concordo con ramses.
l'idea del sindacato è passata più volte in questo forum, con interventi anche autorevoli: la conclusione non è stata particolarmente brillante.
Per quanto riguarda l'eventuale manifestazione, beh, ribadisco il mio impegno a parteciparvi: sarebe meglio, però, che oltre ad una presenza in piazza si riuscisse ad organizzare un incontro attorno ad un tavolo con "qualcuno" delle isituzioni (si era parlato di Matteoli e di Gramazio??) dove in modo pacato ma femrmo si riesca a comunicare il nostro disagio.
E, sottolineo perchè mi pare importante, il disagio stavolta tocca allo stesso modo i medici competenti e i servizi delle ASL. Ecco perchè, a mio giudizio, dovremmo cercare di muoverci compatti e determinati senza disperderci in polemiche e personalismi.
Attendo con piacere di essere contattato dai colleghi, sia gli undici che hanno firmato la petizione che i 490 che leggono, per metterci in moto (nel caso di ramses, non solo in senso figurato...).
Cordialità
Massimiliano Cannas
mcannas@hotmail.com
328.1052619
Ma non eravamo 12 ? Ora siamo già scesi a 11...
"Il primo musicista jazz fu un trombettista, Buddy Golden; l'ultimo sarà un trombettista, l'Arcangelo Gabriele" (Wynton Marsalis)
scusate del mio intervento tardivo nel forum; dopo aver letto tutti gli interventi concordo con la maggiora parte di voi nelle varie iniziative, io sarei stati il 13° a firmare se avessi letto prima.
Anche secondo me questo testo unico è un qualcosa che aliena ancora di più la nostra professione edirò di più che io ero già arrabbiato per non dire diversamente anche con la 626, perchè io ho sempre portato ad esempio per la nostra professione la 303/56 dove era tutto tabellato come scadenze, accertamenti eccc, mentre ora con il termine MODERATO dobbiamo intuire cosa fare quindi ribadisco bella la mia 303 dove noi dovevamo fare il nostro lavoro di medici senza dichiarare niente di falso ed eravamo ok,perche il resto come organizzare visite, ecc.. era obbligo del datore di lavoro.
Ora invece (già con la 626) il mio operato è troppo legato alle varie informazioni che altre figure devono riferirmi come infortuni, giorni di assenza ed altro e per il cattivo operare di queste figure devo pagare anche io.
Scusate per il mio piccolo sfogo ma ritornerò a breve anche perchè attualmente sono preoccupato per l'evolversi della situazione che unica fonte di sussistenza per la mia famiglia
Salve a tutti . Concordo totalmente con tutte le giuste critiche mosse al coso81 per quanto concerne le pesanti ricadute pratiche, economiche, legali,e non solo, che le sue applicazioni avranno ( se non si riuscisse a farlo modificare nei punti critici già individuati in questo forum) nella VITA di noi Medici competente liberi professionisti. Bisogna far sentire la nostra voce e con urgenza . E' Palesemente evidente che il legislatore non conosca la poliedricità del campo operativo di noi MC liberi professionisti ricco di aspetti pratico-manuali e logistici : la peculiarità tutta nostra di essere medici itineranti con tutto ciò che questo comporta
( spese, allungamento dei tempi, stress per affrontare ogni giorno i Km per raggiungere le aziende, spostare la strumentazione per la dignostica, ecc, eccc), la peculiarità tutta nostra di dover interagire con gli ORGANI DI VIGILANZA e l'AZIENDA: ambiente di lavoro, datore, preposti, segretari vari da una parte e , finalmente i lavoratori dall'altra . Il lavoratore che, a differenza che per gli altri colleghi specialisti in altre branche, non è IL PAZIENTE, ma un soggetto sul quale operare a 360° in ambito preventivo: clinico-diagnostico ( e qui ognuno di noi si trasforma magicamente in un mini day-hospital super -man: cartella clinica, esame obiettivo, esecuzione e refertazione dei vari esami strumentali, studio di tutta la situazione ed emissione del relativo certificato d'idoneità per la mansione specifica e ....con la 626 finiva +- qui.....ora , invece, si vorrebbe che quel momento clinico-diagnostico col lavoratore debba essere solo l'inizio....bisogna lasciare tutto in stand-bay , sempre in allerta a ricevere ...??????....??????? eventuali comunicazioni da parte del DDL per quel lavoratore concernenti: infortuni, malattie, cessazioni del rapporto di lavoro....e chi più ne ha più ne metta... invio telematico della cartella all'ISPLES, allegato 3B e via di seguito ) . Scusate, ma siamo ancora all'aspetto clinico- diagnostico del lavoratore , e il nostro ruolo nella sua formazione ed informazione ? con la preparazione di tutta la modulistica da far firmare ( consenso informato, informazione sulle vaccinazioni, ecc...ecc..) .....è evidente che chi ha concepito il coso 81 non conosce la realtà quotidiana e faticosa del MC Libero Professionista.... si lo ripeto faticosa... anzi , dirò di più noi MCLP dobbiamo avere una salute di ferro per affrontare tutto l'ambaradan che il nostro lavoro comporta. E, francamente, penso che tutto questo stress che le novità non piacevoli per noi ( vedi sanzioni ed obblighi) che il coso 81 ha introdotto, tanto bene non ci faccia....sopratutto se continuamo solo a sfogarci e a non AGIRE.
