Amy parla del "conflitto di interessi" (chiedo scusa, ma è il termine corretto. Se vi viene in mente qualcuno in particolare, fatti vostri) fra i ruoli di vigilante e MC.
(nonnogab, anche io avrei qualcuno da stramaledire, e più di uno)
Ora mentre ti leggo, penso di non avere usato il termine giusto, più che conflitto d'interesse sarebbe di ruolo....
O fai il lavoro o controlli il lavoro, gli esempi che hai fatto rendono bene l'idea.
Boh ! Tutto è relativo.
Per essere sincera, è tra le cose del T.U che meno mi preoccupano...
Mi sembre invece assurdo il fatto della famosa relazione da spedire per via telematica.....
A CHE/CHI CAVOLO SERVE ???
Se vai a vedere l'allegato 3B, ti convinci che è qualcosa di veramnete inutile.
Praticamente di anno in anno, la parte dinamica del documento sarà: il numero di infortuni, le denunce di malattia professioanale ed i giorni di assenza....
Mica le aziende cambiano tipologia di anno in anno...
Se il ciclo produttivo rimane invariato, i rischi per la salute ed il protocollo saniatario saranno gli stessi degli anni precedenti, no ?
Secondo me per fare questo articolo hanno chiesto il parere del ministro dell'agricoltura:
- sul solito campo un anno piantano pomodori e l'anno dopo zucchine...
....
Avrà usato il solito criterio:
I metalmeccanici nel 2009 faranno i parrucchieri, i parrucchieri faranno gli idraulici e così via...
Anno nuovo ... relazione nuova ...... !!!
DR. AMY
"Un giorno senza sorriso è un giorno perso".
Charlie Chaplin
Sugli ultimi aspetti toccati, faccio notare che la sanzione può arrivare non a 10.000,00, ma a 10.500,00 Euro. Non solo. Io non conosco la vostra situazione, ma a me tocca fare circa 150 relazioni di altrettante aziende, moltissime delle quali composte da 1, 2 o 3 persone: dati anonimi tenendo conto delle differenze di genere? Secondo me qualcuno è fuori di testa... e qualcun altro rischia di andarci!
"La cosa più incomprensibile dell'universo è il fatto che l'universo sia comprensibile" A. Einstein
...MA QUESTO NON E' SOLO UN PICCOLO ESEMPIO DI STUPIDA, INUTILE, INUTILISSIMA BUROCRAZIA CHE COLPISCE SOLO DURAMENTE IL MEDICO D'AZIENDA??!!
.. e le strutture riceventi che riceveranno una mole enorme di documentazione e ‘dati sensibili’ che non so ancora personalmente come verranno trattati e gestiti.. mi permetto di aggiungere io.
Avrei preferito che fosse rimasta la possibilità di richiedere, dopo aver visto i DVR, le cartelle sanitarie e di rischio, i registri infortuni ecc.. ecc.., le relazioni al MC, magari previo un colloquio chiarificatore anche perchè come dice la Dr.Amy "la realtà di tutti i giorni la puoi capire solo se ci stai e ci lavori insieme...".
Il confronto con il MC è fondamentale: sfido ad es. qualsiasi medico dei servizi a disporre contenuti e periodicità della sorveglianza sanitaria differenti rispetto a quelli indicati dal medico competente senza uno scambio di opinioni con il medico stesso e senza conoscere personalmente la Ditta (leggi senza fare vari e ripetuti sopralluoghi in Ditta)che quel MC segue, anche se mi è successo che qualche MC nella ditta che segue non c'è mai entrato... ma non voglio riaprire una inutile querelle.
Colgo però l'occasione per comunicare che, considerando che purtroppo e per tanti motivi non c'è unità di intenti, visto che di certe espressioni (divise grigie, Raccomabilandia (!!??) vita frustrata ecc...) che in quanto medico dei servizi mi dovrebbero appartenere, ne posso fare a meno (anche se è stato dichiarato che non si vuole fare di ogni erba un fascio), mi limiterò d'ora in avanti solo ad intervenire su singoli temi "tecnici" sperando di continuare a confrontarmi in modo costruttivo ed educato come, a parte qualche piccola defaiance, anche da me involontariamente provocata, è fino ad ora successo.
PS: anche a me piacerebbe sapere se è stato il Ministro dell'agricoltura a scrivere alcuini degli articoli di cui si è discusso in questo 3d!!!
