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Vaccinazioni in azienda

Questo argomento ha avuto 18 risposte ed è stato letto 2734 volte.

carlpam

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  • Re: Vaccinazioni in azienda
  • (23/03/2021 20:36)

a beh ... e perchè non gli odntotecnici abusivi ( che si autodichiarino tali con apposita certificazione ?

mantello

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  • Re: Vaccinazioni in azienda
  • (24/03/2021 10:36)

gab1958 il 23/03/2021 08:15 ha scritto:
Da Repubblica di oggi
Previo corso di formazione (anche online) presso l' ISS anche i farmacisti possono vaccinare!

Una delle prime richieste,a quanto leggo, è di potere usufruire di scudo penale

Sonnambulo

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  • Re: Vaccinazioni in azienda
  • (24/03/2021 12:25)

Credo e temo che l'unico scudo possa esserci garantito dal rifiuto di effettuare le vaccinazioni. Trattandosi di un atto volontario propendo per l'ipotesi di non aderire (a mali estremi, estremi rimedi).

carlpam

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  • Re: Vaccinazioni in azienda
  • (02/04/2021 14:15)

Vaccinazioni in azienda
in tante publicazioni si da per scontato che la vaccinazione nelle aziende sarebbe un compito da Medico Competente. E' un compito di Medici Igienisti o in libera professione o di Sanità pubblica ( sussistono qualche dubbio nella vaccinazione nelle strutture sanitarie con l'inserimento (Dlgs81) del Sars-CoV
Alcune brevi considerazioni. (nell'articolo di Barbacetto giustamente si parla di tautologicamente di riformare la Riforma Sanitaria specie per l'assetto territoriale, basterebbe ritornare alle origini quando i Distretti Sanitari ora distrutti o amplificandoli e trasformandoli in buro-strutture e annullandoli a dimensioni paraprovinciali. Inizialmente erano composti di qualche comune ( 3-4) con circa 10 mila abitanti e con la direzione di un Medico Igienista, qualche Specialista convenzionato, con Infermieri per l'assistenza domiciliare con Medici di Medicina Generale (MMG) che senza vincoli gerarchici al Distretto facevano riferimento (e anche se con scarsi mezzi :frigoriferi adeguati ) si facevano le vaccinazioni per l'infanzia e le antinfluenzale ( in due o tre giorni tutti gli anziani >60 anni)
Hanno distrutto i MMG detti di base (?) riducendoli a passacarte (si veda le buro-complicazioni per l'assistenza domiciliare e le prese in cura di ospedalieri nel territorio per giustificare la libera professione) Ogni Ministro della Sanità ha promesso di ridurre le code ( della serie : fra tre mesi ma domani nel mio ambulatorio privato) , ma solo Speranza (che per fortuna non è medico) ha stanziato (finanziaria 2019) 10 mila euro a Medico di MG per l'acquisto di essenziale strumentazione (ecografo,ecg, analizzatori ematochimici) che fine hanno fatto quei soldi ? Gomez in Millenium cita la burocrazia ministeriale come il freno che riesce a bloccare le buone iniizative ! Invece hanno lasciato il MMG ad affrontare il Sars.Covu2 a mani nude e adesso vogliono reclutare i Medici Competenti: Subdolamente hanno stipulato accordi (la Moratti con AMNA che è una minore associazione scientifica) per affermare l'accordo con i Medici Competenti
I Medici Competenti non sono d'accordo e per ottime ragioni !
Non è possibile garantire condizione di sicurezza ( trasporto e e conservazione dei vaccini ) in microaziende che sono la maggioranza della struttura produttiva italiana
Non è possibile garantire l'uso completo di flacconcini senza spreco
Non è possibile garantire la sicurezza della somministrazione con anamesi frettolose (quelle che circolano pericolose e non tengono conto delle raccomandazioni EMA, PRAC ) credo che sia impossibile lavorare in condizioni precarie (E TANTO MENO VACCINARE)
Un evento avverso può non dipendere dal vaccino, può essere causato dal vaccino in modo imprevedibile, può dipendere da una vaccinazione eseguita senza avere indagato o adeguatamente valutato la presenza di controindicazioni (se c'e fretta è possibile ), e infine può essere dovuta ad un errore tecnico in fase di preparazione/somministrazione
Anche con condizioni minime:assistenza infermieristica, locale riservato idoneo facilmente accessibile in condizioni di soccorso e mezzi di rianimazione a dispozione per reazioni da vaccino
In questo caso lo scudo penale sia un obiettivo falso e pericoloso. Di fronte ad un soggetto vaccinato che sia deceduto o abbia manifestato gravi patologie dopo una vaccinazione nessuno può essere incolpato “a priori” ma nessuno può essere assolto “a priori”.ed è comunque irrispettoso dei diritti (che pure esistono) del paziente o dei familiari.
Non voglio neppure parlare delle vaccinazioni effettuate da farmacisti ( è abuso di professione medica penalmente perseguibile)
in conclusione ..... detto in milanese così anche Moratti capisce ... ma va a ciapà i ratt !

