billi il 06/10/2008 10:37 ha scritto:
I regolamenti interni comunque fanno assoluto divieto di assumere alcolici in servizio, a prescindere dal livello alcolico, e comunque di non assumere atteggiamenti che possono risultare disdicevoli per la funzione rivestita. Il problema e' chi deve rilevare queste violazioni: e' facile rispondere: i superiori gerarchici. Ma non si trovano mai. Ed in caso di denuncia c'e' il serio rischio di incappare nella calunnia (due pubblici ufficiali contro un semplice cittadino, non c'e' equilibrio).
A riprova del fatto che la legge è uguale per tutti, e per qualcuno è più uguale che per gli altri.
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
Però il quesito che avevo posto su "chi fa rispettare che cosa" secondo me è più interessante.
Qualcuno ne pensa qualcosa o sono solo io che mi pongo il problema ?
Buona notte a tutti.
Se i Giusti non si oppongono sono già colpevoli ("Gracchus" Babeuf)
ramses il 06/10/2008 11:59 ha scritto:
Però il quesito che avevo posto su "chi fa rispettare che cosa" secondo me è più interessante.
Qualcuno ne pensa qualcosa o sono solo io che mi pongo il problema ?
Buona notte a tutti.
Tranquillo, non sei solo, qualche giorno fa mi ero posto lo stesso problema..noi dobbiamo fare ANCHE da carabiniere o poliziotto, mentre loro se ne infischiano di fare rispettare le norme che riguardano il codice del lavoro (prima che ci scappi il morto, ovvio, dopo ci sono sempre tutti...). La realtà è che la 125/01 ed il codice della strada sono in palese contrasto tra di loro, quello che è impedito dall'una (guidare un camion con 0.2 di tasso alcoolico) è permesso dall'altra (limite 0.5). Di fronte a queste cose come fate a non incazzarvi? MA VI PARE NORMALE?
Sergio Truppe
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"Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiero in gran tempesta, non donna di provincia, ma bordello"
Da qualche anno a questa parte mi sembra che le varie normative (e le modalità applicative dettate o suggerite dalla magistratura) siano una specie di tiro al piccione, con tanto di cani da caccia che lo costringono a non posarsi! Non so se questo sia frutto di incoscienza, ignoranza ed inettitudine, oppure se ci sia sotto un diabolico disegno... Il dubbio amletico nn cambia tuttavia la situazione!
"La cosa più incomprensibile dell'universo è il fatto che l'universo sia comprensibile" A. Einstein
A proposito di leggi sulla sicurezza ... L'anno scorso un sottuficiale dei NAS, che ispezionava un piccolo cantiere in cui effettuano sondaggi geologici e di cui ero/sono il MC, in BUONA FEDE (debbo ammetterlo tranquillamente), tenne a farmi sapere tramite il ddl, che la periodicità che avevo stabilito nel protocollo non "andava bene". Gli risposi a mia volta senza drammatizzare, attraverso ddl, che trattavasi di un atto medico e della qualcosa avrebbe potuto chiedere conferma al proprio superiore, che fortunatamente confermò le mie ragioni.
Ma se neanche i giudici sapevano che cos'era "il 626/94"! Figuriamoci co sto nuovo "coso" che ci ritroviamo tra i piedi cosa succederà, se non ci diamo da fare subito per farlo modificare.
ROBA DA NON CREDERCI.......................
oggi mi è arrivata la richiesta per una offerta economica per il servizio di medicina del lavoro da parte di ............
Indovinate?
Proprio loro i carabinieri, il Comando regionale!
Pensavo uno scherzo, oppure che Dio esiste e che mi voglia offrire questa opportunità (NON VENDETTA! Siamo professionisti!)di fare attività di formazione ed informazione come la legge prescrive..
In ultima ratio ho anche sospettato che forse qualche collega (medico legale) legga questo forum e quindi abbia deciso di cedere il passo chiedendo agli specilisti in medicina del lavoro di occuparsi di questa materia.
