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help su caso clinico

Questo argomento ha avuto 23 risposte ed è stato letto 3139 volte.

Dr.Amy

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  • Re: help su caso clinico
  • (29/09/2008 21:32)

lucchetti il 29/09/2008 09:07 ha scritto:


Raspanti,
io in questo caso sarei cauto perchè c'è in gioco il diritto al lavoro del lavoratore. Fra l'altro hai detto che mano ed avambraccio sono sostanzialmente OK. Quello che voglio dire e che, nel ns. mestiere, ci sono momenti in cui non vale la pena perdere tempo, però in altri casi, e questo mi sembra il caso, è giusto dedicarci tutto il tempo necessario. Il mio consiglio spassionato è riammettere il lavoratore al lavoro per un giorno, passi la giornata con lui, e vedi momento per momento cosa riesce a fare e come lo riesce a fare, sempre interloquendo. Alla fine della giornata avrai le idee più chiare e magari avrai trovato la soluzione giusta per tutti.
un saluto
rocco

Rocco...
Passi la giornata con il lavoratore ? Momento per momento?
Sempre interloquendo ? ... ed alla fine della giornata avrai le idee chiare....?

Come dicono gli avvocati:
- Ho finito le domande. Non devo aggiungere niente altro ...

DR. AMY

"Un giorno senza sorriso è un giorno perso".
Charlie Chaplin

lucchetti

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  • Re: help su caso clinico
  • (29/09/2008 21:46)

Dr.Amy il 29/09/2008 09:32 ha scritto:



Rocco...
Passi la giornata con il lavoratore ? Momento per momento?
Sempre interloquendo ? ... ed alla fine della giornata avrai le idee chiare....?

Come dicono gli avvocati:
- Ho finito le domande. Non devo aggiungere niente altro ...

Amy,
personalmente amo questo mestiere e mi è successo, lo ricordo come ora, che un anziano lavoratore mi ha guardato dritto negli occhi, ha percepito la mia buona fede, e mi ha detto: "lei non ha capito". Per capire ho lavorato 4 ore con lui sporcandomi le manine. Si parlava di movimentazione, stress termico e campi magnetici. Dopo 4 ore concordavo con lui: non avevo capito. La lezione che ne ho ricavato è che, per definire una prescrizione difficile difficile, come questa, occorre conoscere la mansione molto bene. Ho capito inoltre che nessuno conosce la mansione meglio del lavoratore che la svolge. Da quella lezione ho capito anche altre cose, non ultimo che da una decisione che a me può costare poco, possono derivare danni enormi per il lavoratore e la sua famiglia.
Io non passo le mie giornate così, ma quando serve lo faccio.
Dalle foto sei giovane, ti farebbe bene un'esperienza simile
ciao
rocco

Dr.Amy

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  • Re: help su caso clinico
  • (29/09/2008 22:22)

lucchetti il 29/09/2008 09:46 ha scritto:


Amy,
personalmente amo questo mestiere e mi è successo, lo ricordo come ora, che un anziano lavoratore mi ha guardato dritto negli occhi, ha percepito la mia buona fede, e mi ha detto: "lei non ha capito". Per capire ho lavorato 4 ore con lui sporcandomi le manine. Si parlava di movimentazione, stress termico e campi magnetici. Dopo 4 ore concordavo con lui: non avevo capito. La lezione che ne ho ricavato è che, per definire una prescrizione difficile difficile, come questa, occorre conoscere la mansione molto bene. Ho capito inoltre che nessuno conosce la mansione meglio del lavoratore che la svolge. Da quella lezione ho capito anche altre cose, non ultimo che da una decisione che a me può costare poco, possono derivare danni enormi per il lavoratore e la sua famiglia.
Io non passo le mie giornate così, ma quando serve lo faccio.
Dalle foto sei giovane, ti farebbe bene un'esperienza simile
ciao
rocco

A quanto sembre stiamo parlando di due cose diverse...

Se c'è qualcosa legato ad un'impianto, una manovra, una procedura aziendale posso impiegare anch'io una giornata intera per capire certe cose correlate /correlabile al lavoro che se non le vedo non le posso capire... non sono ingegnere ed in più, odiavo la fisica !!!

Il lavoratore anziano del tuo racconto ti ha detto "lei non ha capito" .... quello era fisica (movimentazione, stress termico e campi magnetici)

Torniamo al caso Raspanti:

...il pz ha normale forza e motilità nella mano e avambraccio, ma è impossibilitato a compiere i movimenti del braccio e spalla destra....
abduzione,.....

