L'articolo che più possiamo utilizzare, a mio parere, per far pesare il nostro ruolo è l'art. 28 comma 1 lett e che dice che il doc rischi deve contenere la firma del Medico competente che ha PARTECIPATO ALLA VALUTAZIONE. Nessuno può più firmare per presa visione o per altro. A questo punto se uno di noi firma ammette di aver partecipato alla valutazione e quindi ammette di accettare, approvare, condividere (come altro posso dire) il documento sottoscritto. Non so voi cosa ne pensiate ma, a questo punto, forse molti documenti diventeranno carta straccia. Non so quanti di noi si prenderanno la responsabilità non dico da 626 ( o da testo unico ) ma da codice penale firmando documenti vuoti...
Auguri a tutti
non ho capito...ma se un medico competente viene nominato in una ditta che ha già la vautazione dei rischi come si puo' affermare che questi partecipi alla valutazione dei rischi? il documento esiste già
E' comunque possibile che ci capiti (ancora) di vedere valutazioni già fatte sulle quali si richiede la ns. firma. Potremmo "collaborare" o "partecipare" anche chiedendo delle modifiche ove lo riteniamo utile.
Ma se le modifiche (spesso per biechi motivi di cash) non vengono fatte, che si fa ? A me già capita, sopratutto con piccole realtà, nonostante mi ostini a dire " non pagare il consulente che vi fa la VDR se prima non l'abbiamo vista insieme ( di farla insieme manco a parlarne ), perchè una volta che è stato pagato non lo vedete più per le modifiche. Come vuotare l'oceano con un colapasta !!
Continuerei a mettere due letterine prima della firma: " P.V.".
Altrimenti non se ne esce.
Se i Giusti non si oppongono sono già colpevoli ("Gracchus" Babeuf)
Possimao sempre (chiaramente facendoci pagare) inserire dei nostri allegati inerenti la valutazione dei rischi per la salute anche perchè il documento va sempre inteso come un fascicolo dinamico in continua evoluzione. Chi ci può contestare qualcosa se contribuiamo ad individuare i rischi per la salute ed indichiamo le valutazioni da completare anche per la relativa quantitazione del rischio o indichaimo quali dpi usare o quali corsi eseguire o quali sollevatori acquistare?
Non penso che possiamo continuare a scrivere per presa visione: anche se la vigilanza forse non lo può contestare, un giudice sì.
Condivido pienamente il metodo suggerito da Pennacchio: il MC dimostra di partecipare alla valutazione del rischio non se firma un documento redatto da terzi ma se elabora un "suo" documento. Circa i contenuti credo che il MC dovrebbe fornire un contributo su tutti i rischi per la salute adottando criteri e metodologie proprie del ruolo (es. criteri epidemiologici per definire la "probabilità" di eventi, curva dose-effetti per definire la "magnitudo", ecc.). Il MC non è un doppione del SPP (magari più esperto nel valutare alcuni rischi come il biologico, lo stress, ecc.) ma un soggetto tecnico diverso che si approccia al rischio da un punto di vista dei sistemi biologici e con i dati ricavati dalla sorveglianza sanitaria. In fondo la migliore valutazione dei rischi per la salute è la valutazione dello stato di salute degli esposti (a parte i problemi di sfasatura nel tempo; problema comunque risolubile individuando i giusti indicatori). Se tutti impariamo a formalizzare il “contributo” del MC alla valutazione del rischio con un documento proposto al DL (e perché no, con compenso adeguato poiché richiede impegno) certamente contribuiamo a migliorare la nostra professione e ci distinguiamo, nei fatti, dai altri specialisti che possono effettuare visite mediche ma non valutazioni…
Ragazzi, non è che non sia d'accordo, ma volevo evidenziare che spesso, sopratutto nelle piccole realtà, non è mica facile.
Posso testimoniare che ci sono realtà in cui opero che forse sono anche mezzo passo più avanti, ma mi pare che siano pochine pochine.
Se i Giusti non si oppongono sono già colpevoli ("Gracchus" Babeuf)
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