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Denuncia, Referto quando?

Questo argomento ha avuto 36 risposte ed è stato letto 10678 volte.

Gennaro

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  • Re: Denuncia, Referto quando?
  • (27/09/2008 16:30)

Dr.Amy il 27/09/2008 04:26 ha scritto:



ok, legge è legge ma... il primo certificato lo deve firmare anche il lavoratore...
Se lui non vuole che io faccia la denuncia... ?
Denuncio lo stesso e mando il certificato senza la sua firma...
Vi è mai capitato?

Boh... chi sa qualcosa ...?

Il certificato di malattia lo consegni al lavoratore, se lui vuole lo consegna al datore di lavoro che a sua volta lo invia all'INAIL. Il primo certificato di malattia professionale ha scopo previdenziale.
Quindi è una scelta del lavoratore!!
Tu hai l'obbligo di legge di fare la denuncia e il referto che hanno altre finalità
Saluti

Gennaro Bilancio

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  • Re: Denuncia, Referto quando?
  • (27/09/2008 17:40)

Gennaro il 27/09/2008 04:30 ha scritto:

Il certificato di malattia lo consegni al lavoratore, se lui vuole lo consegna al datore di lavoro che a sua volta lo invia all'INAIL. Il primo certificato di malattia professionale ha scopo previdenziale.
Quindi è una scelta del lavoratore!!
Tu hai l'obbligo di legge di fare la denuncia e il referto che hanno altre finalità
Saluti

Concordo pienamente.

"La cosa più incomprensibile dell'universo è il fatto che l'universo sia comprensibile" A. Einstein

duda

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  • Re: Denuncia, Referto quando?
  • (27/09/2008 20:25)

Non vorrei ripetere concetti già espressi ma dato che la medicina legale mi è un po' indigesta vi ringrazio se mi fate capire bene cosa fare in caso di Sospetta melattia professionale e per essere chiari facciamo un esempio:
Caso di Sospetta Malattia Professionale da rumore .
In occasione della visita riscontro l'ipoacusia che ritengo meritevole di segnalazione all'INAIL > Redigo il Primo Certificato di sospetta malattia professionale in triplice copia e lo consegno al lavoratore per il normale Iter burocratico da seguire e cioè : il lavoratore lo invia all'INAIL e lo consegna al Datore di lavoro , che ricevuta la segnalazione da parte del lavoratore deve inviare entro 5 giorni all'INAIL la DENUNCIA sul modello 101 , e ne trattiene copia (giusto per adesso???).
Contestualmente invio Denuncia/referto ( quale differenza a questo punto????) all'INAIL e allo Spsal della ASL di Competenza ,in quanto fino ad oggi sapevo , che assolve alle funzioni di Autorità Giudiziaria.
Non l'ho mai inviato all'Ispettorato del Lavoro ( ho sbagliato???)
Inoltre redigo una dichiarazione che faccio firmare al lavoratore e al datore di lavoro in cui comunico ai suddetti l'invio da parte mia della denuncia/referto all'Inail e alla ASL ( eccessivo ????)
Grazie
PS: l'invio all'INAIL e alla ASL con quale mezzo: posta semplice o RRR
In passato ho avuto contestazione dalla ASL che non avevano le mie segnalazioni mentre erano arrivate all'INAIL che poi le aveva inviate alle Autorita Giudiziarie come notizia di reato e queste alla ASL per i rilievi in merito.

La Redazione

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  • Re: Denuncia, Referto quando?
  • (27/09/2008 21:11)

Gennaro il 27/09/2008 04:30 ha scritto:

Il certificato di malattia lo consegni al lavoratore, se lui vuole lo consegna al datore di lavoro che a sua volta lo invia all'INAIL. Il primo certificato di malattia professionale ha scopo previdenziale.
Quindi è una scelta del lavoratore!!
Tu hai l'obbligo di legge di fare la denuncia e il referto che hanno altre finalità
Saluti

