Utilizzerei la parte della visita preventiva, barrando gli spazzi bianchi di voci che non interessano perchè i dati sono stati già inseriti durante la visita preventiva
Saluti Gennaro
Gennaro Bilancio
Forse ho riletto il D.Lgs. 81/2008 ancora una volta troppo velocemente perché non ho trovato in nessun posto nel testo l’indicazione a compilare la cartella sanitaria in modo conforme all’allegato 3A (analogamente non c’è nemmeno la sanzione), neanche per l’esposizione a cancerogeni.
il modello dell’allegato 3A è uguale a quello previsto nel D.Lgs. 155/2007, che ne prevede l’adozione per gli esposti a cancerogeni “per la sorveglianza sanitaria prevista dall'articolo 16 del decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626” ma che contestualmente permette “l'adozione di cartelle sanitarie e di rischio diverse dal modello di cui all'allegato 2, sempre che vi siano comunque inclusi i dati e le notizie indicati nell'allegato stesso”
Ora è vero che il D.Lgs. 155/2007 non viene abrogato con il nuovo testo unico ma è anche vero che viene abrogato il D.Lgs 626, ed io mi domando: che significato ha un regolamento attuativo di un articolo di una legge abrogata? Non so dare una risposta ma di certo personalmente non mi darò pena per cambiare tutte le cartelle e forse neanche per adottarne di diverse d’ora in poi.
Non sarebbe male, comunque, che gli SPISAL (SPRESAL o come altro si chiamano in giro per l’Italia) formulassero una indicazione unica a livello regionale.
C’è qualche collega che lavora in questi servizi che vuol dire la sua?
Il riferimento all'allegato 3A è nel comma 5 dell'art. 41.
Attenzione perchè la cartella dell'all. 3A non è esattamente uguale a quella del 155.
furnom il 15/05/2008 09:19 ha scritto:
Domandina: ma per le visite periodiche che fate oggi (io oggi faccio solo sopralluoghi così con 'sta palla comincio domani :) ) compilate la parte della visita preventiva (rifacendovi alla cartella vecchia per le varie voci anamnestiche che si ripetono) oppure compilate la parte inerente alla visita periodica (magari integrandola con quei contenuti che sono presenti solo nella preventiva)? Vi chiedo perchè le interpretazioni che sto sentendo da vari colleghi sono discordanti.
Saluti Marco F.
io continuo a utilizzare le mie vecchie cartelle
usero' per ora solo il frontespizio da compilare e da far firmare al datore di lavoro ( chissa dove sono ... )
io i piani sanitari li ho consegnati in allegato ai DVR in esso sono indicati i rischi per ogni mansione oltre che ilperiodo in cui durante l'anno si effettueranno le periodicità previste per i gruppi omogenei
altro non faro' ...
fino a che non ci saranno chiarimenti precisi
i servizi SPISAL ( li chiamo ancora così ) hanno dato almeno nella mia zona indicazioni precise di non fare nulla .... non sempre chi si muove per primo è efficace , anzi spesso in questa confusione genra ancora confusione in previsione di qualche "salutare" cambiamento
Usata oggi la nuova cartella "fotocopiata" ed integrata.. oscena, contorta, e scarna ma facile e rapida da compilare.. perfetta per medici competenti da "15 euro" che affollano il mercato. In realtà le società di marchette adottano modelli simili già da anni.. lo scandalo è averla imposta per legge (poteva essere al massimo suggerita) anche a chi possedeva un modello molto migliore. Permangono comunque talune perplessità, ad esempio: una volta consegnata al lavoratore a fine rapporto come farà il nuovo datore che la riceve a siglarla? Se la consegno al lavoratore lo stesso leggerà anche le annotazioni che ho riportato (es. sospetto alcolista)? Se il lavoratore non la firma che faccio..lo denuncio? e se il DL ritarda a siglarla sospendo la sorveglianza sanitaria? ecc..ecc..
Rimango peraltro dell'opinione che sarebbe stato più opportuno per il Legislatore ignorare un aspetto così irrilevante quale la conformità del libretto per provare finalmente a dettare regole serie per la conformità degli accertamenti sanitari e per il decoro degli "ambulatori" dei colleghi competenti che tra spirometrie in camper (ma quale altro specialista si renderebbe tanto ridicolo) e visite in officina (Lasègue e pupazzi di epm inclusi) violano quotidianamento ogni norma basilare di etica, professionalità, buona pratica ed igiene di base..
P.s. Assordante il silenzio del SIMLII in tutto questo periodo.
Saluti a tutti.
petronio il 20/05/2008 10:02 ha scritto:
Usata oggi la nuova cartella "fotocopiata" ed integrata.. oscena, contorta, e scarna ma facile e rapida da compilare.. perfetta per medici competenti da "15 euro" che affollano il mercato. In realtà le società di marchette adottano modelli simili già da anni.. lo scandalo è averla imposta per legge (poteva essere al massimo suggerita) anche a chi possedeva un modello molto migliore. Permangono comunque talune perplessità, ad esempio: una volta consegnata al lavoratore a fine rapporto come farà il nuovo datore che la riceve a siglarla? Se la consegno al lavoratore lo stesso leggerà anche le annotazioni che ho riportato (es. sospetto alcolista)? Se il lavoratore non la firma che faccio..lo denuncio? e se il DL ritarda a siglarla sospendo la sorveglianza sanitaria? ecc..ecc..
