ramses il 20/09/2008 04:35 ha scritto:
Il mio problema come MC è di informarti che devi/puoi (a seconda se obbligo o meno, come notava Nofer) effettuare una vaccinazione.
Poi tu la fai o meno secondo le tue paturnie. Se non lo fai, io posso darti una idoneità ad una mansione che risulta a (potenziale) rischio ?
A rigore, no perchè se ad un certo momento cominci a ridere irrefrenabilmente (in modo "sardonico" si diceva) potrei rischiare una abbronzatura a scacchi.
Allora vado dal Ddl e gli dico: "Piripicchio non si è vaccinato, per cui tu non lo puoi far lavorare là".
Ammesso che mi stia a sentire (guardandomi come un marziano a tre teste), al massimo mi dice "sì, sì, dottore, ma non si agiti, le faccio portare un bicchiere d'acqua, un caffè ?..."
Perchè se i Piripicchio sono la metà dell'azienda (e per molti versi è così o peggio) lui che fa, chiude ? Per cui non mi sta manco a sentire.
Poi Piripicchio si contagia, e andiamo a giocare a briscola in galera tutti e due.;)
Non nego gli obblighi e le opportunità, ci mancherebbe. Praticamente però ??
In epoca non tanto remota di OBBLIGO della vaccinazione antitetanica sono stato ammendato e denunciato all'A. G. da un ispettore USL per aver dichiarato idoneo un operaio edile privo della vaccinazione che comunque gli avevo prescritto.
Da allora subordino il giudizio di idoneità all'effettuazione della vaccinazione prescritta.
masaspa il 24/09/2008 03:14 ha scritto:
In epoca non tanto remota di OBBLIGO della vaccinazione antitetanica sono stato ammendato e denunciato all'A. G. da un ispettore USL per aver dichiarato idoneo un operaio edile privo della vaccinazione che comunque gli avevo prescritto.
Da allora subordino il giudizio di idoneità all'effettuazione della vaccinazione prescritta.
Io non sostengo che puoi infischiartene della profilassi vaccinica, anzi sostengo che vada fatta. E mi sgolo a spiegare all'operaio che mi dice "tanto se mi faccio male all'ospedale me la fanno" (ovviamente pretendere che capisca la differenza fra siero e vaccino è come pestare l'acqua nel mortaio) che non mi interessa tanto se si amputa un braccio, ma mi interessano tutte quelle mille situazioni che si risolvono con una bestemmia e un po' di H2O2, e magari un cerottino.
Tu avevi possibilità di documentare di aver fatto corretta e capillare informazione ? Avevi qualcosa in mano che dimostrasse che la mancata vaccinazione dipendeva da libera scelta del lavoratore ?
Se sì, eri minimamente difendibile, anche se la valutazione di idoneità non riportava limitazioni per "attività a potenziale rischio biologico" o simile, perchè se parliamo sopratutto di clostridium tetani, trovami una attività industriale dove tale rischio sia certamente assente.
Io comunico al Ddl chi è vaccinato (anche perchè gli faccio acquistare i vaccini) e chi non ha voluto farlo. A questo punto (sensibilizzazione+informazione+eventuale vaccinazione o richiamo) cosa potrei fare ?
Se i Giusti non si oppongono sono già colpevoli ("Gracchus" Babeuf)
proprio oggi ne ho parlato, di questa discussione e del problema in generale, con un mio amichetto bravissimo, che ormai il coso 81 lo sa quasi a memoria. Il suo parere è che se la vaccinazione, quale che sia, è obbligatoria per la mansione ai sensi di qualcosa di legge, il giudizio di idoneità è "con prescrizione". Poi, siccome per costituzione nessuno può essere obbligato a un trattamento sanitario contro la sua volontà, TSO a parte, lla dichiarazione di rifiuto della vaccinazione dovrebbe scattare la prassi da parte del DdL. E secondo lui, se il lavoratore insiste a non vaccinarsi non ha adempiuto alla prescrizione, dunque non è validamente idoneo, con le conseguenze del caso, di cui si è detto. Ciò non vale per le vaccinazioni "consigliate", che per definizione non sono obbligatorie.
