Attenzione pero'...l'Art. 365 (Omissione di referto) recita
"...Questa disposizione non si applica quando il referto esporrebbe la persona assistita a procedimento penale".
Se e' un fabbro artigiano (in proprio)... il referto lo ometti.
"L’oro non è tutto. Ci sono anche i diamanti". (Paperon De’ Paperoni)
La tua impostazione è perfetta: parola di medico legale.
PREVEMP il 20/02/2008 03:59 ha scritto:
Come al solito, c'è un po' di confusione quando si parla di legge.
E' normale, perchè siamo medici...
Il referto (artt.334 c.p.p. e 365 c.p.) è una notizia che si dà all'A.G. (direttamente o tramite la P.G.) non di un reato, ma di un FATTO CHE POSSA INTEGRARE UN DELITTO PERSEGUIBILE D'UFFICIO, di cui si è venuti a conoscenza nell'esercizio della professione.
Una prima condizione richiesta per la sussistenza dell'obbligo consiste quindi nella MERA possibilità che il fatto costituisca delitto perseguibile d'ufficio, che deve essere valutata da parte del medico.
Ne consegue che non spetta al medico indicare il titolo del reato, anche se in medicina del lavoro sostanzialmente si tratta di:
-art.590 c.p. (lesioni personali colpose) e art.583 c.p. (aggravanti);
-art.589 c.p. (omicidio colposo).
Un'altra condizione è che la notizia sia stata acquisita "nell'esercizio" della professione e nel prestare "opera o assistenza" alla persona, e non con altre modalità.
Infine:
"IL REFERTO INDICA LA PERSONA ALLA QUALE E' STATA PRESTATA ASSISTENZA … E QUANTO ALTRO VALGA AD IDENTIFICARLA ... NONCHE' IL LUOGO, IL TEMPO E LE ALTRE CIRCOSTANZE DELL'INTERVENTO; DA' INOLTRE NOTIZIE CHE SERVONO A STABILIRE LE CIRCOSTANZE DEL FATTO, I MEZZI CON I QUALI E' STATO COMMESSO, E GLI EFFETTI CHE HA CAUSATO O PUO' CAUSARE" (art.334 c.p.).
Quindi anche è richiesta - se possibile - una valutazione prognostica.
Teniamo infine presente che la finalità del referto è quella di attivare l'intervento dell'A.G. per le valutazioni (giuridiche) di competenza e le eventuali indagini.
Il comportamento delle diverse procure nella gestione dei referti (compresa la valutazione di eventuali omissioni) è quanto mai variabile, per cui è opportuno che ognuno si informi su eventuali indicazioni specifiche fornite nel distretto in cui si opera.
bordini il 21/02/2008 04:19 ha scritto:
Attenzione pero'...l'Art. 365 (Omissione di referto) recita
"...Questa disposizione non si applica quando il referto esporrebbe la persona assistita a procedimento penale".
Se e' un fabbro artigiano (in proprio)... il referto lo ometti.
Pienamente d'accordo.
Per la verità, in questo caso particolare, il referto si dovrebbe omettere più che altro perché mancano i presupposti per l'azione penale (la persona offesa coinciderebbe con l'eventuale responsabile del reato).
Ho letto i vostri interventi e mi sono chiari.
Visto che ho vari procedimenti legali aperti vorrei chiedervi una cosa:
Il medico competente dell'azienda per cui lavoro si è rifiutato di compilarmi il primo certificato di malattia professionale per mobbing documentata con una certificazione del Centro Disattamento lavorativo di Pisa o Centro antimobbing Regionale, con sindrome correlata con Disturbo bipolare II e disturbi di panico( assicurandoVi che non mi è difficile dimostrare il mobbing da me subito in quanto contro l'azienda prese posizione pure la Consigliera Provinciale intimando l'azienda di cessare ogni atto ostile ma così non è stato), in più a suo tempo feci un esposto alla USL competente per chiedere tutela per la mia integrita psichica,sono cosciente che il mobbing è uno scoglio duro da dimostrare nella mia perizia medico legale mi sono rivolto ad u professore di psicologia forense il quale mi ha riconosciuta parecchia invalidità.
Il medico competente di fronte al primo certificato della USL salute mentale che mi diagnosticava una sindrome depressiva reattiva non doveva attivare subito la sorveglianza sanitaria? Il mio quadro clinico per le dovute vessazioni che ho subito è più che peggiorato.
Visto che mi sono documentato, non è reato penale l'omissione del primo certificato di malattia professionale?
Sappiamo che l'Inail rifiuta sempre ogni domanda di malattia professionale mandando le cose alle lunghe costringendoti ad attivare l'avvocatura per avere il giusto.
TOBY il 27/09/2008 01:07 ha scritto:
Il medico competente dell'azienda per cui lavoro si è rifiutato di compilarmi il primo certificato di malattia professionale per mobbing documentata con una certificazione del Centro Disattamento lavorativo di Pisa o Centro antimobbing Regionale, .
