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MA QUESTE COSE DEL TESTO UNICO LE ACCETTATE SENZA DIRE NULLA ?

Questo argomento ha avuto 264 risposte ed è stato letto 6733 volte.

0hermann

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  • Re: MA QUESTE COSE DEL TESTO UNICO LE ACCETTATE SENZA DIRE NULLA ?
  • (28/07/2008 01:28)

0hermann il 28/07/2008 01:27 ha scritto:

Dr Erminio Bernasconi

bordini

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  • Re: MA QUESTE COSE DEL TESTO UNICO LE ACCETTATE SENZA DIRE NULLA ?
  • (28/07/2008 17:30)

COme e' andato l'incontro?:)

"L’oro non è tutto. Ci sono anche i diamanti". (Paperon De’ Paperoni)

mesmer

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  • Re: MA QUESTE COSE DEL TESTO UNICO LE ACCETTATE SENZA DIRE NULLA ?
  • (29/07/2008 07:50)

Allora, ieri tre colleghi ” portavoce” delle nostre legittime istanze di modifica del DLgs 81, a seguito dell’iniziativa nata su questo forum, sono stati ricevuti dall’On. Gramazio, vice presidente della Commissione Sanità del Senato: è indubbiamente un successo, anche enorme, se vogliamo, vista la spontaneità dell’iniziativa e l’assoluta mancanza di “sponsorizzazioni”, nonché lo scoraggiante disinteresse generale. Nonostante tutto questo, oltre 60 colleghi hanno firmato il documento di protesta-proposta, che è stato esposto da tre di noi ad un esponente del Governo, e come inizio davvero non c’è male, ma ORA BISOGNA CONTINUARE.
Secondo me questo movimento spontaneo che si è coagulato intorno a questa iniziativa ormai merita un nome: COORDINAMENTO NAZIONALE MEDICI COMPETENTI (CO.NA.ME.CO.), di cui fanno informalmente parte TUTTI i colleghi che hanno firmato il documento e che si sentono solidali con le argomentazioni esposte e con il civile, democratico, pacato ma FERMISSIMO modo in cui abbiamo scelto di esporle: un documento scritto e firmato da tutti, un “colloquio” con esponenti politici qualificati. Insomma, una specie di COBAS dei medici competenti.
Secondo me è importante che ORA ciascuno di noi cerchi di:
1. coinvolgere i colleghi che dovrebbero essere interessati, ma che invece DORMONO, spiegando loro che esiste questa iniziativa, che magari dovrebbero anch’essi sottoscrivere;
2. continuare quindi assolutamente la RACCOLTA DELLE FIRME, con le quali i colleghi entreranno a pieno titolo nel CO.NA.ME.CO.;
3. riflettere sulle modifiche da apportare al DLgs 81, sulle cose che non vanno, sulle possibili soluzioni, ed esporle sul forum, per allargarle ai colleghi.
Probabilmente è opportuno che la discussione ed il contributo dei colleghi continui sul thread “MA QUESTE COSE DEL TESTO UNICO LE ACCETTATE SENZA DIRE NULLA ?” perché i colleghi che si avvicinano alla cosa senza saperne nulla possono accedere allo “storico” dell’iniziativa e farsene un’idea compiuta.
Andiamo incontro ad Agosto, e tutto si ferma fino a settembre, ma andremo in vacanza con una SPERANZA che forse non ci sarebbe stata se TUTTI avessimo rinunciato a priori a fare qualcosa perché “tanto non serve a nulla...”: ora come mai sono convinto che il risultato è importante, importantissimo, certo; ma forse ancora più importante è sentirsi ancora vivi, ed ancora uomini liberi, perché almeno CI AVREMO PROVATO...

