Risultato: tempi più lunghi del normale (mediamente 10/15 minuti in più a visita...), lavoratori "infastiditi dalla attesa", DDL preoccupati (come mai li ha tenuti così tanto, stanno male?), famiglia isterica per il rientro posticipato a casa, Gandalf stressato e con le bip bip stracolme al punto di vagheggiare una fuga in qualche ospedale di Gino Strada (rischi di saltare si di una mina antiuomo, ma almeno fai il medico e non il burocrate). Si lo so l'ho fatta un pò romanzata, ma la realtà è più o meno questa, almeno per chi questo lavoro cerca di farlo decentemente; e come dice l'ottimo billi, chi lo ha fatto sempre come passatempo continuerà a tirare a vacca, ma non ci illudiamo quelli non li beccano mai, e quando li beccano hanno tali santi in paradiso che se la cavano sempre cadendo in piedi...Ora purtroppo, mi sono reso conto che per mantenere lo stesso livello qualitativo di lavoro di prima devo rivedere i tempi e le modalità di esecuzione delle cose...se prima in un'ora facevo 3-4 visite ora ne potrò fare al massimo 2 e 1/2 (sempre che stiano tutti bene, che non abbiano crisi esistenziali, sentimentali, che non gli sia morto il cane, etc, etc). Poco male direte voi..no malissimo dico io, perchè i lavoratori si lamentano che devono scappare, i DDL si lamentano che li tieni troppo, ed io lavoro di più guadagnando gli stessi 30 denari. Badate, non è un mero fatto economico, anche perchè alla fine aumenterò le tariffe, e chi non ci stà... ciccia! E' il fatto di dover spiegare a tutti che queste novità non sono un mio capriccio, una mia fissazione, ma la legge, che per quanto pessima sia oramai c'è e bisogna rispettarla.E poi non sopporto le imposizioni dall'alto soprattutto quando sono demenziali, la mia vecchia cara cartella nasceva da anni di esperienza ed era perfetta per il mio modo di lavorare, mi permetteva di ottenere il massimo risultato...ora, boh
Sottoscrivo in pieno: credo che in poche righe tu abbia centrato il succo della questione.....non c'è davvero da aggiungere altro! Anch'io ho iniziato da questa settimana a lavorare con questa benedetta nuova cartella e le conclusioni a cui sono arrivato sono le tue stesse identiche.
Mi accodo, e oramai ho esperienza di 1 mese, in quanto, rassegnato, già mi ero adeguato.
Il mio cartolaio di fiducia è invece soddisfatto, perchè ho aumentato le fotocopie da fare, mentre io sto pensando seriamente di passare ad una stampante laser, perchè consumo due cartucce al mese...
Un ragioniere mi sta spiegando, invece, il trucco per ricavare il codice fiscale anche da un rumeno appena assunto...poi ve lo trasmetterò.
Morti sul lavoro azzerati, per fortuna...
Guido Marchionni
billi
no, il problema non e' il codice fiscale (ottimi software liberi lo calcolano) E' IL NOME del medico di Famiglia e dove abita: impossibile saperlo (sembra un segreto di stato) a meno che non inserisca nomi a a casaccio!!!
billi il 31/05/2008 10:04 ha scritto:
no, il problema non e' il codice fiscale (ottimi software liberi lo calcolano) E' IL NOME del medico di Famiglia e dove abita: impossibile saperlo (sembra un segreto di stato) a meno che non inserisca nomi a a casaccio!!!
Mah....se non ricordano il nome del medico di famiglia (ed effettivamente capita, per non parlare di immigrati che proprio il medico di famiglia non ce l'hanno!) io lascio in bianco o ci scrivo che non lo sa (d'altronde è la verità!!.. e che ci posso fare io?). Sul dove abita (e....meglio ancora....il numero di tel) ho risolto il problema: non ho proprio inserito questa voce nella cartella.....voglio proprio vedere se mi sanzionano per questo motivo......
Anche io ci impiego circa un 30% in più rispetto a prima per scrivere la cartella, leggerla al lavoratore, farla firmare, ecc. Quindi ho deciso di aumentare le tariffe del 30% : prendere o lasciare. Quando qualche datore di lavoro si lamenta rispondo dove eravate quando i "saggi" del governo partorivano il Testo Unico? Dove erano le vostre associazioni di categoria quando venivano inserite le varie modifiche a tale Testo. Visto che dobbiamo adeguarci alle nuove imposizioni non vedo perchè ci devono rimettere solo il nostro reddito e quindi le nostre famiglie. Stranamente per un qualche arcano mistero la paura delle nuove sanzioni sta costringendo molte aziende a correre ai ripari ed a bussare alla porta del mio studio affinchè accetti l'incarico di medico competente (per lo più ditte del settore edile che in virtù dell'ex art. 7 le ditte appaltanti obbligano ad adempiere a quegli obblighi che fino ad ora erano sconociuti), quando vado nel cantiere per un primo sopralluogo scopro roba da terzo mondo, se non addirittura da quarto... Non solo i caschi sono inesistenti ma si lavora a piedi scalzi perchè le scarpe antinfortunistiche sono un opzional e la formazione agli stessi chissà quando verrà fatta anche se il titolare mi presenta un foglio in cui vi è scritto che il lavoratore ha ricevuto tutto ed è stata fatta la formazione: tutto scritto in italiano e sottoscritto dal lavoratore ( che della lingua di Dante non capisce un acca..)Sembra di ricominciare dall'anno zero quando vedo queste cose. Ma dove sono gli ispettori, e gli RSPP, credevo di aver eliminato la carta informatizzando tutto il lavoro ma è stata la illusione di pochi anni e dei burocrati scemi ci stanno facendo rimbecillire a come compilare carte su carte altrimenti ci sanzioneranno? Io ho deciso che in caso di qualche sanzione sceglierò gli arresti e non l'ammenda. Speriamo bene e che a Perugia Guariniello ci dia qualche dritta.
