Sicuramente questo è un brutto momento, il coso81 ed adesso le linee guida sulla tossicodipendenza sono un duro colpo alla ns. professione (intendo la libera professione come m.c. autonomo, per i visitifici e le società di servizi le novità legislative sono la manna caduta dal cielo). Pertanto le ns.reazioni sono le più varie, più o meno composte. La realtà è questa e così resterà nel breve e medio termine; prenderne atto ed adeguarsi è il primo passo. Il secondo passo, per chi lo vuole fare, per cercare di far cambiare qualcosa, è solo uno: stringersi attorno alla SIMLII, l'unica organizzazione che ha le potenzialità per eventualmente farsi ascoltare. Sforzi in altre direzioni (sindacati! coordinamenti!) sono solo perdita di tempo. Se si pensa che la SIMLII sia inadeguata la battaglia è cercare di adeguarla ai tempi. Io non sono iscritto, ma a Palermo vado e mi iscrivo, non con particolari aspettative, però intanto vado a vedere e sentire.
Esprimo infine solidarietà alla redazione, riconoscendone gli indubbi meriti.
altro non sò
rocco lucchetti
Devo dire che concordo con alcune delle cose che ha detto il Collega Lucchetti. In particolare, con l'indubbia meritorietà della Redazione e di chi, in questi anni, si è adoperato per creare un ponte di contatto tra Colleghi che, altrimenti, si sarebbero sentiti irrimediabilmente soli.
Questo sito, nel corso degli anni, è stato un'indubbia valvola di sfogo, oltre che un punto d'incontro, ed anche una cartina tornasole per gli umori dei colleghi.
Ne do atto alla Redazione. Ha avuto il merito di creare e progressivamente implementare, strumenti idonei ed efficaci per il medico competente “da trincea” (ASPED ne è un esempio).
Così come do atto di altre circostanze, egualmente verificatesi nel corso degli anni.
Le società scientifiche (ricordo, oltre alla SIMLII, il CIIP, la Ramazzini) si sono sempre dichiarate, giustamente, estranee a compiti di rappresentatività della categoria. Hanno condotto istanze la cui forza era assolutamente limitata a ciò che esse effettivamente costituivano.
Peraltro, lo statuto della SIMLI, approvato non più tardi di 2 anni fa, citava testualmente, all’articolo 1 :“La Società Italiana di Medicina del Lavoro e Igiene Industriale (SIMLII) ha lo scopo di promuovere e tutelare la Medicina del Lavoro e l’Igiene Industriale in Italia a livello scientifico, culturale, tecnico, professionale, legislativo, normativo.
La Società è scientifica e senza fini di lucro e non ha finalità sindacali.
La Società non esercita attività imprenditoriali e non partecipa ad esse, salvo quelle necessarie per le attività di formazione continua, l’accreditamento professionale o di eccellenza e la produzione di linee guida che possono essere condotte direttamente o in collaborazione con altre Società Scientifiche, Enti o Istituzioni Pubbliche e Private.”
E’ chiaro, quindi, che la SIMLII non può rappresentare “sindacalmente” gli interessi della categoria. Almeno ufficialmente.
Oltretutto (i più” vecchi” se lo ricorderanno), i direttivi hanno, sino al 2006, rispecchiato principalmente presenze “accademiche”. Non entro nel merito diretto della questione, ma un fatto, egregia Redazione, è che i medici competenti italiani siano ben oltre i 2000 che, a diverso titolo, sono soci SIMLII o di altre società scientifiche.
Come un'altro fatto è che i cattedratici, o gli afferenti alle cattedre di medicina del lavoro, siano una minoranza, rispetto al totale dei medici competenti. E che questi ultimi, in consiglio direttivo, sono rappresentati in modo minoritario, rispetto agli accademici.
Va bene. E’ giusto così. Essendo una società scientifica, si arguisce che i cattedratici non possano che essere la maggioranza.
Vedi, cara Redazione (dico “cara” senza alcuna polemica o intento di dileggio), il medico competente, specie il libero professionista, è un animale solitario. Raggiunge l’azienda, scarica le sue cose, svolge i suoi compiti e se ne va.