"Il primo musicista jazz fu un trombettista, Buddy Golden; l'ultimo sarà un trombettista, l'Arcangelo Gabriele" (Wynton Marsalis)

ramiste

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  • Per una nuova Associazione di tutti i Medici Competenti
  • (29/07/2008 11:31)

La meritevole iniziativa assunta dal collega Giampalu ha già avuto un primo importante risultato e ne va dato pubblicamente atto. Adesso si tratta, a mio parere, di fare un ulteriore passo avanti e di tradurre in proposta concreta la comprensibile protesta che si è coagulata intorno alla iniziale lettera di intenti; su questo punto sono d’accordo con Mesmer, anche se con qualche distinguo, come chiarirò più avanti.
Nonostante l’apparente assenza dal dibattito (che non è certo “disinteresse”), ho seguito attentamente l’appello lanciato dalle pagine del sito e la discussione e i contatti che si sono succeduti assieme ai commenti di tanti altri colleghi medici competenti. Personalmente, non sono d’accordo con alcuni dei punti del testo della petizione da presentare alle parti istituzionali e governative; per questo motivo ho ritenuto di non apporre la mia firma in calce alla stessa. Ad esempio non sono d’accordo sul ritenere
il DLvo 81/08 tutto da buttare per – addirittura – ritornare alla situazione precedente; non sono d’accordo sulla abolizione dell’invio telematico delle informazioni agli organi di vigilanza … comunque, non è questa la sede per una analisi puntuale del testo, esiste un documento SIMLII in avanzata fase di gestazione in cui tutte le questioni sul tappeto sono state affrontate, lungamente discusse e sono state definite praticamente articolo per articolo (naturalmente per la parte relativa a quanto ci riguarda).
Riconosco che l’iniziativa ha avuto, tra i suoi risvolti, anche il risultato di aver scosso molti colleghi dall’apparente torpore mostrato negli ultimi mesi, mettendo in luce e in evidenza le più grossolane incongruenze del nuovo decreto legislativo 81/2008. D’altronde voglio ricordare che già qualche anno addietro, in occasione del famigerato art. 1/bis, un gruppo di colleghi - tutti medici del lavoro competenti - si sono riuniti e organizzati per difendere i legittimi interessi della categoria e della disciplina di Medicina del Lavoro. Sarebbe lungo adesso (e fuori luogo, in questo contesto) ripercorrere tutte le tappe che hanno contrassegnato quel percorso, costellato di un certo numero di difficoltà e ostacoli, ma alla fine siamo riusciti a portare le nostre istanze al livello più alto che in quel momento si poteva raggiungere, nell’ambito SIMLII. In quel contesto abbiamo continuato a svolgere la nostra attività allo scopo di fornire adeguati contributi per tutelare e promuovere la figura del MeLC. In seno alla stessa società scientifica è stato costituito un gruppo di lavoro permanente (il GdL MeLC), composto unicamente da medici del lavoro competenti, che si occupa proprio di questa problematica.
Ritengo, però, che la situazione attuale, alla luce anche di quanto previsto nel nuovo testo legislativo, imponga di fare un ulteriore passo avanti. Adesso, per la prima volta e in modo compiuto, viene definita una “categoria” di medici competenti (mi riferisco alla definizione di cui all’art. 38), che avrà un suo elenco nazionale e che dovrà obbligatoriamente sottoporsi a una formazione continua specifica. Queste tre novità contribuiscono a connotare un insieme di medici ben individuati (non solo e unicamente specialisti in medicina del lavoro), che svolgono una determinata funzione a livello sociale e professionale. Questi professionisti, attualmente, non hanno alcuna tutela “sindacale” e non sono rappresentati - se non parzialmente - dalle varie associazioni e sigle attive nel settore (quali ANMA, ANMeLP, perfino la stessa SIMLII), non sono presenti ai tavoli ministeriali, governativi, politici e istituzionali. Molti colleghi, ancora, non sono neanche iscritti in nessuna delle associazioni citate né intendono farlo, per motivi magari discutibili ma – ovviamente – del tutto legittimi.
E’ necessario organizzarsi di conseguenza e creare forme organiche di rappresentanza. Non sono completamente d’accordo con quanto proposto sinora nel forum perché sono convinto (anche per esperienza personale) che una simile attività non può basarsi sullo spontaneismo di alcune decine di colleghi – sia pure altamente motivati – e su generiche indicazioni di protesta. Per intenderci: i medici competenti, a mio avviso, non hanno bisogno di un Cobas, bensì di una vera e propria organizzazione stabile. La mia idea è quella di contribuire a creare rapidamente, per quanto consentito dalle varie scadenze (prima tra tutte la prossima pausa estiva, ad esempio), una nuova associazione nazionale dei medici competenti, una sorta di A.N.M.C., analogamente a quanto esiste per altre categorie di medici specialisti (penso, ad esempio, ai medici legali, ma non solo). Questa nuova associazione dovrebbe avere il compito fondamentale di rappresentare e tutelare gli interessi della nuova categoria di “medici competenti”, qualunque sia la loro specializzazione (compresi i sanati ai sensi dell’art. 55 del DL 277/91) e riportare a livello istituzionale le idee e le proposte che scaturiscono dalla base, affrontate e discusse adeguatamente tra tutti, a livello locale e nazionale.
Si tratta di una proposta simile a quella del coordinamento nazionale, ma con qualcosa di più …. che tra l’altro (è bene sottolinearlo) prevede un notevole impegno di tempo e di risorse, anche economiche, da parte di coloro che vorranno proporsi per la sua concreta realizzazione: a partire dalla stesura dello statuto, alla partecipazione all’assemblea costituente dell’Associazione, alla costituzione degli organi dirigenti nazionali e locali etc. etc. Possiamo continuare a dibattere su questi argomenti, sia sul sito che – eventualmente – direttamente ai nostri indirizzi di posta elettronica. Da parte mia, ho ipotizzato uno schema possibile, più che altro per stabilire la “cosa” che si intende realizzare, dispostissimo a metterlo a disposizione di chiunque sia interessato alla questione.

