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Questo argomento ha avuto 39 risposte ed è stato letto 3730 volte.

furnom

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202
  • Re: TU cambiare per migliorare
  • (29/04/2008 21:14)

Io ho un armadio a tre ante dove tengo la documentazione cartacea di quasi tutte le mie aziende (a parte le più grosse con la loro infermeria e il loro schedario). Alla mattina carico in macchina il faldone della ditta oggetto dei mio giro, le relazioni e le conclusioni le faccio nel mio studiolo in tutta tranquillità e poi archivio nel mio famoso armadio. Personalmente mi trovo benissimo così, non ho mai fatto confusione, mai perso una carta e mai perso tempo a cercare una carta, mai dovuto ricominciare da capo il lavoro (perchè la ditta mi aveva perso la documentazione), ho sempre la situazione sotto controllo da casa e spero che nessuna legge mi impedisca di continuare con il mio sistema. Da notare, infine, che nonostante abbia 3 computer la cartella sanitaria continuo a compilarla manualmente con la vecchia e gloriosa carta chimica: pesa poco, non si inchioda mai, non ha bisogno di stampanti e il lavoratore ha sempre la sua copia al termine di ogni visita (cosa molto gradita). Ma il mio è un modo di lavorare (non "il modo") e per le piccole/medie aziende funziona in maniera ottimale.


ramses il 29/04/2008 08:10 ha scritto:
Comunque fino ad oggi la norma prescrive che la documentazione sanitaria la conserva il Ddl.
Fermo restando il db del MC, se l'azienda se la perde sono cavoli suoi.
Ma pensa se ti devi tenere la documentazione di decine di lavoratori presso di te (studio? casa ???). E chi ci capisce dopo un po' fra una ditta e l'altra ?
Il Ddl ha solo quelle della sua ditta, e mi pare molto più semplice. E sensato.

Ortualco

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  • Re: TU cambiare per migliorare
  • (29/04/2008 22:04)

Rimango un po' sconcertato da quanto affermato da Furnom e da Dr.Amy.
Il T.U. non è ancora vigente, quindi vale quanto previsto dall'art. 17, comma 1, lett. d, del D. Lgs. 626 che prevede testualmente che "la cartella sanitaria e di rischio è da custodire presso il datore di lavoro con salvaguardia del segreto professionale". Questo punto, se non rispettato, è anche sanzionato (art.92, comma 1, lett.a).
Mi pare dunque incontestabile che la documentazione sanitaria, al momento attuale, debba essere conservata presso l'azienda.
Ho lavorato più di 20 anni nella vigilanza ASL e quando si ispezionava un'azienda, nel caso si volesse consultare la documentazione sanitaria, questa doveva essere reperita presso l'azienda stessa.

Dr.Amy

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  • Re: TU cambiare per migliorare
  • (30/04/2008 08:57)

Ortualco il 29/04/2008 10:04 ha scritto:
Rimango un po' sconcertato da quanto affermato da Furnom e da Dr.Amy.
Il T.U. non è ancora vigente, quindi vale quanto previsto dall'art. 17, comma 1, lett. d, del D. Lgs. 626 che prevede testualmente che "la cartella sanitaria e di rischio è da custodire presso il datore di lavoro con salvaguardia del segreto professionale". Questo punto, se non rispettato, è anche sanzionato (art.92, comma 1, lett.a).
Mi pare dunque incontestabile che la documentazione sanitaria, al momento attuale, debba essere conservata presso l'azienda.
Ho lavorato più di 20 anni nella vigilanza ASL e quando si ispezionava un'azienda, nel caso si volesse consultare la documentazione sanitaria, questa doveva essere reperita presso l'azienda stessa.

DR. AMY

"Un giorno senza sorriso è un giorno perso".
Charlie Chaplin

Dr.Amy

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  • Re: TU cambiare per migliorare
  • (30/04/2008 09:12)

Guarda che in azienda rimane la relazione sanitaria annuale che include i certificati di idoneità, il sopralluogo, le considerazioni sulla riunione annuale, il commento sugli infortuni avvenuti, ecc.
Le cartelle... basta una telefonata (per fortuna per mia scelta ho tutte le aziende in zona), prendo il mio raccoglitore con le cartelle e lo faccio vedere.
Rimane tutto sulla fiducia ed il buon senso.
Se hai fatto la vigilanza, scusa la presunzione, sicuramente sapevi come lavoravano i medici competenti di zona.
Il nostro buon lavoro non si vede solo dalle cartelle, diciamo che le cartelle sono la forma ma la sostanza, a mio parere quello che conta, è tutt'altro !
C'è chi ha le carte ok ma non ha idea di cosa succede nelle su aziende.
Mi è capitato di "ereditare" cartelle sanitarie custodite presso le piccole aziende e .... mamma mia mamma mia !!!
Era meglio se il collega X le portava a casa e le sistemava: fogli volanti, scritti in fretta con dati anagrafici, famiglia in buona salute ed poi tante spirometrie ed audiometrie.....
Tra il bianco ed il nero ci sono molte tonalità di grigio... poi ci sono anche i pois !
Saluti e Buona giornata a tutti !