Ben poche aziende lo coinvolgono (anche adesso) nei processi decisionali e nella gestione della salute. Viene visto come un peso dalle aziende, come un servo dei padroni dai lavoratori e come un marchettaro dalle ASL (non me ne vogliano TUTTI i Colleghi dei servizi, ma la situazione è questa). Così come, ancora e più di sempre, ci sono i visitifici e i disonesti, tra noi liberi professionisti.
Alla fine della giornata (10, 12 o più ore di lavoro),il medico competente torna a casa e, strada facendo, si fa i conti.
Non parliamo di massimi sistemi ma di conti della serva. E si chiede, sempre più spesso, quale sia la profonda ragione che lo abbia indotto a seguire un percorso così strano. Al medico competente, specie se libero professionista, non viene quasi mai riconosciuto lo status di lavoratore.
Sapessi quante volte mi è toccato andare al lavoro febbricitante (santo cortisone) o non pienamente in forma, perché non potevo dilazionare gli appuntamenti o le visite della giornata..
Queste cose, cara Redazione, sono conosciute ai più. A volte, però, sembra che qualcuno (e non mi riferisco a Te) se ne dimentichi.
Non mi lamento, per carità. Vivo di medicina del lavoro e sono grato a questo mestiere. Le mie non vogliono essere lacrime da coccodrillo, ma la constatazione di un dato di fatto.
Il fatto è che le società scientifiche non hanno alcun titolo per sedersi di fronte a chicchessia per formulare richieste di qualsiasi genere. Il fatto è che questo lavoro è diventato sempre più difficile, intriso com’è di burocrazia stupida e regole cervellotiche ed in contrasto tra loro. Il fatto è che il medico competente, in quanto libero professionista, si sente irrimediabilmente solo.
Per cui, personalmente, vedrei solo di buon occhio che un’associazione di medici estranei al contesto scientifico spendesse il proprio tempo, denaro ed impegno per valutare la possibilità di creare una struttura che contribuisse a difendere la categoria.
E quando parlo di categoria mi riferisco a TUTTI i medici competenti. Perché, ne sono convinto, anche i più retrivi fautori dei SOVIET (ed io, notoriamente, non lo sono), non potranno che essere concordi con questo punto di vista.
Siamo tutti disorientati, io credo, dinanzi a ciò che abbiamo ed a ciò che ci aspetta.
Per cui, cara Redazione, sarei solo orgoglioso, al Tuo posto, se, grazie anche alla Tua opera, potesse nascere qualcosa di diverso da una società scientifica. Qualcosa che unisse gli “uomini di buona volontà” e che cercasse di interloquire con chi fa le leggi, al fine di tutelare ed unire una categoria che è fatta principalmente di lupi solitari.
La medicina del lavoro, in Italia, è ad una svolta. Epocale, direi.
E non è questo il momento delle divisioni. E’ il momento di abolire i campanili, perché i medici competenti tutti non vedano che l'immagine del proprio futuro delinearsi serena, anziché nebulosa come adesso.
Peppe
".. la posta in giuoco è suprema e richiede che ognuno si assuma le proprie responsabilità attraverso il vaglio della propria coscienza". B.M. 2 aprile 1925
Comunque la domanda che ho posto nel mio intervento precedente è seria: “ma si possono sapere i nomi e cognomi dei geni che hanno partorito l’81 e dell’intellighentia che compone la Conferenza Stato Regioni?”. Questo perché nel caso un giorno ne incotrassi qualcuno in qualche convegno o chissà dove cercherei di farci due chiacchiere (poi vi racconterei subito).
Riguardo all’assurdità/impraticabilità di vigilare il lavoratore che fa la pipì, se invece di coinvolgere la FNOMCeO come aveva proposto qualcuno, ci rivolgessimo, nel caso venisse approvata così com’è, al TAR o qualcosa di simile sollevando l’incostituzionalità della legge che obbliga il medico a fare un lavoro che non fa parte della sua professionalità (chiedo scusa per il linguaggio giuridico obbrobrioso, spero però che la mia idea/proposta venga capita). Chi di voi è più esperto in tematiche giuridiche pensa che possa essere una strada percorribile?
Voglio infine ringraziare la Redazione per l’idea e l’impegno di creare e mantenere questo sito: continua ad essere uno spazio fondamentale per confrontarsi ed aggiornarsi, inoltre un giovincello come me ha imparato veramente tanto in questi anni leggendo gli interventi dei colleghi con più esperienza
furnom il 22/09/2008 03:11 ha scritto:
Comunque la domanda che ho posto nel mio intervento precedente è seria: “ma si possono sapere i nomi e cognomi dei geni che hanno partorito l’81 e dell’intellighentia che compone la Conferenza Stato Regioni?”. Questo perché nel caso un giorno ne incotrassi qualcuno in qualche convegno o chissà dove cercherei di farci due chiacchiere (poi vi racconterei subito).
