nel mondo in cui nelle società di servizio i MC visitano al posto del collega assente (perché a visitare altrove!), dai visitifici dove tutto si crea, nulla si distrugge e tutto si trasforma, dopo aver discusso per anni se la visita era dopo 59, 60 o 61 giorni compresi, dalla omissione di referto/denuncia/primo certificato di mp quotidiana dei MC, (non mi dilungo su cosa succede oggi in medicina del lavoro!) fatemi capire: il problema attuale è se il governo attuale ha scritto che potete emettere un certificato senza visitona per uno che è stato a casa per una protesi d'anca dx riabilitato ed ora sta bene (e ve lo scrive l'ortotonto) e rientra con mansione di impiegato? me coglioni. le società scientifiche hanno pronto il congresso dedicato?
Ma sai la cosa avvilente qual'è: e' che - mannaggia - hai dipinto un quadro che è pane quotidiano. Ovviamente esclusi i presenti.
Conte_Vlad_III il 14/01/2025 05:39 ha scritto:
Ma sai la cosa avvilente qual'è: e' che - mannaggia - hai dipinto un quadro che è pane quotidiano. Ovviamente esclusi i presenti.
esatto.
PS non si inizia la frase con ma e "qual è" è senza apostrofo. :-)
mannaggia al correttore ;-)
gfp il 14/01/2025 05:13 ha scritto:
nel mondo in cui nelle società di servizio i MC visitano al posto del collega assente (perché a visitare altrove!), dai visitifici dove tutto si crea, nulla si distrugge e tutto si trasforma, dopo aver discusso per anni se la visita era dopo 59, 60 o 61 giorni compresi, dalla omissione di referto/denuncia/primo certificato di mp quotidiana dei MC, (non mi dilungo su cosa succede oggi in medicina del lavoro!) fatemi capire: il problema attuale è se il governo attuale ha scritto che potete emettere un certificato senza visitona per uno che è stato a casa per una protesi d'anca dx riabilitato ed ora sta bene (e ve lo scrive l'ortotonto) e rientra con mansione di impiegato? me coglioni. le società scientifiche hanno pronto il congresso dedicato?
Beh, no. C'è anche la legittimazione a tenere buoni gli esami (e ovviamente non il giudizio!) delle visite precedenti.
Come se ce ne fosse bisogno. Perchè effettivamente c'era bisogno che il legislatore ci dicesse "vedi che, se il lavoratore ha degli esami fatti precedentemente e sono ancora buoni, li puoi tenere, sai? Mi raccomando, casomai ti prendi la briga di mandarlo di nuovo a fare le analisi, magari al laboratorio che poi ti dà la percentuale sugli esami fatti!!".
Come se il MC fino ad ora non aveva mai acquisito documentazione sanitaria "esterna", derivante da esami che il lavoratore aveva già fatto per altri motivi o perchè sapeva di dover andare a visita dallo stesso MC. Ovvio, no?
E niente, c'era bisogno di fare l'articolo di legge.
A pensar male si fa peccato ma ci s'azzecca!
gfp il 14/01/2025 05:13 ha scritto:
nel mondo in cui nelle società di servizio i MC visitano al posto del collega assente (perché a visitare altrove!), dai visitifici dove tutto si crea, nulla si distrugge e tutto si trasforma, dopo aver discusso per anni se la visita era dopo 59, 60 o 61 giorni compresi, dalla omissione di referto/denuncia/primo certificato di mp quotidiana dei MC, (non mi dilungo su cosa succede oggi in medicina del lavoro!) fatemi capire: il problema attuale è se il governo attuale ha scritto che potete emettere un certificato senza visitona per uno che è stato a casa per una protesi d'anca dx riabilitato ed ora sta bene (e ve lo scrive l'ortotonto) e rientra con mansione di impiegato? me coglioni. le società scientifiche hanno pronto il congresso dedicato?
Mi sembra una visione decisamente riduttiva e semplificatoria del problema. La questione è che continuano ad attribuirci indebitamente responsabilità circa le quali nessuno verrà di certo in nostro soccorso in caso di contenziosi. Poi è chiaro che ci mettiamo sulla difensiva e non facciamo i certificati di MP, che ovviamente nessuno ci paga (né il certificato né il tempo perso per farlo) per patologie che non siamo noi a diagnosticare per primi e quindi non spetta a noi segnalare (ma sembra che questo sia un obbligo solo per noi e non per tutti gli altri specialisti).
il certificato di MP lo puoi fatturare al lavoratore che sarà rimborsato dall'INAIL; quindi è evidente che non ne fai. la storia di chi fa diagnosi la prima volta, ma poi di fatto ricade anche sul medico competente (definito competente perché associa rischi a malattia, cioè la definizione di malattia professionale!) è stato eviscerato da anni dalla giurisprudenza. io avrei paura più di questi contenziosi, ma di fatto la sicurezza e salute nei luoghi di lavoro non funziona per niente. un visitificio inutile per come impostata oggi la norma, senza contare la scarsezza dei medici competenti in giro...
