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Rischio chimico

Questo argomento ha avuto 21 risposte ed è stato letto 4668 volte.

Gabriele Campurra

Gabriele Campurra
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  • Re: Rischio chimico
  • (25/07/2008 18:35)

Nofer, sempre acuta!!!!!!
Mi unisco agli auguri di Gennaro, auguri e tanti documentini maschi!!!!:D

"Studia prima la scienza, e poi seguita la pratica, nata da essa scienza. Quelli che s'innamoran di pratica senza scienza son come 'l nocchier ch'entra in navilio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada"
LEONARDO DA VINCI

Picpus

Picpus
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  • Re: Rischio chimico
  • (26/07/2008 16:49)

Non posso non unirmi agli auguri, Nofer!!! I "tanti documentini maschi" di Gabriele, immagino siano riferiti non ad una discriminazione di genere, ma solo agli attributi, che certo non mancano alla nostra amica Nofer!

"La cosa più incomprensibile dell'universo è il fatto che l'universo sia comprensibile" A. Einstein

ROBERTOanni

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  • Re: Rischio chimico
  • (28/07/2008 16:39)

Gabriele Campurra il 03/04/2008 03:15 ha scritto:
ALLORA:

Articolo 224
Misure e principi generali per la prevenzione dei rischi

2. Se i risultati della valutazione dei rischi dimostrano che, in relazione al tipo e alle quantità di un agente chimico pericoloso e alle modalità e frequenza di esposizione a tale agente presente sul luogo di lavoro, vi è solo un rischio BASSO PER LA SICUREZZA E IRRILEVANTE PER LA SALUTE dei lavoratori e che le misure di cui al comma 1 sono sufficienti a ridurre il rischio, non si applicano le disposizioni degli articoli 225, 226, 229, 230.

Articolo 232
Adeguamenti normativi
3. Con i decreti di cui al comma 2 è inoltre determinato il rischio BASSO PER LA SICUREZZA E IRRILEVANTE PER LA SALUTE dei lavoratori di cui all’articolo 224, comma 2, in relazione al tipo, alle quantità ed alla esposizione di agenti chimici, anche tenuto conto dei valori limite indicativi fissati dalla Unione europea e dei parametri di sicurezza.

4. Nelle more dell’emanazione dei decreti di cui al comma 2, con uno o più decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salute, d’intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome, possono essere stabiliti, entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente titolo, i parametri per l’individuazione del rischio BASSO PER LA SICUREZZA E IRRILEVANTE PER LA SALUTE dei lavoratori di cui all’articolo 224, comma 2, sulla base di proposte delle associazioni di categoria dei datori di lavoro interessate comparativamente rappresentative, sentite le associazioni dei prestatori di lavoro interessate comparativamente rappresentative. Scaduto inutilmente il termine di cui al precedente periodo, la valutazione del rischio moderato ( :o :o :D :D QUI E' RIMASTO "MODERATO") è comunque effettuata dal datore di lavoro.

QUINDI:
Valgono ancora le linee guida ancora in vigore?
Oppure la modifica (come penso io) non è solo formale?

Studiate gente ..... ;) ;)
Ciao, Nonnogab

ROBERTOanni

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  • Re: Rischio chimico
  • (28/07/2008 16:51)

ciao a tutti
durante la nuova valutazione dei rischi mi stanno dicendo che il rischio chimico è risultato MODERATO!...QUINDI ,pensando all'art. 224 comma 2 e all'art. 229 NON DOVREI ESEGUIRE LA SORVEGLIANZA SANITARIA PER QUESTO RISCHIO.
però...lo stesso art. 229 comma 3 mi dice che il monitoraggio biologico è obbligatorio per i lavoratori esposti agli agenti per i quali è stato fissato un valore limite biologico...(non dice che i valori del monitoraggio ambientale devono essere superati per attivare quello biologico).
in sostanza, ho una serie di lavoratori esposti a numerose sostanze (toluene, xilene,benzene e altre mille schifezze)i cui valori ambientali sono al di sotto dei limiti TLV TWA/STEL ma secondo me è bene andare a fare il monitoraggio biologico, anche perchè non so quale risultato si possa avere su un soggetto ipersuscettibile oppure su un lavoratore che non usa regolarmente i DPI...
che ne pensate???
un saluto a tutti,
Roberto

nofertiri9

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  • Re: Rischio chimico
  • (28/07/2008 20:49)

io ne penso che faresti più che bene.
sono anni che sostengo, un po' birbantemente, che i lavoratori stanno all'azienda come le cozze stanno al mare; nel senso, se cerchi la salmonella magari nel mare non ce la trovi in quel momento che fai il prelievo, ma se di solito c'è, e allora nella cozza sì che la trovi... e io stessa ho personale esperienza di posti dove i TLV-TWA sono ampiamente rispettati, e però alcuni lavoratori mi vanno fuori come IBE.
Dunque, o io non so fare le analisi degli ambienti di lavoro, o non so fare le analisi degli IBE, oppure c'è qualcosa su cui riflettere. In un paio di casi ho anche capito cosa succedeva.
Tenete presente che sono tutte ipotesi valide, perchè magari io "credo" di far le cose per benino, ma potrebbe anche non essere come io ritengo.

Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.

Picpus

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  • Re: Rischio chimico
  • (28/07/2008 22:06)

Concordo ancora con l'inarrivabile Nofer! Le ragioni possono essere tante, ne ricordo una sola: è vero che i campionamenti ambientali sono complementari a quelli biologici, ma i primi, per essere validi, dovrebbero essere statisticamente significativi, quindi eseguiti, oltre che con tutti i crismi, anche in numero sufficiente e ripetuti periodicamente. E tuttavia rimarrebbe sempre l'ipersuscettibile! Per di più non conosco la vostra esperienza nel settore, ma a me capita spesso (leggasi sempre!)che una unica misurazione, senza descrizione adeguata delle condizioni nelle quali si esegue, venga spacciata come verità assoluta, nel tentativo, più o meno palese, di far fuori la sorveglianza sanitaria e tutto quello che vi ruota attorno. E' pur vero che trovare laboratori seri, tipo quello ove opera Nofer, è impresa assai ardua, per non dire impossibile! Ne consegue che il Datore di Lavoro si fida spesso di chi gli parla per primo o gliela spara più grossa, o quantomeno, avendo già speso dei bei soldini, si guarda bene dal volerne spendere ancora, per lui inutilmente.

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ramses

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  • Re: Rischio chimico
  • (28/07/2008 22:12)

Oltre all'ipersuscettibile (che , povero, mica gli si può dire "crepa !") ci sono situazioni che nei campionamenti in genere sfuggono: avete mai visto con cosa si lavano in genere i verniciatori, per esempio ?
Con il solvente, che è un miracolo per pulire la cute, un po' meno per l'organismo in generale, ma nei campionamenti questo non si vede, per cui, per esempio in questi casi, possono essere giusti entrambi i rilievi, sia il campionamento (normale) che gli IBE (+o- sbilenchi)

Se i Giusti non si oppongono sono già colpevoli ("Gracchus" Babeuf)

GANDALF IL GRIGIO

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  • Re: Rischio chimico
  • (30/07/2008 12:00)

Io resto dell'idea che il MB andrebbe comunque fatto, a prescindere dai campionamenti ambientali (ne ho visti alcuni ai confini della realtà...), e vi dirò di più, ci metterei vicino sempre anche un bel profilo emato-biochimico (emocromo, funzionalità epatica, funzionalità renale...), anche perchè, considerando che la maggior parte delle porcherie che si respirano in fabbrica vengono metabolizzate dal fegato ed eliminate dal rene, potrei trovarmi un soggetto "sano" 12 mesi fa che nel frattempo si è fatto una patologia renale o epatica, e che quindi assorbe poco ma elimina meno...

PS posso unirmi al Club dei diversamente magri? sarebbe il giusto riconoscimento a venti anni di duro lavoro e sacrifici trascorsi tra pecorini, cacciagione e vinelli...

Sergio Truppe
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"Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiero in gran tempesta, non donna di provincia, ma bordello"

Francescocuccaro

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  • Re: Rischio chimico
  • (30/07/2008 12:30)

salve a tutti
una cosa che secondo me dovrebbe cominciare a circolare (soprattutto tra i datori di lavoro) è che la distinzione tra moderato e irrilevante per la salute non possa essere solo terminologica.
mi spiego... se oggi un dl dice il rischio è moderato, allora a mio avviso bisognerebbe rispondere: bene, allora sicuramente è rilevante per la salute...
non so se ho reso l'idea, ma credo che non sia pensabile in sede di valutazione del rischio la mera sostituzione del termine "moderato" con "basso per la sicurezza e irrilevante per la salute".

Francesco


Dr. Francesco Cuccaro
Medico Chirurgo
Specialista in Medicina del Lavoro
Medico Autorizzato alla Radioprotezione (n. 1487 EN)

e-mail: francesco_cuccaro@hotmail.com
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Francescocuccaro

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  • Re: Rischio chimico
  • (30/07/2008 12:36)

chiedo a nofer:
ma gli IBE possono essere considerati "valori limite biologici", intendo in senso normativo non chimico-tossicologico.
anche nel TU l'allegato XXXIX "valori limite biologici obbligatori e procedure di sorv sanit" fa riferimento al solito piombo.
Perché il fatto di effettuare monitoraggio biologico in lavoratori esposti a rischio chimico irrilevante per la salute ha bisogno di appigli scientifici (e ci sono), ma anche normativi.
grazie
F.

Francesco


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