Comunque resta il fatto che sono lusingato da questa loro richiesta di offerta anche se dovrò declinarla in quanto non ho molto tempo disponibile a seguirli tutti ma soprattutto per il ridicolo prezzo che loro assegneranno sicuramente a colui che offrirà un prezzo più basso....
il collega che li segue al momento svolge tutto....dico proprio tutto ( visite, spiro, audio,sopralluoghi, riunioni, ecc.) per il lauto compenso di 40 (quaranta) euro a cranio.
Purtroppo qui siamo in Italia dove il costo della vita è aumentato, tutto aumenta mentre solo i compensi per i medici del lavoro diminuiscono pur aumentando la mole di impegni da parte loro.
Supponendo per assurdo che per uno strano scherzo del destino il sottoscritto diventi medico competente di una caserma di carabinieri.
Nella lontana ipotesi che io in qualità di medico competente richieda degli esami atti ad escludere patologie alcol correlate oppure che in occasione di un controllo medico riscontri un tasso alcolemico diciamo di 1,5 ( anche meno magari!)ad un carabiniere. Come dovrei comportarmi:
1)lo giudico non idoneo temporaneamente per 6 mesi e concordo un percorso terapeutico riabilitativo?
2) lo giudico idoneo con limitazioni del tipo evitare la guida di automezzi e la custodia di armi?
3)Chiedo al comandante che lo mandi in una caserma dove ci siano i carabinieri a cavallo poichè per questi ultimi non è richiesta una patente. Così facendo gli garantisco la conservazione del posto e magari l'ippica si potrebbe rivelare un valido approccio terapeutico.
Comunque resterebbe sempre il porto d'armi e da quanto mi risulta nessun carabiniere ne sia sprovvisto o può essere lasciato senza altrimenti che "Arma sarebbe..."
Come affrontereste il problema?
Senza sembrare troppo vendicativi....
frama il 14/10/2008 12:45 ha scritto:
Supponendo per assurdo che per uno strano scherzo del destino il sottoscritto diventi medico competente di una caserma di carabinieri.
Nella lontana ipotesi che io in qualità di medico competente richieda degli esami atti ad escludere patologie alcol correlate oppure che in occasione di un controllo medico riscontri un tasso alcolemico diciamo di 1,5 ( anche meno magari!)ad un carabiniere. Come dovrei comportarmi:
1)lo giudico non idoneo temporaneamente per 6 mesi e concordo un percorso terapeutico riabilitativo?
2) lo giudico idoneo con limitazioni del tipo evitare la guida di automezzi e la custodia di armi?
3)Chiedo al comandante che lo mandi in una caserma dove ci siano i carabinieri a cavallo poichè per questi ultimi non è richiesta una patente. Così facendo gli garantisco la conservazione del posto e magari l'ippica si potrebbe rivelare un valido approccio terapeutico.
Comunque resterebbe sempre il porto d'armi e da quanto mi risulta nessun carabiniere ne sia sprovvisto o può essere lasciato senza altrimenti che "Arma sarebbe..."
Come affrontereste il problema?
Senza sembrare troppo vendicativi....
Premesso che l'art. 2 del coso 81 rinvia a successivi decreti emanati entro un anno dall'entrata in vigore del coso stesso, ecc. ecc.... allo stato attuale non applicherei alcunché!
Qualora fossimo proiettati a oltre un anno dall'entrata in vigore, teoricamente (molto teoricamente, visto che quanto doveva essere varato entro 90 giorni ha impiegato 18 anni!) dovremmo avere qualche delucidazione operativa in proposito.
Nell'ipotesi (ipotetica, appunto, non realistica) che i decreti attuativi non apportino modifiche sostanziali, mi comporterei come con una qualunque azienda. Salvo il fatto di valutare con particolare attenzione i segni che possano indicarmi il sospetto di abuso alcolico del milite che mi contesta una infrazione al codice stradale. A quel punto, molto garbatamente, diplomaticamente ma anche fermamente, farei notare che l'infrazione potrebbe essere reciprocamente contestata... (ovviamente prima mi studierei bene non solo il coso 81 o quello che sarà il decreto attuativo specifico, ma anche tute le norme che riguardano il milite stesso.
Oggettivamente vedo la cosa troppo lontana dalla mia realtà per poter esprimere qualche valido concetto nel merito!
"La cosa più incomprensibile dell'universo è il fatto che l'universo sia comprensibile" A. Einstein
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