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Assenza per infortunio: no limit ?

Questo argomento ha avuto 12 risposte ed è stato letto 23751 volte.

ramses

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  • Re: Assenza per infortunio: no limit ?
  • (28/09/2008 23:13)

Dr.Amy il 28/09/2008 01:22 ha scritto:
Allora chiariscimi questa parte che mi manca:
L'INPS che criterio utilizza per mandare l'ispettore a casa?
Non ha un certificato con la diagnosi della malattia, i giorni di assenza, ecc ?
Non c'è modo di filtrare ed evitare certi spiacevoli incidenti (diciamo delusioni) ?

Ti confesso una cosa, se non lo dici a nessuno: ci ho lavorato per anni, ed i criteri non li ho mai capiti.
L'unico che ho capito era quello della "fine malattia" ovvero mandare il medico di controllo all'ultimo o penultimo giorno della prognosi, che spesso il tizio era "dal curante" e non lo beccavi in casa ma era giustificato. Questa è un'altra cosa rilevante: eri (parlo al passato, ho smesso 10 anni fa) assente giustificato se producevi certificato che eri a fare la punturina o la visita o quell'accidente che ti veniva in mente, basta che documentato da qualcuno genericamente "del settore sanitario".
A margine ti dirò che se tu medico di controllo trovavi a casa il "mutuato" venivi pagato mooooolto di più che se era assente, quindi poteva succedere che a qualche medico "scappasse" una telefonatina a quello che doveva controllare: "ehi, tizio, fatti trovare in casa, sennò ci rimetto dei soldi"; questo sulla base del fatto che se era assente ti veniva pagato solo "l'accesso" e non la visita.
Considera che di fatto tu medico dovevi in pratica solo documentare che Ciccio era in casa, anche se magari era vestito con il frac in attesa che scoccassero le sette per andare a ballare. Perchè sul piano medico non potevi fare praticamente niente; ovvero se ti mandavo a lavorare chiudendo la prognosi tu il giorno dopo potevi aprire un'altra malattia, anche per la stessa causa, e io mi ero fatto una bella litigata assolutamente per niente.
Caso particolare: un "lavoratore" (sic!) metalmeccanico che veniva sempre trovato a casa negli orari previsti, perchè faceva (in nero) il fornaio, e lavorava dalla sera tardi alle prime ore del mattino. Di giorno lo trovavi sempre a letto, e te credo, era sconvolto di sonno.

Nofer dice "retribuzione a condizione". Non sono d'accordo, e sai perchè?
Perchè la condizione è "stai a casa se ne hai realmente bisogno", questa è l'unica possibile e da rispettare assolutamente. Se questa fosse rispettata, non ci sarebbe più il problema.
E il povero MC non avrebbe la rogna di qualche Ddl che gli chiede "mi dica cosa possiamo fare per questo fetente che non viene mai al lavoro".
Peggio: lavoratori mandati al lavoro dall'INAIL con ammonimento: "vai dal MC e ti fai mandare in ricaduta"!!
Lo giuro su tutte le birre del mondo, mi è capitato addirittura uno rimandato a lavorare in un cantiere navale con un braccio ingessato !!!
In questo caso era semplice, ma in tanti altri il Ddl ti dice:" ma c..avolo, l'INAIL lo giudica guarito e lo rimanda al lavoro e tu me lo rimandi indietro?"

Si tratta di serietà, di correttezza e di onestà ("etica" non è una bestemmia, vero?), ma questo non mi pare c'entri con possibili riduzioni di meccanismi sacrosanti di tutela di chi ha bisogno, lo dite anche voi più o meno chiaramente.
E allora c'è tutto un meccanismo da rivedere: perchè se ho la polmonite posso uscire fuori dalle fasce orarie? Perchè se ho un callo dolente al piedino posso stare a casa e non andare in ufficio (ovvio, non parlo di lavorare su un ponteggio con gli scarponi antinfortunistici ?)
Le prime azioni di bonifica devono andare in direzione, ahinoi, dei medici che, anche per i motivi che avete esposto, sono collusi (eh, sì) con i disonesti. Dopo aver modificato sensibilmente i meccanismi che regolamentano tutto questo aspetto, anche sul versante INAIL ed INPS, si parla di colpire i lavoratori; Perchè "quando ce vò, ce vò", nessuno lopuò negare,, ma i colleghi del Sud conoscono la frase "o pesce fete da-a capa".
Anche in questo caso.

Se i Giusti non si oppongono sono già colpevoli ("Gracchus" Babeuf)

ispettore

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  • Re: Assenza per infortunio: no limit ?
  • (23/02/2009 19:58)

Come spesso accade, c'è chi ne approfitta e chi invece, perchè "onesto", viene tartassato.
Chi è veramente (VERAMENTE) malato o infortunato non può essere abbandonato e perdere il lavoro.
Ma chi agisce scorrettamente (e chi lo appoggia) dovrebbe essere punito.
Senza sparare sul mucchio (come fa quell'assenteista di Brunetta)

AlfonsoCristaudo

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  • Re: Assenza per infortunio: no limit ?
  • (23/02/2009 23:31)

carlitos way il 28/09/2008 02:24 ha scritto:
...................
A. Costituiamo un ristretto gruppo di lavoro con eventuali sottogruppi all'interno dei quali vedo bene la presenza sia di medici del lavoro che medici legali e anche un medico di base, integrandolo/i, all'occorrenza, con un legale e/o sindacalista e/o datore di lavoro (contatti con confindustria?)>>>> Il macroargomento potrebbe essere "Gli aspetti medico-legali nell'attività del medico del lavoro/competente" dove poi dipartono i microargomenti(si fa per dire micro) es. INPS - INAIL - Causa di servizio - certificazioni - valutazioni complesse e consulenza ai DL..etc..
Caro alfonso osno disponibile, possiamo integrarci con l'Istituto di medicina legale di Pisa oltre che quello di medicina del Lavoro. Per quanto riguarda colleghi INAIL-INPS e ordine fei medici etc..ci pensiamo subito dopo. Incontriamoci e pianifichiamo lo studio. Il tutto potrebbe condurre all'elaborazione di proposte, linee guida, comportamentali etc..
Chi vuole collaborare è ben accetto centrando su Pisa dalfonso, per ora, la sede iniziale pilota dello studio che ho proposto. Ovviamente il tutto è subordinato alla valutazione di alfonso cristaudo.
Il tutto potrebbe avere una valenza scientifica importante.
Mi scuso per l'eccesso di logorroicità ma avrei voluto dire tante cose.
Grazie ancora alla redazione che ci dà questa possibilità
Carlitos

Caro Gaetano, prima di tutto ti ringrazio per la fiducia. Per quanto riguarda la tua proposta: ti ospito, ti metto in condizioni di coordinare qualsiasi cosa ma io di partecipare a gruppi di lavoro per un pò non ne voglio sentir parlare :(

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Il dubbio non è piacevole, ma la certezza è ridicola. Solo gli imbecilli sono sicuri di ciò che dicono. (Voltaire)

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