Perchè "impossibilità ad adibire i lav. interinali " ? Le norme (L. 196/97 e DM 31/5/99) sono state superate dal D. L.vo 276/03 e dalla Circ. Min.Lavoro 7/05 che permettono l'impiego di lavoratori occasionali.
Certo, anch'io suggerisco comunque di non utilizzarli in presenza di cancerogeni.
francosic il 29/03/2008 05:54 ha scritto:
Perchè "impossibilità ad adibire i lav. interinali " ? Le norme (L. 196/97 e DM 31/5/99) sono state superate dal D. L.vo 276/03 e dalla Circ. Min.Lavoro 7/05 che permettono l'impiego di lavoratori occasionali.
Certo, anch'io suggerisco comunque di non utilizzarli in presenza di cancerogeni.
E' vero gli art. della legge 196 sono stati abrogati dalle legge Biagi. Nel 2007 è stato presentato un emendamento al ddl 3178 sul Walfare per ripristinare il divieto ma penso non sia andato a buon fine.
E' vero anche che il DM parla (stranamente) solo di cancerogeni (R45, R49 e quelli dell'allegato) pur essendo un decreto applicativo dell'art. 70 che invece parla di cancerogeno e mutageno. Stando, però, strettamente alla legge: no registro e no cartella per R46.
Per approfondimenti su potenzialmente esposti, esposti, esposizione anomala, valori di riferimento nella popolazione generale fare riferimento alle LINEE GUIDA ISPESL SUL TITOLO VII: ci sono le soluzioni.
http://www.ispesl.it/linee_guida/...a_agenti_cancerogeni_mutageni.pdf
Io però azzardo una considerazione: fermarsi alla sola presenza o meno della frase di rischio, quando magari un organismo internazionale quale la IARC ha classificato comunque quella sostanza tra quelle che possono avere effetti cancerogeni sull'uomo, potrebbe non essere facilmente giustificabile in contenzioso legale.
La norma e soprattutto la buona regola del medico in generale e del medico competente in particolare chiede di andare oltre la "legge", verificando anche dalla letteratura scientifica l'eventuale tossicità di una sostanza. Per questo motivo al momento della stesura del DVR penso sia bene specificare che si fa sorveglianza sanitaria ai fini della prevenzione della salute dei lavoratori, sia verso quelle sostanze classificate con frasi di rischio, sia per quelle sostanze per le quali la letteratura scientifica ha provato il probabile effetto cancerogeno sull'uomo.
lombait il 30/03/2008 07:30 ha scritto:
Io però azzardo una considerazione: fermarsi alla sola presenza o meno della frase di rischio, quando magari un organismo internazionale quale la IARC ha classificato comunque quella sostanza tra quelle che possono avere effetti cancerogeni sull'uomo, potrebbe non essere facilmente giustificabile in contenzioso legale.
La norma e soprattutto la buona regola del medico in generale e del medico competente in particolare chiede di andare oltre la "legge", verificando anche dalla letteratura scientifica l'eventuale tossicità di una sostanza. Per questo motivo al momento della stesura del DVR penso sia bene specificare che si fa sorveglianza sanitaria ai fini della prevenzione della salute dei lavoratori, sia verso quelle sostanze classificate con frasi di rischio, sia per quelle sostanze per le quali la letteratura scientifica ha provato il probabile effetto cancerogeno sull'uomo.
quoto integralmente.
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
Gennaro il 27/03/2008 06:40 ha scritto:
Gentilmente vorrei sapere un vostro parere e soprattutto dalla redazione.
Secondo voi nel registro degli esposti agli agenti cancerogeni, devono essere inseriti, oltre agli agenti cancerogeni con frase di rischio R45, R46 e R49, anche gli agenti cancerogeni che non hanno le suddette frasi di rischio? (per esempio antiblastici, cosmetici o altre sostanze chimiche classificate cancerogene dalla IARC). Il dubbio mi è sorto dalla lettura della nuova definizione di agente cancerogeno art. 61 titolo 7 in cui non compare esplicitamente la definizione di agente cancerogeno correlato alla frase di rischio.
Quindi se la risposta è affermativa, si presuppone che oltre al registro degli esposti debba essere istituita anche la cartella sanitaria specifica così come previsto dal DM 155/07
Vi prego di essere sintetici nella risposta
:) Saluti Gennaro
Il problema andrebbe affrontato diversificando gli aspetti formali da quelli sostanziali. Nella sostanza il mc (non da solo naturalmente) deve affrontare TUTTI i rischi cancerogeni, mutageni e teratogeni con la massima attenzione, con una scala di priorità che vede in cima la prevenzione (sostituzione, bonifiche, aspirazioni, protezioni ecc.), la valutazione dell'esposizione, del rischio residuo, le attività formative e informative, la sorveglianza sanitaria ecc. Tutto da descrivere nel DVR. Per quanto riguarda invece gli aspetti formali (registro degli esposti, cartella sanitaria ecc) questi sono richiesti dalla nostra legislazione solo per le esposizioni indicate (elenco allegato, R 45, 49 ecc.), anche se non è un errore, ed in alcuni casi può essere suggerito, utilizzare questi strumenti anche per le esposizioni "non classificate".
La redazione di MedicoCompetente.it
Una volta optato per la scelta più cautelativa, redigere il registro anche per sostanze non in lista, secondo voi è corretto spedirlo all'ispesl?
Grazie per le risposte, la domanda è nata perchè Ispettori di 1 ASL hanno dato interpretazione diversa. Secondo loro anche per le sotanza non ancora classificate con le frasi di rischio R45, R46 e R49 ma comunque classificate dalla IARC cancerogene devono essere inserite nello specifico registro. In caso di inadempienza scatta la prescrizione.
PS Non sono medici!
Buona Domenica E FORZA NAPOLI
Gennaro Bilancio
Dimenticavo, chiedo scusa se ho chiesto il parere della Redazione visto che già nel 2003 avevo effettuato una simile domanda e già allora mi aveva risposto, potevo infatti utilizzare il precedente thread.
Gennaro Bilancio
Anch'io non sono medico; ma le norme riesco ancora a leggerle (anche se molte volte faccio fatica a capirle).
E la "legge" dice che il registro è obbligatorio solo per le R45 ed R49.
Mi piacerebbe sapere come fanno a fare una prescrizione i funzionari delle ASL, su una norma che non esiste!
Poi, come saggiamente suggerisce la Redazione, mi faccio un registro a parte per gli R40, R46, e tutto quel che volete.In futuro (vedi Marghera) può darsi che mi serva.
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