... Ok, ho scritto troppo! Cordialmente. Roberta
Aggiungo che....
l'articolo 40 stabilisce che le informazioni devono essere trasmesse ai Servizi Competenti per Territorio!
Ora mi chiedo perchè in altri articoli, quando si parla di documentazione da inviare alle ASL , è specificato Organo di Vigilanza territorialmente competenti ma in questo caso è stato omesso?
Allora mi chiedo anche il servizio di Epidemiologia, può ricevere queste informazioni?
E se sarà un'altro Servizio a gestire i dati dovendo in caso di inadempienza applicare la sanzione amministrativa, chi sarà l'esecutore (mamma mia che brutta parola, ma non ne trovo altre), con chi si dovrà confrontare il Medico competente?....
Inoltre il comma 2 stabilisce che le informazioni devono essere trasmesse dalle regioni e le provincie autonome di trento e di Bolzano AGGREGATE DALLE AZIENDE SANITARIE LOCALI, all'ISPESL.
personalmente evinco che chi tratterà realmente tutti i dati sarà L'ISPESL.
Saluti Gennaro
Gennaro Bilancio
[cite]Dr.Amy il 31/08/2008 11:17 ha scritto:
Mi sembre invece assurdo il fatto della famosa relazione da spedire per via telematica.....
A CHE/CHI CAVOLO SERVE ???
Se vai a vedere l'allegato 3B, ti convinci che è qualcosa di veramnete inutile.
Praticamente di anno in anno, la parte dinamica del documento sarà: il numero di infortuni, le denunce di malattia professionale ed i giorni di assenza....
Cioè in pratica proprio gli elementi squisitamente AMMINISTRATIVI, e proprio per questo ASSOLUTAMENTE ESTRANEI all'ambito medico !!! E per giunta sono dati che la Pubblica Amministrazione ha già acquisito per altra via (INPS e INAIL), e che quindi NON PUO' richiedere un'altra volta (vedi Legge Bassanini), e tantomeno al medico !!!
Quindi siamo di fronte ad una disposizione assurda e vessatoria, praticamente impossibile (o quasi) da adempiere (mi trovo anch'io con un centinaio di microditte...), che implicherebbe uno sforzo sovrumano (che ho già delineato altre volte, e non voglio annoiarvi), e per giunta assolutamente afinalistica, cioè del tutto inutile, priva di qualunque utilità.
Ma i colleghi "dormienti" non si degneranno di svegliarsi neanche se vessati ???
"Il primo musicista jazz fu un trombettista, Buddy Golden; l'ultimo sarà un trombettista, l'Arcangelo Gabriele" (Wynton Marsalis)
mesmer il 01/09/2008 05:18 ha scritto:
Ma i colleghi "dormienti" non si degneranno di svegliarsi neanche se vessati ???
Rassegnati caro mesmer, rassegnati come mi sono rassegnato io....c'è gente che non si esporrà mai, neanche se li minacci di morte....
La verità è che ognuno (tranne pochi fessi, e da quello che vedo siamo veramente pochi fessi) ha il suo piccolo orticello da coltivare, il suo potente da ringraziare, i suoi mille motivi per tacere....e del resto siamo in Italia, l'unico paese dove la rivoluzione non la fa il popolo, ma pochi illuminati con l'aiuto di eserciti stranieri (risorgimento et resistenza docent)....
Comunque coraggio, armiamoci e partiamo, poi forse qualcuno ci verrà dietro, però bisogna fare in fretta, perchè siamo circondati.
Saluti
Sergio Truppe
Sergio Truppe
................................................................
"Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiero in gran tempesta, non donna di provincia, ma bordello"
GANDALF IL GRIGIO il 01/09/2008 06:59 ha scritto:
Rassegnati caro mesmer, rassegnati come mi sono rassegnato io....c'è gente che non si esporrà mai, neanche se li minacci di morte....
La verità è che ognuno (tranne pochi fessi, e da quello che vedo siamo veramente pochi fessi) ha il suo piccolo orticello da coltivare, il suo potente da ringraziare, i suoi mille motivi per tacere....e del resto siamo in Italia, l'unico paese dove la rivoluzione non la fa il popolo, ma pochi illuminati con l'aiuto di eserciti stranieri (risorgimento et resistenza docent)....
Comunque coraggio, armiamoci e partiamo, poi forse qualcuno ci verrà dietro, però bisogna fare in fretta, perchè siamo circondati.