mantello

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  • Re: Vaccinazioni in azienda
  • (03/04/2021 16:37)

Premesso che ritengo che la vaccinazione sia una opportunità da utilizzare (e che personalmente utilizzerò quando verrà il mio turno) mi chiedo se abbia senso rendere obbligatorio un vaccino che,in alcuni Paesi europei, viene sospeso o riservato alle classi di età più avanzate. Per quanto ne sappiamo il rischio maggiore di complicazioni gravi a seguito di vaccinazione si verifica nelle classi di età che hanno statisticamente minore probabilità di forme gravi a seguito di infezione. A queste classi appartengono appunto i soggetti in età lavorativa E' inoltre singolare che nell'allegato XLVI del D.Lgs 81/08(elenco degli agenti biologici classificati) sia stato inserito il Virus COVID-19 ma sia stata lasciata bianca (almeno sino ad oggi) la colonna che segnala la disponibilità di un vaccino sicuro ed efficace. Un altro punto, a mio avviso rilevante, che non viene chiarito è quello relativo all'obbligo di vaccinazione del soggetti che sono guariti dall'infezione ed hanno presenza di anticorpi. Sono soggetti ad obbligo di vaccinazione?

mantello

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  • Re: Vaccinazioni in azienda
  • (03/04/2021 19:04)

sempre a proposito di vaccinazione
"Sette infermieri vaccinati con doppia dose di Pfizer positivi al virus: "Nessun sintomo o lievi malesseri, segno che funziona" ( Da Repubblica, chi sostiene che funziona è il Primario del reparto)
come protezione degli operatori funziona (fa nè più nè meno del suo dovere). Il problema è per la protezione dei Pazienti. Al di là delle facili battute credo che sarebbe ora di affrontare il problema della vaccinazione degli OS come dovere etico e cominciare a valutarlo come misura di utile ma solo se inserita in un sistema di prevenzione e protezione efficcace

carlpam

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  • Re: Vaccinazioni in azienda
  • (05/04/2021 00:27)