Carissimi, mi intrometto forse non nel punto giusto della discussione ma sono quasi le due due di notte e gli ululati che si levano dal forum mi fanno compagnia come forse accade a tutti i cani relegati su un balcone, personalmente sono quasi idrofoba.
Sono 12 anni che, per una mia malata propensione all'informatica utilizzo computer e/o software per le cartelle sanitarie ed ora mi ritrovo a dover rispolverare carta e penna.. Ma questo non sarebbe un problema se servisse alla "causa".
Scrivo perchè mi sono chiesta semplicemente:
perchè, visto che ci hanno imposto di seguire uno schema di cartella (no comment) pretendendo poi l'invio in file (forse l'intento è quello di raccogliere dati? uh! uh!) non producono LORO UN SOFTWARE O UN MODELLO ELETTRONICO (vedi f24 e simili) da compilare?????!!!!(il top sarebbe poterlo fare direttamente su una banca dati del ministero, firmando la cartella con una firma elettronica da loro fornita, non ci hanno anche imposto di dirgli se siamo "veri" medici competenti?). I vantaggi sarebbero enormi, sia per noi che per loro se davvero volessero utilizzare i dati per fare cose serie. Sono sicura poi che la questione firma del lavoratore e ddl(una vera boiata) sarebbe risolvibilissima con la tavoletta (è comunemente usata addirittura per documenti di identificazione di enti come NATO e ONU)... mah
Forse ho vaneggiato... :-S
Un saluto cordialissimo a tutti i compagni di sventura
Nessuna impresa e' mai stata compiuta da un uomo ragionevole
billi il 31/05/2008 10:04 ha scritto:
no, il problema non e' il codice fiscale (ottimi software liberi lo calcolano) E' IL NOME del medico di Famiglia e dove abita: impossibile saperlo (sembra un segreto di stato) a meno che non inserisca nomi a a casaccio!!!
Un altro problema sulla compilazione della cartella sanitaria è quella della "sede/i di lavoro" dell'azienda che andrebbe compilata dal datore di lavoro, che trovandosi in difficoltà chiede a noi.
Penso che la "sede" debba essere quella dove i dipendenti svolgono mansioni lavorative e non quella amministrativa .
Se fosse cosi' in caso di aziende con svariati cantieri e per lo più variabili(edili,autotrasporti etcc.)cosa mettere?
già e questo è sicuramente un gran problema nell'effettuare la sroveglianza sanitaria
senza questa informazione non si potrebbe svolgere una efficace sorveglianza sui lavoratori
Susanna il 01/06/2008 02:32 ha scritto:
perchè, visto che ci hanno imposto di seguire uno schema di cartella (no comment) pretendendo poi l'invio in file (forse l'intento è quello di raccogliere dati? uh! uh!) non producono LORO UN SOFTWARE O UN MODELLO ELETTRONICO (vedi f24 e simili) da compilare?????!!!!(il top sarebbe poterlo fare direttamente su una banca dati del ministero, firmando la cartella con una firma elettronica da loro fornita, non ci hanno anche imposto di dirgli se siamo "veri" medici competenti?). I vantaggi sarebbero enormi, sia per noi che per loro se davvero volessero utilizzare i dati per fare cose serie. Sono sicura poi che la questione firma del lavoratore e ddl(una vera boiata) sarebbe risolvibilissima con la tavoletta (è comunemente usata addirittura per documenti di identificazione di enti come NATO e ONU)... mah
:):)Ma tu stai scherzando... così rischieremmo di diventare un paese civile e moderno;)....lo Stato che fornisce idonei mezzi tecnologici di lavoro a dei liberi professionisti....ma dai, siamo in Italia!:(:(:(
E poi in merito alla tavoletta per la firma, non credere che sia così semplice, molti lavoratori già storcono il naso se gli chiedi di firmare la cartella, per non parlare dei DDL che quando gli chiedi di firmare il frontespizio delle cartelle ti guardano come se gli avessi chiesto di aprire la cassaforte. Personalmente per la trasmissione delle cartelle mi limiterò a scannerizzare la cartella e gli allegati e spedirla. :p
Sergio Truppe
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