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  • Re: MA QUESTE COSE DEL TESTO UNICO LE ACCETTATE SENZA DIRE NULLA ?
  • (29/07/2008 13:02)

mesmer sfondi una porta aperta.
ne ho gia parlato con giempaolo, gabriele e altri collehi.
L'idea dol coordinamento (associazione, sindacato ognuno lo chiami come preferisce) è la strada giusta, e ne sono persuaso da diverso tempo.
cordialità

p.nacci

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  • Re: MA QUESTE COSE DEL TESTO UNICO LE ACCETTATE SENZA DIRE NULLA ?
  • (29/07/2008 15:00)

trovo lodevolissima l'azione dei colleghi che sono riusciti in così poco tempo a programmare l'incontro di ieri, anticipando anche la discussione alla Camera dell'emendamento che probabilmente (grazie ad interessi Datoriali) oggi pomeriggio porterà la famosa proroga del DVR al 01 gennaio 2009.

non ricordo nessuna iniziativa analoga così spontanea di colleghi che si sono mossi non per spirito corporativistico (bella l'adesione di colleghi ASL !!!) bensì sorta da riflessioni sulla impossibilità a svolgere in modo dignitoso la nostra professione "universalmente" riconosciuta complicata dopo l'entrata del 81/08.


nessuno potrà fare bene il proprio mestiere quando preoccupato di sbagliare la compilazione della cartella sanitaria, la custodia dei documenti, la trasmissione delle idoneità, ecc....non vado avanti perchè qualcuno ha già detto che sono solo formalità !! purtroppo tutte fonti di sanzioni !!!.....e motivo principale di perdita di tempo e risorse da dedicare a collaborazioni per individuare/valutare/informare/formare sui rischi specifici dei lavoratori !!!

l'idea del cordinamento "COBAS", del sindacato o associazione istituzionale di Ramiste è da portare avanti, magari con incontro a settembre o passaggio di notizie anche grazie alla Redazione...che comunque rendendo nota la vicenda ha portato una visibilità online della situazione oltre ad essere già puntuale su problematiche materiali tipo cartella ASPED !!

al momento non ho letto e trovato il documento SIMLII, citato da Ramiste, immagino che sia corposo e faticoso per lo sviluppo e per l'impegno....l'apertura al GDL MeLC, in passato era cosa bella e giusta adesso ancora più necessaria, ma spero di avere anche come riferimento in futuro un coordinamento snello e agile che si preoccupi della mia professione.

mesmer

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  • Re: MA QUESTE COSE DEL TESTO UNICO LE ACCETTATE SENZA DIRE NULLA ?
  • (29/07/2008 15:35)