Io proporrei di coordinarci innanzitutto e di cominciare a coinvolgere i mass- media: televisioni e giornali , dobbiamo avere VISIBILITA' e contemporaneamente portare all'attenzione dei competenti Organi di Governo i problemi della nostra categoria al pari di tutti gli altri lavoratori d'ITALIA!
La costituzione di un nostro sindacato deve essere per noi un impegno che, pur con le innegabili difficoltà, deve vedersi alla fine concretizzato....ma se non si incomincia.Chi di noi sa come dare vita ad un sindacato? Va benissimo incontrarci tutti a ROMA , sono d'accordo perchè sarebbe la prima AZIONE , forse la più semplice da attuare ma che ci permetterebbe di coinvolgere CONTEMPORANEAMENTE opinione pubblica, istituzioni, mass- media .Non sapevo della firma, io firmo.
Suggerimenti per un coordinamento tra noi : si potrebbe pensare a un coordinamento regionale/ teritoriale tanto per cominciare...ma subito.
I Colleghi di Puglia, Basilicata e zone limitrofe possono chiamrmi : 347.2211309.
Ora più che mai bisogna dimostrare di essere uniti e di superare ogni ostacolo che si frapponga alla costruzione di UN CORPO UNICO NAZIONALe di MCLP: chiamiamolo sindacato, chiamiamolo Associazione, chiamiamolo Unione l'importante è che nasca!!!
Ricordiamoci di quello che ha scritto doctormau ,cito " Ora invece (già con la 626) il mio operato è troppo legato alle varie informazioni che altre figure devono riferirmi come infortuni, giorni di assenza ed altro e per il cattivo operare di queste figure devo pagare anche io.
Scusate per il mio piccolo sfogo ma ritornerò a breve anche perchè attualmente sono preoccupato per l'evolversi della situazione che unica fonte di sussistenza per la mia famiglia"....infatti alla fine questo sarà il grosso problema : perdite economiche ( sperando di non rimetterci in salute!)