Interessante il sunto presente nel sito:
http://64.233.183.104/search?q=cache:6v8bJObUIAwJ:www.sanita.fvg.it/ars/specializza/progetti/allegati/mal_prof%2520modello.doc+invio+primo+certificato+di+malattia+professionale&hl=it&ct=clnk&cd=2&gl=it&client=firefox-a

La redazione di MedicoCompetente.it

Dr.Amy

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  • Re: Denuncia, Referto quando?
  • (27/09/2008 21:52)

[cite]duda il 27/09/2008 08:25 ha scritto:
Non vorrei ripetere concetti già espressi ma dato che la medicina legale mi è un po' indigesta vi ringrazio se mi fate capire bene cosa fare in caso di Sospetta melattia professionale e per essere chiari facciamo un esempio:
Caso di Sospetta Malattia Professionale da rumore .
In occasione della visita riscontro l'ipoacusia che ritengo meritevole di segnalazione all'INAIL > Redigo il Primo Certificato di sospetta malattia professionale in triplice copia e lo consegno al lavoratore per il normale Iter burocratico da seguire e cioè : il lavoratore lo invia all'INAIL e lo consegna al Datore di lavoro , che ricevuta la segnalazione da parte del lavoratore deve inviare entro 5 giorni all'INAIL la DENUNCIA sul modello 101 , e ne trattiene copia (giusto per adesso???).....


Contestualmente invio referto alla ASL....
Io mi fermo quì.
Il primo certificato, quello del lavoratore è Certificato/Denuncia e va all'INAIL ai fini assicurativi (previdenziali)

Se il lavoratore l'ha firmato mi ha già autorizzato... mica avevo un coltello in mano...
Visto che le tre copie sono firmate... al DL, faccia il lavoratore (entro 15 giorni), all'INAIL lo spedisco io !
Sarò mal fidata, pignola, ecc...
La privacy un'altra volta...???
ed io RIPAGO ... ma...sempre meno peso sulla bilancia e quindi... triage !

Grazie alla redazione per il chiarimento e l'indirizzo...
Spero di aver capito bene tutto quello che ho letto lì.

Saluti e buona serata a tutti.

P.S Sul sito dell'INAIL/Modulistica trovate il primo certificato (Mod.5SS) e la denuncia che fa il DL all'Inail entro 5 gg di avere ricevuto il primo certificato (Mod. 101-Prest.).
Per ogni miodulo ci sono in fondo tutte le spiegazioni per la compilazione e per la gestione, inoltre, ogni copia dice a piè di pagina a chi deve essere consegnata (la copia del DL non ha ovviamente dati sensibili) mentre quella del Lavoratore e dell'Inail sono complete ...
Io per quanto mi riguarada faccio copia di tutto e butto in cartella... (sempre quella che un giorno mi terrò nascosta quando il lavoratore andrà in pensione) ssshhhhhhhh

DR. AMY

"Un giorno senza sorriso è un giorno perso".
Charlie Chaplin

carlitos way

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  • Re: Denuncia, Referto quando?
  • (28/09/2008 05:14)

utile leggere al rigurdo un mannuale redatto in regione lombardia da aassll e inail.
Come vedo e leggo c'è troppa confusione al riguardo.
Occorre rvedere bene tutta la normativa e organizzare a breve un evento formativo circa gli adempimenti medico-legali del medico competente. Caro alfonso se ti và possiamo organizzarlo insieme a pisa con la collaborazione dei medici legali dell'università di pisa. Che ne pensate? Con alfonso possiamo vederci in quanto siamo vicini e così organizziamo un evento ad hoc su questa tematica abbinando momenti ludici.
Un saluto a tutti
Carlitos

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Picpus

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  • Re: Denuncia, Referto quando?
  • (28/09/2008 18:42)

La Redazione il 27/09/2008 09:11 ha scritto:


Interessante il sunto presente nel sito:
http://64.233.183.104/search?q=cache:6v8bJObUIAwJ:www.sanita.fvg.it/ars/specializza/progetti/allegati/mal_prof%2520modello.doc+invio+primo+certificato+di+malattia+professionale&hl=it&ct=clnk&cd=2&gl=it&client=firefox-a

Ma che indirizzo è?

