maxmd mi sento più tranquillo , ma .... tanto curioso ora ... .
Per caso verrai a Paestum?
Ciao, gab
"Studia prima la scienza, e poi seguita la pratica, nata da essa scienza. Quelli che s'innamoran di pratica senza scienza son come 'l nocchier ch'entra in navilio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada"
LEONARDO DA VINCI
Decreto 12 luglio 2007 n. 155 – Dubbi
Rispondo ad annuscor e a brunofarruggia
Indiscutibile , caro bruno,ma parafrasando un ex caro dirigente amministrativo a noi caro ( a proposito che fine ha fatto? ), direi che le idee sono tante ma in compenso la confusione non manca . Intanto rimando la discussione anche a quanto sostenuto su qs forum circa la definizione più ampia di cancerogeno… e quindi a prescindere da frasi di rischio esistenti o riportate o meno sempre cancerogeni sono ( come la mettiamo es. per la FLD in sanità ? )!
In considerazione dei potenziali effetti lesivi a medio e lungo termine conseguenti all'esposizione ad antiblastici (ed in analogia con quanto disposto dalle recenti normative), ritengo che si debba tenere un registro nominativo degli operatori sanitari addetti , con l'annotazione dell'attività svolta e dei farmaci utilizzati, le dosi preparate e/o somministrate . Da qui il passo ( burocratico ? ) di trasmettere l’elenco degli esposti ad enti esterni ( Ispesl ed O.V) non mi sembra affatto un aggravio : con il senno del dopo non possiamo aspettare che la regolarizzazione arrivi per interesse di organismi centrali ( cfr.:La Commissione Consultiva Tossicologica Nazionale ( CCTN) ha indicato “soltanto” nel novembre 1995 la necessità che questi farmaci vengano trattati con le medesime cautele delle sostanze cancerogene e che essi vengano inclusi nell’elenco delle sostanze cancerogene dell’allegato VIII del D.Lgs 626/94 ). Risultato: ritengo comunque ragionevole, in attesa di un pronunciamento dell’autorità competente in merito, ( prossimo ed istituendo Ministero del Lavoro e Salute ) considerare che le attività in questione comportino rischi esponenti a cancerogeni e mutageni ...
(vista anche la classificazione IARC di questi composti ).. ed armarci come sempre di buona pratica:
"Studia prima la scienza, e poi seguita la pratica, nata da essa scienza.
Quelli che s'innamoran di pratica senza scienza son come 'l nocchier ch'entra in navilio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada" LEONARDO DA VINCI …
drcrema il 27/04/2008 10:15 ha scritto:
Decreto 12 luglio 2007 n. 155 – Dubbi
Rispondo ad annuscor e a brunofarruggia
Indiscutibile , caro bruno,ma parafrasando un ex caro dirigente amministrativo a noi caro ( a proposito che fine ha fatto? ), direi che le idee sono tante ma in compenso la confusione non manca . Intanto rimando la discussione anche a quanto sostenuto su qs forum circa la definizione più ampia di cancerogeno… e quindi a prescindere da frasi di rischio esistenti o riportate o meno sempre cancerogeni sono ( come la mettiamo es. per la FLD in sanità ? )!
In considerazione dei potenziali effetti lesivi a medio e lungo termine conseguenti all'esposizione ad antiblastici (ed in analogia con quanto disposto dalle recenti normative), ritengo che si debba tenere un registro nominativo degli operatori sanitari addetti , con l'annotazione dell'attività svolta e dei farmaci utilizzati, le dosi preparate e/o somministrate . Da qui il passo ( burocratico ? ) di trasmettere l’elenco degli esposti ad enti esterni ( Ispesl ed O.V) non mi sembra affatto un aggravio : con il senno del dopo non possiamo aspettare che la regolarizzazione arrivi per interesse di organismi centrali ( cfr.:La Commissione Consultiva Tossicologica Nazionale ( CCTN) ha indicato “soltanto” nel novembre 1995 la necessità che questi farmaci vengano trattati con le medesime cautele delle sostanze cancerogene e che essi vengano inclusi nell’elenco delle sostanze cancerogene dell’allegato VIII del D.Lgs 626/94 ). Risultato: ritengo comunque ragionevole, in attesa di un pronunciamento dell’autorità competente in merito, ( prossimo ed istituendo Ministero del Lavoro e Salute ) considerare che le attività in questione comportino rischi esponenti a cancerogeni e mutageni ...