I Medici Competenti non sono d'accordo e per ottime ragioni !
Se poi lo dice l'ANMA che NON HA DIRITTO DI RAPPRESENTANZA (e semmai esprime il parere dei suoi iscritti....
Io vaccino da 40 anni (oltre alla esperienza, i titoli di studio e le pubblicazioni che per pudore non menziono) quindi non sono certo contrario alle vaccinazioni (la definizione di no-vax a ben guardare è solo un concetto autoritario per non consentire obiezioni e opinioni scientifiche diverse o che rimarcano o pongono attenzione a punti punti critici )
Le nostre opinioni e contrarietà riguardano:
1)Non è possibile garantire condizione di sicurezza sia per il trasporto e e conservazione dei vaccini in microaziende(di pochi dipendenti(4-5 a 10-12) che sono la maggioranza della struttura produttiva italiana.
2)Il Medico Competente non è stato mai sentito nè convocato con l'Organizzazione rappresentativa (affiliata a SINDACATO MEDICO RAPPRENTATIVO)
3) Vaccinare in una zona industriale o artigianale annessa praticamente ad ogni comune del centro-nord ove singole aziende sono seguite da Medici Competenti diversi (e talvolta alcune nel capannone a fianco e nella stessa zona,lo ignorano malgrado l'obbligo) è complesso dal punto di vista orgenizzativo. E' evidente una vaccinazione "a pelle di leopardo" confusionaria e disorganizzata con MEDICI COMPETENTI che conoscono i lavoratori (magari da anni) e che, per tournover elevato o per aggregarsi di altre aziende vicine , non li conoscono affatto.
L'anamnesi vaccinale (frettolosa indotta da necessità di vaccinare velocemente escludendo i casi dubbi) spesso non è sufficiente ad escludere soggetti non idonei. Ma i casi di tromboembolia si sono verificati a distanza media da 0 a 7 giorni (EMA/PRAC) e le schede standard non citano fattori raccomandati del doc.PRAC (contraccezione orale ed età (30-40) Nè il Farmacista né l'Infermiere Professionale possono valutare anamnesticamente ed escludere se necessario per controindicazioni dalla vaccinazione.Il corso di formazione è un espediente di scarsissimo ed insufficiente valore. Un modo per coprire un vergognoso pressapochismo.
Vaccinare in condizioni precarie (locali accessibili al Pronto Soccorso in tempi certi, strumenti di rianimazione adrenalina eparina / warfarin ) Non tanto preoccupa lo schok anafilattico ma il periodo post- vaccinale ( fino a 20-30 gg ) chi la sorveglia ? Pur con pochissimi casi letali (7) le modalità di produzione indicono il PRAC ( EMA) a cautela e maggiori studi.
In azienda non è possibile garantire l'uso completo di flacconcini senza spreco né garantire condizioni di conservazione ottimale e ricordo che un evento avverso può non dipendere dal vaccino, può essere causato dal vaccino in modo imprevedibile, può dipendere da una vaccinazione eseguita senza avere indagato o adeguatamente valutato la presenza di controindicazioni (se c'e fretta è possibile),e può essere dovuta ad un errore tecnico in fase di preparazione/somministrazione e ciò anche in condizioni minime:assistenza infermieristica, locale riservato idoneo facilmente accessibile in condizioni di soccorso e mezzi di rianimazione a dispozione per reazioni da vaccino
In questo caso lo scudo penale sia un obiettivo falso e pericoloso e copre solo le colpe di chi affronta un tale compito con leggerezza . Di fronte a un decesso di un vaccinato non si può essere scudati da una valutazione rischio-beneficio
Di fronte ad un soggetto vaccinato che sia deceduto o abbia manifestato gravi patologie dopo una vaccinazione nessuno può essere incolpato “a priori” ma nessuno può essere assolto “a priori”.ed è comunque irrispettoso dei diritti (che pure esistono) del paziente o dei familiari.
Il comma 566 della legge di stabilità del 2015 recita : Fermo restando le competenze dei laureati in medicina e chirurgia in materia di atti complessi e specialistici di prevenzione, diagnosi, cura e terapia, con accordo tra Governo e Regioni, previa concertazione con le rappresentanze scientifiche, professionali e sindacali dei profili sanitari interessati, sono definiti i ruoli, le competenze, le relazioni professionali e le responsabilità individuali e di équipe su compiti, funzioni e obiettivi delle professioni sanitarie infermieristiche, ostetrica, tecniche della riabilitazione e della prevenzione, anche attraverso percorsi formativi complementari.
Si parla cioè delle professioni sanitarie infemieristiche ma non dei farmacisti ( art 100 Tu leggi sanitarie Rd 1936) che hanno un profli professionale affatto diverso ( e nel comma mai citato) e se vaccina fa abuso di professione medica

carlpam

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  • Re: Vaccinazioni in azienda
  • (05/04/2021 00:31)

chiedo scusa per gli errori di stampa nel lungo testo....

Sonnambulo

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  • Re: Vaccinazioni in azienda
  • (06/04/2021 10:50)

mantello il 03/04/2021 07:04 ha scritto:
sempre a proposito di vaccinazione
"Sette infermieri vaccinati con doppia dose di Pfizer positivi al virus: "Nessun sintomo o lievi malesseri, segno che funziona" ( Da Repubblica, chi sostiene che funziona è il Primario del reparto)
come protezione degli operatori funziona (fa nè più nè meno del suo dovere). Il problema è per la protezione dei Pazienti. Al di là delle facili battute credo che sarebbe ora di affrontare il problema della vaccinazione degli OS come dovere etico e cominciare a valutarlo come misura di utile ma solo se inserita in un sistema di prevenzione e protezione efficcace

Aggiungo un'altra cosa. A quando mi risulta il nuovo DL 31 marzo 2021 contiene gravi violazioni della privacy (D.Lgs 51/2018), in particolare dove prevede che venga trasmessa l'informazione circa lo stato vaccinale al Datore di Lavoro. Obbligare un intero comparto professionale alla vaccinazione (pena la sospensione non retribuita dell'attività) equivale ad obbligare una persona ad un trattamento farmacologico; se non hanno deciso di cambiare il nome questo si chiama ancora TSO.

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