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Alcolismo e controlli

Questo argomento ha avuto 18 risposte ed è stato letto 6556 volte.

giancarlo

giancarlo
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494
  • Re: Alcolismo e controlli
  • (08/04/2008 07:55)

Potreste spiegarmi per quale rischio e in base a quale normativa sottoponete il lavoratore a visita medica e ad esami ematochimici o a test con etilometro ??
Grazie .

frama

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152
  • Re: Alcolismo e controlli
  • (09/04/2008 01:39)

Il provvedimento della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato e Regioni del 16 marzo 2006, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 75 del 30 marzo 2006, ha individuato le attività lavorative che comportano un elevato rischio di infortuni sul lavoro in cui è vietata l’assunzione e la somministrazione di bevande alcoliche. Il provvedimento è stato emanato in applicazione al disposto dell’art. 15, comma 1, legge quadro 30 marzo 2001, n. 125.
Tra le varie attività elencate te ne posso segnalare qualcuna ma forse sarebbe bene che te le leggessi e vedi se hai di tali mansioni nelle aziende che segui per quanto riguarda il motivo per il quale si fa la sorveglianza sanitaria e quindi i relativi controlli dipende dal DVR della ditta e dal tuo protocollo che hai per il medesimo.
Cito alcune mansioni che seguo in particolare:
- lavoratori addetti ai comparti della edilizia e delle costruzioni e tutte le mansioni che prevedono attivita' in quota, oltre i due metri di altezza;
- tutte le mansioni che si svolgono in cave e miniere.
- mansioni sanitarie svolte in strutture pubbliche e private in qualita' di: medico specialista in anestesia e rianimazione; medico specialista in chirurgia; medico ed infermiere di bordo; medico comunque preposto ad attivita' diagnostiche e terapeutiche; infermiere; operatore socio-sanitario; ostetrica caposala e ferrista;
- vigilatrice di infanzia o infermiere pediatrico e puericultrice, addetto ai nidi materni e ai reparti per neonati e immaturi; mansioni sociali e socio-sanitarie svolte in strutture pubbliche e private;
- addetti alla guida di veicoli stradali per i quali e' richiesto il possesso della patente di guida categoria B, C, D, E,
Comunque se sono in sorveglianza sanitaria per la 626 hai l'obbligo di occupartene come MC se invece non sono esposti a rischi devi chiedere l'intervento dei medici dei servizi di vigilanza competenti.
Spero di essere stato chiaro.

Pennacchio

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206
  • Re: Alcolismo e controlli
  • (10/04/2008 02:01)

La cosa che non capisco è perchè non possiamo usare le procedure utilizzate dalle commissioni mediche per il rilascio delle patenti dopo il ritiro per abuso di alcol: CDT, MCV, GGT, AST, ALT.
Se una persona con cdt alterato non può guidare un auto perchè dovrebbe poter guidare un camion o un escavatore...?
Per chi si reca ubriaco sul posto di lavoro basta applicare la procedura di allontanamento (infermeria, P.S....).
Inotre, non sono convinto che il mc sia legittimato a visitare e ad esprimere un giudzio su richiesta di soggetti diversi dal lavoratore stesso (concetto ribadito anche nel Testo unico). Quindi non posso eseguire l'alcolemia perchè dall'azienda mi chiamano...anche perchè non potrei, legge alla mano, esprimere un giudizio.

ramses

ramses
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  • Re: Alcolismo e controlli
  • (10/04/2008 10:28)

Perdona l'insistenza, ma in questo modo non potrai mai verificare la condizione di ebbrezza alcolica in fase acuta (il lavoratore "ciucco"), che dovrebbe essere poi proprio quello che più interessa sul posto di lavoro, perchè torno a ripetere che se uno sbevazza fuori orario di lavoro ma durante il turno è sano e presente come un astemio,beh, sono cavoli suoi, tu potrai/dovrai intervenire come medico, ma non come MC.
E questo soggetto probabilmente avrà gli ematochimici sballati, è vero, ma in relazione al periodo in cui è al lavoro che ci azzecca ?
Non voglio fare polemiche, sto cercando di capire.

Se i Giusti non si oppongono sono già colpevoli ("Gracchus" Babeuf)

bordini

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  • Re: Alcolismo e controlli
  • (12/04/2008 08:08)

In ogni caso l'art.41 comma 4 del nuovo TU spceifica: "Nei casi ed alle condizioni previste dall’ordinamento, le visite di cui al comma 2, lettere a), b) e d)( ndr preventiva, periodica, cambio mansione)
sono altresì finalizzate alla verifica di assenza di condizioni di alcol dipendenza e di assunzione di sostanze psicotrope e stupefacenti".
Mi sembra una indicazione abbastanza concreta che rende fattibili anche controlli/accertamenti mediante indicatori di abuso cronico (vedi CDT).