Può darsi che il medico competente non consideri la sua patologia di origine professionale, mentre il medico che ha diagnosticato la malattia, correlandola con le vessazioni subite nell'ambiente di lavoro ha l'obbligo di compilare:
il primo certificato medico di malattia profesionale,
effettuare la denuncia all'INAIL, ASL, DIREZIONE PROVINCIALE DEL LAVORO
redigere il referto all'autorità giudiziaria
Saluti Gennaro
Gennaro Bilancio
Gennaro il 11/02/2008 05:42 ha scritto:
Se ricordo bene il referto deve essere effettuato nel caso di lesione grave o gravissima.
Per comodità copio e incollo di seguito le definizioni:
1 lesione personale grave: la malattia o la incapacità ad attendere alle proprie occupazioni supera i 40 giorni oppure vi è stato pericolo di vita per la persona offesa oppure si è prodotto un indebolimento permanente ad un senso o ad un organo.
2. lesione personale gravissima: la malattia è certamente o probabilmente insanabile oppure vi è stata la perdita di un senso oppure la perdita dell'uso di un organo o la perdita di un arto o una mutilazione che renda l'arto inservibile oppure la perdita della capacità di procreare oppure una permanente grave difficoltà della favella oppure la deformazione o lo sfregio permanente del viso.
Visto che la legislatura italiana è complessa presenta sempre cavilli se hai conoscenza di altri articoli diversi da quelli che ho scritto ti prego di darmene notizia
Grazie
Saluti Gennaro
Non è che stiamo confondendo il referto dell'infortunio con quello della malattia professionale.
Ricordo bene tutta la diferennza tra referto/rapporto dal punto di vista medico legale.
A quanto so io per la malattia professionale parte sempre la denuncia (primo certificato di cui: una copia rimane al lavoratore visto che lui firma tutte le copie, una copia va al D.L e l'originale va all'INAIL)ed io ho sempre fatto il referto alla ASL...
Non va sempre fatto il referto ?
Saluti e buon weekend a tutti
DR. AMY
"Un giorno senza sorriso è un giorno perso".
Charlie Chaplin
... ad eccezione di chi lavora per conto proprio...
Per i lavoratori dipendenti:
Quando è che non devo fare il referto ?
Forse l'ho sempre fatto perchè non mi è mai capitato di fare denuncia a chi lavora per conto proprio ...
Ecco... un'altra domanda:
Se invece è una ditta familiare, uno di loro ha una sospetta M.P, tipo ipoacusia da rumore, e non vuole che io faccia la denuncia/referto...
Come mi devo comportare ?
Devo farli firmare qualcosa?
Nel senso, domani i due fratelli litigano e quello tira fuori la sordità che prima non voleva ...
Io come faccio a dimostrare che era stato lui a non volere e che io non ho omesso niente?
Saluti
DR. AMY
"Un giorno senza sorriso è un giorno perso".
Charlie Chaplin
Dr.Amy il 27/09/2008 03:37 ha scritto:
... ad eccezione di chi lavora per conto proprio...
Per i lavoratori dipendenti:
Quando è che non devo fare il referto ?
Forse l'ho sempre fatto perchè non mi è mai capitato di fare denuncia a chi lavora per conto proprio ...
Ecco... un'altra domanda:
Se invece è una ditta familiare, uno di loro ha una sospetta M.P, tipo ipoacusia da rumore, e non vuole che io faccia la denuncia/referto...
Come mi devo comportare ?
Devo farli firmare qualcosa?
Nel senso, domani i due fratelli litigano e quello tira fuori la sordità che prima non voleva ...
Io come faccio a dimostrare che era stato lui a non volere e che io non ho omesso niente?
Saluti
FARE QUELLO CHE DICE LA LEGGE.......la legge è legge
Gennaro Bilancio
Ups...
Ho sbagliato ...
Non ho fatto caso che era un vecchio tread "ripescato" da Toby (un lavoratore) che Gennaro ha riposto nello specifico.
Scusami Gennaro, non volevo ...
Per Toby:
concordo in pieno con la risposta del collega Gennaro...
... e con la posizione del medico competente della tua azienda.
Saluti
DR. AMY
"Un giorno senza sorriso è un giorno perso".
Charlie Chaplin
Gennaro il 27/09/2008 04:15 ha scritto:
FARE QUELLO CHE DICE LA LEGGE.......la legge è legge
ok, legge è legge ma... il primo certificato lo deve firmare anche il lavoratore...
Se lui non vuole che io faccia la denuncia... ?
Denuncio lo stesso e mando il certificato senza la sua firma...
Vi è mai capitato?
Boh... chi sa qualcosa ...?
DR. AMY
"Un giorno senza sorriso è un giorno perso".
Charlie Chaplin
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