Questa non è fisica, è Semeiotica (esame obiettivo) e la mansione (meccanico) del tutto ricostruibile ...

Sono giovane non solo dalle foto ... ma amo questo mestiere quanto te...
A volte l'esperienza è come l'amore:
Non ha età !!!

PS: Ho tanto da imparare... ecco perchè Vi leggo !!!
Grazie
:)

DR. AMY

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lucchetti

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  • Re: help su caso clinico
  • (29/09/2008 22:53)

Amy,
quello che voglio affermare è che Raspanti, con un certificato, deve dire quello che il lavoratore può fare. Io non lo farei non idoneo, non lo farei neppure temporaneamente non idoneo: è un sistema per lavarsene le mani, mentre un medico deve sempre fare del suo meglio per mettere il lavoratore in condizioni di poter svolgere più o meno proficuamente la mansione. Quest'ultimo deve pur mangiare, e con lui la sua famiglia. Si tratta di un meccanico, la sua attività è fatta di tanti gesti che discriminare è molto difficile. Qualunque prescrizione scaturirà sarà sommaria ed imprecisa, tanto può essere varia l'attività di meccanico (che solo un meccanico conosce nell'interezza). Però mi rifiuto di credere che non abbia capacità lavorativa residua degna di una remunerazione; basta "aggiustare la mansione", magari transitoriamente.
Circa il danno e la semeiotica è un discorso per med. legali, noi facciamo i medici del lavoro, quelli che valutano la patologia per correlarla alla mansione specifica. Raspanti a valutato la patologia, ora deve valutare la mansione specifica nel dettaglio: per farlo non idoneo dovrà affermare che ogni attività in officina non può essere svolta in modo proficuo dal lavoratore! Non ti sembra esagerato?
PS: mi rendo conto che questa è solo una discussione teorica, per dare giudizi seri bisognerebbe essere là. Però se Raspanti dal forum avrà qualche spunto in più per riflettere tutto di guadagnato. Sappi inoltre che dal forum tutti hanno imparato qualcosa, per me il sito ed il forum sono la migliore iniziativa nella medicina del lavoro, in Italia, vista dal 1986 (anno di inizio della mia attività)ad oggi.
ciao

lucchetti

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  • Re: help su caso clinico
  • (29/09/2008 22:56)

... Raspanti a valutato ...

Caspita è proprio tarda ora, ho dimenticato l'acca.
(però questo è il mio intervento n 100 sul forum)
buona notte a tutti
rocco

Dr.Amy

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  • Re: help su caso clinico
  • (29/09/2008 23:00)

lucchetti il 29/09/2008 10:53 ha scritto:
....
Sappi inoltre che dal forum tutti hanno imparato qualcosa, per me il sito ed il forum sono la migliore iniziativa nella medicina del lavoro, in Italia, vista dal 1986 (anno di inizio della mia attività)ad oggi.
ciao

Ciao e grazie davvero...
Buona notte :)

DR. AMY

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Dr.Amy

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  • Re: help su caso clinico
  • (29/09/2008 23:01)

lucchetti il 29/09/2008 10:56 ha scritto:
... Raspanti a valutato ...

Caspita è proprio tarda ora, ho dimenticato l'acca.
(però questo è il mio intervento n 100 sul forum)
buona notte a tutti
rocco

e si caro Rocco... dalle foto non sei tanto giovane...
:p
Notte !

DR. AMY

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raspanti

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  • Re: help su caso clinico
  • (30/09/2008 08:34)

Dr.Amy il 29/09/2008 06:23 ha scritto:


Caro Raspanti...
Per analogie al tuo tread lo riprendo.
Mi piacerebbe sapere come si è concluso ? (se)
...............................
Una lavoratrice, operaia in una catena di montaggio, presso una "mia azienda", è stata sottoposta a linfoadenectomia ascellare bilaterale.
Dopo lungo periodo di assenza, al suo rientro al lavoro, sono iniziate le difficoltà (purtroppo più legate alla "gestione" della persona che del suo stato di salute): ogni anno l'allungamento della mia prescrizione è direttamnete proprozionale alla riduzione del suo contenuto di lavoro...
Questo no, quello no, quello il dott ha detto....
Diciamo che ogni anno troviamo le parole giuste e si va avanti.....
Morale della favola.... fa poco o niente.
In quella azienda o sei operaio o sei ragioniere, non ci sono altre mansioni.
Cosa fare ?

