Vi posso dire che con la "vecchia" 626 tuttora in vigore, finchè non si sa la tempestica dell'entrata a regime del T.U. era previsto che le cartelle fossero custodite dal DL. A tal proposito la Regione Veneto, in deroga, aveva autorizzato i MC a custodirle presso i propri Studi Medici.
sentite, a parte che anche per questa settimana la pubblicazione non c'è stata, a parte che da più parti sorgono "rumors" -come si dice adesso- che non si sa, c'è chi la vuole sospendere, chi la vuole proprio riscrivere etc. etc. etc....
dico, a parte questo, ma se un signor Isp di un ASL va in fabbrica, e chiede di vedere le cartelle sanitarie e ce le ha il medico, che si fa? il MC deve magari mollare di corsa tutto quello che sta facendo per andare allo studio a prenderle e portarle sempre di corsa al Signor Isp?
No, a me sta cosa che le dovete tenere voi e solo voi non mi piace per nulla. Se parliamo di doppio originale, magari su carta quello del DdL e informatico (purchè salvabile ricopiabile-trasferibile) il vostro,ancora ancora può andare, ma altrimenti...
io, già me le vedo certe situazioni...
Già da adesso, ci sono soggetti che senza alcuna remora redigono cartelle sanitarie per visite che non hanno mai fatto, retrodatandole anche di 3 anni, lauto compenso e via così, che i nome sono noti e stranoti e sono anche legati ad un certo giro di pseudocommercialisti da strapazzo(la giustificazione è "ce le ha ancora il medico perchè le abbiamo ripetute da poco), figuriamoci che vuol succedere se non ci fosse nemmeno più l'obbligo di tenerle in sede!
Non so davvero se sperare che lo pubblichino e lo applichino, o che lo abroghino e ritorniamo a prima, visto che non me la sento proprio di sperare che qualcuno si metta a lavorarci in maniera compiuta che sia soprattutto efficace per i soggetti che vorrebbe/dovrebbe proteggere.
Nofer
--------------------------------------------------------------------
Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
dico, a parte questo, ma se un signor Isp di un ASL va in fabbrica, e chiede di vedere le cartelle sanitarie e ce le ha il medico, che si fa?
...
Già da adesso, ci sono soggetti che senza alcuna remora redigono cartelle sanitarie per visite che non hanno mai fatto, retrodatandole anche di 3 anni, lauto compenso e via così, che i nome sono noti e stranoti e sono anche legati ad un certo giro di pseudocommercialisti da strapazzo(la giustificazione è "ce le ha ancora il medico perchè le abbiamo ripetute da poco), figuriamoci che vuol succedere se non ci fosse nemmeno più l'obbligo di tenerle in sede!
Giusto,anche questi aspetti sono ahimè importanti.
Comunque rileggendo il testo capisco che "sopra i 15" si può concordare che la cartella la tenga il Ddl; SOTTO non si dice nulla, e, a rigore, le interpretazioni possibili sono 2:
1 la tiene il Ddl come per il passato
2 la tiene il MC
Mapperò ... mica c'è scritto che NON PUO' tenerla il Ddl, nel senso che c'è un buco normativo (e qui vai con le interpretazioni, per cui a Bolzano sarà in un modo e a Trapani l'opposto, o magari fra Genova e Savona, 50 Km scarsi) e non c'è la prescrizione ma neppure il divieto. Ergo, dovrebbe bastare al massimo formalizzare fra MC e Ddl chi tiene 'sta cavolo di documentazione.
Una copia però è meglio comunque che il MC la conservi su supporto informatico (per il cartaceo è più complicato) dato che capita che qualche azienda, alla richiesta della documentazione precedente da aggiornare, vada in crisi mistica (o isterica) perchè non sa più dov'è o l'ha consegnata ai dipendenti, che ovviamente se la sono persa.
Se i Giusti non si oppongono sono già colpevoli ("Gracchus" Babeuf)
concordo, cartella originale in azienda, data base al medico
Nessuno mi ha convinto della possibilità di utilizzare una cartella informatizzata senza impiegare ore di lavoro solo per le formalità. Ritengo che la cartella vada anche stampata: è possibile tenere un documento tanto importante solo su un supporto informatico? Se, però, va stampata, ottemperare all'obbligo di segnare il numero di pagine è impossibile. L'unica soluzione è quella riferita da Campurra: stampare, incollare il foglio sulla pagina numerata e firmare per esteso su foglio e pagina (per una pagina si potrebbe fare ma per un intera cartella andiamo fuori tempo massimo).
Cosa ne pensa la Redazione?
Da quello che posso aver capito, la Redazione opterebbe per una cartella completamente informatizzata ma i problemi sono tanti:
stampare almeno 3-4 pagine da far firmare al Lavoratore, far firmare al Datore di lavoro, aver più supporti per la sicurezza, criptare i dati, in un eventuale ispezione stampare la cartella e farla visionare?