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Picpus

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  • Re: Denuncia, Referto quando?
  • (28/09/2008 18:44)

E' forse questa la cosa più incomprensibile dell'universo?

"La cosa più incomprensibile dell'universo è il fatto che l'universo sia comprensibile" A. Einstein

La Redazione

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  • Re: Denuncia, Referto quando?
  • (28/09/2008 20:08)

Questo è il link facilitato allo stesso sito: http://tinyurl.com/3q8w22

La redazione di MedicoCompetente.it

carlitos way

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  • Re: Denuncia, Referto quando?
  • (29/09/2008 20:30)

Riporto integralmente un mio intervento scritto in relazione ad un argomento affine:
Re: Assenza per infortunio: no limit ? (28/09/2008 14:24)
L'argomento è molto interessante e di non facile trattazione, provo a dare il mio piccolo contributo.
Premesso che il sistema prevenzionistico e pprevidenzialistico italiano sia uno dei migliori a garanzia e tutela del lavoro e dei lavoratori inquadrando il tutto in un contesto socio-politico-economico e professionale complesso, diciamo di alto valore sociale in merito ai diritti, un pò meno riguardi i doveri. Purtroppo la furfanteria di alcuni và a scapito di tutti. Il DL Brunetta, odiosissimo decreto, mi è sembrata una provocazione in un sistema che non è più sostenibile. L'ideale che furbi e farabutti e impostori non esistano ma visto che ci sono il Governo e i sindacati dovrebbero addivenire a soluzioni serie e condivise per arginare un mare in piena che costa allo stato e alle imprese un sacco di soldi, improduttività e danni alle persone serie (malati veri, infirtuni seri e reali etc..). Per quanto attiene il versante INAIL posso dire che nel corso di anni di carriera ho visto cose interessanti ma tante altre deplorevoli (prognosi elevate, continui di malattia assurdi, valutazioni di DB poco chiari o seri, talora revisioni assurde es. per le ipoacusie neurosensoriali, opposizione a malattie francamente di origine prevalentemente professionali etc.. uno zibaldone incredibile). Il versante INAIL andrebbe rivisto certamente, ma è un pò come una catena di montaggio come dire..il sistema si autoalimenta. Quante valutazioni incongrue partono dai PS ospedalieri, per carità possiamo capire i colleghi, spesso giovani, che operano in condizioni di emergenza presso i PS e quindi devono badare oltre che alle cose molto serie e emergenze varie anche falsi infortuni o piccoli infortuni in confronto dei quali, pur di liberarsene, tendono a largheggiare con la prognosi. Poi subentra l'INAIL che in alcuni casi prosegue quanto iniziato dal collega del PS e in altri, operando come tra figli e figliatsri, stringe molto o largheggia e così via. Per le malattie professionali la questione si complica ulteriormente. Da un lato c'è un palese e diffuso misconoscimento di tante patologie lavoro-correlate (problema culturale e professionale) e spesso le persone, quelle veramente malate, devono ricorrere siltanto a patronati seri per un adeguato riconoscimento. L'aspetto malattie professionali andrebbe rivisto anche alla luce delle recenti normative (vedi niove tabelle INAIL e elenco malattie da denunciare all'ASL..che confusione che si fa ancora: urge urge urge evento informativo-formativo e aggiornamento continuo per medici del lavoro, medici di base, medici ospedalieri etc..). Per quanto riguarda il versante INPS, beh, la situazione si colora di grottesco. L'INPS è certamente un grande istituto ma andrebbe, amio avviso, modernizzato e snellito potenziando alcuni settori rendendo efficaci e veramente operativi team di medici di controllo con mandati certi e pagandoli il giusto. Poi ci sarebbe l'argom,ento commissioni meiche INPS e L. 222/84 ma lasciamo stare per ora..la trattiamo in un'altra occasione. In merito alle lu nghe mlattie generiche di un lavoratore, effettivamente il DL pù farci poco se non interviene lo Stato con provevdimenti seri e condivisi