e come diceva EDUARDO mettiamocela tutta perchè "addà passà... a nuttata"
Pienamente d'accordo con la collega Katia, ovviamente. Come ho scritto nel primo intervento su questo forum, chi ha elaborato il D.L. 81 non solo non fa il nostro mestiere, ma non ha la minima idea di cosa significa fare il medico del lavoro; ha scritto delle cose sulla spinta di un'onda emotiva, per soddisfare un'esigenza che gli veniva dettata dalla sinistra massimalista, e così giù adempimenti burocratici, cervellotici, assolutamente inutili per la salute del lavoratore così come pesantemente sanzionati, nel nome di un vetero-statalismo che ormai ha fatto il suo tempo. Ormai nel nostro lavoro quotidiano subiamo un continuo MOBBING da parte delle istituzioni, che ci fabbricano delle Leggi come l'81, da parte del datore di lavoro, che non vuole spendere e vede di cattivissimo occhio ogni nostro intervento, e da parte del lavoratore, che ha di solito una aspettativa di risultati dal nostro intervento assolutamente irrealistica; insomma, siamo al punto che ormai è diventato difficilissimo lavorare, ed a mio parere il grido di dolore che si leva dalla nostra categoria è proprio quello che mi ha spinto ad iniziare questo dibattito: FATECI LAVORARE, PER FAVORE, PERCHE' COSI' NON E' PIU' POSSIBILE LAVORARE ! Purtroppo però, non solo il Legislatore non tiene in alcun conto le nostre esigenze, oltre a non conoscere affatto la nostra reale situazione lavorativa, ma noi medici in generale, e noi medici competenti in particolare, NON ABBIAMO LA COSCIENZA DEI NOSTRI DIRITTI DI LAVORATORI, accettiamo tutto, supinamente, quasi fossimo agnelli sacrificali destinati al supplizio, od almeno alla masochistica sopportazione di una condizione lavorativa davvero poco invidiabile. Se noi medici non abbiamo la consapevolezza che per migliorare la nostra condizione lavorativa, o se preferite, semplicemente per poter continuare a lavorare, dobbiamo prima PRENDERE COSCIENZA DEI NOSTRI DIRITTI DI LAVORATORE, e DIFENDERLI, QUEI DIRITTI, bè, abbiamo poche speranze: avremo parlato tra noi, ci saremo un po' sfogati, ma non cambierà nulla. Tutti continueranno a pensare che siamo dei PRIVILEGIATI, e nessuno si curerà della nostra LIBERTA', INDIPENDENZA, DIGNITA', PROFESSIONALITA' di LAVORATORI, del NOSTRO DIRITTO A CONDIZIONI DI LAVORO DIGNITOSE, AD UN LAVORO REGOLATO DA LEGGI RAGIONEVOLI, AL NOSTRO SACROSANTO DIRITTO AD UNA VITA LAVORATIVA SERENA, perchè noi per primi avremo trascurato quei valori. Male voluto...
"Il primo musicista jazz fu un trombettista, Buddy Golden; l'ultimo sarà un trombettista, l'Arcangelo Gabriele" (Wynton Marsalis)
Comincerei andando a verificare le disponibilità dei vari OdM, Associazioni (SIMLII ecc.) a dare una mano anche solo mettendo a disposizione strumenti utili per creare un'iniziativa concreta.
Per esempio l'idea della tutela legale comune potrebbe essere una strada, lunga, utile per tutti, a cui potrebbero partecipare anche quelli che pensano che in piazza ci vanno gli operai (io ci ho visto recentemente i poliziotti, ma come manifestanti, non in ordine pubblico). In un tribunale, con un avvocato "quadripalluto", si potrebbe impugnare la normativa e vedere di rispedirla al mittente (c'è per esempio un punto che puzza di incostituzionale: siamo tutti medici, anche i nostri Colleghi di altre branche, e allora perchè per noi MC ci deve essere una legge diversa ?)
Non mi nascondo che la strada si presenta più che ardua, e che ho la "paura" (non è proprio così, ma di seguito credo si capisca) di correre avanti e ritrovarci da soli, quindi una pattuglia di rompipalle, con possibili perdite di tempo (e in questo momento vorrei giornate di 36 ore) e magari qualche ulteriore problema personale (a questo punto può anche succedere).
Per cui, io sono qui, ci sto a priori, ma non aspettatevi che corra per primo. Le 12 firme su 500 credo mi giustifichino.
Se i Giusti non si oppongono sono già colpevoli ("Gracchus" Babeuf)
Rileggendo, forse c'è un punto oscuro in ciò che ho scritto: "una legge diversa" non riguarda ovviamente il Ns specifico professionale, ma in particolare il criterio dei meccanismi sanzionatori.
Siamo giuridicamente più "a rischio" di un cardiochirurgo infantile o qualcun altro che giorno per giorno si gioca costantemente la propria vita sulla vita degli altri, rischiando e potendo fare molti più danni (la sfiga è in costante agguato!!!).
E allora perchè io dovrei informare, p.es., l'azienda di 14 persone (custodia della documentazione sanitaria)di quando e dove vado in ferie, e magari con chi, perchè se lascio a casa la moglie o un figlio già le cose possono cambiare ? E tenere acceso il cellulare così possono rompermele anche in vacanza ?