Allora: il COORDINAMENTO NAZIONALE MEDICI COMPETENTI nasce perchè evidentemente non è stato possibile impedire che nel DLgs 81 fossero presenti molte e straordinarie FESSERIE, ed ha ha come SCOPO la messa in evidenza di alcuni punti IRRICEVIBILI del D.Lgs 81, di farli conoscere ai colleghi, e di portare aventi iniziative finalizzate alla modifica dei punti inaccettabili. TUTTO QUI.
Per fare altre e più evolute cose, ci vuole altro, ma comunque TUTTO PARTE DAL PRINCIPIO, e LA CORREZIONE DEI PUNTI IRRICEVIBILI DEL DLgs 81 E' LA MADRE DI TUTTE LE GUERRE.
SE NON TROVIAMO IL MODO DI MODIFICARE I PUNTI IRRICEVIBILI SARA' TUTTO INUTILE. E'un fatto; e di questo fatto dobbiamo tutti prendere atto.
Quello che è davvero SCORAGGIANTE è leggere che ad esempio Ramiste ritenga GIUSTO obbligare il povero medico competente all'invio telematico delle relazioni coatte agli organi di vigilanza: evidentemente Ramiste NON FA IL NOSTRO LAVORO, o non si rende conto di cosa significherebbe una tale ciclopica, e peraltro solo vessatoria e del tutto inutile, afinalistica, nonché grottesca impresa.
QUESTO E' SCORAGGIANTE...
Se c'è addirittura qualcuno che ritiene giusto obbligare il medico all'invio per giunta telematico della relazione OBBLIGATORIA annuale, e per giunta con tutte le cose previste nell'allegato (assurdità comprese), bè è scoraggiante...
Evidentemente Ramiste non fa il nostro lavoro, se riesce a trovare qualcosa di buono nel DLgs 81...
A che titolo lo Stato mi richiede, a me che sono un libero professionista a tutti gli effetti, prestazioni laboriosissime, indaginosissime e largamente ESTRANEE alle mie competenze (quali i giorni di assenza o il numero di infortuni, che peraltro la pubblica amministrazione già conosce per altra via) ?
Siamo forse dipendenti dello Stato ?
Non lo sa il Legislatore che ha scritto il D.Lgs 81/08 che le NAZIONI UNITE con la Convenzione sul lavoro forzato del 1932, la Convenzione per l’abolizione del lavoro forzato del 1957, ed infine con la Dichiarazione di Stoccolma del 1996 (tutte recepite dall’Italia), è stato ABOLITO IL LAVORO COATTO ?
E ora si vuole reintrodurre il lavoro coatto per il medico competente ?
Non si capisce che questo "obbligo" può diventare la nostra spada di Damocle ?
E poi AVETE UN'IDEA DELLA COMPLESSITA' DI UN SIMILE LAVORO ? Di quante telefonate, arrabbiature, discussioni dovremmo affrontare ? E poi credete che qualcuno riuscirebbe davvero a stendere una relazione davvero completa di tutte le aziende che segue ?
E poi, MA A CHE SERVIREBBE QUESTO AFFACCENDAMENTO COATTO ?
Per quanto mi riguarda io sono anche assolutamente contrario anche alla cosiddetta formazione continua specifica OBBLIGATORIA: una tipica "furbata" all'italiana che serve solo a far guadagnare qualcuno, facendoci spendere soldi inutilmente. Se il medico si vuole aggiornare, che lo faccia pure, e lo senta come un dovere MORALE, leggendo un libro, un lavoro scientifico, seguendo un corso di aggiornamento su Internet, ma per favore, NIENTE OBBLIGHI, e niente spese coatte...
Non siamo più nella Bulgaria degli anni '70... o forse sì ?
Lo vogliamo capire che la parola OBBLIGATORIO in un Stato di Diritto va spesa con ESTREMA OCULATEZZA, ed in casi specialissimi ? e che di solito dietro a quella parola si cela lo STATALISMO più nefasto ? e spesso anche interessi economici di qualcuno enormemente più furbo e scaltro di noi poveri peones ?
Mi pare che solo Ramiste veda un improvement della condizione del medico competente nelle deliranti disposizioni contenute nel D.Lgs 81…
Quanto alla ipotetica "formazione stabile" di cui parla Ramiste: mi pare che sia come parlare della Ferrari a un bimbo cui abbiamo appena regalato la prima bicicletta, quella con le ruotine: intanto cerchiamo di eliminare le parti assurde ed inaccettabili del DLgs 81, poi si vedrà.
Non ci credo più alle "formazioni stabili": sono stato iscritto a tutte quelle citate da Ramiste poi mi sono stufato perchè ... potete immaginarlo: se avessero davvero funzionato pensate che ci troveremmo a questo punto ? E secondo Ramiste ora si dovrebbe crearne un'altra ? No grazie...
A me al momento interessa solo tornare a rendere possibile per noi lavorare, preso atto che questo DLgs di fatto ce lo impedirebbe, se applicato così com'è; non so quale sarà il futuro nel medio e lungo termine, a me interessa quello immediato: poter tornare a lavorare, magari anche con un po' di serenità, e senza l'incubo di SANZIONI ASSURDE E PRATICAMENTE IMPOSSIBILI DA EVITARE.
Il Legislatore ha il DOVERE di fare Norme ragionevoli, e che si possano rispettare: molte delle Norme contenute nel D.Lgs 81 NON LO SONO, e VANNO PERCIO' CAMBIATE.
TUTTO QUI.
Per quanto mi riguarda l'abolizione almeno delle norme che ci rendono IMPOSSIBILE lavorare, e che abbiamo esplicitamente e dettagliatamente evidenziato nel nostro documento, sarebbe già un motivo di enorme soddisfazione, e mi accontenterei, perchè tornerei a credere di poter ancora lavorare qualche anno.
Quando la Norma sarà cambiata, e riportata a profili possibili e ragionevoli, allora si potrà disquisire sui MASSIMI SISTEMI: ora no.
Ora dobbiamo volere una sola cosa: poter tornare a lavorare sereni.
LASCIATECI LAVORARE; questo potrebbe essere il nostro slogan.