con i sindacati. Nel caso specifico il Medico Competente, all'atto della visita periodica, durante l'anamnesi dovrebbe chiedere al labvoratore quali malattie ha contratto nell'ultimo anno e verificare se influenti sul giudizio alla amnsione specifica o se trattasi di malattie comuni di nessuna pertinenza. Visto che il lavoratore dovrebbe firmare in calce alla visita (ho sempre fatto così personalmente) dove evidentemente sottoscrive quanto dichiara all'anamnesi, si assume enormi responsabilità se dichiara il falso (circa le dichiarazioni mendaci la dicitura ex DPR andrebbe, a mio avviso, indicata e fatta sottoscrivere). Alcuni anno orsono, il DL di un'azienda per la quale lavoravo, mi chiese un consiglio circa come regolarsi con un lavoratore che, affetto da lievi alterazioni dell'umore e forse con lieve forma di psicopatia, bighellonava in azienda, spesso in malattia etc... Alla visita periodica mostrava un discreto compenso, fisicamente a posto e presentava sovente certificati sia del medico curante che del servizio di igiene mentale dove si evidenziavano modesti quadri di alterazioni psichiche. Una delle ultime volte chiesi al lavoratore se intendeva sottoporsi a visita specialistica presso UO Psichiatria universitaria e presi accordi con il collega chiedendo di inquadrarlo per bene considerando, inoltre, la mansione del lavoratore. In quel caso nemmeno l'università è riuscita a darci un aiuto concreto e allora, dopo aver emesso il mio giudizio di idoneità con limitazioni, consigliai al DL di chiedere una verifica delle condizioni del lavoratore attraverso l'istituto dell'art. 5 Legge 300/70. Non so se è stato il tutto professionalmente corretto, ma so che tale commissione ha redatto un'idoneità generica con particolari limitazioni per cui il lavoratore in questione, inviato per cure presso un centro specializzato, è stato declassato ad altra mansione peraltro a part-time dopo adeguato confronto con i sindacati. Dimenticavo che un anno consigliali al DL di proporre ricorso nei confronti del mio giudizio al fine di verificare la valutazione della commissione asl c/o servizio di medicina del lavoro..volete sapere come è andata?: confermarono il mio giudizio (che furbi vero..).
In tutto ciò secondo me latitano gli ordini professionali con linee di indirizzo che dovrebbero indicare ai poveri medici in circolazione.
Come si può constatare il tema è complesso e necessita di tavoli di discussione ampi ad hoc. Faccio una proposta, impegnandomi personalmente e con chi vuole collaboare con me, interessando sempre la redazione e l'amico alfonso per il coordinamento dell'iniziativa che sto per illistrare:
A. Costituiamo un ristretto gruppo di lavoro con eventuali sottogruppi all'interno dei quali vedo bene la presenza sia di medici del lavoro che medici legali e anche un medico di base, integrandolo/i, all'occorrenza, con un legale e/o sindacalista e/o datore di lavoro (contatti con confindustria?)>>>> Il macroargomento potrebbe essere "Gli aspetti medico-legali nell'attività del medico del lavoro/competente" dove poi dipartono i microargomenti(si fa per dire micro) es. INPS - INAIL - Causa di servizio - certificazioni - valutazioni complesse e consulenza ai DL..etc..
Caro alfonso osno disponibile, possiamo integrarci con l'Istituto di medicina legale di Pisa oltre che quello di medicina del Lavoro. Per quanto riguarda colleghi INAIL-INPS e ordine fei medici etc..ci pensiamo subito dopo. Incontriamoci e pianifichiamo lo studio. Il tutto potrebbe condurre all'elaborazione di proposte, linee guida, comportamentali etc..
Chi vuole collaborare è ben accetto centrando su Pisa dalfonso, per ora, la sede iniziale pilota dello studio che ho proposto. Ovviamente il tutto è subordinato alla valutazione di alfonso cristaudo.
Il tutto potrebbe avere una valenza scientifica importante.
Mi scuso per l'eccesso di logorroicità ma avrei voluto dire tante cose.
Grazie ancora alla redazione che ci dà questa possibilità
Carlitos

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