Se i Giusti non si oppongono sono già colpevoli ("Gracchus" Babeuf)
[cite]mesmer il 16/07/2008 08:22 ha scritto:
All’On. Sacconi,
ed a tutte le altre Autorità interessate,
I sottoscritti Medici Competenti,
preso atto che nel recente D.Lgs 81/2008, emesso dal precedente Governo nell’ultimo giorno della propria vigenza, sono contenute diverse disposizioni che risultano meramente persecutorie, vessatorie nei confronti dei Medici Competenti, oltre che chiaramente costitutive di obblighi surrettizi e meramente burocratici, peraltro assistiti da pesantissime sanzioni;
considerato che l’applicazione effettiva di quanto contenuto in detta Normativa renderebbe di fatto praticamente impossibile alla nostra categoria di continuare a lavorare, non solo perché gli adempimenti burocratici di nuova introduzione, oltre a quelli già previsti, risultano assai indaginosi e costitutivi di un oggettivo, enorme aggravio del carico burocratico e di responsabilità, ma anche perché possono di fatto risultare addirittura impossibili da rispettare, e ciò nonostante pesantemente sanzionati;
ritenuto che il diritto a lavorare con serenità , professionalità, e rispetto da parte delle Istituzioni sia stabilito in modo sacrosanto dalle vigenti Leggi per tutti i lavoratori, e che a tale diritto possa aspirare anche la nostra categoria;
fanno presente i seguenti punti che giudicano IRRICEVIBILI nella Norma citata, pregando le SSVV di prenderne atto e di apportarne le dovute, indispensabili correzioni:
1. art. 25 comma 1 lettera c): la cartella del’Allegato 3 A è “obbligatoria” solo per il rischio CANCEROGENI, ed anche qui come mera INDICAZIONE di cartella, lasciando libertà al medico di "costruirsela" a suo piacimento, purchè nella cartella siano rintracciabili date, sequenze di interventi e firme degli interessati (lavoratore e medico); per tutti gli altri rischi “libertà di cartella”;
il luogo di custodia delle cartelle sanitarie va concordato con il datore di lavoro anche nelle aziende con meno di 15 dipendenti;
2. art. 25 comma 1 lettera d) e lettera e): da modificare stabilendo che nei casi di cessazione dell’incarico di Medico Competente aziendale e di cessazione del rapporto di lavoro del lavoratore, il medico consegni semplicemente la cartella clinica cartacea (niente roba telematica) alla locale sede dei Servizi di Medicina del Lavoro della ASL; ciò consentirebbe di garantire il rispetto del segreto professionale, il rispetto della Privacy, nonché la conservazione dei dati sanitari, che pare essere lo scopo “finale” della Norma; se il lavoratore vuole una copia della cartella, va alla ASL e se la fa consegnare, PAGANDO per il disturbo, così come si fa oggi per la copia delle cartelle cliniche ospedaliere;
3. art. 25 lettera f): niente invio di cartelle all’ISPESL, ma invio in forma cartacea alla locale sede dei Servizi di Medicina del Lavoro della ASL;
4. art. 39 comma 3: ripristinare la possibilità di esercitare la libera professione per i dipendenti di una struttura pubblica, al di fuori della propria Area di competenza (come era previsto nella 626).
5. art. 40: abolire ogni segnalazione “obbligatoria” alla ASL del report relativo all’intero lavoro svolto nell’anno precedente, ma semplicemente stabilire che la ASL, in casi motivati e singoli, POSSA chiedere, ed ottenere, dal medico un report dei risultati collettivi anonimi dell’attività svolta per quell’Azienda in quell’anno, con espressa e chiara esclusione di dati assolutamente incongrui, come quelli relativi al numero di assenze ed agli infortuni, visto che è assurdo chiederli al medico e che la Pubblica Amministrazione ne è già in possesso per altra via;
Firmo
Dott. Antonio Di Giovanni - Torotreto (TE)
Anch'io preso dal disastro che ha provocato nel nostro lavoro il DL81/08 leggo in ritardo questa chiamata alle armi e non mi sottraggo alla firma , anche se con ritardo , e spero che serva a qualcosa . Voglio essere fra i pochi che hanno firmato e non fra i molti che leggono e non esprimono pareri . Si puo' anche non condivider e /o dissentire ma almeno esprimiamoci. Anch'io penso che non sia il caso , in questo momento di disquisizioni politiche di destra o di sinistra .