Riguardo all’assurdità/impraticabilità di vigilare il lavoratore che fa la pipì, se invece di coinvolgere la FNOMCeO come aveva proposto qualcuno, ci rivolgessimo, nel caso venisse approvata così com’è, al TAR o qualcosa di simile sollevando l’incostituzionalità della legge che obbliga il medico a fare un lavoro che non fa parte della sua professionalità (chiedo scusa per il linguaggio giuridico obbrobrioso, spero però che la mia idea/proposta venga capita). Chi di voi è più esperto in tematiche giuridiche pensa che possa essere una strada percorribile?
Voglio infine ringraziare la Redazione per l’idea e l’impegno di creare e mantenere questo sito: continua ad essere uno spazio fondamentale per confrontarsi ed aggiornarsi, inoltre un giovincello come me ha imparato veramente tanto in questi anni leggendo gli interventi dei colleghi con più esperienza
Ecco i componebnti della Conferenza: ovviamente tutti politici!
"La Conferenza è convocata e presieduta dal Ministro per i rapporti con le regioni, On. Raffaele Fitto, su delega del Presidente del Consiglio dei Ministri, On. Silvio Berlusconi.
La Conferenza è composta dai 20 Presidenti delle Regioni a statuto speciale e ordinario e dai 2 Presidenti delle Province autonome di Trento e di Bolzano (vedi Tab. A);
Tab. A: Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome COMPONENTI PRESIDENTI DELLE REGIONI E PROVINCE AUTONOME
LUCIANO CAVERI Valle d’Aosta
MERCEDES BRESSO Piemonte
ROBERTO FORMIGONI Lombardia
GIANCARLO GALAN Veneto
CLAUDIO BURLANDO Liguria
VASCO ERRANI Emilia-Romagna
RENZO TONDO Friuli-Venezia Giulia
LORENZO DELLAI Trentino Alto Adige
LORENZO DELLAI Provincia autonoma Trento
LUIS DURNWALDER Provincia autonoma Bolzano
CLAUDIO MARTINI Toscana
MARIA RITA LORENZETTI Umbria
GIAN MARIO SPACCA Marche
PIERO MARRAZZO Lazio
OTTAVIANO DEL TURCO Abruzzo
VITO DE FILIPPO Basilicata
ANTONIO BASSOLINO Campania
NICOLA VENDOLA Puglia
AGAZIO LOIERO Calabria
RAFFAELE LOMBARDO Sicilia
RENATO SORU Sardegna
ANGELO MICHELE IORIO Molise
Ai suoi lavori partecipano, su invito del Presidente, i Ministri ed i rappresentanti politici delle amministrazioni statali e degli enti pubblici interessati agli argomenti iscritti all'ordine del giorno delle sedute.
Assolve alle funzioni di Segretario della Conferenza Stato-Regioni la Dott.ssa Ermenegilda Siniscalchi, Direttore dell’Ufficio di Segreteria della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano".
Quasi tutti i desideri del povero sono puniti con la prigione (Celine)
....personalmente NON condivido nè attacchi nè censure...... sono convinta che ognuno ha fatto quanto poteva per uscire da questa palude lavorativa....che non sta bene a nessun medico del lavoro e/o competente......
allora, se l'invettiva, l'attacco, le divisioni fra noi, tutte vittime dello stesso problema, sono sterili e improduttive ai fini della risoluzione del problema, penso che queste andrebbero accantonate...le divisioni fanno bene solo a chi ci vuole divisi per meglio opprimere (dotta citazione: "divide et impera")...e allora??...
due cose mi girano per la mente:
1)soluzione drastica: sciopero: NESSUN medico competente si assume più l'onere di sorvegliare gli autisti..... (per me è facile: lavoro in ospedale )
2)quarto potere: CAMPAGNA DI STAMPA!!! io non conosco i giornalisti di repubblica o del corriere della sera o che so io, ma se scrivessimo una mega lettera a tutti i giornali, firmata da tutti?
protomedico il 22/09/2008 10:49 ha scritto:
1)soluzione drastica: sciopero: NESSUN medico competente si assume più l'onere di sorvegliare gli autisti..... (per me è facile: lavoro in ospedale :):):p)
2)quarto potere: CAMPAGNA DI STAMPA!!! io non conosco i giornalisti di repubblica o del corriere della sera o che so io, ma se scrivessimo una mega lettera a tutti i giornali, firmata da tutti?
