Gennaro il 19/09/2008 03:26 ha scritto:
Non direi.... il vecchio decreto Legislativo 626/94 stabiliva: che chi esplicava attività di vigilanza non poteva svolgere l'attività di medico competente, senza stabilire i limiti territoriali.
Quindi si sono formate 2 correnti di pensiero, quelli che dicevano che non era possibile effettuare l'attività di sorveglianza sanitaria su tutto il territorio nazionale e chi invece affermava che bastava spostarsi nel territorio di un'altra ASL
Pensando male e mettendomi nei panni di un UPG ASLINO potrei chiamare il collega dell'ASL di confine e mettermi d'accordo affinchè non mi rechi fastidio e viceversa......
Capisco che è un cattivo pensiero, lo so che non è così, ma poteva capitare una situazione simile.
Saluti Gennaro:)
tutto è possibile, caro Collega.
ma spiegami quale sia l'autorità di un medico del lavoro "aslino" (bella come definizione!!!) di milano che ha delle aziende a bari (caso astratto)...
e poi, magari, il medico del servizio di igiene e sanità pubblica fa come gli pare anche nella sua città...
...per tacere dei Cattedratici...
...qualcosa non torna...
cordialità
maxmd il 19/09/2008 03:59 ha scritto:
e poi, magari, il medico del servizio di igiene e sanità pubblica fa come gli pare anche nella sua città...
Scusami, temo di non aver capito bene, prima di rscrivere una risposta, potresti spiegarmi meglio la tua frase in citazione?
Grazie
Gennaro Bilancio
Deceto Legislativo n.81/2008, art. 39 comma 3: No, non può
Dura lex sed lex
Ama l'amore ma non amare la donna o cadrai sotto il suo possesso
Personalmente concordo pienamente con la posizione di Gennaro.
"L’oro non è tutto. Ci sono anche i diamanti". (Paperon De’ Paperoni)
Gennaro il 19/09/2008 03:26 ha scritto:
Non direi.... il vecchio decreto Legislativo 626/94 stabiliva: che chi esplicava attività di vigilanza non poteva svolgere l'attività di medico competente, senza stabilire i limiti territoriali.
Quindi si sono formate 2 correnti di pensiero, quelli che dicevano che non era possibile effettuare l'attività di sorveglianza sanitaria su tutto il territorio nazionale e chi invece affermava che bastava spostarsi nel territorio di un'altra ASL
Pensando male e mettendomi nei panni di un UPG ASLINO potrei chiamare il collega dell'ASL di confine e mettermi d'accordo affinchè non mi rechi fastidio e viceversa......
Capisco che è un cattivo pensiero, lo so che non è così, ma poteva capitare una situazione simile.
Saluti Gennaro:)
purtoppo questo accade già.... per questo (giustamente) che la legge proibisce di fare ambe due le cose...
mino
Gennaro il 19/09/2008 03:26 ha scritto:
Non direi.... il vecchio decreto Legislativo 626/94 stabiliva: che chi esplicava attività di vigilanza non poteva svolgere l'attività di medico competente, senza stabilire i limiti territoriali.
Quindi si sono formate 2 correnti di pensiero, quelli che dicevano che non era possibile effettuare l'attività di sorveglianza sanitaria su tutto il territorio nazionale e chi invece affermava che bastava spostarsi nel territorio di un'altra ASL
Pensando male e mettendomi nei panni di un UPG ASLINO potrei chiamare il collega dell'ASL di confine e mettermi d'accordo affinchè non mi rechi fastidio e viceversa......
Capisco che è un cattivo pensiero, lo so che non è così, ma poteva capitare una situazione simile.
Saluti Gennaro:)
Gennaro sei un mito !
Finalmente uno che esprime quello che purtroppo dovrebbe essere la prima preoccupazione di questa doppia veste. Credo sia utile, pur nella massima fiducia verso questi colleghi, non mettergli a disposizione la possibilità di "peccare", così stanno tranquilli quelli corretti ma anche i furbacchioni.
Considerate questo discorso anche dall'ottica di un Ddl, e ne vedrete delle belle.
Ma perchè uno deve fare una scelta, rispettabilissima, di lavorare "nel pubblico" e poi vuole lavorare anche nella libera professione ? (e questo vale in generale).
Meditate...
Poi, magari fosse OBBLIGO avere fatto prima il MC per fare vigilanza !
Quante fesserie ci eviteremmo !!
Se i Giusti non si oppongono sono già colpevoli ("Gracchus" Babeuf)
Gennaro il 19/09/2008 03:26 ha scritto:
Non direi.... il vecchio decreto Legislativo 626/94 stabiliva: che chi esplicava attività di vigilanza non poteva svolgere l'attività di medico competente, senza stabilire i limiti territoriali.