(vista anche la classificazione IARC di questi composti ).. ed armarci come sempre di buona pratica:
"Studia prima la scienza, e poi seguita la pratica, nata da essa scienza.
Quelli che s'innamoran di pratica senza scienza son come 'l nocchier ch'entra in navilio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada" LEONARDO DA VINCI …
Caro Marco con il mio precedente intrvento desideravo semplicemente tenere separati gli obblighi previsti da specifiche norme da tutto quello che comunque il M.C.deve mettere in atto per una efficace protezione degli espsosti.A tal proposito le Linee Guida ISPESL mi sembrano abbastanza esaustive.Il nostro caro amico comune lo sento con piacere periodicamente anche se ormai ha smesso la sus attività.
la cartella per esposti a rischio di cancerogeni non si trova da nessuna parte negozi tipo buffetti o similari
qualcuno mi sa dire che modello bisogna cercare ?
grazie
docantonio il 02/07/2008 06:38 ha scritto:
la cartella per esposti a rischio di cancerogeni non si trova da nessuna parte negozi tipo buffetti o similari
qualcuno mi sa dire che modello bisogna cercare ?
grazie
Io le ho trovate da un rivenditore Buffetti a 7 euro l'una. Ce n'erano 6. Le ho usate tuute per una falegnameria e non ne comprerò più. Ho preferito farmi il mio "modello conforme", andare in copisteria e avere un modello cartaceo migliore con 1 euro e mezzo.
mi puoi dire il modello ? pare che ni negozi buffetti della mia zona non ne conoscano l'esistenza
Meno male perchè è proprio una schifezza.
Se proprio t'interessa ne trovi uno sullo stile buffetti sul sito https://www.omicred.it
Io personalmente me lo sono costruito con dei fogli A4 graffettati e scoccettati e, oltre al costo di qualche decina di centesimi, me lo sonocostruito secondo le mie esigenze.
Ciao
docantonio il 06/07/2008 11:49 ha scritto:
mi puoi dire il modello ? pare che ni negozi buffetti della mia zona non ne conoscano l'esistenza
E' corretto utilizzare la cartella dell'allegato 3A del testo unico anche per i cancerogeni?
Socrate:“O uomini, quegli tra voi è sapientissimo il quale, come Socrate, abbia riconosciuto che in verità la sua sapienza non ha nessun valore”.
eleonora.c il 14/07/2008 11:27 ha scritto:
E' corretto utilizzare la cartella dell'allegato 3A del testo unico anche per i cancerogeni?
Scusate, ma ve lo siete letti 'sto maledetto cosottantuno?
Le cartelle per i cancerogeni sono DEFUNTE!!:
Art. 243. Registro di esposizione e cartelle sanitarie
.........
2. Il medico competente, per ciascuno dei lavoratori di cui all'articolo 242, provvede ad istituire e aggiornare una cartella sanitaria e di rischio secondo quanto previsto dall'articolo 25, comma 1, lettera c).
Art. 25. Obblighi del medico competente
1. Il medico competente:
.......
c) istituisce,......., aggiorna e custodisce, sotto la propria responsabilità, una cartella sanitaria e di
rischio per ogni lavoratore sottoposto a sorveglianza sanitaria.
Art. 41. Sorveglianza sanitaria
.........
5. Gli esiti della visita medica devono essere allegati alla cartella sanitaria e di rischio di cui all'articolo 25, comma 1, lettera c), secondo i requisiti minimi contenuti nell'Allegato 3A e predisposta su formato cartaceo o informatizzato, secondo quanto previsto dall'articolo 53.
QUINDI: 243 + 25 + 41 = OBBLIGO di usare l'allegato 3A (e non semplice "possibilità") per TUTTI i rischi, quindi anche cancerogeni.
'sto cosottantuno è una schifezza, però ci tocca leggerlo......
Però una assurdità esiste ancora: l'amianto!!!! Il 1124 non è stato abrogato e quindi vive ancora il modello di cartella per esposti all'amianto! Però ormai anche l'amianto fa parte dele cosottantuno e quindi obbligo di usare l'allegato 3A! Conseguenza: se visiti un esposto all'amianto, fai una visita e compili 2 cartelle!!
Continuo con il mio invito:"A cosottantuno, ma vaff......"
Buon cosottantuno a tutti, Nonnogab
"Studia prima la scienza, e poi seguita la pratica, nata da essa scienza. Quelli che s'innamoran di pratica senza scienza son come 'l nocchier ch'entra in navilio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada"
LEONARDO DA VINCI
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