La Cartella sanitaria e di rischio informatizzata è l'unica soluzione che permette una forte semplificazione di tutti gli adempimenti burocratici. Naturalmente deve rispettare le caratteristiche previste dalla norma.
Per quanto riguarda la firma: è sufficiente stampare il certificato di idoneità (una pagina in più copie)che comprenda tutte le parti per le quali è necessario raccogliere la firma del lavoratore: privacy, uso e archiviazione dei dati, informazione ricevuta sul significato e risultati degli esami, possibilità di ricorso entro 30 gg.
La stampa deve contenere le informazioni come da modello, non certamente le firme e altre formalità.
-------------------------------------------------------------------------------------------
Il dubbio non è piacevole, ma la certezza è ridicola. Solo gli imbecilli sono sicuri di ciò che dicono. (Voltaire)
Capisco che già c'è chi sia entusiasta del nuovo Unico Testo, ma cerchiamo di non complicarci ulteriormente la vita.
Ebbene, sembra che il testo potrebbe essere modificato (se non altro perchè c'è chi più potente di noi - la Confindustria - non gradirebbe, e su di noi incombono multe stratosferiche per inadempimenti formali (per non dire cazzate...).
Al di là dell'informatizzazione o meno, cerchiamo di ottenere (e la cosa dovrebbe interessare anche la pattuglia degli igienisti e e dei medici legali, che peraltro hanno anche più peso politico...), così come proposto anche da qualcun altro, qualche cosettina tipo:
1) obbligo di invio dei dati alla ASL solo per aziende oltre i 15 dipendenti (altrimenti passeremo i giorni al PC);
2) modifica delle modalità dei dati inerenti quest'invio con abolizione di cose inutili tipo i giorni di assenza;
3) modifica della norma prevista circa l'inosservanza del rispetto della scadenza delle visite con una maggiore responsabilizzazione del DDL, altrimenti rischiamo ulteriori sanzioni pesantissime e saremo costretti ogni mese a tempestare di fax, email e raccomandate i DDL.
4) abolizione dell'invio all'ISPESL delle cartelle alla cessazione del rapporto di lavoro. Detto obbligo dovrebbe rimanere (e già è tanto) solo per gli esposti a cancerogeni.
Che ne pensate?
Sì ma occorre darsi da fare, andare con delegazioni dalle future prossime Commissioni e non solo discutere tra di noi su se sia meglio il cartaceo o l'informatico.
Scusate una leggera polemica, ma già uno si porta appresso lo spirometro, l'audiometro, il visiotest, il lettino, la borsa con i documenti e gli strumenti: se aggiungiamo pure un portatile, veramente occorrerà una convenzione con una ditta di noleggio camper...
Guido Marchionni
AlfonsoCristaudo il 25/04/2008 11:17 ha scritto:
La Cartella sanitaria e di rischio informatizzata è l'unica soluzione che permette una forte semplificazione di tutti gli adempimenti burocratici. Naturalmente deve rispettare le caratteristiche previste dalla norma.
Per quanto riguarda la firma: è sufficiente stampare il certificato di idoneità (una pagina in più copie)che comprenda tutte le parti per le quali è necessario raccogliere la firma del lavoratore: privacy, uso e archiviazione dei dati, informazione ricevuta sul significato e risultati degli esami, possibilità di ricorso entro 30 gg.
La stampa deve contenere le informazioni come da modello, non certamente le firme e altre formalità.
Ammettendo di superare i numerosi adempimenti tecnico burocratici per la gestione di una cartella completamente informatizzata (no materiale cartaceo) resta pur sempre il problema degli allegati (esamidi laboratorio, esami strumentali, schede dati ambientali...): tutti questi dati fanno comunque parte della cartella. Il problema non è più a questo punto la singola pagina di visita periodica ma tutto il resto della documentazione. Dovrò, comunque, avere una cartella cartacea (un faldone...) dove tenerli custoditi.
Pennacchio il 25/04/2008 08:42 ha scritto:
Ammettendo di superare i numerosi adempimenti tecnico burocratici per la gestione di una cartella completamente informatizzata (no materiale cartaceo) resta pur sempre il problema degli allegati (esamidi laboratorio, esami strumentali, schede dati ambientali...): tutti questi dati fanno comunque parte della cartella. Il problema non è più a questo punto la singola pagina di visita periodica ma tutto il resto della documentazione. Dovrò, comunque, avere una cartella cartacea (un faldone...) dove tenerli custoditi.
E' vero. Gli allegati potrebbero essere scannerizzati e tenuti nella cartella informatizzata ma l'originale va conservato.
-------------------------------------------------------------------------------------------
Il dubbio non è piacevole, ma la certezza è ridicola. Solo gli imbecilli sono sicuri di ciò che dicono. (Voltaire)
billi
E' il problema piu' grosso con cui mi sono scontrato nella gestione informatizzata della Sorveglianza Sanitaria.
MedicoCompetente.it - Copyright 2001-2024 Tutti i diritti riservati - Partita IVA IT01138680507
Privacy | Contatti