Saluti
Sergio Truppe
Ricordo due detti che mi hanno sempre fatto pensare che tutto si potesse fare:
Il detto latino "sicut gutta cavat lapidem", oltre che "ogni frana nasce dal sassolino".
Ecco. Armiamoci e partiamo. E saremo come il sassolino che fa franare la parete di ignavia che ci circonda.
Per farlo, dovremo dimostrare di essere diversi. Di non fare solo parole ma atti concreti, di modo da convincere i silenti che ciò che si sta facendo è nell'interesse di tutti (lavoratori ed aziende compresi) e non di singoli, piccoli orticelli.
Quanto ai congressi. Apro un'altra piccola polemica: al di là delle autocelebrazioni (oh quanto semo bravi, oh quanto semo belli) raramente un congresso nazionale mi ha dato stimoli. Perchè la maggior parte delle relazioni (e dico la maggior parte, non tutte) erano scritti da colleghi che stanno chiusi nelle loro torri d'avorio, senza guardare a ciò che succede nella pratica (ripeto.. la maggior parte, non tutte).
E, per questo, ad un medico "di trincea" (qualcuno, tempo fa, mi aveva soprannominato "il panzer"..), certi arzigogoli possono risultare indigesti.
Ho frequentato regolarmente i congressi sino a Bari. Ho sospeso per qualche anno, tornando ad andare a Parma.
Quest'anno non andrò a Palermo (per questioni squisitamente personali).
E la formazione?? Gli ECM?? Ci sono fior di corsi (anche on line) in Italia ed all'estero, che funzionano benissimo e sono eminentemente pratici..
Usquam, sed etiam. Frequento, per questioni mie, un'associazione medico legale i cui congressi sono spettacolari. I saluti durano 5 minuti e i restanti 2 - 3 giorni sono all'insegna della pratica. Non sterili linee guida, ma modi concreti di affrontare i problemi.. Ne riparleremo..
Buona Giornata.
Peppe
".. la posta in giuoco è suprema e richiede che ognuno si assuma le proprie responsabilità attraverso il vaglio della propria coscienza". B.M. 2 aprile 1925
piro il 01/09/2008 01:40 ha scritto:
...MA QUESTO NON E' SOLO UN PICCOLO ESEMPIO DI STUPIDA, INUTILE, INUTILISSIMA BUROCRAZIA CHE COLPISCE SOLO DURAMENTE IL MEDICO D'AZIENDA??!!
.. e le strutture riceventi che riceveranno una mole enorme di documentazione e ‘dati sensibili’ che non so ancora personalmente come verranno trattati e gestiti.. mi permetto di aggiungere io.
Avrei preferito che fosse rimasta la possibilità di richiedere, dopo aver visto i DVR, le cartelle sanitarie e di rischio, i registri infortuni ecc.. ecc.., le relazioni al MC, magari previo un colloquio chiarificatore anche perchè come dice la Dr.Amy "la realtà di tutti i giorni la puoi capire solo se ci stai e ci lavori insieme...".
Il confronto con il MC è fondamentale: sfido ad es. qualsiasi medico dei servizi a disporre contenuti e periodicità della sorveglianza sanitaria differenti rispetto a quelli indicati dal medico competente senza uno scambio di opinioni con il medico stesso e senza conoscere personalmente la Ditta (leggi senza fare vari e ripetuti sopralluoghi in Ditta)che quel MC segue, anche se mi è successo che qualche MC nella ditta che segue non c'è mai entrato... ma non voglio riaprire una inutile querelle.
Colgo però l'occasione per comunicare che, considerando che purtroppo e per tanti motivi non c'è unità di intenti, visto che di certe espressioni (divise grigie, Raccomabilandia (!!??) vita frustrata ecc...) che in quanto medico dei servizi mi dovrebbero appartenere, ne posso fare a meno (anche se è stato dichiarato che non si vuole fare di ogni erba un fascio), mi limiterò d'ora in avanti solo ad intervenire su singoli temi "tecnici" sperando di continuare a confrontarmi in modo costruttivo ed educato come, a parte qualche piccola defaiance, anche da me involontariamente provocata, è fino ad ora successo.
PS: anche a me piacerebbe sapere se è stato il Ministro dell'agricoltura a scrivere alcuini degli articoli di cui si è discusso in questo 3d!!!