Rimango peraltro dell'opinione che sarebbe stato più opportuno per il Legislatore ignorare un aspetto così irrilevante quale la conformità del libretto per provare finalmente a dettare regole serie per la conformità degli accertamenti sanitari e per il decoro degli "ambulatori" dei colleghi competenti che tra spirometrie in camper (ma quale altro specialista si renderebbe tanto ridicolo) e visite in officina (Lasègue e pupazzi di epm inclusi) violano quotidianamento ogni norma basilare di etica, professionalità, buona pratica ed igiene di base..
P.s. Assordante il silenzio del SIMLII in tutto questo periodo.
Saluti a tutti.
Da anni ho tutto computerizzato con un programma DOS, non l'ultimo grido ma sicuramente ho in forma leggibile tutto quello che in 20 anni ho trascritto sui vari lavoratori....... io sono del parere che non cambierò nulla ed incorrerò nelle ire della legge!
La cartella cosi come fatta non mi piace è assurda non è una cartella sanitaria ma una fotocopia venuta male di un documento assimilabile a quello di un avvocato.
Faccio il medico libero professionista ed il modo di agire me lo scelgo io........... se da 20 anni i vari controlli sopportati dagli organi di controllo non mi hanno mai appuntato nulla sulla tenuta dei dati, non vedo per quale motivo dovrei "REGREDIRE" nel mio lavoro
Per adesso la penso cosi....poi se qualche bastonata mi farà ragionare diversamente si vedrà...
ciao
Mario
credo che per quanto riguardi la cartella non esistano sanzioni ... quindi ...
io continuero' ad usare i miei vetusti ma pratici e esaurienti modelli che tutto mi dicono di ogni lavoratore oramai da anni.... e sono organizzati secondo le mie modalità di lavoro in osservanza di quanto si necessita per avere tutte le informazioni utili al lavoratore e al medico competente nei confronti dello stesso in tema di tutela della salute e prevenzione
Purtroppo, la sanzione c'è! Ed è... doppia.
E' infatti sanzionato sia l'art. 41 comma 5, sia l'art. 25, comma 1 lettera c). Il tutto è indicato nell'art. 58 "Sanzioni per il medico competente".
un momento
è sanzionatala mancata istituzione della cartella sanitaria e di rischio ( e mi sembra che tutti la facciamo o no ? ) che deve essere secondo i requisiti minimi previsti dall'allegato 3A ( voglio vedere se le nostre non sono meglio di quel minimo !)
l'art. 41 comma 5 dice di allegare a questa cartella gli esiti della visita medica (?) a questa benedetta cartella : credo che per esiti visto il comma 4 , si riferisca agli esami strumentali e/o di laboratorio previsti dal protocollo sanitario ritenuti necessari per la formulazione del conclusivo giudizio di idoneità alla mansione specifica
non viene sanzionata il mancato utilizzo della cartella in allegato 3A se rispetta i requisiti minimi e qui si apre un bel contenzioso per gli anni a venire
la cartella sanitaria e di rischio c'è
quel che deve contenere c'è nella sostanza
non devo seguire il modello descritto
l'unico problema sarebbe la firma del datore ecc ecc
ma aspettiamo perchè la sanione piu' importante riguarda la consegna della cartella al lavoratore quando finisce e in contemporanea all' ISPESL ( art. 25 comma e) e f)
a chi consegno l'originale ?
all' ISPESL devo inviare la cartella sanitaria e di rischio nei casi previsti ecc ecc
al lavoratore , alla cessazione del rapporto di lavoro, la documentazione sanitaria in nostro possesso : ma questa non è la cartella sanitaria e di rischio dicui sopra ?
speriamo pongano chiarezza e snelliscano alcuni "impedimenti" burocratici nati dalla mente contorta di qualche idiota che non sa cosa vuole dire lavorare
Il significato della cartella è chiaro: avere un modello omologato ed unico pertanto non mi fiderei del buonsenso del personale di vigilanza in caso di controllo.. comunque i miracoli non si possono fare pertanto in caso di aziende che richiedono oggettivamente un modello elettronico (grandi aziende) il formato è allo stato inapplicabile almeno fin quando non uscirà in commercio un modello conforme. Altrimenti addio statistiche di fine anno.. Per le piccole aziende il discorso è diverso e mi sembra più semplice usare la fotocopia dello stampato magari con qualche integrazione.
Mi preoccupa piuttosto il volto smarrito e la domanda del lavoratore al quale ho fatto firmare i propri dati anagrafici dopo un edificante interrogatorio su codice fiscale e recapito telefono del medico curante.."ma che interessa medico hanno questi dati, dottò?".. Sic
MedicoCompetente.it - Copyright 2001-2024 Tutti i diritti riservati - Partita IVA IT01138680507
Privacy | Contatti