"Insomma,il problema è sempre dei politici che fanno le leggi senza tenere conto dell' oggetto/soggetto dell' applicazione stessa della legge.Allora perchè accanirsi contro i fortunati igienisti e i medici legali?Beati loro!Per loro c'è stata una sorta di condono!Mi spiace solo che la mia professionalita' non venga percepita dallo stesso datore di lavoro"
mi chiedo come mai i medici che in virtù di una legge discutibile si sono buttati a fare i "medici competenti" e non invece i cardiologi, gli oculisti, ecc. professioni che pure possono fare in regime di libera professione:
I motivi sono due.
1°) in questo caso sceglierebbe il "paziente", che chiede garanzia di qualità, normalmente accertata da un titolo di specializzazione e non un datore di lavoro che ha il solo interesse del risparmio e non certo della qualità della prevenzione: chi si affiderebbe ad un cardiologo improvvisato che non fornisce garanzie della proprpia preparazione?
2°) difficilmente, a meno chè non si sia mossi da una passione smisurata, ci si improvviserebbe cardiologi, oculisti, ecc. in cui il rischio di sbagliare viene percepito in maniera più forte (mancano le p..le a cimentarsi in un lavoro ritenuto più rischioso).
E qui il punto dolente della nostra professione, il motivo del nostro rammarico. Siamo considerati medici di serie B, purtroppo, perchè i nostri "errori" non possono fare danno (?) ed allora si può improvvisare.
Il fatto è che la percezione della scarsa preparazione ce l'hanno solo i medici che hanno frequentato la scuola di specializzaizone in MdL, perchè hanno "aperto gli occhi" e si sono resi conto della loro "ignoranza" (colpa anche dellla scarsa preparazione fornita).
francogio il 02/02/2008 11:20 ha scritto:
"Insomma,il problema è sempre dei politici che fanno le leggi senza tenere conto dell' oggetto/soggetto dell' applicazione stessa della legge.Allora perchè accanirsi contro i fortunati igienisti e i medici legali?Beati loro!Per loro c'è stata una sorta di condono!Mi spiace solo che la mia professionalita' non venga percepita dallo stesso datore di lavoro"
mi chiedo come mai i medici che in virtù di una legge discutibile si sono buttati a fare i "medici competenti" e non invece i cardiologi, gli oculisti, ecc. professioni che pure possono fare in regime di libera professione:
I motivi sono due.
1°) in questo caso sceglierebbe il "paziente", che chiede garanzia di qualità, normalmente accertata da un titolo di specializzazione e non un datore di lavoro che ha il solo interesse del risparmio e non certo della qualità della prevenzione: chi si affiderebbe ad un cardiologo improvvisato che non fornisce garanzie della proprpia preparazione?
2°) difficilmente, a meno chè non si sia mossi da una passione smisurata, ci si improvviserebbe cardiologi, oculisti, ecc. in cui il rischio di sbagliare viene percepito in maniera più forte (mancano le p..le a cimentarsi in un lavoro ritenuto più rischioso).
E qui il punto dolente della nostra professione, il motivo del nostro rammarico. Siamo considerati medici di serie B, purtroppo, perchè i nostri "errori" non possono fare danno (?) ed allora si può improvvisare.
Il fatto è che la percezione della scarsa preparazione ce l'hanno solo i medici che hanno frequentato la scuola di specializzaizone in MdL, perchè hanno "aperto gli occhi" e si sono resi conto della loro "ignoranza" (colpa anche dellla scarsa preparazione fornita).
A me risulta invece che siano gli altri specialisti a buttarsi a fare visite a raffica "sostituendosi" coperti o meno da MC compiacenti, che ne chiedono impropriamente la "consulenza" seppur senza motivate ragioni.Per quel che mi riguarda, faccio ECG. da trent'anni e continuo, la professionalità viene, credimi ben percepita se c'è, per quanto riguarda infine la specialità a me a dato tanto (nozioni e metodo) cordialità
Scusate, ma io continuo a citare il Grande LEONARDO!
Ciao a tutti, Nonnogab
PS non metto faccine perché non ne ho trovata una inc...ata! (Webmaster????)