... Ok, ho scritto troppo! Cordialmente. Roberta
Cara Roberta,
Ti rispondo qui, visto che non ho una tua email. E lo faccio pubblicamente, di modo da essere quanto più possibile trasparente.
Tu dici che non c'è unità d'intenti. Permettimi di dissentire. Credo che l’intento unico, per chi svolge questo mestiere, indipendentemente dall’ambito in cui opera, dev’essere la tutela della salute dei lavoratori.
Il resto dovrebbero essere solo chiacchiere. Indubbiamente, ci sono diversità di vedute e di caratteri, come ci sono diversità di “modi operandi” e di approccio. Ma così dovrebbe essere.
Negli anni scorsi, in post precedenti, ho spesso segnalato casi di visitifici (il più delle volte annessi a centri) e di tariffe a dir poco disonorevoli nei confronti di chi vive questo mestiere quotidianamente ed in maniera esclusiva.
Ti faccio un esempio?? Un centro fa pagare alle aziende per visita preventiva, audiometria, spirometria, 15 euro in tutto. Lascio a Te le conclusioni.
Così come devo segnalare i casi di servizi che si arrogano diritti che non credo abbiano.
Ti faccio un esempio??
Un collega (UPG, servizi e quant’altro), durante un’ispezione presso un’azienda che seguivo, nel corso di una chiacchierata informale al caffè, disse al direttore dello stabilimento che non capiva come un medico così lontano (circa 300 km) potesse seguire un’azienda (50 dipendenti, settore chimico, la seguivo da 10 anni e non avevo mai avuto una contestazione né da parte dei sindacati né dallo stesso servizio).
“Eh, certo, che se l’azienda fosse seguita dal dottor tizio, lei sarebbe molto più tutelato”.
Risultato: il datore di lavoro mi liquida (con lettera di ringraziamento, almeno) ed incarica il “de cuius”. Mi chiama qualche giorno fa la pensionanda responsabile del personale, per salutarmi. Nel corso della chiacchierata mi ha riferito, tra le altre cose, che, in due anni, avevano visto il nuovo medico competente due volte.. solo per le visite..
Ah.. Il collega è dei servizi, ma opera in altra provincia rispetto a quella in cui si trova l’azienda...
D’altro canto, però, ci sono servizi con cui è piacevole e costruttivo interagire. Nelle cui aree, per esempio, si organizzano incontri periodici coi medici competenti, durante i quali si discute di problematiche rilevate dal servizio o sollevate dai medici competenti stessi.
Un dialogo paritetico, dove colleghi si scambiano opinioni e si confrontano su problematiche concrete e pratiche…
Ecco. Questo sistema ha moltissime storture (ma anche alcune cose che funzionano). Il nostro mondo è intriso di interessi economici, per lo più gestiti da “affaristi”.
Io non credo che la soluzione, per esempio, sia vietare la libera attività a chi lavora in ospedale o nei servizi. Ma la concorrenza dovrebbe essere reale, leale e non viziata da “biglietti da visita” o da tariffe ridicole.
D’altro canto, come dicevo, non si può, né in un caso né nell’altro, generalizzare e trattare quasi tutti alla stregua di nemici
Tolta la casacca, se la si indossa, siamo tutti uguali.
O quasi.
Buona giornata.
Peppe
".. la posta in giuoco è suprema e richiede che ognuno si assuma le proprie responsabilità attraverso il vaglio della propria coscienza". B.M. 2 aprile 1925
docorru il 02/09/2008 11:26 ha scritto:
Cara Roberta,
Ti rispondo qui, visto che non ho una tua email. E lo faccio pubblicamente, di modo da essere quanto più possibile trasparente.
Tu dici che non c'è unità d'intenti. Permettimi di dissentire. Credo che l’intento unico, per chi svolge questo mestiere, indipendentemente dall’ambito in cui opera, dev’essere la tutela della salute dei lavoratori.
Il resto dovrebbero essere solo chiacchiere. Indubbiamente, ci sono diversità di vedute e di caratteri, come ci sono diversità di “modi operandi” e di approccio. Ma così dovrebbe essere.
Negli anni scorsi, in post precedenti, ho spesso segnalato casi di visitifici (il più delle volte annessi a centri) e di tariffe a dir poco disonorevoli nei confronti di chi vive questo mestiere quotidianamente ed in maniera esclusiva.
Ti faccio un esempio?? Un centro fa pagare alle aziende per visita preventiva, audiometria, spirometria, 15 euro in tutto. Lascio a Te le conclusioni.