Comunque, poichè i vaccini antitetanici sono ormai tutti di sintesi (convincono i batteriucci modificati a produrre le tossine inattivate che ci manca qualche pezzetto ma fanno anticorpi uguale), questa di solito è una buona tattica di convincimento:
"ma scusa, sig, operaio, non è meglio che ti fai il vaccino che non contiene emoderivati umani che non si sa mai che ci è finito dentro, anzichè rischiare il siero che ti fanno in ospedale se ti fai male, che quello sì è derivato dal siero umano? E se proprio al siero che fanno a te si so' sbagliati e hanno preso uno sieropositivo per l'AIDS?"
Quando mi venne questa furbata carognesca (ma vera), il tasso di rifiuto crollò a quasi 0.
Nofer
--------------------------------------------------------------------
Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
nofertiri9 il 25/09/2008 01:01 ha scritto:
proprio oggi ne ho parlato, di questa discussione e del problema in generale, con un mio amichetto bravissimo, che ormai il coso 81 lo sa quasi a memoria. Il suo parere è che se la vaccinazione, quale che sia, è obbligatoria per la mansione ai sensi di qualcosa di legge, il giudizio di idoneità è "con prescrizione". Poi, siccome per costituzione nessuno può essere obbligato a un trattamento sanitario contro la sua volontà, TSO a parte, lla dichiarazione di rifiuto della vaccinazione dovrebbe scattare la prassi da parte del DdL. E secondo lui, se il lavoratore insiste a non vaccinarsi non ha adempiuto alla prescrizione, dunque non è validamente idoneo, con le conseguenze del caso, di cui si è detto. Ciò non vale per le vaccinazioni "consigliate", che per definizione non sono obbligatorie.
Comunque, poichè i vaccini antitetanici sono ormai tutti di sintesi (convincono i batteriucci modificati a produrre le tossine inattivate che ci manca qualche pezzetto ma fanno anticorpi uguale), questa di solito è una buona tattica di convincimento:
"ma scusa, sig, operaio, non è meglio che ti fai il vaccino che non contiene emoderivati umani che non si sa mai che ci è finito dentro, anzichè rischiare il siero che ti fanno in ospedale se ti fai male, che quello sì è derivato dal siero umano? E se proprio al siero che fanno a te si so' sbagliati e hanno preso uno sieropositivo per l'AIDS?"
Quando mi venne questa furbata carognesca (ma vera), il tasso di rifiuto crollò a quasi 0.
Sono d'accordo, e anch'io uso questa tattica di convincimento, che poi non è altro che la verità, anche se attualmente è più il rischio di una reazione allergica, che quello di prendersi un virus ....però, se si può evitare...Io consiglio anche ai vaccinati correttamente di portarsi nel portafoglio una fotocopia del certificato di vaccinazione da esibire in caso di necessità, e così beccarsi magari un richiamo ma non le immunoglobuline.
Comunque qualche tosto che la rifiuta si trova e allora anch'io, in caso di obbligo, subordino l'idoneità ( per iscritto)alla avvenuta profilassi, e lascio il problema al DdL.
P.S. per i maschietti da una certa generazione in poi l'abolizione del servizio militare ci ha privato di un bel 'punto fermo'...
Saluti
"Tutto ciò che è necessario per il trionfo del male è che gli uomini buoni non facciano niente"
Edmund Burke (1729-97)
Pero' la domanda iniziale era su una vaccinazione raccomandata e non obbligatoria.
"L’oro non è tutto. Ci sono anche i diamanti". (Paperon De’ Paperoni)
bordini il 25/09/2008 02:31 ha scritto:
Pero' la domanda iniziale era su una vaccinazione raccomandata e non obbligatoria.
E'vero.
Io concordo con la tua risposta e, in caso di vaccinazione consigliata, ma non obbligatoria, mi comporto nello stesso modo. Tra l'altro mi preme sempre informare i lavoratori che le modalità di trasmissione dei virus (B,C e HIV) sono le medesime,e siccome per C e HIV non esiste profilassi, anche i vaccinati per la B devono attuare comunque e sempre le stesse misure di prevenzione da esposizione accidentale.