... oltre a queste due ...
MEGA MANIFESTAZIONE A ROMA TUTTI IN CAMICE ?
DR. AMY
"Un giorno senza sorriso è un giorno perso".
Charlie Chaplin
Modestissimo parere: di folclore potremmo farne veramente tanto, ma probabilmente senza ottenere mai nulla. Non so esattamente come, ma ritengo che almeno tre ingredienti siano indispensabili per poter ottenere qualcosa di buono, ed ovviamente tutti indispensabili e collaboranti, non certo concorenti:
1-) La SIMLII
2-) Il sito che ci ospita, e che è un grande strumento di comnicazione
3-) Allo stato attuale credo sia indispensabile anche un serio sindacato di tutti i Medici Competenti.
"La cosa più incomprensibile dell'universo è il fatto che l'universo sia comprensibile" A. Einstein
Ho appena finito di leggere l'intesa approvata. Salvo poche sfumature e' uguale a quella di fine luglio. Da domani paletta e fischietto e via a rilevare infrazioni..sai quante visite per "ragionevole dubbio"...
"L’oro non è tutto. Ci sono anche i diamanti". (Paperon De’ Paperoni)
ALLORA, la faccio breve perchè è talmente lunga che...
come sapete, ho tentato disperatamente di disinteressarmi della questione, sperando che se la ignoravo rientrasse... ma così non è stato.
E poichè di tratta di MdL, e di lab, quindi per me =fatica=pappa, con vivissimo rammarico ieri mi sono decisa a leggere per benino quell'altro cosaccio di bozza di intesa. Tanto, faceva freddino e piovicchiava pure.
Per forza di cose, ho dovuto rassegnarmi a leggere: è roba di Lab, è roba di lavoro, non posso continuare a essere cog...na che non faccio le cose per ideologia e gli altri si cuccano gli eurini...
Insomma, ho letto. Vero che partivo preparata dei vostri commenti: ma davvero mai avrei immaginato una simile assurdità.
Ora, come magari si è capito, sta diventando mestiere mio far chiose sulla configurabilità di fattispecie giuridiche, con rilevanza a volte civile, a volte penale e da un pochetto anche amministrativa. Bene, ho già intravisto diverse ca22ate. E siccome -se voglio adeguarmi e cavalcare la tigre dei tossici veri o sospetti- mi tocca fare un investimentuccio da non meno di 70.000 eurini, voglio esser ben sicura che ne valga la pena. Dunque, a breve vi copiaincollerò le mie riflessioni giuridiche.
Non è solo una questione di incostituzionalità, è un vero e proprio assurdo giuridico. Ci sono violate almeno altre 4 leggi dello stato. Oh, be', conoscendoli magari se le abrogano per far correre quest'intesa. ovviamente, la mia riflessione è: ma tutti quei presidenti di regione, e per loro tutti i funzionari dei vari assessorati alla sanità che sono delegati apposta, siamo certi che conocano le leggi che sono pagati per far applicare/girare? io, a questo punto, direi di no.
Vi dò notizie a breve
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
E se provassimo a fermare questa e tutte le altre scemate che sono uscite recentemente (cosottantuno in primis)?
Leggo diverse proposte di colleghi, dalle manifestazioni in camice alle lettere ai giornali alla disobbedienza civile.
Per cui, Nofer, dacci speranza: aspetta un pochino a spendere tutti quei soldi, forse potrai usarli per cose più belle (un viaggio intorno al mondo ?).
Un principio della democrazia è che le leggi sbagliate si possono cambiare, sennò tanto vale ripristinare lo "jus primae noctis" e altre analoghe norme del "diritto" antico, a discrezione del sovrano.
Per lo jus primae noctis, visto che spesso si riduceva ad un pagamento in denaro, valutare la liceità alla luce della legge del Min. Carfagna
Se i Giusti non si oppongono sono già colpevoli ("Gracchus" Babeuf)
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