DR. AMY

"Un giorno senza sorriso è un giorno perso".
Charlie Chaplin

furnom

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  • Re: TU cambiare per migliorare
  • (30/04/2008 13:58)

Nel Veneto vige una circolare della Regione del 2002 (se vuoi ti do i riferimenti precisi) diretta agli SPISAL e accettata dagli stessi che permette al medico competente di conservare le cartelle presso il proprio studio. Ovviamente nel caso di ispezione il medico fa pervenire le cartelle all'ispettore. So benissimo che una legge regionale non può andare contro una nazionale, finora però non ho avuto problemi e quel giorno che li dovessi avere li affronterò. Per il resto mi ritrovo con quanto critto da Dr.Amy.
Ciao


Ortualco il 29/04/2008 10:04 ha scritto:
Rimango un po' sconcertato da quanto affermato da Furnom e da Dr.Amy.
Il T.U. non è ancora vigente, quindi vale quanto previsto dall'art. 17, comma 1, lett. d, del D. Lgs. 626 che prevede testualmente che "la cartella sanitaria e di rischio è da custodire presso il datore di lavoro con salvaguardia del segreto professionale". Questo punto, se non rispettato, è anche sanzionato (art.92, comma 1, lett.a).
Mi pare dunque incontestabile che la documentazione sanitaria, al momento attuale, debba essere conservata presso l'azienda.
Ho lavorato più di 20 anni nella vigilanza ASL e quando si ispezionava un'azienda, nel caso si volesse consultare la documentazione sanitaria, questa doveva essere reperita presso l'azienda stessa.

ramiste

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  • Il TU pubblicato in Gazzetta Ufficiale
  • (30/04/2008 17:22)

Il cosiddetto nuovo Testo Unico, adesso "Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n. 81 recante attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007 n. 123 in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro", è stato pubblicato sul Supplemento Ordinario n. 108/L della Gazzetta Ufficiale n. 101 di oggi (30 aprile 2008).
Non appena possibile, daremo ulteriori notizie e aggiornamenti.

spindo

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  • Re: TU cambiare per migliorare
  • (30/04/2008 17:44)

Premesso che anche a mio parere la legge dovrebbe lasciare la facoltà di tenere le cartelle o in azienda o dal medico (secondo le necessità o le opportunità del medico e del DdL), voglio solo ricordare che "tenere la cartella" non significa soltanto "averla in studio" ma significa "custodirla sotto la propria responsabilità". Ciò significa che non sarà sufficiente un armadio ma sarà necessario avere uno o più armadi e dei locali che ne garantiscano la sicurezza (antincendio e antifurto). Questo è ciò che prevede la norma sul trattamento dei dati personali.
Inoltre. l'obbligatoria consegna della cartella al lavoratore alla cessazione del rapporto è senza dubbio un'ottima cosa ma, sempre per la legge sul trattamento dei dati personali noi non possiamo trattenere copia (la legge prevede che venga distrutto tutto il materiale cartaceo non restituito alla cessazione del rapporto). Bene, quale riscontro ci rimane per dimostrare, per esempio tra 10 anni che avevamo ottemperato agli obblighi di legge (per esempio un esame integrativo, un monitoraggio biloogico)?
Saluti.

ramiste

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  • Re: TU cambiare per migliorare
  • (30/04/2008 20:45)

A proposito della discussione in corso (custodia dei libretti sanitari presso il datore di lavoro o presso lo studio del medico competente) faccio presente che il neo-pubblicato D.Lgs. 81/08 - cioè il cosiddetto nuovo Testo Unico - prevede quanto segue: "Articolo 25 - Obblighi del medico competente: 1. Il medico competente: (....) c) istituisce, anche tramite l’accesso alle cartelle sanitarie e di rischio, di cui alla lettera f), aggiorna e custodisce, sotto la propria responsabilità, una cartella sanitaria e di rischio per ogni lavoratore sottoposto a sorveglianza sanitaria. Nelle aziende o unità produttive con più di 15 lavoratori il medico competente concorda con il datore di lavoro il luogo di custodia."
Quanto sopra adesso è legge dello Stato e quindi - volenti o nolenti - dovremo adeguarci di conseguenza (forse conviene, come suggerisce Dr.Amy, fare un salto da Ikea ?)

ramiste

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  • Nuovo TU pubblicato e disponibile sulla rete
  • (01/05/2008 11:16)

Segnalo che il testo completo del nuovo provvedimento (D.Lgs. 81/2008) è già disponibile sul sito ufficiale Internet della GURS, al seguente link: http://www.gazzettaufficiale.it/g...edaz=008G0104&tmstp=1209581161939 , anche se, purtroppo, la sua consultazione è un po' farraginosa ......

ramses

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  • Re: TU cambiare per migliorare
  • (01/05/2008 11:28)

Grazie a Ramiste della puntuale informazione (come sempre). Personalmente non lo sapevo, e avevo ancora qualche esile speranza.
Comunque, anche ora, resta il problema della conservazione della documentazione della documentazione sanitaria. E' chiaro che se un MC segue 6 ditte non ha problemi, ma se sono un bel po' di più sono cavoli, io non ho nessuna intenzione, nè lo spazio fisico, per comprare delle "cassette da frutta" all'IKEA. Se si applica questo discorso per le piccole aziende, già lo sento il Ddl che all'ispettore dice "il nostro MC è attualmente in Australia, appena torna le faccio avere le cartelle cliniche:p:p:p". Mi sembra pazzesco.
Fra l'altro non mi pare che si possa esibire la relazione sanitaria (dati anonimi e collettivi), l'ASL vuole (giustamente) le cartelle sanitarie. Ricordiamoci che ci sono aziende che non ti pagano la fattura perchè è imbustata insieme alla relazione sanitaria e manco la guardano, figuriamoci poi a trovarla per esibirla all'ispettore. (e sono certo di non essere il solo ad avere questa esperienza).
Ho comunque una perplessità: cosa significa che il MC "istituisce, ANCHE TRAMITE L'ACCESSO ALLE CARTELLE SANITARIE, una cartella sanitaria.."?

Se i Giusti non si oppongono sono già colpevoli ("Gracchus" Babeuf)

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