Ma di cosa stai parlando? Una volta li rimborsava al MC direttamente l'INAIL, poi l'hanno tolto (ho scritto all'INAIL e me l'hanno confermato). E in ogni caso di quanto stiamo parlando in termini economici? Se è un mio obbligo non lo posso di certo fatturare al lavoratore, devo farlo e basta. Da quand'è che il lavoratore (non autonomo) deve pagarsi i costi della sorveglianza sanitaria o di questioni affini? Per fortuna ultimamente mi sono fatto furbo e nei nuovi contratti col Datore di Lavoro lo inserisco espressamente nelle voci extra che vengono coperte con un costo orario, ma in tutti quelli precedenti no... Lasciamo pure che siano i Colleghi delle UOML a farli oppure i Medici dei patronati delle note sigle sindacali (guarda a caso molto fervidi in alcune Regioni dell'Italia centrale)
Per informazione a tutti i Colleghi, in particolare a "gfp" che dispensa pillole di saggezza. Ho scritto al servizio "INAIL risponde" per avere informazioni certe e hanno risposto così:
Tutti i certificati medici - redatti a favore dell'infortunato e/o tecnopatico - sono emessi a titolo gratuito.
A decorrere dal 1° gennaio 2019, con l'entrata in vigore delle novità previste dall'articolo 21 del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 151, è stato introdotto un nuovo sistema di pagamento. L'Inail trasferisce annualmente al Fondo sanitario nazionale la somma di euro 25 milioni, destinata a compensare le attività di compilazione e trasmissione per via telematica. E' pertanto l' Azienda Sanitaria di competenza, in ottemperanza ed osservanza dei Fondi Sanitari Regionali, a liquidare le prestazioni economiche.
La Legge di Bilancio 2019, nell'effettuare una revisione della materia, ha previsto che "nessun compenso può essere richiesto agli assistiti per il rilascio dei certificati medici di infortunio o malattia professionale."
I certificati emessi fino al 31 dicembre 2018 sono rimborsati dall'Inail, corrispondendo direttamente al medico il compenso stabilito per la redazione di ciascun certificato.
Il compenso per la redazione di ciascun certificato è pari a 27,50 euro sino ad un massimo di tre certificati nell'ambito della prima trattazione (non è ammesso a rimborso l'eventuale ricaduta).
È previsto un aumento del compenso, pari a 5,00 euro (tot. compenso 32,50 euro), per ogni certificazione trasmessa all'INAIL in via telematica (l'utilizzo della specifica procedura di compilazione ed inoltro, on-line od off-line, predisposta dall'Istituto) e sempre nel limite massimo di tre certificati.
Al rimborso è ammessa anche la prima certificazione con eventuale franchigia e certificati con prognosi 0.
Si confermano gli stessi importi, per i certificati precedenti al 31 dicembre 2018 e per gli stessi rimborsati dal SSN a partire dal 2019.
Si riportano di seguito i requisiti necessari per accedere al pagamento:
- utilizzo della MODULISTICA CONFORME (reperibile sul Portale Inail);
- TEMPESTIVITA' nell'inoltro del Certificato (deve pervenire alla sede Inail entro il giorno successivo alla redazione dello stesso);
- il certificato deve essere COMPLETO in ogni sua parte.
ATTENZIONE: nel caso in cui il medico, non aderendo alla convenzione Inail, abbia rilasciato la certificazione medica a pagamento, il rimborso (per i certificati emessi fino al 31 dicembre 2018) viene effettuato direttamente all'infortunato. L'assicurato potrà richiedere il rimborso alla Sede territoriale di competenza presentando la fattura comprovante il pagamento. L'importo del rimborso, per un massimo di tre certificati, non potrà superare il compenso stabilito per singolo certificato (32,50 euro).
Quindi, "gfp", continua pure a fatturare i certificati ai lavoratori così prima o poi ti becchi una denuncia per appropriazione indebita o qualche altro reato correlato.
Sonnambulo il 26/01/2025 06:18 ha scritto:
... Lasciamo pure che siano i Colleghi delle UOML a farli oppure i Medici dei patronati delle note sigle sindacali (guarda a caso molto fervidi in alcune Regioni dell'Italia centrale)
Ma perche' suggerire di farle fare ad altri quando noi abbiamo anche il quadro dei rischi lavorativi effettivi. Sara' mica perche' poi il DL non ci rinnova il contratto?
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