Saluti
"Tutto ciò che è necessario per il trionfo del male è che gli uomini buoni non facciano niente"
Edmund Burke (1729-97)
L'art 279 comma 2 del DL 81 dice che il ddl, su parere del mc, adotta misure.....tra le quali: "la messa a disposizione di vaccini.....da somministrare a cura del medico competente".
Ho avuto poco fa uno scambio di opinioni con un collega. Secondo lui i vaccini devono essere somministrati dal mc (e per questo mi chiedeva la tariffa da chiedere per ogni dose somministrata: boh? non lo so). Io finora, una volta stabilito l'obbligo della vaccinazione antitetanica o l'opportunità di altre vax in base ai rischi lavorativi, ho sempre avvertito il ddl ed ho indirizzato i lavoratori all'ufficio igiene dove le vax vengono fatte gratuitamente (almeno per quelle previste, vale a dire tetano ed epatite b x categorie a rischio).
Secondo voi come sta la storia? dovremo sobbarcarci anche la esecuzione delle vaccinazioni? dovremo andare in giro anche con un frigo portatile, con adrenalina?
raspanti il 01/10/2008 10:57 ha scritto:
L'art 279 comma 2 del DL 81 dice che il ddl, su parere del mc, adotta misure.....tra le quali: "la messa a disposizione di vaccini.....da somministrare a cura del medico competente".
Ho avuto poco fa uno scambio di opinioni con un collega. Secondo lui i vaccini devono essere somministrati dal mc (e per questo mi chiedeva la tariffa da chiedere per ogni dose somministrata: boh? non lo so). Io finora, una volta stabilito l'obbligo della vaccinazione antitetanica o l'opportunità di altre vax in base ai rischi lavorativi, ho sempre avvertito il ddl ed ho indirizzato i lavoratori all'ufficio igiene dove le vax vengono fatte gratuitamente (almeno per quelle previste, vale a dire tetano ed epatite b x categorie a rischio).
Secondo voi come sta la storia? dovremo sobbarcarci anche la esecuzione delle vaccinazioni? dovremo andare in giro anche con un frigo portatile, con adrenalina?
Non ci penso neanche minimamente!
Riguardo la gratuità del vaccino, se intendi per il lavoratore, sono tutti gratuiti, ... ma a spese del datore di lavoro! Da qualche anno anche la antitetanica si paga!
"La cosa più incomprensibile dell'universo è il fatto che l'universo sia comprensibile" A. Einstein
Picpus il 01/10/2008 12:41 ha scritto:
Non ci penso neanche minimamente!
Riguardo la gratuità del vaccino, se intendi per il lavoratore, sono tutti gratuiti, ... ma a spese del datore di lavoro! Da qualche anno anche la antitetanica si paga!
Vero. Sono a carico del datore di lavoro. E' chiaro che il medico competente venga coinvolto se poi vuol farle fare all'infermiera o farle lui questo diventa un problema organizzativo interno. Alcune ASL le effettuano con il loro personale, c/o le loro sedi, anche a pagamento...ma mi sembra piu' frutto di iniziative o accordi locali che non la prassi.
"L’oro non è tutto. Ci sono anche i diamanti". (Paperon De’ Paperoni)
Ragà, a mio parere le vaccinazioni, laddove siano obbiettivamente identificati rischi specifici vanno prescritte ed effettuate, ma da chi?
Personalmente temo le reazioni avverse e non ho con me una unità mobile di rianimazione, perciò i lavoratori appartenenti alle categorie a rischio li indirizzavo ai centri ASL preposti. Col coso tutto cambia poichè viene affidata a noi anche questa incombenza-tranello ... L'ennesima.
Della serie: cambiate mestiere.
MedicoCompetente.it - Copyright 2001-2024 Tutti i diritti riservati - Partita IVA IT01138680507
Privacy | Contatti