Visto che vuoi sapere come si è concluso, te lo dico volentieri. A fine luglio ho parlato prima con il capo officina, poi con gli altri operai: per fortuna tutti hanno capito il problema e si sono dichiarati disponibili ad aiutare quel povero cristo. Fatto questo, io e il capo officina ci siamo recati a parlare con il ddl. Io gli ho spiegato nei dettagli il problema sanitario, il capo officina gli ha invece spiegato come potevano aiutarlo sul lavoro. Per fortuna anche il ddl si è dichiarato disponibile ed ha solo presteso da parte mia (giusto per avere una pezza d'appoggio, tanto per sentirsi tranquillo) un giudizio di idoneità con limitazione, cosa che ho fatto quando a fine agosto ho visitato il lavoratore per il rientro al lavoro. Ho rilasciato una idoneità con limitazione che non ha nè capo nè coda (sul tipo:può svolgere la mansione nei limiti impostigli dalla limitazione funzionale del braccio dx) ma tanto è bastato. E' trascorso un mese dal rientro al lavoro e proprio ieri mi sono rifatto vivo per sapere come stava andando. Sembra che per ora sia tutto ok. Nel frattempo, pur con molti limiti (è ovvio che la funzionalità del braccio non tornerà mai più nella norma), vi è stato un buon miglioramento nei movimenti del braccio e il pz riesce a svolgere buona parte del suo lavoro e dove non riesce ci sono i colleghi pronti ad aiutarlo. Direi che per ora si è riusciti a salvare capra e cavoli (il che non è poco!) e di questo sono contento.
Circa il tuo caso, non so che dirti. Purtroppo una cosa è avere a che fare con persone che, pur avendo seri e veri problemi di salute, hanno volontà per tornare al lavoro, altra cosa è avere a che fare con persone che invece vogliono trovare tutti i motivi per evitare di lavorare. Con questi ultimi in genere non sono molto tenero.....mi "costringi" a rilasciare una idoneità con limitazioni tali da non poter di fatto svolgere la mansione? bene, te lo faccio ma ti avverto anche di quali rischi puoi andare incontro (non ultimo il licenziamento....) e allora, chissà come mai, tanti problemi spariscono come d'incanto......
ciao

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  • Re: help su caso clinico
  • (30/09/2008 08:52)

raspanti il 30/09/2008 08:34 ha scritto:


... Io gli ho spiegato nei dettagli il problema sanitario, il capo officina gli ha invece spiegato come potevano aiutarlo sul lavoro. Per fortuna anche il ddl si è dichiarato disponibile ... Nel frattempo, pur con molti limiti (è ovvio che la funzionalità del braccio non tornerà mai più nella norma), vi è stato un buon miglioramento nei movimenti del braccio e il pz riesce a svolgere buona parte del suo lavoro e dove non riesce ci sono i colleghi pronti ad aiutarlo. ...

Un popolo così non si merita quello sturcio del coso 81.

Grazie, raspanti!

...e ottima giornata a tutti :)

Nofer
--------------------------------------------------------------------
Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.

Gennaro

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  • Re: help su caso clinico
  • (30/09/2008 09:10)

Dr.Amy il 29/09/2008 06:23 ha scritto:


Caro Raspanti...
Per analogie al tuo tread lo riprendo.
Mi piacerebbe sapere come si è concluso ? (se)
...............................
Una lavoratrice, operaia in una catena di montaggio, presso una "mia azienda", è stata sottoposta a linfoadenectomia ascellare bilaterale.
Dopo lungo periodo di assenza, al suo rientro al lavoro, sono iniziate le difficoltà (purtroppo più legate alla "gestione" della persona che del suo stato di salute): ogni anno l'allungamento della mia prescrizione è direttamnete proprozionale alla riduzione del suo contenuto di lavoro...
Questo no, quello no, quello il dott ha detto....
Diciamo che ogni anno troviamo le parole giuste e si va avanti.....
Morale della favola.... fa poco o niente.
In quella azienda o sei operaio o sei ragioniere, non ci sono altre mansioni.
Cosa fare ?

Amy ci sono pochi elementi per risponderti, ogni caso in medicina del lavoro è diverso da un'altro, quindi la soluzione è personalizzata, ad intuito mi sembra che la lavoratrice voglia sfruttarti!
Saluti Gennaro:)

Gennaro Bilancio

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