La medicina del Lavoro è sempre stata per antonomasia la culla di una certa rappresentanza politica ; ma questo , e lo dice uno che con la sinistra non ha mai avuto feeling ,oggi non ha piu' la rilevanza che poteva avere negli anni passati e non deve essere motivo di disaggregazione . Vorrei infine suggerire altri punti critici fra i quali il sanzionamento dei medici in caso di mancata visita di nuovi assunti non comunicati dall'azienda (ribaltare quindi la responsabilità sulla mancata informazione da parte della ditta -chiaramente dimostrabile- sull'azienda)e la deroga alla entrata in vigore della normativa sul controllo dell'uso di sostanze stupefacenti fintanto che non vengano emanate le specifiche direttive; altrimenti è un caos completo.
Grazie del lavoro svolto e a tutti quelli che intervengono alla discussione; che è sempre un momento di crescita culturale e professionale
Bene, tanto per cercare di rimanere sul concreto......mi sembra che qui siamo tutti dei cani sciolti che ognuno dice la sua (io compreso ovviamente)ma che poi si conclude poco. Allora, due opzioni:
1) ci affiadiamo alle associazioni esistenti, magari entrandoci dentro (io attualmente non aderisco a nessuna)cercando di smuovere le acque più velocemente di quanto stanno facendo
2) ci contiamo e vediamo cosa poter fare, diventando una sorta di sindacato (e perchè no?....visto che le altre categorie di medici ce l'hanno!!)o associazione o come volete chiamarla. Come fare a contarci? un'idea potrebbe essere sfruttare qs forum, magari aprendo un thread per ogni regione, chiamandolo, che so, "contro il DL 81- regione toscana" e tutti quelli che vogliono contribuire danno la loro disponibilità. Dopo di che in ogni regione si possono indire degli incontri coinvolgendo (perchè no) anche la associazioni esistenti e poi vedere cosa può venir fuori. Il punto di contatto potrebbe essere proprio qs forum. Io abito a Prato e faccio parte dell'associazione pratese medici del lavoro, che non comprende tutti i medici del lavoro di prato, ma la maggioranza si e sono convinto che l'iniziativa interesserebbe tutti i soci, visto come tutti si lamentano del DL 81.....
Poi, se invece siamo davvero 4 gatti che rompono e basta, allora è bene smetterla di piangerci addosso, chi se la sente torna all'opzione 1) chi non se la sente rimane un cane sciolto, e come ha detto mesmer, male voluto.....
Che ne dite di: " COORDINAMENTO NAZIONALE SPONTANEO MEDICI COMPETENTI " ? Scopo INIZIALE e del tutto transitorio ed immediato: DARE VISIBILITA' AL NOSTRO DOCUMENTO DI PROTESTA, quello già pubblicato sul forum, e continuare la RACCOLTA FIRME su questo forum, SPERANDO CHE LA REDAZIONE DI DECIDA AD APPOGGIARE L'INIZIATIVA, METTENDO IN HOME PAGE LA NOTIZIA CHE E' IN ATTO UNA CIVILE PROTESTA CONTRO IL D.L. 81 E CHE SI PUO' FIRMARE LASCIANDO UN MESSAGGIO NEL FORUM. Invito i colleghi, se sono d'accordo, ad invitare anche loro pubblicamente la Redazione a inserire questa notizia nella home page. Ogni settimana si potrebbe fare la conta pubblica delle firme ricevute: ma se si parte dal presupposto che "...tanto non serve a nulla", allora davvero NIENTE SERVIRA' A NULLA. Tutto questo naturalmente nella speranza di ulteriori, più impegnativi sviluppi, che comunque richiederebbero molto tempo, altre iniziative, etc. (tipo creare un Sindacato): raccogliere le firme è una cosa CONCRETA, che possiamo fare ora, e che comunque sia HA UN SIGNIFICATO, indipendentemente da ciò che si potrà ottenere con questa azione, che se non altro avrà fatto conoscere il problema ad altri colleghi, che avranno potuto esprimere il loro pensiero; almeno ci avremo PROVATO a dire la nostra ed a fare qualcosa...
Ma questa è solo la mia opinione, naturalmente.
"Il primo musicista jazz fu un trombettista, Buddy Golden; l'ultimo sarà un trombettista, l'Arcangelo Gabriele" (Wynton Marsalis)
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