lombait il 12/09/2008 08:42 ha scritto:
...spirometria completa per evidenziare deficit di tipo restrittivo (mi permetto, provenendo da una scuola in cui la spirometria veniva insegnata con i controc.... di consigliare una spirometria in un Centro competente, altrimenti rischiamo di avere tracciati assolutamente inutilizzabili). Per quanto riguarda personale con pregressa esposizione ad amianto, aggiungerei con periodicità bi o triennale una TC torace ad alta risoluzione che consente, molto più di un Rx torace, di evidenziare anche la comparsa di placche pleuriche che di per sè non hanno significato patologico, ma dimostrano il "contatto" con la fibra amianto.
Una premessa: nel mio caso non sono add. bonifica che usano particolari DPI ma personale che lavora sulle tubature stradali e saltuariamente "possono" trovare quelle coibentate con l'amianto. Si fermano e arrivano i bonificatori se stanno mettendo un impianto "a nuovo" ma quando si tratta di manutenzione ordinaria....mica puoi spaccare tutta la strada per cambiare tutti i tubi.
Un pò come il piombo nelle "ciabatte" delle case vecchie...
In questo caso, l'azienda ha riconosciuto il rischio amianto.
Ed io applico il Protoccolo che ha esposto Ross all'inizio del tread senza la parte citologica e corpuscoli.
Le spiromentrie le fanno alla ASL (il mio spirometro portatile.... lasciamo perdere, meriterebbe un tread solo lui).
Una Tac ogni tre anni ????
Ho letto bene ?
Proporresti una TAC triennale nel Protocollo Sanitario ?
Per quesllo dicevo all'inizio che nei casi dubbi e per gli ex esposti (anche i miei attuali quando vanno in pensione), consiglio di rivolgersi alla Med del Lavoro di Pisa. Ho fatto la tesi di specializzazione sull'argomento e se non è cambiato ninete, viene suguito un percorso completo di DLCO, Rx ed in caso di bisogno anche la TAC. Dalle relazioni che mi ritornano, non credo sia cambiato niente...
(ditemi voi colleghi se sbaglio)
Un salutone a tutti
PS: Siete contenti dei referti spirometrici dei portatili?
Delle volte mi limito a guardare la morfologia della curva perchè i numeri.... lasciamo perdere... ha voglia di ripetere !
Accetto suggerimenti anche via mail ... per evitare inutile pubblicità
DR. AMY
"Un giorno senza sorriso è un giorno perso".
Charlie Chaplin
Dr.Amy il 12/09/2008 11:05 ha scritto:
PS: Siete contenti dei referti spirometrici dei portatili?
NO AFFATTO!!
O' munno è munno e cchiù ammunne cchiù scorza iesce
trad. Il mondo è mondo e più lo mondi più scorza fuoriesce (autore:me medesimo)
alfrelomba il 12/09/2008 02:09 ha scritto:
NO AFFATTO!!:)
Una battuta:
Quando mi chiedono:
- Dott, quanti litri ho ?
- ..... guardi che la spirometria è uno screening ... lasci perdere i litri e pensi a fumare meno !!!
DR. AMY
"Un giorno senza sorriso è un giorno perso".
Charlie Chaplin
Nel controllo degli ex esposti ad amianto una buona spirometria con studio del volume residuo e della capacità di diffusione alveolo-capillare è fondamentale ed è per questo che consiglio di non avvalersi dello spirometro portatile ma di richiedere l'esame in Centri meglio attrezzati.
Riguardo la TC capisco le perplessità di Dr.Amy, ma piuttosto di un Rx torace che in questi casi mi dice poco o niente, la TC fatta anche una volta ogni 3 anni è senz'altro più utile. Ovviamente parlo di lavoratori con accertata esposizione ad amianto. Durante la mia specializzazione mi è capitato di seguire per un lungo periodo lavoratori pensionati di un grosso gruppo petrolchimico che non avevano mai fatto indagini radiografiche, o comunque le avevano fatte molti anni addietro. Con la TC ad alta risoluzione è stato possibile segnalare placche pleuriche ed anche un paio di lesioni sospette (che all'Rx col cavolo che le avremmo viste) che sono state poi ulteriormente indagate con broncoscopia e prelievi bioptici.
A Gennaro: sono con te. Con marekiaro hamsik e pocho lavezzi torneremo grandi...o almeno speriamo
bordini il 12/09/2008 09:53 ha scritto:
Saggia Nofer...hai troppe qualità...c'e' qualcosa sotto?!?!?
ti farò parlare con quella stupida della mia bilancia.
Tornando in tema, e in merito agli spirometri portatili...
... tantissimi anni fa, quando ancora credevo possibile anche che gli asini volassero purchè forniti di sufficiente buona volontà, per la mia unità mobile superaccessoriata avevo preso quello che secondo me (veramente, secondo il mio amico pneumologo che lavorava con me all'epoca) era il top, uno strumento che di portatile aveva che ci avevo fatto fare un alloggiamento apposito, e siccome non è più commercializzato posso anche scrivere che era un Vitalograph II printer. Di quelli con la carta millimetrata che l'aghetto ci faceva il segno, totalmente meccanico-pneumatico, che prima di mettere mano si faceva la correzione per la temperatura e si provava con il megasiringon da 2 lt. Non ci ha mai abbandonato, magari saltava la stampante ma non erano mai uscite a vuoto. Poi, siccome anche le cose belle finiscono, nel 1999, dopo 10 anni di onorata carriera e ad onta della rigorosa manutenzione e ricalibrazione periodica presso la casa madre fino a che c'erano i pezzi di ricambio, mi ha lasciato. E i medici decisero di volere uno dei primi portatilini piccini.
Ogni medico ci aveva il suo modo di settarlo, a chi piaceva anche avere la diagnosi scritta e chi no, chi come Dr.Amy si guardava solo la curva etc. Qualche MC, per esempio, si fidava solo del suo e se lo partava ovunque.
Io, che sono sì donna di scienza ma anche tradizionalista, ai numerelli che cacciavano sti cosetti tutti elettronici ho sempre guardato con sospetto, anche se dal 99 al 2005 ne ho avut (e pagati...) ben 3. E poi, per di più, se ti si sput...ano a 200 km da casa, poi ti tocca pure ritornare, magari per finire 4 spiro.
nooooo... meno male che da 2 anni ste grane non sono più mie!
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
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