Mi è sorto 1 altro dubbio:
Art. 6
Registro di esposizione e cartelle sanitarie
1. L'articolo 70 del decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, e' sostituito dal seguente:
"Art. 70 (Registro di esposizione e cartele sanitarie). - 1. I lavoratori di cui all'articolo 69 sono iscritti in un registro nel quale e' riportata, per ciascuno di essi, l'attivita' svolta, l'agente cangerogeno o mutageno utilizzato e, ove noto, il valore dell'esposizione a tale agente.
la domanda nasce spontanea: cosa vuol significare: l'agente cangerogeno o mutageno utilizzato e, ove noto, il valore dell'esposizione a tale agente.
MA IL DATORE DI LAVORO NEL CASO SPECIFICO NON HA L'OBBLIGO DELLA MISURAZIONE? Allora quali sono quelle condizioni, situazioni dove il valore dell'esposizione non è noto?
Saluti Gennaro
Gennaro Bilancio
a volte i valori limite sono inferiori alle soglie analitiche attuali riferite alle metodiche di campionamento possibili, sempre attualmente.
prendi la silice libera cristallina: 0,025 microg/mc li puoi vedere in FTIR se e solo se hai campionato almeno 1,5 mc ai limiti della tollerabilità, alla DRx manco per prossimo, in SEM EDS si va meglio, nel senso che anche con 1 mc te la cavi: ma sempre se stanno a 20 microg/mc. E i campionatori legittimati in Italia (tipo Dorr Oliver) le respirabili le passano al più a 1,7 lt/min, il che significa campionamenti di 590 minuti: e mi sembra che si lavori solo 480 minuti al giorno, di solito. Chi le fa sul serio, usa il CIP 10, francese, che campiona le respirabili a 10 lt/min. SE, e dico SE, qualcuno si decidesse a farmele fare, magari me ne comprerei pure un paio.
Questo per la scienza
Per la verità dei fatti: gennà, e se sei ca..pace di far fare le misure!
Nofer
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