"Studia prima la scienza, e poi seguita la pratica, nata da essa scienza. Quelli che s'innamoran di pratica senza scienza son come 'l nocchier ch'entra in navilio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada"
LEONARDO DA VINCI
fbruz il 01/02/2008 03:17 ha scritto:
E' inutile discutere, così come è stata inserita (con l'arroganza di un dato di fatto senza spiegazioni) l'estensione a medici legali ed igienisti è soltanto UNA SPIACEVOLE INVASIONE DI CAMPO! Le motivazioni sono davanti agli occhi di tutti ed è inutile "sciorinarle" ancora una volta ... Comunque una su tutte:
Colleghi di Igiene e Medicina Preventiva e Medicina Legale e delle Assicurazioni, SIETE MAI STATI IN AZIENDA DURANTE IL CORSO DI SPECIALIZZAZIONE ACCANTO AD UN MEDICO COMPETENTE PER VEDERE COME SI OPERA??!!
Cuisque suum.
solo per dovere di informazione: sì, nel corso dei 4 anni di scuola di specializzazione in igiene e medicina preventiva, non solo abbiamo ricevuto un'ottima formazione "teorica" sulla medicina e la prevenzione negli ambienti di lavoro, ma i docenti del nostro istituto (Ancona) ci hanno anche messo a disposizione molte ore di "pratica" in diverse aziende della regione Marche (al fianco di ottimi medici competenti) e in alcuni servizi PSAL (in questi ultimi, gli specializzandi potevano scegliere di svolgere un tirocinio anche triennale al fianco dell'organo di controllo).
E comunque non credo che la "competenza del medico competente" possa essere misurata con la quantità di ore dedicate durante il corso di studi, ma con la capacità, la passione e l'esperienza...
ramazzini1
bravi!!!
Non c'è alcun dubbio che quando si toccano gli Igienisti sul vivo, questi replichino stizziti. Bene, vuol dire che abbiamo ragione. E allora ribadiamolo: che i non specialisti possano fare i medici competenti è un chiarissimo abuso giuridico, purtroppo reso legale.
Inoltre ribadisco (e lo dico senza nessuna paura) che i non specialisti hanno una conoscenza specifica della medicina del lavoro, in media, molto più bassa dei medici del lavoro.
Infine, non dimentichiamo che i "sanati", svolgendo il ruolo di medico competente come riempitivo della lora specialità (invero più in passato che adesso), hanno accettato compensi più bassi, contribuendo così a ridurre ulteriormente gli stessi.
Se vivessimo in un paese civile i "sanati" sarebbero costretti a frequentare un corso di 4 anni, per poter svolgere il ruolo di medico competente, ma i loro "agganci politici" (vero amici igienisti?) hanno consentito loro di farla franca.
"...Stando sulle spalle dei giganti, ho visto più lontano..." Isaac Newton
billi
Ci terrei a sottolineare che questo sito comunque ospita soprattutto MeLC (medici del lavoro competenti come ama chiamarci il mio amico Ermnesto)): che gli amici igienisti ci vengano a trovare ci fa piacere e ci inorgoglisce, ma non sarebbe opportuno che venisse creato un forum sul sito della SITI ove discutere dei problemi dei MeCI(medici competenti igienisti)molto diversi dai nostri?
...non penso onestamente sia possibile trovare una mediazione alla questione...e allora ritengo si debba evitare la polemica e spostare il problema dalla competenza alla capacità.
è ormai un dato di fatto che il MLC debba confrontarsi con colleghi che hanno specializzazioni differenti o addirittura che non ne possiedono alcuna (i tantissimi medici di famiglia sanati...), colleghi rispettabilissimi che hanno scelto di fare il medico competente perchè il mercato, evidentemente, lo consentiva.
a questo punto la sfida è, per i MLC, quella della qualità: bisogna diventare "competenti" a tutto tondo, bisogna far capire all'imprenditore la differenza tra visitificio e prevenzione, tra teriffe "un tanto al kilo" e un corretto riconoscimento dell'impegno professionale.
e, dirò di più, ritengo che sia anche preciso compito dei Servizi PSAL competenti fare in modo che queste differenze di metodo e di "costumi" siano sempre meno presenti, per puntare ad un livellamento verso l'alto della qualità dei servizi offerti.
tutto questo, a mio giudizio, va a vantaggio dei più bravi.
la paura, e lo dico con un po' di rammarico, è che non sempre siano colleghi specialisti in medicina del lavoro.
cordialità.