Naturalmente per chi fa il nostro lavoro.

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  • ... qualche piccolo chiarimento
  • (29/07/2008 16:30)

Non è mia abitudine scendere in polemica, ma sono stato chiamato direttamente in causa e credo di dover inviare qualche parola di chiarimento, soprattutto a favore dei tanti colleghi che leggono i forum di questo sito, magari senza intervenire (o facendolo solo di tanto in tanto).
Ho espresso, piuttosto velocemente, alcune battute sul nuovo decreto legislativo e sulle parti controverse; si tratta della mia opinione, ma ritengo di aver acquisito una certa dimestichezza con questo testo che da qualche tempo - addirittura ancora prima che venisse pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale - ho avuto la possibilità di studiare, commentare, criticare in numerosissime occasioni ..... e non da solo: potrei ricordare riunioni, convegni, congressi nazionali e altri eventi in cui l'attuale normativa è stata sviscerata in ogni sua parte. Che ci siano imprecisioni, inesattezze, alcune parti assurde o difficili (forse impossibili) da mettere in pratica siamo d'accordo tutti, credo ne siano consapevoli anche i diretti responsabili forse anche a livello ministeriale; che queste (opportune) modifiche possano essere fatte "a colpi di accetta" mi sembra molto improbabile, ai limiti del velleitarismo.
Ma qualche collega è convinto che non si sia fatto abbastanza ? Benissimo, facciamoci avanti e cerchiamo di costruire qualcosa di efficace, che abbia anche la possibiltà di durare nel tempo, che abbia regole democratiche certe (magari evitando che finisca con l'avere ragione solo chi urla più forte) e che raccolga un elevato numero di medici competenti, tale da essere sufficientemente rappresentativo. Le associazioni che ho citato, ad esempio, hanno da centinaia a migliaia di soci ...... finora, sia pure con grande successo, la proposta iniziale di Giampalu è sata sottoscritta "solo" da 60-70 colleghi, se non vado errato con i conti.
Per questo - e forse non sono stato sufficiemente chiaro - ho detto che occorre uscire dalla fase della "protesta" per andare verso quella della "proposta". Sempre che siamo tutti d'accordo ..... e se ci riusciamo. Non è (e non sarà) una battaglia facile perchè i rapporti di forza sono quelli che sono e i medici competenti, almeno fino ad ora, nonostante tutto sono sempre pochini ..... in confronto ad altre categorie, ben più numerose ed elettoralmente più appetibili.
Ripeto, per concludere, che non è mia intenzione fare polemica e che probabilmente non ripeterò un simile intervento, a mo' di risposta immediata, in appresso. Volevo solo chiarire la mia posizione e la prospettiva che intendo indicare ai colleghi disposti a impegnarsi e a spendersi in prima persona nel prossimo futuro. Tutto qui.