Quindi si sono formate 2 correnti di pensiero, quelli che dicevano che non era possibile effettuare l'attività di sorveglianza sanitaria su tutto il territorio nazionale e chi invece affermava che bastava spostarsi nel territorio di un'altra ASL
Pensando male e mettendomi nei panni di un UPG ASLINO potrei chiamare il collega dell'ASL di confine e mettermi d'accordo affinchè non mi rechi fastidio e viceversa......
Capisco che è un cattivo pensiero, lo so che non è così, ma poteva capitare una situazione simile.
Saluti Gennaro
Forse pecco di ingenuità, però devo dire che io queste cose non le ho viste; mi spiego meglio: l'ultimo anno di specialità (il lontano 2001) l'ho trascorso facendo tirocinio presso la ASL della mia Provincia, e, premesso che in quell'anno ho imparato molto di più che negli altri tre anni di specialità messi assieme, non ho mai assistito a scambio di ditte tra colleghi di province diverse; inoltre la mia impressione è che chi non svolgeva attività libero professionale di medico competente fosse un pò più rigoroso nel preciso rispetto della forma.
Per questo ho pensato che se uno fa il medico competente riesce a valutare meglio un collega, che è la cosa più importante: trovarsi davanti gente con cui potere ragionare e non burocrati che espongono l'elenco delle contestazioni.
Sopportatemi, non riesco a cambiare idea.
Guido Perina il 19/09/2008 08:03 ha scritto:
Forse pecco di ingenuità, però devo dire che io queste cose non le ho viste; mi spiego meglio: l'ultimo anno di specialità (il lontano 2001) l'ho trascorso facendo tirocinio presso la ASL della mia Provincia, e, premesso che in quell'anno ho imparato molto di più che negli altri tre anni di specialità messi assieme, non ho mai assistito a scambio di ditte tra colleghi di province diverse; inoltre la mia impressione è che chi non svolgeva attività libero professionale di medico competente fosse un pò più rigoroso nel preciso rispetto della forma.
Per questo ho pensato che se uno fa il medico competente riesce a valutare meglio un collega, che è la cosa più importante: trovarsi davanti gente con cui potere ragionare e non burocrati che espongono l'elenco delle contestazioni.
Sopportatemi, non riesco a cambiare idea.:D
e' bello sapere che in qualche parte del mondo c'è gente onesta... credimi ti garantisco che quello che ho detto accade tranquillamente...appena torno in ufficio ti indicherò l'articolo del quotidiano che citavo prima, riguardante gli "intrallazzi" tra UPG, enti pubblici vari, e chi faceva questo difficile ma bel lavoro... credetemi ci sono medici competenti che non hanno mai visto le aziende nelle quali sono nominati, mandano scagnozzi al loro posto a visitare... non hanno mai fatto un sopralluogo sugli ambienti di lavoro, chi è un pò più furbo e tecnologico manda un'impiegato con una telecamera a riprendere il cantiere e così comodamente dallo studio stila la relazione... SONO ORMAI 15 ANNI che ne vedo di belle
mino
Guido Perina il 19/09/2008 08:03 ha scritto:
Forse pecco di ingenuità, però devo dire che io queste cose non le ho viste; mi spiego meglio: l'ultimo anno di specialità (il lontano 2001) l'ho trascorso facendo tirocinio presso la ASL della mia Provincia, e, premesso che in quell'anno ho imparato molto di più che negli altri tre anni di specialità messi assieme, non ho mai assistito a scambio di ditte tra colleghi di province diverse; inoltre la mia impressione è che chi non svolgeva attività libero professionale di medico competente fosse un pò più rigoroso nel preciso rispetto della forma.
Per questo ho pensato che se uno fa il medico competente riesce a valutare meglio un collega, che è la cosa più importante: trovarsi davanti gente con cui potere ragionare e non burocrati che espongono l'elenco delle contestazioni.
Sopportatemi, non riesco a cambiare idea.
Certo hai ragione, trovo una differenza di modalità operative tra vari colleghi che operano nei servizi di vigilanza carrelato all'eventuale attività di medico competente effettuata prima dell'assunzione nell'asl.
Ma resto sempre dell'opinione che chi si occupa di Vigilanza non deve fare il medicocompetente, e non solo per il motivo che ho citato sopra.
Saluti Gennaro
Gennaro Bilancio
Scusate, ma se la soluzione per garantire un giusto rapporto tra MC libero professionista e medico ASL è che quest'ultimo abbia nel suo bagaglio esperienza di libero professionista, basterà inserire tra i criteri di assunzione dei prossimi medici ASL un'esperienza diretta sul campo di almeno 5-10 anni!
MedicoCompetente.it - Copyright 2001-2024 Tutti i diritti riservati - Partita IVA IT01138680507
Privacy | Contatti