Ciò che dice il collega maxmd è giusto ma non penso che i "visitifici" siano un'esclusiva degli igienisti o medici legali....noi igienisti e medici legali abbiamo avuto una possibilità in più che è stata vista come un'invasione di "campo" dai medici del lavoro, tuttavia fino all'art. 1 bis nessuna società scientifica o altra associazione si era posta il problema dell'affinità esistente da molti anni prima dell'art. 1 bis che permetteva a igienisti e medici legali di lavorare negli spsal e, ovviamente, a med. del lavoro di lavorare nei Sian Siesp UOML etc. e sarei curioso di sapere il vostro parere a riguardo.
L'igiene del lavoro, la medicina preventiva negli ambienti di vita e di lavoro fanno parte da sempre della formazione prevista per le Scuole di Spec. in Igiene e Medicina Preventiva, non entrando ovviamente nel merito dell'organizzazione della formazione delle Scuole i cui problemi esistono per tutte le specialità e se nessuno, inclusi i medici del lavoro, si è mai lamentato del fatto che igienisti o medici legali potessero partecipare agli stessi concorsi forse il problema riguarda solo l'attività di medico competente che è potenzialmente più remunerativa. Mi preoccuperei di più se il mio lavoro venisse controllato da un igienista o med. legale che considero "incompetente" di uno spresal, piuttosto che averlo come concorrente sul campo dove le capacità selezionano automaticamente i più bravi.
A proposito dei pareri degli igienisti su "bagni etc.." e di eventuali non conoscenze della clinica da parte di igienisti e medici legali, come dice qualche collega, sappiamo tutti qual'è il bagaglio culturale clinico minimo previsto dall'abilitazione alla professione di medico-chirurgo. Il problema più importante secondo me è che la medicina preventiva non è considerata in alcuni casi al pari delle altre branche e chi se ne occupa viene considerato, ingiustamente, di serie B. Si potrebbe,insieme, cercare di valorizzare sempre più la prevenzione sia negli ambienti di vita che di lavoro collaborando nell'organizzazione e/o modifica di specifici percorsi formativi a vari livelli a cominciare dalla riorganizzazione delle scuole di specializzazione della stessa area che in parte è già stata fatta. Solo se l'interesse è realmente la tutela della salute dei lavoratori e la prevenzione negli ambienti di vita e di lavoro si può collaborare e raggiungere ottimi risultati ma putroppo in vari casi i fatti hanno dimostarto il contario.
Saluti a tutti
Medico Autorizzato
caro collega, non metto in discussione la tua preparazione ed il fatto che facendo ECG da 30 anni sarai bravissimo nel refertarli. Ma tu ce la metteresti la mano sul fuoco per gli altri colleghi medici competenti che di punto in bianco si sono improvvisati tali?
Ripeto, la specializzazione garantisce (o dovrebbe garantire)la competenza: Se poi ci sono medici del lavoro incompetenti, questo è un altro discorso (i motivi vanno cercati altrove). Io mi ricordo che ai primi anni di specializzazione si aveva difficoltà anche ad interpretare il vero significato del giudizio d'idoneità (confuso ancora da tanti), e dal confronto con colleghi e docenti finalmente si faceva luce. Questo può apparire un esempio banale, ma ti assicuro che non lo è per niente. La scuola deve dare una forma mentis, insegnare un metodo affinchè tutti possano parlare la stessa lingua oppure ognuno interpreterà a suo modo ed avremo mille pareri sul "come e cosa fare". Si pensi alle consulenze tecniche d'ufficio, spesso affidate a medici privi delle specifiche comtetenze medico-legali, ed ai danni prodotti da valutazioni non fatte secondo una ben precisa criteriologia medico-legale.
Penso che se esistono le scuole di specializzazione ci sarà pure un motivo.O no?:[/b]
A me risulta invece che siano gli altri specialisti a buttarsi a fare visite a raffica "sostituendosi" coperti o meno da MC compiacenti, che ne chiedono impropriamente la "consulenza" seppur senza motivate ragioni.Per quel che mi riguarda, faccio ECG. da trent'anni e continuo, la professionalità viene, credimi ben percepita se c'è, per quanto riguarda infine la specialità a me a dato tanto (nozioni e metodo) cordialità[/cite]
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