PS = solo un inciso, per Mesmer; faccio questo lavoro da qualche anno (sono sempre più, sic !), figurati che era ancora in vigore il DPR 303 !

donatacorti

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  • Re: MA QUESTE COSE DEL TESTO UNICO LE ACCETTATE SENZA DIRE NULLA ?
  • (29/07/2008 16:36)

mesmer il 29/07/2008 03:35 ha scritto:
Allora: il COORDINAMENTO NAZIONALE MEDICI COMPETENTI nasce perchè evidentemente non è stato possibile impedire che nel DLgs 81 fossero presenti molte e straordinarie FESSERIE, ed ha ha come SCOPO la messa in evidenza di alcuni punti IRRICEVIBILI del D.Lgs 81, di farli conoscere ai colleghi, e di portare aventi iniziative finalizzate alla modifica dei punti inaccettabili. TUTTO QUI.
Per fare altre e più evolute cose, ci vuole altro, ma comunque TUTTO PARTE DAL PRINCIPIO, e LA CORREZIONE DEI PUNTI IRRICEVIBILI DEL DLgs 81 E' LA MADRE DI TUTTE LE GUERRE.
SE NON TROVIAMO IL MODO DI MODIFICARE I PUNTI IRRICEVIBILI SARA' TUTTO INUTILE. E'un fatto; e di questo fatto dobbiamo tutti prendere atto.
Quello che è davvero SCORAGGIANTE è leggere che ad esempio Ramiste ritenga GIUSTO obbligare il povero medico competente all'invio telematico delle relazioni coatte agli organi di vigilanza: evidentemente Ramiste NON FA IL NOSTRO LAVORO, o non si rende conto di cosa significherebbe una tale ciclopica, e peraltro solo vessatoria e del tutto inutile, afinalistica, nonché grottesca impresa.
QUESTO E' SCORAGGIANTE...
Se c'è addirittura qualcuno che ritiene giusto obbligare il medico all'invio per giunta telematico della relazione OBBLIGATORIA annuale, e per giunta con tutte le cose previste nell'allegato (assurdità comprese), bè è scoraggiante...
Evidentemente Ramiste non fa il nostro lavoro, se riesce a trovare qualcosa di buono nel DLgs 81...
A che titolo lo Stato mi richiede, a me che sono un libero professionista a tutti gli effetti, prestazioni laboriosissime, indaginosissime e largamente ESTRANEE alle mie competenze (quali i giorni di assenza o il numero di infortuni, che peraltro la pubblica amministrazione già conosce per altra via) ?
Siamo forse dipendenti dello Stato ?
Non lo sa il Legislatore che ha scritto il D.Lgs 81/08 che le NAZIONI UNITE con la Convenzione sul lavoro forzato del 1932, la Convenzione per l’abolizione del lavoro forzato del 1957, ed infine con la Dichiarazione di Stoccolma del 1996 (tutte recepite dall’Italia), è stato ABOLITO IL LAVORO COATTO ?
E ora si vuole reintrodurre il lavoro coatto per il medico competente ?
Non si capisce che questo "obbligo" può diventare la nostra spada di Damocle ?
E poi AVETE UN'IDEA DELLA COMPLESSITA' DI UN SIMILE LAVORO ? Di quante telefonate, arrabbiature, discussioni dovremmo affrontare ? E poi credete che qualcuno riuscirebbe davvero a stendere una relazione davvero completa di tutte le aziende che segue ?
E poi, MA A CHE SERVIREBBE QUESTO AFFACCENDAMENTO COATTO ?
Per quanto mi riguarda io sono anche assolutamente contrario anche alla cosiddetta formazione continua specifica OBBLIGATORIA: una tipica "furbata" all'italiana che serve solo a far guadagnare qualcuno, facendoci spendere soldi inutilmente. Se il medico si vuole aggiornare, che lo faccia pure, e lo senta come un dovere MORALE, leggendo un libro, un lavoro scientifico, seguendo un corso di aggiornamento su Internet, ma per favore, NIENTE OBBLIGHI, e niente spese coatte...
Non siamo più nella Bulgaria degli anni '70... o forse sì ?
Lo vogliamo capire che la parola OBBLIGATORIO in un Stato di Diritto va spesa con ESTREMA OCULATEZZA, ed in casi specialissimi ? e che di solito dietro a quella parola si cela lo STATALISMO più nefasto ? e spesso anche interessi economici di qualcuno enormemente più furbo e scaltro di noi poveri peones ?
Mi pare che solo Ramiste veda un improvement della condizione del medico competente nelle deliranti disposizioni contenute nel D.Lgs 81…
Quanto alla ipotetica "formazione stabile" di cui parla Ramiste: mi pare che sia come parlare della Ferrari a un bimbo cui abbiamo appena regalato la prima bicicletta, quella con le ruotine: intanto cerchiamo di eliminare le parti assurde ed inaccettabili del DLgs 81, poi si vedrà.
Non ci credo più alle "formazioni stabili": sono stato iscritto a tutte quelle citate da Ramiste poi mi sono stufato perchè ... potete immaginarlo: se avessero davvero funzionato pensate che ci troveremmo a questo punto ? E secondo Ramiste ora si dovrebbe crearne un'altra ? No grazie...
A me al momento interessa solo tornare a rendere possibile per noi lavorare, preso atto che questo DLgs di fatto ce lo impedirebbe, se applicato così com'è; non so quale sarà il futuro nel medio e lungo termine, a me interessa quello immediato: poter tornare a lavorare, magari anche con un po' di serenità, e senza l'incubo di SANZIONI ASSURDE E PRATICAMENTE IMPOSSIBILI DA EVITARE.
Il Legislatore ha il DOVERE di fare Norme ragionevoli, e che si possano rispettare: molte delle Norme contenute nel D.Lgs 81 NON LO SONO, e VANNO PERCIO' CAMBIATE.
TUTTO QUI.
Per quanto mi riguarda l'abolizione almeno delle norme che ci rendono IMPOSSIBILE lavorare, e che abbiamo esplicitamente e dettagliatamente evidenziato nel nostro documento, sarebbe già un motivo di enorme soddisfazione, e mi accontenterei, perchè tornerei a credere di poter ancora lavorare qualche anno.
Quando la Norma sarà cambiata, e riportata a profili possibili e ragionevoli, allora si potrà disquisire sui MASSIMI SISTEMI: ora no.
Ora dobbiamo volere una sola cosa: poter tornare a lavorare sereni.
LASCIATECI LAVORARE; questo potrebbe essere il nostro slogan.

