenti

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