Vi invio una sintesi del punto di vista dei colleghi di Cagliari:
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Non ci sembra opportuna la proposta di creare una Associazione che comprenda Specialisti e Specializzandi in Medicina del Lavoro, perché tale Associazione esiste già da diversi anni ( Coordinamento Nazionale Specialisti in Medicina del Lavoro).
Inoltre tale Associazione è stata tra le prime promotrici delle iniziative a livello locale e nazionale contro la legge che estende ad altri specialisti la possibilità di esercitare il ruolo di medico competente, ed è l 'unica riconosciuta dal Comitato Permanente che vede riunite le varie società scientifiche ed Associazioni di Medici del Lavoro.
Le critiche mosse al Coordinamento (fondamentalmente la scarsa rappresentatività) possono essere mosse in fondo a qualsiasi organizzazione che preveda l 'adesione volontaria di medici del lavoro: in nessun caso questa potrebbe pensare di poter rappresentare i 6-7000 medici del lavoro sparsi per l 'Italia.
L 'unico organismo che può dirsi realmente rappresentativo è fuori ogni dubbio la nostra Società Scientifica, cioè la SIMLII, che ha reagito in una prima fase con una certa lentezza agli avvenimenti ma che ora, con la costituzione di un Tavolo Permanente, mostra una nuova sensibilità alle varie realtà della Medicina del Lavoro, fatto che non esclude l 'apertura all 'interno della SIMLII di spazi aperti a queste stesse realtà.
Non c 'è dubbio che un 'altra Associazione che avesse le stesse caratteristiche di quella già esistente, non farebbe che complicare il quadro già ricco di sigle, col risultato di rendere più confusa l 'azione comune.
Ciò che importa in questo momento, a nostro parere, è trovare i canali giusti e le modalità operative più corrette al fine di ottenere l 'obbiettivo comune, che non consiste solo nell 'abolizione di una norma di legge che non rispetta i più comuni criteri di professionalità, ma anche nello sviluppo di azioni comuni anche con altre forze sociali ( imprenditori, sindacati ecc..) per una sempre migliore qualificazione del ruolo del medico del lavoro all 'interno delle aziende e dei posti di lavoro.
A tale fine si può proporre la costituzione di Comitati regionali di specialisti e specializzandi in medicina del lavoro, che possano essere punti di riferimento a tale scopo e in modo più capillare possano svolgere un ruolo importante di informazione e coordinamento di queste iniziative."
Cara Rossella hai centrato l 'obbiettivo comune a tutti noi.
Auguro a tutti i colleghi impegnati come Rossella di continuare a sensibilizzare i Politici locali e di continuare a relazionarsi tra loro.
Ribadiamo l 'utilità di costituire dei Comitati regionali di specializzandi e di specialisti in medicina del lavoro, che possano essere punti di riferimento a tale scopo e in modo più capillare possano svolgere un ruolo importante di informazione e coordinamento di queste iniziative. (già abbiamo molti referenti in varie regioni)
Noi saremo presenti alla riunione del 5 c.m. e non per noi stessi ma per tutti coloro a cui la Med Lav è a cuore.
Ancora grazie
Fabio Tomei
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