Naturalmente per chi fa il nostro lavoro.

Mesmer,sottoscrivo una per una le parole del tuo post!
Voglio poter lavorare secondo scienza e coscienza, senza aver la sensazione di essere un potenziale delinquente : non è così che ci sente quando incombe in ogni momento la minaccia di arresto?

"Tutto ciò che è necessario per il trionfo del male è che gli uomini buoni non facciano niente"
Edmund Burke (1729-97)

lombait

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  • Re: MA QUESTE COSE DEL TESTO UNICO LE ACCETTATE SENZA DIRE NULLA ?
  • (29/07/2008 16:44)

Cerchiamo di evitare polemiche che impediscano di portare avanti in maniera compatta le nostre istanze. Dalla protesta si deve passare alla proposta come dice Ramiste, ma che sia una proposta che tenga conto delle reali esigenze dei medici competenti. L'esasperazione delle procedure burocratiche con inasprimento delle rispettive sanzioni non porta alcun beneficio alla sorveglianza sanitaria dei lavoratori, ma crea solo confusione ed ansia nel nostro lavoro. Se alcuni colleghi propongono la creazione di una sorta di COBAS dei medici competenti è forse perchè si è persa la fiducia nei confronti di quegli organismi che ci dovrebbero rappresentare (prima fra tutti la SIMLII) e questo dovrebbe far riflettere.

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