"L’oro non è tutto. Ci sono anche i diamanti". (Paperon De’ Paperoni)

frama

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152
  • Re: Alcolismo e controlli
  • (14/05/2008 22:54)

Scusate ma la domanda sorge spontanea e più volte mi è stata fatta tale richiesta : I medici di famiglia, o come vengono anche detti medici di base convenzionati, a chi spetta sottoporli a controllo alcolimetrico qualora ci fosse il sospetto oppure episodi che ne dimostrano l'assunzione durante l'orario di lavoro (dalle 8 alle 20 di tutti i giorni feriali) sono liberi professionisti, hanno un rapporto di convenzione, hanno degli obblighi ma sono anche medici "preposti ad attività diagnostiche e terapeutiche". Ho sempre aggirato la cosa dicendo che è un problema del loro Datore di Lavoro o Dirigente qualora ne avessero uno ed eventualmente della commissione disciplinare della ASL da cui dipendono territorialmente e dell'ordine dei Medici.
Cari colleghi voi come procedereste alla luce di quello che cita il decreto oppure in questo caso è inapplicabile?

art. 15 della legge 125/’01 PROVVEDIMENTO 16 marzo 2006

attivita' lavorative che comportano un elevato rischio di infortuni sul lavoro ovvero per la sicurezza, l'incolumita' o la salute dei terzi

4) mansioni sanitarie svolte in strutture pubbliche e private in qualita' di: medico specialista in anestesia e rianimazione; medico specialista in chirurgia; medico ed infermiere di bordo; medico comunque preposto ad attivita' diagnostiche e terapeutiche;......

lombait

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  • Re: Alcolismo e controlli
  • (15/05/2008 07:06)

bordini il 12/04/2008 08:08 ha scritto:
In ogni caso l'art.41 comma 4 del nuovo TU spceifica: "Nei casi ed alle condizioni previste dall’ordinamento, le visite di cui al comma 2, lettere a), b) e d)( ndr preventiva, periodica, cambio mansione)
sono altresì finalizzate alla verifica di assenza di condizioni di alcol dipendenza e di assunzione di sostanze psicotrope e stupefacenti".
Mi sembra una indicazione abbastanza concreta che rende fattibili anche controlli/accertamenti mediante indicatori di abuso cronico (vedi CDT).

Non sono d'accordo. Io penso che, proprio facendo riferimento al fatto che si parla di visite previste in corso di sorveglianza sanitaria, l'accertamento di assunzione di bevande alcoliche, per le ragioni espresse da Ramses, vada fatto solo per escludere il loro consumo sul posto di lavoro e dunque non troverei giustificato fare una CDT. Diverso il caso delle transaminasi la cui alterazione indica un'alterazione dello stato di salute (dovuto all'alcol, ma non esclusivamente ad esso) che potrebbe portarmi ad una revisione del giudizio di idoneità.

Gennaro

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  • Re: Alcolismo e controlli
  • (15/05/2008 08:14)

Mi viene un dubbio!
Cosa succede se il lavoratore che abitualmente beve alcolici anche sul posto di lavoro, ma che al momento della visita effettuata dal medico competente interrompe l'assunzione di alcool per il tempo necessario che il test risulti negativo?.
Penso che in questi casi sia un lavoratore libero di infortunarsi e infortunare altre persone.
Quindi ritengo che se non possiamo valutare uno stato cronico di abuso di alcol, ma limitarci solo alla verifica dell'assunzione di bevande alcoliche sul posto di lavoro, il decreto è la nostra azione risulta inefficace portanto solo un costo aggiuntivo alle imprese.
Saluti Gennaro

Gennaro Bilancio

ramses

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  • Re: Alcolismo e controlli
  • (15/05/2008 08:47)

Gennaro il 15/05/2008 08:14 ha scritto:
Mi viene un dubbio!
Cosa succede se il lavoratore che abitualmente beve alcolici anche sul posto di lavoro, ma che al momento della visita effettuata dal medico competente interrompe l'assunzione di alcool per il tempo necessario che il test risulti negativo?.
Penso che in questi casi sia un lavoratore libero di infortunarsi e infortunare altre persone.
Quindi ritengo che se non possiamo valutare uno stato cronico di abuso di alcol, ma limitarci solo alla verifica dell'assunzione di bevande alcoliche sul posto di lavoro, il decreto è la nostra azione risulta inefficace portanto solo un costo aggiuntivo alle imprese.
Saluti Gennaro

E' vero. Quindi si torna all'unico discorso che mi sembra sia sensato, il rilievo di una stato di ebbrezza "contingente" durante il lavoro, ma con tutti i problemi che già sono stati evidenziati (chi, come, quando e su che base fare il "palloncino")

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