Così come devo segnalare i casi di servizi che si arrogano diritti che non credo abbiano.
Ti faccio un esempio??
Un collega (UPG, servizi e quant’altro), durante un’ispezione presso un’azienda che seguivo, nel corso di una chiacchierata informale al caffè, disse al direttore dello stabilimento che non capiva come un medico così lontano (circa 300 km) potesse seguire un’azienda (50 dipendenti, settore chimico, la seguivo da 10 anni e non avevo mai avuto una contestazione né da parte dei sindacati né dallo stesso servizio).
“Eh, certo, che se l’azienda fosse seguita dal dottor tizio, lei sarebbe molto più tutelato”.
Risultato: il datore di lavoro mi liquida (con lettera di ringraziamento, almeno) ed incarica il “de cuius”. Mi chiama qualche giorno fa la pensionanda responsabile del personale, per salutarmi. Nel corso della chiacchierata mi ha riferito, tra le altre cose, che, in due anni, avevano visto il nuovo medico competente due volte.. solo per le visite..
Ah.. Il collega è dei servizi, ma opera in altra provincia rispetto a quella in cui si trova l’azienda...
D’altro canto, però, ci sono servizi con cui è piacevole e costruttivo interagire. Nelle cui aree, per esempio, si organizzano incontri periodici coi medici competenti, durante i quali si discute di problematiche rilevate dal servizio o sollevate dai medici competenti stessi.
Un dialogo paritetico, dove colleghi si scambiano opinioni e si confrontano su problematiche concrete e pratiche…
Ecco. Questo sistema ha moltissime storture (ma anche alcune cose che funzionano). Il nostro mondo è intriso di interessi economici, per lo più gestiti da “affaristi”.
Io non credo che la soluzione, per esempio, sia vietare la libera attività a chi lavora in ospedale o nei servizi. Ma la concorrenza dovrebbe essere reale, leale e non viziata da “biglietti da visita” o da tariffe ridicole.
D’altro canto, come dicevo, non si può, né in un caso né nell’altro, generalizzare e trattare quasi tutti alla stregua di nemici
Tolta la casacca, se la si indossa, siamo tutti uguali.
O quasi.
Buona giornata.
Peppe
Non voglio fare il Fabio Caressa...ma dici un sacco di cose giuste Peppe! dico così perchè le situazioni da te menzionate le ho provate tutte sulla mia pelle e più volte.Resta da vedere se siamo proprio circondati o se esiste ancora un "corridoio".
A presto
g.
piro il 01/09/2008 01:40 ha scritto:
Colgo però l'occasione per comunicare che, considerando che purtroppo e per tanti motivi non c'è unità di intenti, visto che di certe espressioni (divise grigie, Raccomandilandia (!!??) vita frustrata ecc...) che in quanto medico dei servizi mi dovrebbero appartenere, ne posso fare a meno Cordialmente. Roberta
Non ti capisco. Perchè "certe espressioni" ti dovrebbero appartenere ? Io non ti conosco, ma già il fatto che tu partecipi a queste discussioni mi pare significativo del tuo essere almeno un po' diversa da quei tanti esempi di colleghi dei servizi che abbiamo letto più volte. Quello che non mi pare opportuno è lo "spirito di corpo" che esprimi; perchè non ammettere che ci sono soggetti che fanno cose "da urlo" solo perchè si sentono investiti di potere ? E' questo l'atteggiamento che fa si, a mio parere, che poi si generalizzi (i "fasci" di cui qualcuno ha parlato), coinvolgendo tutti i colleghi della vigilanza in apprezzamenti che per qualcuno sono di certo immeritati e forse offensivi.
Ma cacchio !! Prendete almeno le distanze da certi comportamenti, provate al vostro interno a metterci rimedio e frenare certi soggetti. Se non fosse per questi, sarebbe più facile collaborare, e credo sarebbe utile. E anche per le norme che vi trovate a dover fare applicare, cavolo, pensate a cosa chiedete ai MC, fatevi la domanda: ma questa norma è realistica e applicabile, e quale è la reale responsabilità di questo sfigato ??
Magari potessimo lavorare insieme.
Ma lo SNOP cosa dice, e sopratutto cosa fa, per il cosottantuno ??
Se i Giusti non si oppongono sono già colpevoli ("Gracchus" Babeuf)
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